Fantasia

di
genere
etero


Eravamo in un piccolo bar, due bicchieri di vino e tante chiacchiere.
Seduti uno accanto all’altra, io appoggiata al tavolo che ti guardo mentre mi racconti e sorrido.
Mi piace stare ad ascoltarti.
Tu fai scivolare una mano sotto il tavolo e la appoggi al mio ginocchio.
Me lo accarezzi e mi fai sorridere.
Poi d’un tratto la tua mano sale più in alto... sotto la mia gonna.
Mi fa il solletico e si fa strada arrivando ai miei slip. Mi stringi una coscia e fai in modo che le gambe si aprano un po’ di più. La tua mano ha più spazio...si avvicina allo slip e lo sposta. Le tue dita iniziano a giocare.
Io mi mordo le labbra cercando di rimanere fissa sulle tue labbra, ora in un sorriso malefico... Cerco di mettermi più composta, ma tu mi fermi quando cerco di spostare la tua mano.
Resto immobile, con te che mi stai facendo impazzire...
Sospiro e tu sempre più divertito.
Poi il dolce supplizio finisce, ridi divertito ed io a stento sono riuscita a trattenermi dal non saltarti addosso.
Ogni tuo tocco mi manda in estasi e mi accende.
Mi fai cenno di alzarci e ci dirigiamo alla cassa.
Una volta usciti, come nulla fosse ci dirigiamo all’auto.
L’aria fresca mi fa ritornare con i piedi per terra.
Saliamo in macchina. In silenzio.
Guidi ed arriviamo al motel.
Una volta in camera ci spogliamo.
Veloci, i nostri corpi hanno voglia di unirsi.
Restiamo in piedi, baciandoci:baci affamati, caldi, avidi.
Poi mi giri e ti metti dietro di me.
Mi fai piegare leggermente in avanti, facendomi appoggiare con le mani al tavolino.
Tu resti dietro, sento il tuo petto contro la mia schiena ed il tuo respiro sul collo.
Mi baci.
Le mani giocano con i miei capezzoli, li stringi, forte, ed ogni stretta è un gemito.
Poi continuando a baciarmi il collo una mano resta sul seno e l’altra scende lungo il mio fianco. Mi stringi il culo.
Metti una gamba tra le mie e le spingi per farle allargare.
La tua mano si sposta e mi cerca. La sento entrare, sento le tue dita che giocano.
Mi vengono i brividi e non riesco a stare ferma.
Voglio toccarti ma non mi fai muovere.
Una mano sul senso e l’altra tra le mie gambe.
Il tuo petto sulla mia schiena e la tua bocca che mi bacia la nuca.
Riesco a spostare una mano a la metto dietro, cercando il tuo cazzo.
Ho voglia di toccarlo.
Lo trovo e lo stringo, forte.
Lo sento: è duro e spinge.
Tu continui a giocare con me, senti il mio piacere, senti i miei gemiti.
Il tuo cazzo nelle mie mani, lo stringo e inizio a muovere la mano su e giù.
I respiri si fanno sempre più affannosi...il desiderio sta crescendo e sta per esplodere.
Lasci le tue prese.
Mi giri e mi butti sul letto.
Io resto ferma a guardati e ti aspetto.
Mi vieni sopra. Mi prendi e ti sento spingere dentro di me.
Iniziamo a muoverci all’unisono.
So come muovere il mio corpo per riuscire ad essere in sintonia con il tuo.
Siamo una cosa sola.
I nostri respiri...i nostri gemiti...un’unione di due corpi.
Veniamo e godiamo.
Guardo il tuo volto mentre mi riempi...
Vieni e poi ti lasci andare sopra di me... pian piano i respiri tornano regolari...
scritto il
2020-04-10
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