A zio Matteo piace farmi cavalcare - Parte 3 - Storia di un tatuaggio

di
genere
gay

Questa è la terza parte di una serie.
Se ti sei perso l’inizio, cerca “A zio Matteo piace farmi cavalcare – Parte 1 e parte 2” per goderti tutto fin dall’inizio.
Buona lettura…



— Buongiorno cucciolo

Questa frase mi svegliò, aprii gli occhi e vidi il mio uomo, in piedi completamente nudo con due caffè nelle mani e una ciambella attorno al cazzo. Poggiò i caffè e la ciambella sul comodino, si avvicinò e mi baciò appassionatamente.

— Buongiorno amore mio — dissi con aria assonnata.

Matteo scostò le lenzuola per vedere se fossi eccitato e disse: —sei sempre arrapato

— mi sono eccitato quando ti ho visto a cazzo duro con i caffè in mano, sei l’uomo perfetto

— e tu la troia svuotapalle perfetta — rispose maliziosamente, poi aggiunse — ti amo.

— Pensavo — dissi con aria eccitata — ormai è più di un anno che stiamo assieme, mi piacerebbe andare oltre

— cosa intendi per oltre? — chiese Matteo con aria interrogativa

— intendo che mi piacerebbe provare altre cose, vorrei sentirmi più troia

— beh hai qualche proposta cucciolo?

— si — risposi subito — mi piacerebbe fare una gang bang

—aahhahaahahah ma da quanto pensi questa cosa?

— boh da un pochino

— ti dico onestamente che sono geloso, ma mi piace il sesso e mi piace farti felice e farti il culo, quindi per me va bene, ma solo ad una condizione

— quale sarebbe la condizione? — risposi eccitato

— comando io, tu sei mio!

— ovvio, non c’era bisogno di dirlo, toro, sei l’unico maschio alfa che mi interessa — mi avvicinai e lo bacia felice, poi aggiunsi — come facciamo a trovare altre persone?

— non ne ho idea, disse con aria pensante

— beh possiamo mettere un annuncio su online — risposi cominciando a fargli una sega

— No, forse ho un’idea migliore — disse di scatto Matteo — Conosco due persone che vengono in palestra con me che sicuramente direbbero di si, oltretutto sono anche discreti… in passato ci siamo fatti qualche scopata.

— Cazzo che sei porco, sono boni? quanti anni hanno? — risposi incuriosito mentre continuavo a segare il suo cazzone che diventava sempre più duro

— Beh si, sono boni, muscolosi e molto porci… hanno su per giù la mia età oltretutto, e so che ti piacciono i maturi

— dai si ci sto — dissi eccitato, poi mi abbassai a fargli il pompino mattutino

Matteo nel frattempo prese il telefono, armeggiò per qualche secondo e mise l’altoparlante, dopo qualche squillo sentii la voce di un uomo rispondere: Pronto?

— Ciao Mario, sono Matteo come va?

— weee amico mio, chi non muore si rivede, tutto bene, che mi dici tu?

—Benissimo — rispose il mio maschio — in questo momento c’è la mia troia che mi sta facendo un bel bocchino…

Cominciarono tutti e due a ridere fragorosamente

— Grande, tua moglie o un’altra delle tue?

— No che mia moglie, secondo te ti chiamavo se fossi stato con mia moglie? — disse Matteo

— hai ragione — rispose Mario

— e comunque non faccio più il porco in giro come un tempo, adesso mi inculo solo lui, da più di un anno ormai

— Beh ti sei ammosciato

— No ma che, sono sempre il solito porco, chiedi a lui quanto gli ho fatto il buco del culo

Scoppiarono nuovamente a ridere tutti e due — Poi Matteo aggiunse: —Ti ho chiamato perchè la puttana che mi scopo mi ha detto che vuole farsi una gangbang…

— beh. Amico mio non continuare… ci sto

— Ahahahahah — scoppio a ridere Matteo mentre mi spingeva il cazzo in bocca — sapevo che eri un porco e che avresti accettato

— Io non mi ammoscio come te! —aggiunse Mario

— Ma sta zitto coglione — rispose il mio maschio che nel frattempo mi aveva messo la mano in testa accompagnando il ritmo del bocchino — lo dici anche a Roberto?

—Certo, quando ci vediamo?

— Venite questa sera al maneggio verso le 23:00

—Va bene, sappi che te lo rompo il tuo amichetto

— una sola condizione, comunicala anche a Roberto, io comando, lui è mio, prima obiezione tutti fuori

— Va bene, basta che me lo fai inculare faccio tutto quello che vuoi. Ti saluto adesso… A stasera!

— A stasera

Chiusa la chiamata mi guardò e disse:

— Questa è la prima e l’ultima volta però, va bene?

Staccai il cazzo da bocca e cominciai a segarlo velocemente — va bene amore mio, ti amo! — lo baciai — lui mi esplose in faccia.

———

Nel pomeriggio andai a casa, una volta aperta la porta trovai i miei seduti sul divano intenti a guardare la tv.

— Ciao amore mio — dissero in coro — come va?

— benissimo! — risposi con aria felice.

— come va al maneggio? — chiese mio padre

— Tutto bene papi, Matteo mi fa trottare un sacco

— beh mi fa piacere — aggiunse mia madre — sono felice che ti sei appassionato a qualcosa!

Dentro di me pensavo che la mia passione era il cazzo di zio e la cosa mi faceva eccitare un sacco, poco dopo però pensai che dovevo chiedergli il permesso per dormire di nuovo al maneggio e la cosa mi mise ansia, anche perchè se avessero rifiutato avrei dovuto annullare tutto.

Odiavo chiedere il permesso alla mia età, ma fino a quando non mi sarei laureato quella sarebbe stata la mia vita, quindi mi feci forza, presi un bel respiro e domandai: — questa sera posso dormire di nuovo al maneggio? — chiesi quasi impaurito aspettandomi la solita ramanzina “questa casa non è un albergo”

Con mia grande sorpresa la risposa fu positiva — Certo che puoi, puoi dormirci tutte le volte che vuoi, tanto con Matteo siamo tranquilli — disse mio padre — poi mi ha detto che ti impegni tantissimo e in più vediamo che studi, quindi si! puoi andare!

Felice li baciai e corsi saltellando in camera mia!

Cominciai a sistemare le cose che avrei dovuto portare al maneggio e nel frattempo mi preparavo per farmi un doccia quando sentii il suono del telefono, era un messaggio, corsi a leggerlo, era Matteo: — Amore guarda qui, mi manchi… — in allegato c’era un Porno di pochi minuti nel quale Devin Franco si faceva scopare da 3 grossi cazzi, cominciai a guardarlo e mi eccitai talmente tanto che dovetti staccare

— cazzo quanto sei porco — risposi allegando una faccina maliziosa — non vedo l’ora — aggiunsi

— Pure io! — rispose Matteo, poi allegò una foto del suo cazzone in tiro!

— LO VOGLIO! ORA! — risposi

— questa sera lo avrai cucciolo e non solo questo! Ti amo


I miei sogni furono interrotti quando mia madre fece irruzione nella stanza,

— Quindi? ti vedo molto felice — disse con un sorrisetto malizioso

— beh, non dovrei esserlo? — risposi facendo il finto tonto

— Ma che c’entra, dico solo che mi sembri tanto felice, secondo me ti è successo qualcosa di bello

— che sarebbe? sentiamo la detective — dissi quasi preoccupato

— secondo me hai qualcuno da qualche mese — disse lei sorridendo

Andai in confusione, non sapevo più come rispondere, credo diventai pure rosso in viso, pensavo a Matteo che mi scopava, le volte in cui mi baciava… andai completamente in tilt

— Beh si — risposi timidamente, c’è qualcuno, ma per scaramanzia non voglio parlarne!

— Va bene, tranquillo, quando vorrai noi saremo qui ad ascoltarti!

— Grazie Mami — le diedi un bacio sulla guancia, posai il telefono sul comodino e corsi in doccia.

———

Arrivò l’ora di cena e Matteo mi aspettava sotto casa per andare al maneggio, salutai i miei che nel frattempo avevano cominciato a cenare, presi il primo mazzo di chiavi disponibile e corsi giù per le scale, uscii dalla porta e mi diressi in macchina.

Una volta salito in macchia vidi il mio uomo in tutta la sua bellezza:

— Ciao amore mio, dopo ti bacio — mi disse

— Ciao amore — risposi comprensivo

Pochi minuti dopo arrivammo al maneggio, Matteo la prima cosa che fece, prima di scendere dalla macchina fu quella di prendere la mia faccia fra le sue possenti mani e baciarmi, un bacio lunghissimo.

— Ti amo — disse col sorriso

— Anche io risposi

— Dai andiamo a mangiare che fra poco arrivano Mario e Roberto

— mamma mia oggi mi sa che muoio — dissi eccitato e preoccupato allo stesso momento

— tranquillo cucciolo, ci sono io, se non vuoi più farlo puoi dirlo tranquillamente

— no no, certo che voglio farlo, ma sono un po nervoso, non ne ho mai presi due assieme

— tranquillo amore, ti guiderò io in tutto!

—va bene, dissi abbracciandolo

———

Avevo appena finito di prepararmi in bagno quando sentii arrivare una macchina:

—Luca sono arrivati, scendi! — Urlò Matteo.

Corsi giù per le scale, e mi fiondai fuori! Una volta fuori vidi Matteo che abbracciava e baciava due manzi allucinanti, tutti e due su per giù della stessa età del mio uomo, Il primo, Roberto 1,85 capelli castani, barba appena fatta e fisico super scolpito, scoprii poi che aveva 39 anni, l’altro Mario 40 anni, 1,87 muscoloso, capelli brizzolati e baffo tattico cortissimo, mi avvicinai e strinsi loro la mano.

— Piacere Luca — dissi sorridendo e porgendo la mano ai due

— Piacere Roberto! — disse il primo stringendomi la mano

— Piacere Mario! ma ridi di meno perchè mi sa che fra poco piangi per i troppi colpi di cazzo —disse il secondo.

Cominciammo tutti a ridere!

— Beh a lui piacciono — aggiunse Matteo

— Si è vero, mi piacciono — dissi subito — spero proprio sia così!

— wow, il ragazzetto è una troia! — disse Roberto con aria beffarda dando una pacca sulla spalla a Mario che ricambiò il suo sguardo con un sorrisetto malizioso

— Scommetti che questo qui fra due secondi è calato che fa bocchini? ha proprio la faccia da troia! — rispose Mario

— Guardate che sono qui — dissi io con stizza

— Signori calmatevi e ricordatevi della regola, se sbagliate vi rompo il culo a calci — Disse Matteo abbracciandomi

— comunque si, fra due minuti è in ginocchio a far pompini! — aggiunse il mio uomo facendomi l’occhiolino.

Capii che avrei dovuto cominciare subito, quindi allungai le mani e le misi sui pacchi dei due manzi e cominciai a palpare…

D’improvviso mi sentii afferrare e in men che non si dica mi trovai sulla spalla di Roberto, che con gli altri due maschi a seguito mi stavano portano dentro l’edificio.

Non ebbi nemmeno il tempo di varcare la porta che Roberto, mi mise a terra e mi forzò affinché finissi in ginocchio.

— Su ragazzi, uscite i cannoni! — disse Roberto

In meno di 10 secondi avevo a pochi centimetri dalla faccia 3 cazzi enormi, uno lo conoscevo fin troppo bene, gli altri invece erano una bella novità!

Roberto, il più giovane dei due aveva veramente un bel cazzo, sui 20 cm, largo, venoso e dritto, Mario invece sui 18 ma larghissimo con una cappella a punta, un pochino storto verso l’alto.

I miei occhi si saranno illuminati perchè il mio maschio disse: — Cazzo, conosco questo sguardo, è entrato in modalità troia…

Feci un balzo e cominciai a succhiare il cazzo di Mario, presi il cazzo di Roberto con la sinistra e quello del mio maschio con la destra, subito cominciai a succhiare e segare velocemente

— cazzo è veramente Troia amico mio — disse Mario prendendomi la testa e cominciando a scoparmi la bocca.

Poi tolse la mano sinistra dalla mia testa e la mise sulla spalla di Matteo, lo guardò, sorrise e disse: — State assieme quindi? continuando a darmi il ritmo al pompino con la mano destra

— beh si! — rispose fiero Matteo

Quando Mario sentì la risposta, mi guardò, mi sputò in testa e gli disse urlando e guardando Roberto: — Si, anche lui ti ama tantissimo, guarda quanto ti ama mentre mi succhia il cazzo

Di sottofondo si sentiva il rumore del suo cazzo dentro la mia gola

Roberto cominciò a ridere, poi prese la mia testa, la staccò dal cazzo di Mario e la portò verso il suo cazzo, mi fece mettere a faccia in aria e mi sputò in bocca, poi mi silurò il cazzo in gola:

— Matte sei un cornuto, guarda quanto ti ama mentre mi spompina, ahhhh si… succhiami il cazzo puttana!

Matteo, credo che a quelle ennesime parole di scherno impazzì, mi prese la testa con forza, mi fiondò il suo cazzo in bocca con una forza inaudita e cominciò a scoparmi la gola talmente forte da causarmi un conato che sfociò nel vomito di un mare di saliva

— Così si fa — disse con sguardo assatanato continuando a scoparmi la bocca.

Passai i 20 minuti successivi a fare pompini ai 3 manzi. Avevo la faccia piena di saliva, sputi, umori di ogni tipo e un gusto inconfondibile di sperma in bocca!

Il mio maschio quindi mi prese, mi portò nell’ufficio del maneggio e gli altri due manzi, ancora vestiti ma con i pantaloni calati alle ginocchia, lo seguirono a ruota.

Mi buttò sul divano di fronte alla scrivania, mi spogliò con foga e mi mise a pecorina.

— Spogliatevi e mettetevi il preservativo se volete scoparlo! — Urlò autoritario mentre si spogliava pure lui. Poi si avvicinò a me, mi allargò il buco con le mani e disse: — Ammirate il lavoro di un anno

Finito di indossare i preservativi i due uomini si avvicinarono, osservarono e Mario disse: — Porca troia, a questo ci vuole pochissimo per prenderne due.

Roberto con uno scatto spinse via Matteo e mi ficcò il cazzo nel culo, facendomi urlare. Buttò un bestemmmione, e disse a Matteo guardandolo negli occhi: — Ti piace che ti inculo la troia? ahhhh, cornuto rispondimi — poi avvicinò la sua bocca al mio orecchio, mi prese per i capelli e urlò: — Diglielo tu troia, diglielo che ti inculo meglio di lui…

Stavo godendo troppo per ascoltarlo, ero troppo impegnato a gemere e a godere.

— Diglielo puttana — disse Mario dandomi una pacca sul culo e intromettendosi

— Co…co… cosaaaaaa devo dire? ah…ahh…ahhhh… — dissi mentre venivo chiavato

— Che ti inculo meglio di lui — disse Roberto — guardalo e diglielo, su!

Mi girai, guardai il mio uomo, quasi non lo riconoscevo, aveva uno sguardo assatanato, ma ebbe la lucidità per farmi l’occhiolino.

— Si amore, Roberto mi incula meglio di te, è più maschio… e tu sei cornuto — dissi ansimando

— Beh amore mio più maschio non so, ha il culo più sfondato del tuo, vero Mario? — disse il mio uomo dando una pacca sulla spalla a Mario con palese riferimento al fatto che se lo scopava.

— Beh, non puoi dargli torto — disse Mario guardando Roberto…

Matteo e Mario cominciarono a ridere di gusto!

— Ora tocca a me — disse Mario guardando Roberto

Roberto si sposto e lasciò la voragine libera, in quei pochi secondi di libertà finalmente il mio ano cominciò a respirare, sentivo l’aria che entrava, ma durò veramente poco, in quando poco dopo sentii il cazzo ricurvo di Mario dentro al mio culo.

Cominciò così una bella chiavata a pecorina, Mario in piedi sul divano, con le ginocchia piegate in modo la fare entrare il cazzo nel culo mi scopò così per non so quanto tempo, poi mi prese, tenendo sempre il suo cazzo nel mio culo e mi fece mettere in piedi, sempre a pecorina, poi riprese ad incularmi.

Roberto ne approfittò per mettermelo in bocca.

Mi sentivo un pollo allo spiedo, prendevo cazzi ovunque.

Fu in quel momento che sentii Matteo urlare: — Zitti tutti

— Cosa? — disse Mario bloccandosi col cazzo nel mio culo

— Zitti, ho sentito una macchina!

Vidi Matteo rivestirsi e cominciare a camminare verso la porta, prima di uscire dalla stanza disse: — vado a controllare, mi raccomando, niente doppia senza di me!

— Tranquillo! — disse Mario ricominciando con un ritmo lento la cavalcata

— non fate rumori! — disse prima di uscire Matteo chiudendosi la porta dietro

Nel frattempo venivo scopato da due manzi che non avevo mai visto, Matteo uscì a petto nudo dalla porta d’entrata per controllare chi ci fosse.

Appena fuori dalla porta il sangue gli si congelò, aveva ancora il cazzo duro dentro ai jeans, lo sistemò con una mossa veloce e disse: — Andrea, compare, che ci fai qui?

— We compare, mio figlio? dorme già?

— si si, è su che dorme

— Cazzo! — esclamò mio padre — per sbaglio si è preso le chiavi della mia macchina e domani mattina mi serve.

— Nessun problema! — disse Matteo quasi sollevato, vado su a cercarle, tu aspetta qui

— Va bene! — rispose mio padre

Cominciò a correre, il suo cuore batteva a mille. era un misto fra l’eccitato e lo spaventato, continuava a pensare a quello che sarebbe potuto succedere se avesse visto suo figlio trattato come una troia con un grosso cazzo in culo e uno in bocca.

Fece le scale a due a due fino ad arrivare al secondo piano, entrò dentro la camera da letto e cominciò a cercare le chiavi della macchina dentro gli zaini, per fortuna le trovò subito, le prese e si fiondò di sotto.

Una volta nell’ultima rampa di scale vide che mio padre era dentro, proprio vicino alla porta dell’ufficio nel quale venivo scopato.

Ci volle un secondo per reagire e dire qualcosa di sensato!

— Tuo figlio dorme beato di sopra!

In quello stesso istante Mario e Roberto decisero di provare la doppia penetrazione nel mio culo e io non mi opposi.
Quando Roberto spinse con forza il suo cazzo nel mio culo, andando contro ad ogni resistenza e spaccandomi a metà, urlai come mai avevo fatto in vita mia.

All’entrata sentirono quell’urlo straziante chiaramente

— Che cazzo è stato? quella è la voce di mio figlio Luca — disse mio padre allarmato

— Non avevi detto fosse sopra che dormiva?

— Si, beh, l’avevo detto!

— e che cazzo sta facendo allora? che cazzo sono ste urla?

Matteo cominciò a sudare freddo, doveva trovare una scusa plausibile in pochi secondi.

— Sta preparando una sorpresa — disse pentendosene subito — ma non posso dirti nulla per non rovinartela

— Voglio parlare con lui — disse mio padre avvicinandosi alla porta e poggiando la mano sulla maniglia

Matteo con uno scatto felino riuscì a bloccare la mano di mio padre prima che potesse accadere l’irreparabile — No compare, fidati di me, ti rovini la sorpresa!

Nel frattempo dalla stanza si sentivano dei gemiti “ahhhh siii ahhh siii ahhhhh oh cazzo siii”

— che cazzo sono sti versi, voglio parlargli! — disse mio padre.

Matteo quindi urlò — Lucaaaa, c’è tuo padre qui, vuole sapere se stai bene

Nella stanza calò il gelo, rimassimo bloccati nella posizione in cui eravamo, io in mezzo a due tori con due grossi siluri nel culo.

— Lucaaa sbrigati che entra altrimenti — aggiunse Matteo

In quel momento la mia eccitazione era alle stelle, comincia a fare dei brevi salti sui due grossi cazzi e dissi: — Si papà? che c’è?

— Che cazzo stai facendo? — disse mio padre urlando

— Ti sta preparando una sorpresa! — urlò Matteo ancora più forte per farmelo sentire

— Ti sto preparando una sorpresa! — urlai a mio padre, approfittando di quello che aveva detto il mio Uomo

— Che cazzo sono sti rumori che sento?

— Papi non posso dirtelo, domani vedi! — dissi continuando a saltare sui cazzi— Stai tranquillo, ci vediamo domani mattina! —aggiunsi

— Sei sicuro? — disse preoccupato mio padre

— Si! sicurissimo, a domani!

— va bene tesoro mio. a domani!

In quello stesso istante Mario e Roberto cominciarono una cavalcata più potente, Roberto mi mise una mano nella bocca per non farmi urlare, poi si guardò con Mario, si diedero il 5 e cominciarono a ridere. Mi sentivo proprio una troia, avevo il culo rotto e mio padre era nell’altra stanza con l’uomo che di continuo mi rompe il culo.

Nel frattempo, all’entrata, Matteo con la mano nella spalla di mio padre cominciava a spingerlo delicatamente fuori, per fortuna mio padre non oppose resistenza e pian piano si avvicinarono alla macchina!


— Voglio vedere questa bella sorpresa domani! — disse prima di entrare in macchina mio padre

— tranquillo compare, ti piacerà! — disse mentendo Matteo

Mio padre chiuse lo sportello, accese la macchina e poco dopo abbassò il finestrino:

— Di chi cazzo è questa macchina? — disse sospettosomio padre

— Fa parte della sorpresa Andre, tranquillo ci vediamo domani!

Mio padre sospettoso chiuse il finestrino e andò via! Matteo fece un sospiro di sollievo, torno dentro e chiuse la porta a chiave, controllandola 3 volte.

Una volta aperta la porta trovò mi trovò impalato dai due cazzi

— Che cazzo fate, vi avevo detto di non fare doppie penetrazioni — disse dando un pugno allo stipite della porta!

— Calma amico mio! disse Mario, è stato lui a cominciare!

Non risposi, continuai a gemere e saltare sui cazzi

— Tu sei una grandissima troia — disse il mio uomo nervosamente

Infuriato spinse Roberto — togliti frocio rottoinculo — mi prese con forza e mi fece sedere su di lui dando le spalle al suo petto, mi punto il cazzo sul buco e con un solo colpo entrò dentro.
Cominciai ad urlare, Matteo era veramente incazzato e lo scopo di quella inculata era quello di farmi male — Tu sei una grandissima troia, e tuo padre un grandissimo rincoglionito che non capisce che suo figlio ha una figa al posto del culo — diceva continuando a chiavare con forza

— ahhhh siiiii mi piace ahhhh siii

— Ah ti piace? ora ti faccio vedere io! Mario vieni qui e piantaglielo nel culo, mi raccomando spaccalo!

Mario non se lo fece ripetere due volte e cominciò a scoparmi violentemente assieme a Matteo

— Roberto — urlò Matteo con tono autoritario — scopagli la bocca, sbrigati!

Roberto eseguì felicemente quell’ordine e dopo altri 10 minuti di scopata violenta cominciai a venire senza nemmeno toccarmi, non ero mai venuto così tanto

Subito dopo Matteo spinse Mario e Roberto via, mi sollevo e mi mise in ginocchio: — Ragazzi sborrategli in faccia

Ci volle pochissimo prima che mi trovai la faccia sommersa da un mare di sperma caldo. Avevo la sborra ovunque, faccia, occhi, testa. Non sapevo più dove finiva la mia faccia e cominciava la sborra!

Subito dopo si avvicinò Matteo, che con un tovagliolo e cominciò a pulirmi la faccia permettendomi di riaprire gli occhi!

Finito il lungo lavoro di pulizia mi guardò, mi sollevò e mi baciò, capii subito che mi aveva perdonato e ricambiai il bacio!

Ci rivestimmo tutti e ci sedemmo a chiacchierare di fronte ad una birra.

Poco dopo Matteo guardandomi disse: — Che cazzo di sorpresa facciamo a tuo padre ora?

Tutti cominciammo a ridere fragorosamente e Roberto disse: — Fagli vedere il culo rotto ahahaha

— Magari — disse Il mio uomo toccandosi il cazzo — quello ancora non ha capito che mi inculo suo figlio

Guardai quel gesto del mio uomo e dissi — Vedo che ancora sei carico amore mio, questa notte facciamo il secondo round!

— Cazzo che fortuna che hai Matte — disse Mario — vorrei averlo io uno così che ti fa godere di continuo.

— Ma non scopate fra voi? — dissi io incuriosito ricordandomi i discorsi di prima

— Si! rispose Roberto, ma capita raramente che mi lascio scopare, sono maggiormente attivo e se gli do il culo è perchè lo vedo disperato… e perchè sono un buon amico!

— Già! — rispose Mario — sono talmente disperato che mi chiama lui di solito ahahahhaha — poi aggiunse — l’altra volta è capitato che mentre era nel suo studio, mi chiama e mi fa “per favore, vieni a scoparmi”… talmente è attivo che gli ho sborrato in culo

Scoppiarono a ridere tutti e tre

— Anche a lui piacciono i creampie! — disse il mio uomo indicandomi

— Si amore, ma solo se sono i tuoi — poi mi girai verso Roberto e chiesi — che studio hai?

— faccio tatuaggi! — rispose lui velocemente, poi esclamò — cazzo mi è venuta un’idea! fatti un tatuaggio! — disse guardandomi — Sai quante persone urlano quando se lo fanno fare?

— Cazzo si, geniale! — disse Matteo!

— Bella idea — aggiunsi io — non troppo grosso però!

— Pago io — disse Matteo facendomi l’occhiolino!

— é gratis per lui, già mi ha pagato in natura, ahahahahah

— Grazie! — risposi, poi aggiunsi — si direi che ho fatto bene il mio dovere da puttana!

— Si ma sei la mia Puttana, ricordalo! — disse il mio uomo guardandomi

— Ovvio amore mio!

— Ragazzi! — interruppe Mario, se dovete fare il tatuaggio dovete andare ora altrimenti non finirete mai entro domani mattina!

— Si è vero! — aggiunse Roberto — hai pensato a cosa tatuarti?

— Si! — risposi sicuro di me!

— Bene, Andiamo con due macchine allora! — disse Matteo!

———

L’indomani ad ora di pranzo tornai a casa, aprii la porta e la prima cosa che sentii fu: — Lucaaaa, vieni qui, subito!
Era mio padre, accellerai il passo e andai verso di lui, era già seduto a tavola che mi aspettava. Mi avvicinai e baciai sia lui che mia madre

— Quindi? qual’è sta sorpresa? — interruppe mio padre

Sorrisi, lo guardai e mi voltai, alzai la maglia lasciando vedere il fondo schiena, tolsi la pellicola e la garza e mostrai il tatuaggio

— Cazzo hai fatto un tatuaggio? — disse mio padre stupìto — ecco il perchè di quelle urla! ma perchè è una sorpresa per me? disse incuriosito

— In realtà non era una sorpresa solo per te ma per voi! — dissi felice — se vedi il tatuaggio, c’è uno stallone che impenna e un ragazzo che lo cavalca vicino ad un pozzo, se leggi sul pozzo ci sono le vostre iniziali, in questo tatuaggio ci sono tutte le cose che amo: Cavalcare, e voi!

— Sei dolcissimo amore mio — disse mia madre baciandomi sul fianco

Mio padre sorrise, mi diede una pacca nel sedere e disse — la macchina quindi di chi era?

— di un amico di Matteo, fa il tatuatore — risposi

— Siediti e mangia adesso tesoro mio! ti voglio bene! — rispose mio padre


Mentre mi sedevo pensavo al fatto che non potevo dire che in realtà quel tatuaggio rappresentava tutt’altro: Lo stallone rappresenta il tipo di uomo che mi piace, cazzuto e possente, il ragazzo che lo cavalca sono io, mi piace cavalcare, non cavalli ma cazzi, il pozzo è il mio buco del culo da quando ho incontrato Matteo, le lettere “A” ed “M” non rappresentano solo le iniziali dei miei ma anche la scritta “amo Matteo”.

Finito il pranzo corsi in camera a mandare un messaggio a Matteo.

—“amore, è andata benissimo, hanno creduto a tutto. Ci vediamo dopo!”

— “ti scrivo dopo amore mio, ho un problema con mio figlio”.


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2025-04-27
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