In the Dark of the Night
di
Drake
genere
feticismo
Salve amici lettori. La storia che vi voglio raccontare è una di quelle storie che non si trovano nei libri, che non si leggono sui giornali, è una storia che molti vorranno vivere, è una storia che magari qualcuno avrà vissuto, che qualcun altro avrà sicuramente sognato.
Qualcosa mai sognato e vissuto per puro caso...
Fu nell'estate dei miei sedici anni che venni a conoscenza del mio feticismo dei piedi, iniziai a guardare video, foto e quant'altro. Dovete sapere che condivido la camera con mia sorella, in estate stendiamo sempre sul pavimento, un tappeto di gomma piuma alto circa 6cm, fresco e tutto sommato confortevole.
Una notte, io mi addormentai lì, mentre mia sorella si sdraiò sul suo letto, lì vicino.
Tutto normale, finché non mi svegliai. Ero andato a dormire presto, e conseguentemente ero riposato, se fossi stato un sim, la mia barra dell'energia sarebbe stata piena, e sarebbe stato inutile provare a dormire ancora, anche perché io odio stare a letto se non ho sonno. Esatto: non portatemi la colazione a letto!
Ad ogni modo mi guardai attorno, erano circa le sei del mattino, la luce pallida filtrava dalla fessura dei due scuri incrociati, mia sorella dormiva profondamente. Dato il caldo, dormivamo entrambi con solo il lenzuolo, e per questo: mia sorella era coperta solo fino alle ginocchia, così, la parte inferiore delle gambe restava fuori, in bella vista...
Premetto: non sono sessualmente attratto da mia sorella, tuttavia la mia attenzione era stata catturata da loro... I suoi piedi...
Va detto che lei, ha veramente dei piedi bellissimi: 38, dita corte, come piacciono a me, e arcate disegnate alla perfezione.
Insomma il mio sguardo era fisso su di loro, e sentivo il mio 'amichetto' farsi strada nei boxer. Iniziai a sudare... Volevo farlo... Ma se si fosse svegliata?
Era un rischio che ero pronto a correre!
Spostai il tappeto più in avanti, verso il letto, volevo avere una via di fuga rapida, in caso so fosse svegliata. Inoltre misi una della mie ciabatte sotto il suo letto, così avrei potuto fingere che la stavo cercando. Lo so, non era il massimo come via di fuga, ma è mai stato in una situazione simile, sa che le scuse possono essere ben poche, e l'emozione gioca sempre brutti scherzi.
Insomma, appoggiai il mento sul materasso, lei dormiva in posizione fetale, così rimanevo ancora abbastanza lontano dai suoi piedi, ma tutto sommato mi eccitava, mi sarei goduto il loro profumo, gradualmente.
Ricordo quel giorno perfettamente, mi avvicinai ancora con la testa, il cazzo era incontenibile, mi tenni a 5cm di distanza e annusai... Niente, non sentivo, niente... Capii che dovevo andare più vicino, ma avevo il terrore che mi avrebbe scoperto, e sapevo che se sarebbe successo non mi avrebbe più rivolto la parola per il resto della mia e sua vita.
Mi decisi, e avanzai, fino a che non raggiunsi la conca della dita, il punto più odoroso, e conseguentemente il preferito di molti feticisti, quando lo raggiunsi, mi decisi... Inspirai a pieni polmoni...
Ero in paradiso! L'odore non era intenso, era mite ma decisamente squisito! Ripetei l'operazione ancora, e ancora. Ogni volta che si muoveva o spostava mi abbassavo e cercavo di prendere quella ciabatta, ma non si svegliò mai.
Annusai con tutto me stesso, stando bene attento a non espirare troppo forte.
Passarono 5 forse 10 minuti, la luce era più decisa ora. Pensai che dovevo farlo... Li dovevo leccare! Allungai la lingua, e con la punta toccai l'alluce, però non mi spinsi oltre, perché era mattina e una leccata si sente di più di un'annusata quindi si sarebbe potuta svegliare e io non lo potevo permettere.
Andai in bagno, inutile dirvi per fare cosa.
Mi sentivo bene, finalmente avevo avuto un'esperienza fetish vera e propria. Ero inamovibile: dovevo rifarlo!
Bella a tutti amici! A voi è mai successo nulla di simile? Mi raccomando scrivetemi numerosi! E vi saluto!!
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