Elisa e la vendetta del buco 2

di
genere
dominazione

Secondo capitolo

Mi aiutò ad alzarmi da terra e mi ripete la domnanda ma io non risposi. Provavo mille sensazioni diverse che non riuscivo a definire, ma l’unica cosa che capivo era che avevo le mutandine bagnatissime e che avrei voluto esplorare tutta me stessa, quando d’improvviso una forte risata di Ilaria mi fece ritornare dal mondo dei sogni.
--ehy ma sei rimasta a bocca aperta? Ahahaha, ma allora ti sei divertita?! --
-- sisi certo, ma è stato strano, forse troppo duro – le dissi, e lei con un tono di voce come per rincuorarmi:
--dai che ho fatto tutto io, non preoccuparti.--
E fu li che mi venne un po’ di lucidità e le chiesi:
-- ma come mai hai fatto questo per me? --
D’improvviso si avvicinò, mi prese la nuca e la tir a se … mi baciò …. Un bacio con tutta la lingua che mi entrava fino alla gola, la sua saliva che si univa alla mia, la mia patatina che gocciolava umori fino alle cosce e i miei capezzoli duri all’istante.
La scostai con uno spintone e le diedi uno schiaffo in pieno viso.
Rimanemmo in silenzio a fissarci per un po’, poi il silenzio venne interrotto dal rumore della sua mano aperta che a tutta forza colpiva il mio viso.
Mi ritrovai a terra senza accorgermene con un labbro sanguinante.
Lei divenne una furia, mi saltò a cavalcioni sulla pancia tenendomi le mani per i polsi sopra alla mia testa senza permettermi di muoverle. Cercai inutilmente di liberarmi ma era molto più forte di me e mi ammutoli quando con la punta della lingua muovendola come fosse un serpente leccò il sangue che mi colava dal labbro sulla guancia.
Mentre face questo, infilò una mano sotto la tuta arrivando a contatto con le mie mutandine:
-- però!!! Siamo umide qui sotto!!! --
Non risposi e lei continuò infilando la mano sotto l’intimo, a contatto con la mia fica e provai qualcosa di fantastico, ero estasiata dalla situazione.
Si mise in ginocchio, mi sfilò d’un sol colpo pantaloni e mutandine mostrando cosi la mia fighetta depilata e rosa chiaro con un clitoride molto piccolo nascosto tra 2 labbra di un rosa carne un po’ più scuro che fuoriuscivano leggermente.
-- ti voglio e ti avrò!!!—disse coon uno sguardo terrificante
Ebbi paura e non seppi cosa dire, cosi chiusi gli occhi e sperai che finisse tutto all’istante.
Trascorsero una decina di secondi di buio e silenzio quando mi sentii sfondare la fica in modo mostruoso.
Mi si allargò a dismisura, le pareti si slabbrarono, un dolore forte mi arrivò fino allo stomaco e essendo vergine mi usci anche un po’ di sangue.
Non riuscii a trattenere un grido di dolore che Ilaria mi tappò subito la bocca e mi disse:
-- non rovinare tutto –
Avevo la fica posseduta da un cazzo di gomma enorme che si muoveva come un forsennato dentro di me.
Provavo vergogna e eccitazione, lo stomaco mi si contorceva e il dolore era sparito, ora riuscivo persino a godere, il clitoride lo sentivo ballare e provocarmi un immenso piacere e sentivo l’interno della fica smuoversi e scaldarsi finche il piacere è diventato tale che la mia fica ha spruzzato fuori tutto il suo liquido in un orgasmo sensazionale che mi ha fatto ansimare e godere come una puttana alle prese con dieci uomini,. Non avevo mai provato una sensazione cosi bella e forte.
Ebbi il mio primo orgasmo e non lo scorderò mai!!!
Ero distesa con le braccia larghe, la maglietta, e la fica all’aria, con tutte le cosce e il pavimento bagnati. Ilaria non mi teneva più ferma, anzi si era messa seduta ad ammirarmi mentre sfinita ripensavo a cosa avevo subito. Il cazzo di gomma era a terra tutto bagnato… era enorme, stentavo a credere che fosse potuto entrare nel mio buchino.
Mi sollevai, lo afferai e guardai Ilaria negli occhi… la fissai un po’ e poi le gridai:
-- TI AMO –
Lei mi sorrise, mi guardò e mi disse:
-- soddisfatta? –


mirkoracconta@libero.it
scritto il
2011-10-04
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