Coming out Sadomaso

di
genere
gay

Mi sono sempre dichiarato etero, orgoglioamente e sfacciatamente etero.Inutile dire che ero un ipocrita. Avevo avuto alcune esperienze sessuali con uomini non particolarmente felici e facilmente dimenticabili, ma nel mio intimo provavo eccitazione soltanto a immaginarmi legato, prigioniero e in totale dipendenza di un uomo che , senza giri di parole o di romanticherie varie, mi rendesse suo schiavo a colpi di frusta, umiliazioni e fottute.Queste mie fantasie mai represse, mi avevano indotto a procurarmi on line dall'Inghilterra, alcuni oggetti : Uno scudiscio da cavallerizzo, un frustino da Barrel , due cavigliere e due polsiere per essere immobilizzato e un collare da schiavo con relativo guinzaglio.Cercai sui siti d'Incontri un Padrone che mi inizasse e mi svezzasse con gradualità, ma la mia ricerca , si era rivelata infruttuosa fino a quando non risposi al suo annuncio. Conobbi così Bruno,un 65enne massiccio, cordiale e schietto, Bruno cercava compagnia e forse qualcosa di più... non cercava uno schiavo.Nonostante tutto ci incontrammo e lo convinsi a sperimentare con me il ruolo di Master.Poche regole, chiare e precise: 1) Niente giochi con feci.2) Niente giochi con sputi.3) Niente giochi cruenti con sanguinamento.4)Niente segni permanenti.5)Solo nel caso di sodomizzazione doveva usare il preservativo.6)Lo avrei soddisfatto pienamente se ogni sua richiesta fosse stata preceduta da colpi di frusta o di cinghia.
Dopo questi accordi telefonici, lo raggiunsi al suo domicilio, mi spogliai completamente ed esposi sul tavolino del soggiorno le fruste il collare e gli altri attrezzi che avevo con me.Subito, anche se un poco titubante Bruno mi mise le cavigliere, le polsiere e infine il collare. Non apppena ebbi indossato il collare non mi sentii più nudo, ero un suo oggetto, e lui , il Padrone, mi avrebbe utilizzato a piacimento.MI inginocchiai subito ai suoi piedi, provai a baciarglieli quando, un colpo sulla schiena di Barrel, mi fece sussultare e ansimare...al prim ne seguirono altri te o quattro intervallati da epiteti degni di un schiavo ... stronzo, merda, puttana.Con la schiena striata da ghirigori rosa confetto, mi fu finalmente ordinato di togliergli le calze e di leccargli i piedi...io ero sempre in ginocchio ai suoi piedi mentre il padrone stava comodamente seduto sul divano, quando dopo avergli leccato e succhiato il piede sinistro e mi accingevo a succhiargli quello destro, Bruno mi schiacciò i coglioni con il piede che avevo appena finito di adorare succhiandoglielo.Sentivo tutta la sua potenza di uomo vero e maturo mentre premeva i miei testicoli contro il mio ventre, soffrivo ma ero estasiato perchè la pressione sercitata su mio cazzo era omogenea ...da estasi.Non ricordo quanto tempo passò, ho ben presente lo strattone che ricevetti tramite il guinzaglio sul collare e sul collo per farmi rialzare e seguirlo in cucina. Qui con le mani immobilizzate e le gambe allargate fui preso a cinghiate sul sedere fino farlo scottare... inutile dire che ad ogni colpo ricevuto, ansimavo e mi dimenavo sporgendo ancora di più le natiche verso il padrone ....Mi ero reso conto che Bruno cominciava a prendere la mano con frustino e cinghie, che gli piaceva e gli dava soddisfazione immobilizzarmi completamente; mi rendevo conto , finalmente, che l'attrezzatura che avevo portato con me dimostrava la propria efficienza e buona qualità. Il padrone si accomodò sul tavolo, mi fece sedere di fronte a lui, mani legate dietro la schiena, sulla sedia, come se pranzassi ma non avevo un piatto davanti a me: avevo il suo cazzo.Ordinò di aprire la bocca e di prenderlo in bocca. Disse in modo perentorio di lavorargli la cappella con la punta della lingua e solo in seguito di succhiare e pompare su e giù. Mi insegnò a fare i pompini come piaceva a lui...così quando mi sborrò in bocca mi fece succhiare , aspirare e ingoiare lentamente.Po sempra accompagnando l'imperio con leggeri colpi di frustino sul mio cazzo si fece accompagnare in bagno.. per farla breve , dopo avermi pisciato in bocca, e lavato i capelli con la sua pioggia dorata.Dopo avermi fatto lavare il viso e sciacquare la bocca, si fece insaponare tutto il corpo mentre faceva la doccia. Così lo asciugai e strofinai con devozione sempre più forte anche perchè sempre più spesso mi strizzava i capezzoli per incentivare la cura e le attenzioni che dovevo al suo corpo.Ad un certo punto, mi rifilò un ceffone, tenendomi al guinzaglio mi condusse nella sua camera da letto. Mi fece stendere a X al centro del letto, grazie a cavigliere e polsiere mi ritrovai immobilizzato cazzo al vento e culo al coperto.Mi venne addosso, sentivo il suo peso sopra di me , dopo avermi mordicchiato i capezzoli mi baciò sulla bocca..aldi baci cui io risposi con una lingua ansiosa e timida.. sentivo i sui baffi sulle mie labbra, erano baci d'amore i miei ... ben presto la mia lingua si ritrovò ad adorare la stellina del suo ano.. bacetti pudichi, leggeri cinguettii, dell'umida spugna della mia lingua sul suo sfintere, gli baciavo il sedere come poco prima mi era stato concesso di limonare con la sia bocca.Ad un certo momento il padrone slego solo le mie gambe, mi solllevò le cosce e mi penetrò con forza e determinazione. Bruno mi stava scopando, io godevo , il mio ano vibrava, donandomi brividi di gelo e contemporaneamente di intenso calore.Bruno mi chiamava puttana, schiavo e mentre mi pompava nel culo minacciandomi annunciava le prossime umiliazioni e prove dolorose che mi avrebbe impartito al fine di sottomettermi sempre di più.Io, ammetto che mi lasciai andare oltre il consentito per uno schiavo, gli dicevo : Ti amo padrone- Fammi male-sono tuo-castrami-Ti amo .Il padrone non aveva usato il preservativo, però aveva messo del gel nel mio ano prima di fottermi;avendo preso il Viagra venne molto tempo dopo, non nel culo ma direttamente nella mia bocca perchè voleva assaporassi il sapore del mio culo. Dopo avere bevuto la sua sborra, mi slegò con uno schiaffo mi spedì in bagno a prendere il necessario per lavargli il cazzo mentre se ne stava sdraiato sul letto.Si fece portare da bere, solo allora io potei mettermi in ginocchio ai suoi piedi e con devozione lo ringraziai. Era troppo tardi... infatti mi disse, prendendomi per una orecchia( quella destra )dove pensi di andare...e rimettendomi cavigliere e polsiere mi ordinò:" Resti qui a dormire, con te ho appena cominciato".-" Domani è Domenica ... rassegnati e preparati" - " Ti farò piangere ".- " Questo e' solo l'inizio "!.
Prima di spegnere la luce e dormire, mi ordinò di tenere la mia bocca all'altezza del suo cazzo e di leccarglielo per tutta la notte.
Ero felice nel passare la lingua sui suoi coglioni, ero felice perchè avevo capito finalmente chi ero : Un Gay, uno schiavo. Iniziava una Storia ... Storia a tutt'oggi non ancora finita... ma questa è un'altra Storia.
di
scritto il
2020-04-12
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