Doccia con mamma 3 - Una nottata con mio figlio

di
genere
incesti

Vi ricordate la storia con mio figlio al mare che prima me lo sbocchino sotto la doccia e poi me lo scopo? Siamo tornati dalle vacanze. In famiglia siamo in 4 io, mio marito, mio figlio che mi ha scopato (18 anni), i suo fratello più giovane di lui di due anni. La vacanza è stata bellissima, ma era il tempo di tornare alla normalità o per meglio dire provare a creare una nuova normalità. Mio marito lavora sempre di notte e quindi mi lascia sempre da sola.
Il primo lunedì di lavoro per mio marito mio figlio mi viene a trovare a letto, vi spiego cos’è successo. Aspetta fino a l’una di notte che suo fratello dorma per bene, si alza dal letto, e viene verso la mia camera. Apre la porta della camera e la richiude senza fare rumore. Io dormo. Viene sotto le mie coperte nudo. Usa la pila del cellulare sotto le coperte per capire meglio come era messa: dormivo a pancia all’insù e con solo mutandine e reggiseno. Spegne la pila, ha già il cazzo duro. Cercando di non svegliarmi si metto sopra di me. Non mi sveglia. Allora delicatamente mi sposta la mutandina, si sputa sulla mano e lubrifica il cazzo. Me lo punta sulla passera e lentamente mi penetra. Mi sveglio lentamente, sento qualcosa di strano, non riesco a connettere bene: qualcosa di pesante sopra di me e un piacere immenso. Mi stanno scopando! Comincia a muovermi un po’, mio marito mi sta stantuffo piano. Non può essere lui, lui sta lavorando. Ricevo un bacio in quel momento e capisco che è mio figlio. Gli chiedo dolcemente: “Che fai?”
“Lo so che sono passati solo due giorni, ma dal mare non ho più smesso di pensare a te, a quanto bello è stato trombarti” Io lo bacio: “Non immaginavo venissi nel mio letto e mi facessi una così bella sorpresa. Il tuo cazzo è fantastico, lasca che però te lo succhi un po’.” Facciamo un bel 69. Glielo succhio mentre lui mangia la mia passera che sgronda di umori. Mi alzo, e gli sussurro nell’orecchio: “Tieni il cazzo dritto e fermo che adesso ti monto. Voglio impalarmi in un solo colpo” “In un solo colpo? L’ultima volta ti avevo fatto male” “Tranquillo, mi avevi fatto male, ma mi avevi anche fatta bagnare tutta, voglio provare a prenderlo tutto da sola.”
Ero eccitatissima, volevo prenderlo tutto in un colpo e la sola idea di essere impala da quel cazzo enorme mi ha fatto arapare tantissimo. Mio figlio prende la sua asta con una mano e la tiene dritta. Io mi posiziono sopra di lui e aggiusto la posizione in modo che la cappella sia proprio sopra il mio buco e … mi lascio cadere e il suo cazzo sparisce dentro di me. Sento il suo palo in gola, urlo. Matteo mi mette una mano in bocca perché aveva paura che svegliassi suo fratello. Mi riprendo e comincio a scoparmi, continuo ad andare su e giù all’impazzata. “Mamma mettiti a pecorina”
Mi tolgo, mi metto a quattro zampe e in un colpo solo mio figlio è già dentro di me. Matteo continua a stantuffarmi, e mentre prende un dito e me lo mette in culo, che goduria, poi diventano due. Sicuramente voleva il culo della mammina ma a me prenderlo da dietro non è mai piaciuto. Già con mio marito che aveva un cazzo più piccolo mi faceva solo male, con mio figlio mi avrebbe rotto il culo.
“Matteo, il culo no, se vuoi giocarci così ok, ma non incularmi” “Tranquilla mamma”
Continua a sfondarmi la figa finché non sento il cazzo ingrossarsi, sta per venire! Mi tolgo, non volevo che mi riempisse la figa solo perché non volevo farmi la doccia. Quindi lo prendo in bocca. Ho la bocca traboccante del suo succo rigenerante ma non ingoio subito. Mio figlio esausto si butta nel letto e io mi metto sopra. Lo bacio, e nel mentre prendo una mano e gli tengo la testa premuta alla mia. Apro la bocca, lui pensava volessi limonarlo ed invece condivido con lui il suo sperma. Si dimena un po’ ma poi l’accetta e ingoia.
“Ti è piaciuto lo scherzetto?”
“Sei una troia mamma! Però pensavo peggio. Posso dormire qui con te?”
“Domani mattina arriva papà!”
“Tranquilla metto la sveglia e alle cinque ti riscopo e poi vado nel mio letto”
Ci aveva preso gusto, ma io lo desideravo più che mai. “Quanto ti piace scoparmi?”
“Mai quanto te”
E ci addormentiamo. Suona la sveglia, siamo già nudi e non serve altro, lui mi si avvicina, io sono di lato e gli sto porgendo il culo. Sento il suo corpo attaccato al mio, il suo cazzo mollo tra le gambe. Una mano va subito alla mia passera l’altra alle tette e comincia a giocarci. Ha subito l’erezione e il suo cazzo spunta grosso e duro tra le mie gambe. Non ha voglia di preliminari, e mi chiede di mettermi a pecorina: mi vuole sfondare subito, tanto meglio. Non aspettavo altro mi metto a carponi e subito sento il suo palo dentro di me. Mi trapana piano, e come la sera prima mi fa dei ditalini nel culo. Comincia a battermi più forte. Dall’entusiasmo fa uscire il cazzo dalla mia patata, sento una mano che mi prende e tiene fermo il culo e si prepara a riscoparmi. Cazzo! Mi sta puntando la cappella nel culo, non lo voglio, mi dimeno un po’, ma non molla la presa, allora mi lascio cadere. Sono a pancia in giù, speravo bastasse. Non ho fatto il tempo di accorgermi che era ancora sopra di me, che sento un dolore atroce al culo, mi sta penetrando lentamente quello stronzo. Fa male, ma ho un orgasmo. Mi sta stranamente piacendo. Sento la sua voce con un tono un po’ strafottente: “Bello lo scherzetto?” “Ha fatto male, lo sento in gola.” “Tranquilla se ti metti a pecorina e fai la brava non ti faccio troppo male” Molla un po’ la presa e mi lascia alzarsi; comunque ci sta io gli avevo fatto assaggiare lo sperma e lui mi incula. Mi metto a pecorina, gli dico: “No…” Passano dei secondi interminabili e riprende “…mi rimetto a pecorina, mi tiri fuori il cazzo dal culo e me lo rimetti dentro tutto in un colpo, voglio che mi sfondi. Quando è entrato sono diventata un lago. Fammi male!” “Mamma, sei la mia troia preferita” “Ma come, ne hai altre?” “No, il mio cazzo è solo per te”. Mi rimpala in un colpo secco, un dolore atroce e una goduria assurda, mi sbatte forte. Mi tolgo gli chiedo di buttarsi giù e mi inculo da sola da sopra. Continuo a pompare finché mi masturbo la patata. Ad un certo momento sento un’ondata di calore nel culo, è venuto.
Esco, questa inculata mi è piaciuta tantissimo. Gli dico: “Matteo, ti voglio a scaldarmi il letto tutte le notti”.
“Non desidero altro, ti è piaciuto lo scherzetto?”
“Tantissimo, e se vuoi potrai farmi tanti altri scherzetti come quello, ogni volta che vorrai”
“Sei proprio una zoccola”
Quella notte fu la prima di una serie interminabile, lui non dormiva praticamente più nel suo letto e veniva da me per ricevere un mix di sesso orale, vaginale e anale e anche con scambi di sperma che a me piacevano tanto.
scritto il
2020-05-08
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