Il commercialista Cap.2 (racconto scritto da lei di coppia CUCK1962)

di
genere
tradimenti

Il martedi successivo andai al lavoro, il Dott.Luigi arrivò intorno alle ore 17:30, come al solito gli portai un caffè e gli dissi che alle 18:00 sarebbe passato mio marito a prendermi, gli chiesi nel caso dovessi rimanere oltre l’orario lo avrei avvertito, rispose che non c’erano problemi, anzi fallo salire cosi lo saluto.
Mio marito arrivò alle 18:10, gli aprii la porta e gli dissi di aspettare nella saletta adiacente allo studio del dottore.
Entrai in studio e dissi al dottore che mio marito era arrivato, mi disse di andare accanto a lui, mise una mano sotto la gonna, senti che fichetta bagnata, provai a protestare dicendogli che c’era mio marito, rispose che ora non mi avrebbe punito e lo avrebbe fatto giovedi….spinse 2 dita in fica e mi fece sobbalzare, iniziò a spingerle fino in fondo e mi fece raggiungere l’orgasmo che dovetti mettermi la mano in bocca per non urlare.
Ora puoi fare entrare tuo marito cosi lo saluto, ero stravolta…la cosa che mi sorprese ancora di più che il porco quando entrò mio marito gli strinse la mano che due minuti prima era dentro la mia fica, pensai che era un umiliazione per me e per mio marito che comunque era al corrente di tutto, ma in quel momento non sapeva quello che era successo pochi minuti prima….sentii dentro di me un calore che dovetti scusarmi, correre in bagno e toccarmi la fica in maniera frenetica e per calmarmi raggiunsi l’orgasmo.
Andammo via e in auto raccontai tutto a mio marito, che rispose, che era fantastico sarebbe stato ancora più eccitante se ti avesse scopato, risposi che era proprio un cornuto…
Il giovedi mi presentai in ufficio alla solita ora e trovai il dott. Luigi alla sua scrivania, mi disse chiudi la porta a chiave e vieni qui accanto a me, mi ordinò con tono autoritario di alzarmi il vestito e iniziò ad accarezzarmi le chiappe, poi passò un dito sul buchetto del culo, lo fece entrare piano piano tutto, io ero in piedi, il suo dito come circonferenza era più o meno come il cazzetto di mio marito, tolse il dito e mise due dita in fica, vedo che ti piace prenderlo nel culo, risposi che ero vergine (non era vero, avevo preso solo il cazzo del dietologo, ed era passato parecchio tempo), tremai al pensiero che il suo cazzo potesse entrare nel mio culo…mi avrebbe sventrato….quel cazzo lo volevo in fica, ma anche li avrebbe fatto fatica vista la paurosa circonferenza che aveva.
Ora vai a sederti che dopo ti devo parlare, e averti tuo marito che stasera farai tardi.
Alle 18, quando l’ufficio si svuotò e rimanemmo da soli, mi disse:
da martedi niente più vestiti lunghi. La tua divisa dovrà essere con gonna nera o bleu e dovrà arrivare a metà coscia, comprati anche mutandine bianche classiche e camicia bianca e giacca dello stesso colore della gonna, mi diede una busta, qui ci sono i soldi per acquistare il tutto.
Il tuo orario subirà una variazione, non sempre uscirai alle 18 e quando servirà dovrai accompagnarmi a delle cene di lavoro, probabilmente sarà sempre il giovedi visto che tuo marito è fuori per lavoro.
Per ogni ora in più di lavoro sarai pagata; mi ordinò di togliermi il vestito e mi obbligò a mettermi con il busto sul piccolo tavolo da riunioni, ero a culo scoperto mentre lui seduto alla scrivania lavorava e parlava al telefono, non so quanto tempo mi fece stare cosi….ad un certo punto senti che salutava la persona la telefono e si avvicinò, mise un dito sulla mia fichetta e disse, che gran puttana…senti come sei bagnata e iniziò a sculacciarmi, ogni sculacciata mi faceva sobbalzare in avanti, avevo le chiappe che bruciavano, il mestolo che usava Olga era nulla in confronto, ad un certo punto mi fece girare, sempre sdraiata sul tavolo e mi fece tenere le gambe larghe e con un righello iniziò a darmelo sul clitoride, ogni colpo era un dolore indescrivibile, non so quanti colpi mi diede, smise e mi fece sentire con la mano il clitoride che era gonfio, dovresti vedere come è bello violaceo, ora toccati per bene e fammi vedere come ti fai un ditalino, poco dopo raggiunsi l’orgasmo era fantastico non sentivo più dolore, mi fece alzare e guardai l’orologio sulla parete e chiesi al dott. Luigi se potevo avvertire mio marito visto che erano da poco passate le 20, certo vieni alla scrivania e avverti il cornuto che farai tardi, mentre ero al telefono, mi toccava i seni, mi torturava i capezzoli che facevo fatica a parlare, mio marito mi chiese se andava tutto bene risposi si ora ti saluto che devo andare ti chiamo domani.
Il dott. Luigi mi fece nuovamente sedere sul tavolo da riunioni e iniziò a leccarmi la fica, contemporaneamente mise due dita in fica e iniziò a farle entrare ed uscire, senti questa fichetta come è stretta….immagino che il cornuto di tuo marito non è molto dotato, risposi e mentii che era dotato ma non aveva la dotazione che ha lei dottore, a quel punto mi fece alzare, mi ordinò di inginocchiarmi, abbassargli i pantaloni e prenderglielo in bocca, era moscio ma faceva paura per la sua circonferenza, iniziai a spompinarlo e piano piano si induriva, nella mia bocca entrava solo la cappella….mi fece nuovamente sedere sul tavolo e puntò la sua cappella tra le labbra della fica, iniziò a spingere, gli chiesi di fare piano, la cappella entrò nella fica solo che quando provò ad affondare il suo cazzo sentii un forte dolore, avevo le lacrime agli occhi, gli chiesi di smetterla perché il dolore era troppo forte, fortunatamente smise e lo tolse completamente, se lo prese in mano e iniziò a farlo scorrere tra il clitoride e le labbra della fica, al dolore stava sopraggiungendo il piacere che diventava sempre più forte fino a farmi raggiungere più orgasmi, ero stremata, mi fece inginocchiare, iniziai a spompinarlo, era molto resistente, avevo la bocca indolenzita e mentre lo spompinavo mi ordinò di toccarmi la fica che grondava dei miei umori, stavo raggiungendo nuovamente l’orgasmi quando mi bloccò la testa e mi inondò la gola nel mentre raggiunsi l’ennesimo orgasmi ingoiai tutto, poi con la lingua mi obbligò a pulirgli il cazzo dallo sperma,
era molto tardi, mi vestii e mi disse tieni questo sono i soldi dello straordinario, sono sincera non ricordo quanti erano, ero consapevole solamente che ogni volta che sarei stata con lui dopo l’orario di lavoro sarei stata pagata per i servizi da puttana; infatti, quando mi diede i soldi mi disse, sei una gran puttana e la cosa che mi fa più piacere è che lo fai perché ti piace e mi sembra strano che è la prima volta che tradisci tuo marito.
Presi un taxi e tornai a casa, la mattina dopo chiamai mio marito e gli chiesi se stava solo in ufficio e se aveva tempo gli avrei raccontato tutto…mi disse di no e che gli avrei raccontato la sera quando sarebbe arrivato a casa.
La sera nel letto gli raccontai tutto, era eccitatissimo, gli dissi se lo eccitava che venivo pagata come una vera puttana, ti piace tanto che la tua mogliettina venga usata come una troia, poi il dottore ogni volta ti chiama cornuto, non più Ragioniere, pensa quando lo incontrerai soprattutto nelle feste e cene di lavoro aziendali, oppure quando verrai a prendermi in ufficio, penserà ecco il cornuto tutto sorridente e io mi fotto la sua mogliettina troia a pagamento, ti piace essere umiliato vero? Si amore mi piace vorrei assistere aiutarlo ad infilare quel pisellone nella tua fichetta e poi leccare tutta la sborra che esce, nel mentre si toccava il pisellino, ora smettila di toccarti, amore sono eccitatissimo ti prego fammi raggiungere l’orgasmo, dissi no, domani mattina te lo prometto ti farò godere, poi a mente fredda faremo un bel discorso e poi come un perfetto cornuto mi accompagnerai ad acquistare quello che mi ha ordinato il dottore.
La mattina mi svegliai prima del cornuto e iniziai a toccargli il cazzetto da sopra il pigiama, si svegliò e mi disse amore che fai, dissi zitto altrimenti smetto, ti prego fammi togliere il pigiama che sto venendo e raggiunse l’orgasmo, mi incazzai e gli dissi, ma ti rendi conto neanche 30 secondi e sei venuto, sei proprio un cornuto segaiolo…ora alziamoci e andiamo a fare colazione cosi parliamo, mi chiese se poteva andare al bagno a lavarsi e gli dissi che doveva rimanere cosi.
Mentre facevamo colazione gli dissi ora ascoltami bene quello che ho da dirti, dalla prossima settimana riprenderò a sottometterti come facevamo tempo fa, quindi dormirai con le mutandine e camicia da notte, indosserai i zoccoletti e riprenderemo la depilazione una volta a settimana, sarai la mia schiavetta, non dovrai mai ribellarti altrimenti sarai punito e umiliato, utilizzerò il tuo corpo da femminuccia a mio piacimento, deciderò sempre io con con chi scopare, tu potrai proporlo ma l’ultima decisione sarà sempre la mia, il giovedi visto che tu non ci sei potrò anche dormire fuori casa, ultima cosa, durante il mio coinvolgimento con un maschio visto che tu sei una femminuccia, potrai toccarti la pisellina e sarò io a decidere quando dovrai raggiungere l’orgasmo.
Vale sempre comunque la promessa che ci siamo fatti, chi dei due inizierò a provare gelosia, imbarazzo potremmo smetterla con questo gioco perverso.
Lo baciai, gli misi una mano sul pisellino ed era nuovamente duro, vedo che non cè bisogno di risposta, ti amo da impazzire, avere un uomo come te accanto è il massimo per una donna, ci abbracciamo e ci baciammo con passione travolgente, facemmo insieme la doccia ci vestimmo e andammo a fare spese.
Continua………
scritto il
2020-05-03
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