La spiaggia
di
Alfred J Prufrock
genere
esibizionismo
Ero al mare con la mia ragazza. Fine agosto, giornata molto calda in una piccola spiaggia non molto frequentata. Verso le cinque della sera eravamo rimasti solo noi due. Io ero sul bagnasciuga a godermi gli schizzi delle onde, lei era supina sull’asciugamano e si era rimessa la collana. A un certo punto si alzò, spostò l’asciugamano e si mise vicino alla scogliera dove c’era più ombra. Era sudata , e io incominciai a guardare la collana che le passava in mezzo ai seni. Eccitato mi alzai , mi misi vicino vicino a lei e inizia a toccarle la collana. Lei sorrideva. Ci abbracciamo, poi iniziammo a baciarci. Sempre più appassionatamente.
Mentre la baciavo mi accorsi di una cosa. Sopra la scogliera c’era un uomo che ci stava guardando. La cosa mi divertiva. Iniziai a slacciarle il reggiseno . Dopo poco era col seno completamento scoperto. La collana che passava in mezzo al solco tra i due seni e l ‘uomo che con la coda dell’occhio vedevo che ci guardava, mi eccitavano fortemente. Le diedi ancora qualche bacio sulla bocca e poi passai al seno per poi concentrarmi sulle mammelle che iniziai a leccare. Le sentivo inturgidirsi. A quel punto ci sdraiammo, con io sopra di lei. Continuai a leccarle i capezzoli e lei iniziò a emettere i primi gemiti di piacere. L’uomo continuava a guardarci e fece qualche passo in avanti per vedere meglio. Decisi di stare al gioco e di continuare. La bacia tutta, dal seno fino alla pancia e inizia a sfilarle lo slip del costume. Lei rideva.
Era completamente nuda: il suo seno con la collana che vi passava in mezzo e la passera con il pelo ben curato erano in vista. Inizia a leccarle la figa che era già abbondantemente bagnata. I suoi gemiti di piacere si facevano sempre più forti.
A un certo punto lei si alzò, si mesi davanti a me e iniziò a sfilarmi il costume. Dopo poco pure io ero completamente nudo. Iniziò a farmi un pompino fatto come lei sapeva che mi piacesse: lento, profondo e ben salivato. Terminata il sesso orale ci mettemmo seduti l’uno davanti all’altro e ci scambiammo ancora qualche bacio, poi lei prese il mio cazzo e iniziò a metterselo dentro la figa fissandomi negli occhi. Mentre lo metteva dentro, io stavo già impazzendo di piacere. Mi sdraiai con lei sopra a smorzacandela e le misi le mai sui seni. Lei ancheggiava con vigore gemendo. La collana penzolava proprio davanti a me. L’uomo sulla scogliera continuava a guardarci ma ormai il piacere era troppo intenso perché potessi continuare a pensare a lui.
Si era sdraiata sopra di me, e facendo leva con le braccia si strusciava avanti e indietro. I suoi gemiti mostravano chiaramente che era in procinto di venire e io ero nella stessa situazione. I suoi movimenti si fecero sempre più fori e veloci come i nostri gemiti. Ero con gli occhi chiusi e la bocca spalancata in preda al piacere nell’arsura estiva mitigata da qualche soffio di brezza marina. Mi tirai su e la misi a pancia all’aria con le gambe aperte. Le rimisi il cazzo dentro e comincia a darci dentro con tutta la forza possibile. Lei ormai urlava di piacere. Con un filo di voce le dissi “sto per venire” e lei “pure io..” e nuovi gemiti di piacere interruppero la frase e pochi istanti dopo ebbe l’ orgasmo e qualche secondi dopo pure io ebbe il mio. Entrambi furono scanditi da un forte urlo di piacere liberatorio. Stemmo per qualche minuto sdraiati e abbracciati con il mio cazzo ancora dentro la sua figa. Eravamo sudatissimi. Ci scambiammo ancora qualche carezza e qualche bacio, ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere. Ci facemmo un ultimo bagno per darci una ripulita e poi ci rivestimmo. Diedi un ultimo sguardo in cima alla scogliere ma non c’era più nessuno.
Mentre la baciavo mi accorsi di una cosa. Sopra la scogliera c’era un uomo che ci stava guardando. La cosa mi divertiva. Iniziai a slacciarle il reggiseno . Dopo poco era col seno completamento scoperto. La collana che passava in mezzo al solco tra i due seni e l ‘uomo che con la coda dell’occhio vedevo che ci guardava, mi eccitavano fortemente. Le diedi ancora qualche bacio sulla bocca e poi passai al seno per poi concentrarmi sulle mammelle che iniziai a leccare. Le sentivo inturgidirsi. A quel punto ci sdraiammo, con io sopra di lei. Continuai a leccarle i capezzoli e lei iniziò a emettere i primi gemiti di piacere. L’uomo continuava a guardarci e fece qualche passo in avanti per vedere meglio. Decisi di stare al gioco e di continuare. La bacia tutta, dal seno fino alla pancia e inizia a sfilarle lo slip del costume. Lei rideva.
Era completamente nuda: il suo seno con la collana che vi passava in mezzo e la passera con il pelo ben curato erano in vista. Inizia a leccarle la figa che era già abbondantemente bagnata. I suoi gemiti di piacere si facevano sempre più forti.
A un certo punto lei si alzò, si mesi davanti a me e iniziò a sfilarmi il costume. Dopo poco pure io ero completamente nudo. Iniziò a farmi un pompino fatto come lei sapeva che mi piacesse: lento, profondo e ben salivato. Terminata il sesso orale ci mettemmo seduti l’uno davanti all’altro e ci scambiammo ancora qualche bacio, poi lei prese il mio cazzo e iniziò a metterselo dentro la figa fissandomi negli occhi. Mentre lo metteva dentro, io stavo già impazzendo di piacere. Mi sdraiai con lei sopra a smorzacandela e le misi le mai sui seni. Lei ancheggiava con vigore gemendo. La collana penzolava proprio davanti a me. L’uomo sulla scogliera continuava a guardarci ma ormai il piacere era troppo intenso perché potessi continuare a pensare a lui.
Si era sdraiata sopra di me, e facendo leva con le braccia si strusciava avanti e indietro. I suoi gemiti mostravano chiaramente che era in procinto di venire e io ero nella stessa situazione. I suoi movimenti si fecero sempre più fori e veloci come i nostri gemiti. Ero con gli occhi chiusi e la bocca spalancata in preda al piacere nell’arsura estiva mitigata da qualche soffio di brezza marina. Mi tirai su e la misi a pancia all’aria con le gambe aperte. Le rimisi il cazzo dentro e comincia a darci dentro con tutta la forza possibile. Lei ormai urlava di piacere. Con un filo di voce le dissi “sto per venire” e lei “pure io..” e nuovi gemiti di piacere interruppero la frase e pochi istanti dopo ebbe l’ orgasmo e qualche secondi dopo pure io ebbe il mio. Entrambi furono scanditi da un forte urlo di piacere liberatorio. Stemmo per qualche minuto sdraiati e abbracciati con il mio cazzo ancora dentro la sua figa. Eravamo sudatissimi. Ci scambiammo ancora qualche carezza e qualche bacio, ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere. Ci facemmo un ultimo bagno per darci una ripulita e poi ci rivestimmo. Diedi un ultimo sguardo in cima alla scogliere ma non c’era più nessuno.
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