Donny e la dea bionda
di
Lello90
genere
incesti
Donny
“Bella sei che quasi ho paura a chiamarti. Entri nei miei sogni vestita di veli colore arancio e mi ammagli. Dea dei miei sogni, così lontana mi appari in certi giorni grigi che conto le ore per vederti arrivare. Immagino il tuo sorriso, assaporo il tuo corpo, aspetto la tua carezza a scompigliarmi i capelli.
Atroce il tempo senza di te, mi manca l’aria ed oggi come non mai.”
Dea Bionda
“Ho posato in te tutte le mie speranze, il mio piccolo che cullavo nel seno e soffice la tua manina si adagiava su di esso. Il tuo sorriso appena accennato sulla bocca lineare e bella, sei la perfezione, figlio mio, sei la cosa più bella che sono riuscita a fare.
La mia vita? Un gran casino, ho lottato contro il mondo per averti e ti ho stretto forte per non lasciarti andare, forse troppo forte.
Ti ho legato a me come una catena, per paura che anche tu mi lasciassi, come altri uomini hanno fatto. Ma tu sei qui, aspetti un mio gesto, vivi dei miei sorrisi e dei miei respiri.
Respiriamo la stessa aria, siamo la stessa anima, in questo mondo che ci giudica senza sapere, che ci condanna senza interpellarci.”
Donny
“Allora non sono pazzo, credevo di impazzire, di avere le visioni, anche tu mi ami, anche tu senti il mio stesso trasporto. Io non posso vivere senza di te, me ne fotto di sto cazzo di mondo, noi siamo noi non abbiamo bisogno di nulla. Io voglio addormentarmi ancora sul tuo seno, accarezzare la tua schiena, sciogliere i tuoi capelli respirarne il profumo.
Impazzisco e mi inebrio di te.”
Dea Bionda
“L’amore non è peccato, figlio mio, noi ci apparteniamo.”
Donny
“Io mi vergogno, mamma, a parlare di te, dei miei pensieri, delle mie fantasie. Vedo gli altri ragazzi, si innamorano, dietro le mura della scuola si baciano. Io non provo nulla, mi sento diverso, mamma. Anche oggi mentre sfioro le sue mani e cavalco il suo corpo, anche oggi, mamma, che sono un uomo io vorrei te.
Annebbi i miei sensi e confondi la mia mente, sono un mostro mamma?
Cosa mi hai fatto, una stregoneria, una magia?
Sei bella come una dea, sei un fuoco acceso in me, sei l’aria dei miei giorni, sei l’unico senso possibile a questa vita. Ho paura mamma, ho tanta paura.”
Dea Bionda
“Donny, ora sei un uomo, non sono io a dirti cosa è giusto o sbagliato, non sei più il bambino che accudivo nel sonno, ora hai la possibilità di scegliere e crescere. Non giudicarti, non umiliarti, comprendi il tuo sentire, nulla in te è sbagliato, perché sei mosso dall’amore. Reprimere è folle e ti porterà alla pazzia, chiediti cosa ti spinge a vivere queste fantasie e, soprattutto, dopo, cosa ti lasciano, come ti senti, cosa provi.”
Donny
“Non lo so mamma, te l’ho detto, mi vergogno, ma tu non dici niente, mi guardi ed io non comprendo, non dici “no” e non dici nemmeno “sì”. Non so cosa pensare, sono distrutto ed ho il cuore livido, combattuto dall’idea di noi, avvolti fra le lenzuola e il ribrezzo del giudizio che incombe, perché sono il tuo stesso sangue.
Mi sento malato, ingrato alla vita che mi hai donato, incapace di goderne le bellezze, perché tu sei l’unica bellezza che vivo.”
Dea Bionda
“Il mondo ti aspetta, amore mio, tu sei figlio dell’amore, sei la sensibilità incarnata, sei dolce come il mare che scorre, cerca il tuo centro, figlio mio, lì mi troverai nella veste che mi compete, quella che non sono riuscita ad essere e ti chiedo perdono, sono io la causa di tutto questo, dovresti odiarmi, invece di desiderarmi.
Sei stata l’unica cosa giusta che ho fatto, ero giovane, inesperta, insicura, devastata dal mondo, da tuo padre, dalla vita. Ero sola e ho riposto in te tutta la mia vita, manovrandoti come un burattino, mosso dai fili che avevo in pugno. Ti ho tolto l’aria sono stata egoista e stupida, come una puttana ho giocato con l’unico essere pulito di questo mondo.
Donny, tu sei un fiore, una perla grezza che aspetta di brillare. Io sono nel declino della vita, vivi per te, angelo mio, vivi per noi.
Riempiti di gioia e sorrisi, tu sei luce, dove passi tu tutto germoglia, sei amore che crea, amore puro Donny, sei un essere speciale.”
“Bella sei che quasi ho paura a chiamarti. Entri nei miei sogni vestita di veli colore arancio e mi ammagli. Dea dei miei sogni, così lontana mi appari in certi giorni grigi che conto le ore per vederti arrivare. Immagino il tuo sorriso, assaporo il tuo corpo, aspetto la tua carezza a scompigliarmi i capelli.
Atroce il tempo senza di te, mi manca l’aria ed oggi come non mai.”
Dea Bionda
“Ho posato in te tutte le mie speranze, il mio piccolo che cullavo nel seno e soffice la tua manina si adagiava su di esso. Il tuo sorriso appena accennato sulla bocca lineare e bella, sei la perfezione, figlio mio, sei la cosa più bella che sono riuscita a fare.
La mia vita? Un gran casino, ho lottato contro il mondo per averti e ti ho stretto forte per non lasciarti andare, forse troppo forte.
Ti ho legato a me come una catena, per paura che anche tu mi lasciassi, come altri uomini hanno fatto. Ma tu sei qui, aspetti un mio gesto, vivi dei miei sorrisi e dei miei respiri.
Respiriamo la stessa aria, siamo la stessa anima, in questo mondo che ci giudica senza sapere, che ci condanna senza interpellarci.”
Donny
“Allora non sono pazzo, credevo di impazzire, di avere le visioni, anche tu mi ami, anche tu senti il mio stesso trasporto. Io non posso vivere senza di te, me ne fotto di sto cazzo di mondo, noi siamo noi non abbiamo bisogno di nulla. Io voglio addormentarmi ancora sul tuo seno, accarezzare la tua schiena, sciogliere i tuoi capelli respirarne il profumo.
Impazzisco e mi inebrio di te.”
Dea Bionda
“L’amore non è peccato, figlio mio, noi ci apparteniamo.”
Donny
“Io mi vergogno, mamma, a parlare di te, dei miei pensieri, delle mie fantasie. Vedo gli altri ragazzi, si innamorano, dietro le mura della scuola si baciano. Io non provo nulla, mi sento diverso, mamma. Anche oggi mentre sfioro le sue mani e cavalco il suo corpo, anche oggi, mamma, che sono un uomo io vorrei te.
Annebbi i miei sensi e confondi la mia mente, sono un mostro mamma?
Cosa mi hai fatto, una stregoneria, una magia?
Sei bella come una dea, sei un fuoco acceso in me, sei l’aria dei miei giorni, sei l’unico senso possibile a questa vita. Ho paura mamma, ho tanta paura.”
Dea Bionda
“Donny, ora sei un uomo, non sono io a dirti cosa è giusto o sbagliato, non sei più il bambino che accudivo nel sonno, ora hai la possibilità di scegliere e crescere. Non giudicarti, non umiliarti, comprendi il tuo sentire, nulla in te è sbagliato, perché sei mosso dall’amore. Reprimere è folle e ti porterà alla pazzia, chiediti cosa ti spinge a vivere queste fantasie e, soprattutto, dopo, cosa ti lasciano, come ti senti, cosa provi.”
Donny
“Non lo so mamma, te l’ho detto, mi vergogno, ma tu non dici niente, mi guardi ed io non comprendo, non dici “no” e non dici nemmeno “sì”. Non so cosa pensare, sono distrutto ed ho il cuore livido, combattuto dall’idea di noi, avvolti fra le lenzuola e il ribrezzo del giudizio che incombe, perché sono il tuo stesso sangue.
Mi sento malato, ingrato alla vita che mi hai donato, incapace di goderne le bellezze, perché tu sei l’unica bellezza che vivo.”
Dea Bionda
“Il mondo ti aspetta, amore mio, tu sei figlio dell’amore, sei la sensibilità incarnata, sei dolce come il mare che scorre, cerca il tuo centro, figlio mio, lì mi troverai nella veste che mi compete, quella che non sono riuscita ad essere e ti chiedo perdono, sono io la causa di tutto questo, dovresti odiarmi, invece di desiderarmi.
Sei stata l’unica cosa giusta che ho fatto, ero giovane, inesperta, insicura, devastata dal mondo, da tuo padre, dalla vita. Ero sola e ho riposto in te tutta la mia vita, manovrandoti come un burattino, mosso dai fili che avevo in pugno. Ti ho tolto l’aria sono stata egoista e stupida, come una puttana ho giocato con l’unico essere pulito di questo mondo.
Donny, tu sei un fiore, una perla grezza che aspetta di brillare. Io sono nel declino della vita, vivi per te, angelo mio, vivi per noi.
Riempiti di gioia e sorrisi, tu sei luce, dove passi tu tutto germoglia, sei amore che crea, amore puro Donny, sei un essere speciale.”
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