La Cessione - parte prima- ( sottomissione di slave)

di
genere
dominazione

LA Cessione parte prima.
In una delle tante mansioni che ormai Maurizio aveva accettato quale sguattero di sua moglie, pur di stargli vicino, quella sera mentre stava ripulendo e riordinando la cucina dopo la cena della sua padrona, ricevette un messaggio dalla padrona che gli ordinava di muoversi e di andare in camera dove lo stava attendendo. Maurizio si affrettò a svolgere tutti i lavori e considerato che doveva mangiare solo dopo e quello che li aveva lasciato la sua padrona, capì il perché la scodella era vuota e che già tutto era stato premeditato dalla padrona per chi sa quale ulteriore umiliazione. Finito, si spoglio nudo ed entrò in camera, la padrona era sdraiata sul letto con uno splendido completino intimo si apprestava a chiamare con il suo telefono una sua amica, con un semplice cenno ordinò di mettersi ai piedi e una volta sdraiato sul letto gli infilò in bocca un piede con una tale forza che Maurizio non ebbe la possibilità di far altro che cercare di eseguire al meglio, mentre subiva sentiva che la padrona diceva al telefono di stare tranquilla e che la spesa del giorno dopo l’avrebbe fatta fare a Maurizio e per le ore 11 lui si sarebbe presentato a casa per consegnarla sistemarla e visto che era lì fino sera era a sua completa disposizione e di farne quello che voleva usandolo e sfruttandolo come meglio credeva. La padrona salutò l’amica e posando il telefono sul comodino, con una risatina rivolgendosi al suo sguattero gli disse se avesse capito cosa l’indomani avrebbe dovuto fare e di non provare ad opporsi e di non fargli fare figure con la sua amica, concludendo qualsiasi cosa ti sarà chiesto dovrai farla, anche un pompino o altro se ti sarà chiesto. Maurizio preoccupato chiese perché questa decisione di mandarlo fuori casa dove nelle mura quotidiane già subiva il potere e le punizioni quotidiane della sua padrona e non voleva che altre persone potessero abusare di lui, la padrona molto contrariata della risposta, gli disse che quale sguattero ogni suo diritto era decaduto e che era lei che decideva e comunque era solo una prova anche perché si sarebbe dovuto abituare in quanto voleva che con questi servizi guadagnasse per poi usare i denari per fargli dei regali. Maurizio accettò e chiese scusa, ma non basto, la padrona gli disse che quella sera lo avrebbe preparato per far si che il suo corpo alla vista dell’amica fosse pieno di segni che dimostrassero la sua proprietà, la padrona prese le sue mutandine le mise in bocca al suo sguattero poi con una bacchetta di legno inizio a colpire prima lentamente e poi sempre più velocemente il sedere dello sguattero finché non divenne viola e quasi sanguinante, Maurizio non poteva sottrarsi e cercava di chiedere pietà, ma le mutandine non gli permettevano altro che emettere dei suoni incomprensibili, quando la padrona si fermo e inizio ad accarezzare il suo lavoro, Maurizio penso che tutto fosse terminato, invece la padrona prese una benda e copri la vista del suo sguattero si alzo dal letto e disse che aveva quasi terminato ma doveva ancora fare qualcosa per evidenziare la sua proprietà. In quei momenti Maurizio non capiva cosa intendesse e nel buio e nel sentirsi bruciare le sue chiappe orami viola, attendeva il ritorno della sua padrona, che non tardò, si sedette sul letto si avvicinò al viso del suo sguattero e gli disse sei pronto!, Maurizio non fece in tempo a dire si che sentì un fortissimo dolore dalla sua chiappa destra e lancio un urlo con un sobbalzo, la padrona lo aveva marchiato con un ferro a forma della sua iniziale. “T”.
Finito di spingere il marchio sul sedere di Maurizio, gli disse che era pronto e che domani non avrebbe dovuto fargli fare figure con la sua amica. L’indomani Maurizio si alzo presto dopo la colazione servita alla padrona e pulito il bagno usato dalla padrona lasciato puntualmente sporco, indossando una semplice tuta, senza intimo e scarpe senza calze, usci di casa per recarsi al supermercato per adempire ai suoi ordini. Durante la spesa Maurizio che era ben dolorante pensava cosa gli stesse aspettando e che comunque era molto eccitato per questa nuova esperienza imposta dalla padrona ma che in verità lui stesso voleva affrontare. Alle 10.45 si presentò innanzi alla porta dell’amica della padrona, a con grande stupore non trovò nessuno ad attenderlo, anzi non c’era proprio nessuno, ma sulla porta d’ingresso era attaccata una busta con scritto per lo sguattero di oggi. Apri la busta ove all’interno vi era una chiave e un biglietto con scritto di aprire entrare cambiarsi ed eseguire tutto quello che troverà scritto e di finire per le 20.00. Maurizio aprì la porta e per terra vi era una gonna una maschera di lattice delle calze autoreggenti e un collare con un anello nel mezzo, si spoglio all’ingresso e mise la sua tuta e le sue scarpe nello zainetto, indosso tutto tranne la maschera perché quando la provo si accorse che li impediva la vista. Vestito da Sissy la prima cosa che cerco di fare fu sistemare la spesa mettendo in frigorifero quanto comprato, poi trovò sul pavimento scarpe e stivali con un post dove vi era scritto lucidale e riponile nella scarpiera difronte alle scale. Maurizio inizio a pulire le scarpe da donna e gli stivali e non ci mise proprio poco, in quanto erano veramente tante, ma nel continuare a pensare al suo status di sguattero si adoperò per fare un buon lavoro, che dopo quasi un ora terminò e nell’aprire la scarpiera trovo un ulteriore biglietto con elencante le sue ulteriori mansioni. Doveva pulire i pavimenti i bagni la cucina e lavare tutto e bene, in più non li era concesso usare guanti né spazzole ma doveva lavare in ginocchio. Maurizio iniziò come scritto e il tempo passava e sapendo che nessuno lo stava guardando pulì frettolosamente uso lo spazzolone per lavare e quando arrivò in cucina mise i piatti in lavastoviglie per non fare fatica e prima, sempre in cucina trovo sul pavimento due ciotole per cani in una con del cibo avanzato e mischiato con croccantini e nell’altra con acqua da un colore non proprio limpido, e con scritto caro sguattero questo e il tuo pranzo e la tua acqua. Maurizio che annusò le due ciotole, le prese e anziché ubbidire le svuoto nel Vater del bagno appena pulito, poi prese una mela dal frigorifero e una bottiglia di birra, mangiata la mela e bevuto la birra nascose la bottiglia vuota e il torsolo nel suo zainetto. Ormai tutto era stato eseguito e nell’attesa Maurizio si guardava il suo marchio e talmente era l’eccitazione di quanto subito e fatto che inizio a masturbarsi ed ebbe un’eiaculazione che si riverso sul pavimento della cucina e anche qualche goccia cadde sulla maniglia di un pensile. Maurizio pulì subito e frettolosamente anche perché era tardi ed aveva appena ricevuto un messaggio dall’amica della padrona che stava arrivando e che voleva trovarlo dietro la porta con indosso la maschera. Pulito, e come spesso, anzi sempre accade dopo la sua eiaculazione, passa l’enfasi del momento dell’eccitazione e non si ha più voglia di fare nulla, Maurizio con grande svogliatezza indosso la
maschera che effettivamente non li permetteva di vedere nulla e a stenti si mise dietro la porta attendendo l’apertura e finalmente l’arrivo di questa amica della sua padrona, sapendo bene che comunque non avrebbe potuto vederla in viso. Alle 20.00 in punto, si aprì la porta e appena entro una voce di donna in direzione di Maurizio esclamò “molto male! Perché sei in piedi sguattero? E senti che si allontanò e dopo qualche minuto avertì la presenza vicino a lui e senti rovesciare a terra qualcosa, Maurizio fu afferrato per il collare e costretto ad inginocchiarsi con irruenza proprio su quel qualcosa che fu messo un attimo prima, era del sale grosso e lo senti sulle sue ginocchia. La donna gli disse che doveva stare li finché non controllava i lavori eseguiti e chiese se avesse mangiato e bevuto quanto da lei lasciato. Maurizio dolorante gli rispose di sì. Passarono alcuni minuti interminabili, quando preso per il collare e strattonato verso il centro della stanza, senti sedersi la donna, la quale con tono molto secco gli disse che i lavori non li erano piaciuti e che se era certo di aver mangiato e bevuto quanto lasciato. Maurizio si scuso e chiese di non dire nulla alla sua padrona e che avrebbe rifatto tutto purché fosse clemente, la donna rispose che era tardi e che avrebbe telefonato alla sua padrona per raccontargli il suo disappunto, di prendere il suo zainetto e di andarsene, Maurizio chiese se potesse almeno cambiarsi ma la donna prese lo zainetto e con l’intento di tirarglielo in mano li disse non se ne parla, andrai casa così vestito e magari qualcuno ti chiederà di prostituirti così avrai i soldi che io non ti darò perché sei un bugiardo un porco e non sei capace di fare un cazzo. Ma proprio nel prendere lo zainetto che la forma della bottiglia e insospettita la donna, che aprendolo trovo non solo la bottiglia di una sua birra, ma anche il torsolo della mela si mise a ridere e con stizza, tiro un suonante schiaffone a Maurizio gli stolse la maschera e lo spinse fuori dalla porta. Chiusa la porta e nel mentre disse che sarebbero stati cazzi amari adesso che tornava a casa e di sperare veramente che qualcuno gli chiedesse un servizietto per i soldi che non li avrebbe mai più dato. Maurizio in fretta scese le scale e salì sull’auto sperano che nessuno lo avesse visto e continuando a pensare cosa sarebbe accaduto torno verso la casa della padrona. Maurizio arrivò in casa e appena apri la porta senti il suono del suo cellulare era un messaggio, era la padrona gli scrisse di rimanere con gli stessi abiti e prima di andare da lei in camera da letto di truccarsi da troia. Maurizio ubbidì e truccatosi, un rossetto rosso vivo, la cipria il contorno nero sugl’occhi e del rosa vivo sulle guance, il tutto come sapeva che la padrona voleva vederlo innanzi a se, ! si presentò in camera della padrona che non era come al solito nel suo bel intimo ma bensì vestita con pantaloni neri stivali e una camicetta scura. La padrona gli disse con molta calma senza urlare che aveva appena terminato la telefonata con la sua amica e che non si era mai sentita così imbarazzata come mai. Ordinò allo sguattero di mettersi in ginocchio, Maurizio esegui subito, appena si posizionò davanti alla sua padrona, cercò di farfugliare qualche parola, ma la padrona gli disse di stare zitto, poi l’obbligo a mettere la faccia a terra e con il suo stivale gli mise la suola sulla faccia e inizio a insultarlo per come si era comportato. La padrona gli chiese di essere sincero e che se non lo fosse stato avrebbe patito una dura ed inimmaginabile punizione. La prima domanda fu se era avesse mangiato quanto l’amica gli aveva lasciato nelle ciotole e se i lavori erano stai eseguiti come scritto nei vari biglietti lasciati dalla sua amica. La padrona con voce ferma disse di pensarci bene prima di rispondere. Maurizio che capi bene che quella situazione e quelle risposte
avrebbe certamente compromesso il suo rapporto di sguattero, dopo qualche secondo con voce sibillina, disse che non aveva mangiato né bevuto quanto lasciato dall’amica della padrona e che i lavori per fare meno fatica li aveva eseguiti come quando li eseguiva in casa. Si scusava e che non voleva deludere la sua padrona. La padrona li chiese se fosse tutto, ma ancora una volta Maurizio nello stesso pensiero di prima, disse di no e che aveva mangiato dal frigorifero della sua amica una mela e bevuto una birra, e che visto che era stato lui a comprarle era convinto che mai la sua amica se ne sarebbe accorta. La padrona a quel punto non disse più nulla alzo la suola dalla testa di Maurizio e gli ordino di andarsene in cucina a svolgere le sue mansioni e di preparagli la cena. E che alla sera gli avrebbe detto cosa deciso in merito, anticipandogli solo che si era veramente stufata di lui. Maurizio ubbidì preparo la cena e una volta pronta chiamo la padrona che entrando in cucina ordinò a Maurizio di andare a farsi una doccia fuori in giardino e di rimanere nudo finché non lo avrebbe chiamato. Ubbidì senza dire nulla, si fece la doccia in giardino dietro una siepe in modo che nessuno lo vedesse, attese che la padrona chiamasse. Dopo un bel po’ senti la voce della padrona che con l’appellativo di sguattero chiamo. Entrato la padrona era seduta sul divano e ai suoi piedi vi erano due scodelle un contenente avanzi della cena e altro, l’altro contenente acqua di color giallo. Ordinò a Maurizio di mettersi in ginocchio ai suoi piedi che indossavano ancora gli stivali, ordinò di iniziare a pulire gli stivali con la lingua partendo dalle suole e che nel mentre gli avrebbe esposto la sua decisione. La padrona con voce ben ferma disse a Maurizio che come sguattero non valeva un cazzo e che visto che era convinta che il comportamento tenuto in casa dell’amica era solo per far si che ricevesse delle punizioni voleva accontentarlo ma che sarebbero state punizioni molto esemplari e che comunque da quel giorno le cose per lui si sarebbero aggravate pesantemente senza più alcun ritegno e o pietà da parte della padrona. Per prima cosa lo avrebbe rimandato dalla sua amica a rifare tutto, la sera stessa avrebbe messo annuncio sui vari siti internet per offrire ed eseguire lavori di Sissy e anche altri servizi sessuali verso trans e coppie, che lei avrebbe tenuto i contatti e che lui avrebbe dovuto eseguire tutto quello che li avrebbe comunicato. Senza ma senza no o altro. . Maurizio chiese se si fosse rifiutato cosa sarebbe accaduto, e la padrona molto semplicemente rispose te ne vai cosi come sei adesso e basta. Maurizio disse che accettava e si scusava ancora, La padrona rispose bene! Ma capisci che non può finire così con le use semplici scuse. Disse!. Si fece togliere gli stivali ormai puliti dalla lingua di Maurizio, lo prese per il collare e lo obbligo a mangiare stando a quattro zampe quello che era nelle scodelle e mentre mangiava li spingeva con il piede la faccia dentro finché tutto non fu mangiato e pulito la padrona non permise allo sguattero di alzare la testa. Finito gli fece alzare e aprila la bocca prese una bottiglia di olio di ricino e l’obbligo a ber tutto. La padrona gli proibì l’uso del bagno e che da oggi poteva solo lavarsi in giardino e che non avrebbe più potuto mangiare assieme a lei ma solo dopo e quello che li lasciava. Ogni mattina si sarebbe dovuto alzare prima della padrona preparare la colazione e attendere che la padrona si alzasse per fargli da wc completo. La notte dopo i lavori di casa e dopo aver stirato, poteva dormire ai piedi della padrona che lo avrebbe svegliato per essere soddisfatta come piace a lei, la sua intimità era annullata e il marchio
sarebbe stato ripetuto ogni settimana con aggiunta di un bel tatuaggio e un piercing al suo pisello, il tutto per il piacere della padrona. Oltre ai lavori di Sissy per la padrona come preannunciato lo avrebbe ceduto alle amiche o meglio a degli estranei e per iniziarlo alla sua vita da sguattero e troia alla sera lo avrebbe iniziato ad addestrare per prenderlo in bocca e la sua verginità data anche gratis a chi lei deciderà, visto che ormai lui non contava più nulla. La padrona elenco a Maurizio altre disposizioni che riguardavano la sua persona, tra le quali, che lo avrebbe depilato tutto, che il taglio dei capelli spettava lei decidere e avesse voluto si sarebbe dilettata lei a tagliarli i capelli, che non poteva più comprarsi nulla senza il suo consenso , anzi sarebbe stata lei ad acquistare per lui e certamente tutte cose usate, inoltre di consegnare tutte le carte di credito e soldi, di non poter uscire più con i suoi amici e per di più il cellulare in uso lo avrebbe dovuto sbloccare e consegnare alla padrona ogni qualvolta chiesto. La padrona concluse la sua sentenza verso Maurizio che visto che hai detto la verità in merito a ciò che hai rubato per mangiare a casa della mia amica la tua ulteriore punizione sarà lieve ma ben precisa, per tutto il mese potrai mangiare si quello che troverai nelle tue scodelle che sarà di tutto e di più, ma dovrai mangiare una mela in aggiunta e bere solo la mia urina, niente altro inoltre alla sera riceverai 25 frustate sul sedere prima di dormire e idem alla mattina ti sveglierò con le frustate sul sedere, inoltre se sarò a casa nel pomeriggio sempre altre 25 frustate sul sedere. Il tutto per tutti i trenta giorni. In aggiunta penserai e mi scriverai una punizione che dovrai subire finché non ti dirò di scriverne un'altra. La stessa punizione potrò ridartela ogni volta che vorrò io. In ultimo gli disse che l’indomani avrebbe dovuto ritornare dalla sua amica e rifare tutto il lavoro inoltre si sarebbe dovuto scusare inginocchiandosi e attendendo una sonora punizione dall’amica che certamente sarebbe stata più cruenta di quelle di oggi .
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2020-05-24
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