Ossessione - parte 2
di
Lust
genere
trans
-Più forte! Vaiii, più forte amore! Siiii dai!
-Sto per venire!
-Si vienimi dentro, in fondo nel culo daiii!
-Uahhhoou…
Sono venuto; dove? Nel fondo schiena di Priscila ovvio! Ebbene sì, dopo quella prima volta sono ritornato una seconda, e poi una terza, e poi una quarta e così via… e ora sono tra i sui clienti preferiti! Non solo, ormai è diventata la mia confidente, lei mi capisce,mi consiglia, mi conforta. È incredibile come 15 minuti di discorsi post-orgasmici ti migliorino la settimana!
-Senti, non è che venerdì prossimo ci sei, sai, abbiamo appena finito ma già ho una voglia che non ti dico!
-vediamo…No, il prossimo fine settimana lo passo con l’ingegnere, mi porta nella sua villa al mare.
-E dai, ma non ti diverti di più con me?
-Si non sei male ma… Tu non hai una barca e una Maserati! E poi sei monotono, sempre le stesse cose, non hai fantasia!
Maledizione! Aveva ragione, non ero un proprio un senzatetto, però non si può dire fossi ricco, certamente non da poter permettermi ristorante di lusso e gite in barca , come dargli torto; Però forse posso fargli cambiare idea sulla monotonia.
-Sempre le stesse cose? Monotonia? Ma che dici?
-Da quanto vieni qui sempre solito preliminare di bocca e poi subito vuoi il culo!
-E allora, dici per esempio che fa l’ingegnere che ti piace tanto?
-Bhe, con lui le cose le facciamo con calma, giochiamo, poi sperimentiamo, posizioni diverse, ruoli, sex toys, è sempre diverso!
Cosa dire? Anche qui ha ragione, non ho mai fatto qualcosa di diverso, forse per paura di colpire la mia già danneggiata “virilità “, un compromesso stabilito con me stesso per autoconvincermi che sia tutto “normale “; non ci stavo bene, non per il fatto di mentire a me stesso, ma perché odiavo il fatto che lei apprezzasse qualcuno più di me: ebbene si, ero geloso! Ed ciò vuol dire che ero disposto a tutto.
-Ok, ok, e allora dimmi cosa posso fare per “migliorarmi “?
-emm, ci sono tanti modi, il primo che mi viene è questo…
E mi afferra il cazzo cominciando una sega molto lenta e delicata, poi lo lubrifica sputandoci sopra, aumentando l’intensità della sega.
-Una sega, tutto qui?
-Ora vedrai, tu pensa a rilassarti
Nemmeno il tempo di finire che già il suo dito mi accarezza il buco del culo, lo solletica, lo massaggia. Si lecca il dito, poi mi sputa sull’ano e riprende a massaggiarlo col dito, e, sempre lentamente, comincia a fare pressione. Ho un sussulto, la guardo, ma lei mi ripete di stare tranquillo e rilassare i muscoli, altrimenti mi farà male. Sento la sua unghia curata e appuntita che comincia a farsi strada, lentamente, avanti e indietro, per poi uscire. Penso sia finita, ma devo ricredermi quando sento due dita che cominciano a entrare! Mi sento strano , ma non è spiacevole, è… diverso! Le due dita entrano ed escono, si allargano e mi massaggiano da dentro, tutto ciò unito alla sega ne fa uscire una sensazione mai provata. Sborro in men che non si dica sulla sua mano. Credo di avere finito quando lei si lecca tutta la sborra sulla mano senza però ingoiarla, e si avvicina per baciarmi. Ci attacchiamo in un bacio con la lingua selvaggio, ci scambiamo saliva e sperma ; ho una sensazione di ribrezzo, ma a fatica la reprimo.
-Per oggi può andare—Mi dice – sei stato bravissimo, dalla prossima facciamo qualcosa in più, ma ora devo prepararmi che devo fare un po’ di spesa.
-va bene, mi è piaciuto molto, comunque se vuoi passo di lì con la macchina ti posso dare un passaggio se vuoi…
-Oh grazie, mi vesto in un secondo!
**************
-Ehy, bello
-Oh, Marco, come va?
-Bene bene, oh, sai che l’altro giorno ti ho visto con una tipa in macchina, non dici niente al tuo amico? Non te la Rubo mica ahahaah!
-Bhe si una ragazza che ho conosciuto in discoteca, niente di ché..
-Quindi quando me la presenti?
-Ma non eri fidanzato?
-Si ma sai come si dice, occhio non vede… no?
-Umm, ok, se lo dici tu…
Ahahah come no, immagino la sua faccia dopo… ma scherzi apparte devo stare più attento, se qualcuno lo sa sono finito, specialmente nell’azienda a dove anche i muri hanno le orecchie.
*********
-Pronto, chi è?
-Sono il tuo ragazzo monotono preferito, com’è andata la vacanza?
-Alo, lindo, fantastica, abbiamo fatto un sacco di cose, tipo ieri siamo andati in un ristorante in riva al mare, ci hanno portato aragoste e champagne!
-Capirai l’ingegnere, nemmeno lì avesse pescati lui… io sarei stato meno scontato.
-Se sei tanto invidioso perché non mi ci porti tu?
-Cosa, io, forse non so se…
-Domani sera, mi passi a prendere alle 18, andiamo a farci un aperitivo in centro.
-In centro, davanti a tutti?!
-Ma se non ti va lascia stare, ci sono parecchie persone che vorrebbero farlo al posto tuo, tipo l’ingegnere per esempio!
-NO! L’ingegnere no! Va bene, ci vengo
-Ok Ninho, puntuale mi raccomando.
CAZZO, CAZZO, CAZZO! Ma che mi salta in testa, non posso andare così in pieno corso davanti a tutti, ci sarà sicuramente qualcuno che mi conosce! Forse dovrei chiamare e dirle che c’è stata un’ incomprensione, che forse non è il caso… ma, così forse perderei la sua fiducia, e se pensasse che non tengo a lei? Devo provarci!
***********
È bellissima… Vederla venire verso di me è un incanto… quegli occhi azzurri, i capelli biondi che fanno risalto su una pelle abbronzata e vellutata…Indossa una leggera camicetta nera, con la schiena e le maniche in finissimo pizzo, su dei jeans super aderenti che sembrano esaltare ogni curva, tuttavia senza mostrare niente che non fosse “femminile “, il tuo poggiato su un paio di eleganti tacchi a spillo neri da 12 cm, con suola dorata. Uno spettacolo. Mi saluta con un bacio, e ci incamminiamo al locale, scelto da lei, il più elegante del corso.
Dovrei essere Al settimo cielo, in fondo lo desideravo, ma non riesco a non pensare alle persone che ci guardano, ho l’impressione che tutti lo sappiano, ma poi la guardo, e penso che è impossibile che qualcuno se ne accorga. Per la fortuna delle mie paranoie ci sediamo in un tavolo più defilato, subito ordiniamo due cocktail; ora mi sento più tranquillo, cominciamo a parlare, mi dimentico degli altri, siamo solo io e lei,le parlo di me, della mia vita, delle mie ambizioni, e poi le chiedo di lei… Effettivamente cosa sapevo di lei? veniva da Rio de Janeiro, qui non ha parenti e poi? Niente. La voglio conoscere, dentro, non solo il suo corpo. Comincia a parlare della sua infanzia, della famiglia, io seguo interessato, fin quando non sento qualcosa che mi tocca ;mi sta massaggiando il cazzo col piede! La lunga tovaglia copre tutto, così non si fa scrupoli a strisciare il suo piede in modo sempre più aggressivo. Sono durissimo, il suo tacco mi preme il cazzo in pieno, mentre lei continua a chiacchierare sul tavolo come se niente fosse:mi vuole mettere alla prova.
-Ora devi fare qualcosa per me- dice facendo l’occhiolino
-ovvero?
-Ora vai in bagno, ti togli le mutante, e ti metti questo preservativo sul cazzo.
-cosa, ma sei impazzita, perché?
-hai detto che volevi diventare divertente, allora fai come ti dico, vamos!
Faccio come mi dice, mi risiedo e da sotto il tavolo le passo le mutante, che subito si infila in borsa.
-Bém, adesso sbottona i pantaloni e tiralo fuori…
Mi caccio il cazzo coperto dal preservativo fuori dai pantaloni mentre lei si riprende a stimolarmi coi piedi, questa volta senza scarpe, coperti solo dalle calze di nylon. Aumenta ritmo e intensità, mi sta facendo proprio una sega con i piedi! Ci sa fare, non riesco a resistere più di un minuto e inevitabilmente riempio il preservativo in pochi secondi.
-Dammelo!
-Cosa?
-Il preservativo, ovvio.
Glie lo passo sotto il tavolo curioso di cosa abbia ancora in serbo;con un movimento rapido e discreto lo spreme tutto nel suo cocktail quasi come fosse un arancia, e se lo beve tutto in un sorso. Incredibile. Ci rimettiamo in sesto e pago il conto, e andiamo verso la macchina. Penso sia andato tutto bene quando all’improvviso lo vedo, è Marco, con la comitiva! Voglio morire.
-Guarda un po’ chi si vede! Il nostro amico finalmente ha fatto colpo! Ed è in compagnia!
Azzardo un sorriso – Ohhh salve ragazzi, che piacere, sisi ci avete sgamati dai, peccato che stavamo proprio andato via sai…
-Ma che maleducato, non fai le presentazioni?
-Già, che stupido, lei Priscila, Priscila lui è Marco, piacere,ora magari noi dov…
-Ma quanta fretta, dimmi, Priscila da quando è che vi frequentate quindi, l’amico qua non è di molte parole
-Non gli hai detto niente? Sempre il solito, si ormai è da qualche settimana che ci frequentiamo-
Dannazione, che Stronza, sono rovinato.
-Grande, allora dobbiamo organizzare un uscita a quattro, porto la mia ragazza!
Altro che la sua ragazza! Lo vedo come la guarda, solito viscido. Per fortuna mi invento una scusa per filarcela e abboccano.
-Wow che serata! C’è mancato davvero poco – dico
-Pensi di aver finito? Ora si va al cinema!
Come faccio a rifiutare? Al meno là diamo meno nell’occhio. Optiamo per un piccolo cinema lontano dal centro, ultimo spettacolo di un noioso film romantico, nella sala buia si intravedevano forse una decina di persone, metà delle quali coppiette chiaramente poco interessate allo spettacolo (da che pulpito vien la predica!) ci sediamo nelle ultime file, e Priscila, senza perdere un attimo, comincia a toccarmi, prima dalle gambe , poi le Palle e infine il cazzo, in men che non si dica sono più duro di prima! Lo toglie e si abbassa, lo prende in bocca e mi lecca tutta la cappella. Poi si ferma a cominciamo a baciarci passionatamente, le nostre lingue si incrociano e perdo la cognizione del tempo. Con una mano mi accarezzava il cazzo e le Palle, mentre l’altra sua mano prende la mia e se la porta prima al seno, poi fra le sue gambe.
-Aspetta non so se io…
-Zitto e goditi il momento!
E con una strizzata alle Palle mi zittisce. La sua mano preme la mia sul suo pene intrappolato nei jeans, e con un movimento fluido mi guida a fargli un massaggio che subito riceve segni di apprezzamento. Lo sento, ma appena apre la patta e lo vedo, lì, durissimo, grosso, non mi capacito di come tanta potenza virile sia portata da una femminilità impareggiabile. Senza che me lo faccia dire, istintivamente, lo afferro, è così caldo, non ne avevo mai toccato oltre il mio. Ci pensa ancora la sua mano a guidare la mia con un su e giù molto lento
-bravo, amour, sta facendo benissimo… si continua così, vai più veloce
Vado più veloce, anche lei va più veloce sul mio, non so per quando continuiamo, ma non resisto ed mi sborro tutto addosso sui pantaloni, lei allora si abbassa e comincia a leccarmi tutto lo sperma che ho addosso, mentre io ancora la masturbo.
Ma poi lo sento, sento il suo cazzo che comincia a irrigidirsi, sento delle contrazioni, e poi ecco : la sua crema esce come una fontana calda che immancabilmente si deposita tutta sulla mia mano;ne escono tre, quattro, cinque zampilli di grossa intensità.
Tolgo la mano, la guardo, piena di materiale viscoso,mi fa schifo. Ma poi guardo il suo viso, e capisco perché lo fatto. I nostri occhi si incontrano :
-Ora finisci il lavoro amore
Vuole che lo lecco, esito. Ma poi la guardo di nuovo, e comincio a pulirmi la mono con la mia lingua, prima il palmo ricolmo, poi finisco leccandomi le dita, mando tutto giù. Me ne cola una goccia dal mento, la lecca, e rifiniamo con un altro bacio.
-Sto per venire!
-Si vienimi dentro, in fondo nel culo daiii!
-Uahhhoou…
Sono venuto; dove? Nel fondo schiena di Priscila ovvio! Ebbene sì, dopo quella prima volta sono ritornato una seconda, e poi una terza, e poi una quarta e così via… e ora sono tra i sui clienti preferiti! Non solo, ormai è diventata la mia confidente, lei mi capisce,mi consiglia, mi conforta. È incredibile come 15 minuti di discorsi post-orgasmici ti migliorino la settimana!
-Senti, non è che venerdì prossimo ci sei, sai, abbiamo appena finito ma già ho una voglia che non ti dico!
-vediamo…No, il prossimo fine settimana lo passo con l’ingegnere, mi porta nella sua villa al mare.
-E dai, ma non ti diverti di più con me?
-Si non sei male ma… Tu non hai una barca e una Maserati! E poi sei monotono, sempre le stesse cose, non hai fantasia!
Maledizione! Aveva ragione, non ero un proprio un senzatetto, però non si può dire fossi ricco, certamente non da poter permettermi ristorante di lusso e gite in barca , come dargli torto; Però forse posso fargli cambiare idea sulla monotonia.
-Sempre le stesse cose? Monotonia? Ma che dici?
-Da quanto vieni qui sempre solito preliminare di bocca e poi subito vuoi il culo!
-E allora, dici per esempio che fa l’ingegnere che ti piace tanto?
-Bhe, con lui le cose le facciamo con calma, giochiamo, poi sperimentiamo, posizioni diverse, ruoli, sex toys, è sempre diverso!
Cosa dire? Anche qui ha ragione, non ho mai fatto qualcosa di diverso, forse per paura di colpire la mia già danneggiata “virilità “, un compromesso stabilito con me stesso per autoconvincermi che sia tutto “normale “; non ci stavo bene, non per il fatto di mentire a me stesso, ma perché odiavo il fatto che lei apprezzasse qualcuno più di me: ebbene si, ero geloso! Ed ciò vuol dire che ero disposto a tutto.
-Ok, ok, e allora dimmi cosa posso fare per “migliorarmi “?
-emm, ci sono tanti modi, il primo che mi viene è questo…
E mi afferra il cazzo cominciando una sega molto lenta e delicata, poi lo lubrifica sputandoci sopra, aumentando l’intensità della sega.
-Una sega, tutto qui?
-Ora vedrai, tu pensa a rilassarti
Nemmeno il tempo di finire che già il suo dito mi accarezza il buco del culo, lo solletica, lo massaggia. Si lecca il dito, poi mi sputa sull’ano e riprende a massaggiarlo col dito, e, sempre lentamente, comincia a fare pressione. Ho un sussulto, la guardo, ma lei mi ripete di stare tranquillo e rilassare i muscoli, altrimenti mi farà male. Sento la sua unghia curata e appuntita che comincia a farsi strada, lentamente, avanti e indietro, per poi uscire. Penso sia finita, ma devo ricredermi quando sento due dita che cominciano a entrare! Mi sento strano , ma non è spiacevole, è… diverso! Le due dita entrano ed escono, si allargano e mi massaggiano da dentro, tutto ciò unito alla sega ne fa uscire una sensazione mai provata. Sborro in men che non si dica sulla sua mano. Credo di avere finito quando lei si lecca tutta la sborra sulla mano senza però ingoiarla, e si avvicina per baciarmi. Ci attacchiamo in un bacio con la lingua selvaggio, ci scambiamo saliva e sperma ; ho una sensazione di ribrezzo, ma a fatica la reprimo.
-Per oggi può andare—Mi dice – sei stato bravissimo, dalla prossima facciamo qualcosa in più, ma ora devo prepararmi che devo fare un po’ di spesa.
-va bene, mi è piaciuto molto, comunque se vuoi passo di lì con la macchina ti posso dare un passaggio se vuoi…
-Oh grazie, mi vesto in un secondo!
**************
-Ehy, bello
-Oh, Marco, come va?
-Bene bene, oh, sai che l’altro giorno ti ho visto con una tipa in macchina, non dici niente al tuo amico? Non te la Rubo mica ahahaah!
-Bhe si una ragazza che ho conosciuto in discoteca, niente di ché..
-Quindi quando me la presenti?
-Ma non eri fidanzato?
-Si ma sai come si dice, occhio non vede… no?
-Umm, ok, se lo dici tu…
Ahahah come no, immagino la sua faccia dopo… ma scherzi apparte devo stare più attento, se qualcuno lo sa sono finito, specialmente nell’azienda a dove anche i muri hanno le orecchie.
*********
-Pronto, chi è?
-Sono il tuo ragazzo monotono preferito, com’è andata la vacanza?
-Alo, lindo, fantastica, abbiamo fatto un sacco di cose, tipo ieri siamo andati in un ristorante in riva al mare, ci hanno portato aragoste e champagne!
-Capirai l’ingegnere, nemmeno lì avesse pescati lui… io sarei stato meno scontato.
-Se sei tanto invidioso perché non mi ci porti tu?
-Cosa, io, forse non so se…
-Domani sera, mi passi a prendere alle 18, andiamo a farci un aperitivo in centro.
-In centro, davanti a tutti?!
-Ma se non ti va lascia stare, ci sono parecchie persone che vorrebbero farlo al posto tuo, tipo l’ingegnere per esempio!
-NO! L’ingegnere no! Va bene, ci vengo
-Ok Ninho, puntuale mi raccomando.
CAZZO, CAZZO, CAZZO! Ma che mi salta in testa, non posso andare così in pieno corso davanti a tutti, ci sarà sicuramente qualcuno che mi conosce! Forse dovrei chiamare e dirle che c’è stata un’ incomprensione, che forse non è il caso… ma, così forse perderei la sua fiducia, e se pensasse che non tengo a lei? Devo provarci!
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È bellissima… Vederla venire verso di me è un incanto… quegli occhi azzurri, i capelli biondi che fanno risalto su una pelle abbronzata e vellutata…Indossa una leggera camicetta nera, con la schiena e le maniche in finissimo pizzo, su dei jeans super aderenti che sembrano esaltare ogni curva, tuttavia senza mostrare niente che non fosse “femminile “, il tuo poggiato su un paio di eleganti tacchi a spillo neri da 12 cm, con suola dorata. Uno spettacolo. Mi saluta con un bacio, e ci incamminiamo al locale, scelto da lei, il più elegante del corso.
Dovrei essere Al settimo cielo, in fondo lo desideravo, ma non riesco a non pensare alle persone che ci guardano, ho l’impressione che tutti lo sappiano, ma poi la guardo, e penso che è impossibile che qualcuno se ne accorga. Per la fortuna delle mie paranoie ci sediamo in un tavolo più defilato, subito ordiniamo due cocktail; ora mi sento più tranquillo, cominciamo a parlare, mi dimentico degli altri, siamo solo io e lei,le parlo di me, della mia vita, delle mie ambizioni, e poi le chiedo di lei… Effettivamente cosa sapevo di lei? veniva da Rio de Janeiro, qui non ha parenti e poi? Niente. La voglio conoscere, dentro, non solo il suo corpo. Comincia a parlare della sua infanzia, della famiglia, io seguo interessato, fin quando non sento qualcosa che mi tocca ;mi sta massaggiando il cazzo col piede! La lunga tovaglia copre tutto, così non si fa scrupoli a strisciare il suo piede in modo sempre più aggressivo. Sono durissimo, il suo tacco mi preme il cazzo in pieno, mentre lei continua a chiacchierare sul tavolo come se niente fosse:mi vuole mettere alla prova.
-Ora devi fare qualcosa per me- dice facendo l’occhiolino
-ovvero?
-Ora vai in bagno, ti togli le mutante, e ti metti questo preservativo sul cazzo.
-cosa, ma sei impazzita, perché?
-hai detto che volevi diventare divertente, allora fai come ti dico, vamos!
Faccio come mi dice, mi risiedo e da sotto il tavolo le passo le mutante, che subito si infila in borsa.
-Bém, adesso sbottona i pantaloni e tiralo fuori…
Mi caccio il cazzo coperto dal preservativo fuori dai pantaloni mentre lei si riprende a stimolarmi coi piedi, questa volta senza scarpe, coperti solo dalle calze di nylon. Aumenta ritmo e intensità, mi sta facendo proprio una sega con i piedi! Ci sa fare, non riesco a resistere più di un minuto e inevitabilmente riempio il preservativo in pochi secondi.
-Dammelo!
-Cosa?
-Il preservativo, ovvio.
Glie lo passo sotto il tavolo curioso di cosa abbia ancora in serbo;con un movimento rapido e discreto lo spreme tutto nel suo cocktail quasi come fosse un arancia, e se lo beve tutto in un sorso. Incredibile. Ci rimettiamo in sesto e pago il conto, e andiamo verso la macchina. Penso sia andato tutto bene quando all’improvviso lo vedo, è Marco, con la comitiva! Voglio morire.
-Guarda un po’ chi si vede! Il nostro amico finalmente ha fatto colpo! Ed è in compagnia!
Azzardo un sorriso – Ohhh salve ragazzi, che piacere, sisi ci avete sgamati dai, peccato che stavamo proprio andato via sai…
-Ma che maleducato, non fai le presentazioni?
-Già, che stupido, lei Priscila, Priscila lui è Marco, piacere,ora magari noi dov…
-Ma quanta fretta, dimmi, Priscila da quando è che vi frequentate quindi, l’amico qua non è di molte parole
-Non gli hai detto niente? Sempre il solito, si ormai è da qualche settimana che ci frequentiamo-
Dannazione, che Stronza, sono rovinato.
-Grande, allora dobbiamo organizzare un uscita a quattro, porto la mia ragazza!
Altro che la sua ragazza! Lo vedo come la guarda, solito viscido. Per fortuna mi invento una scusa per filarcela e abboccano.
-Wow che serata! C’è mancato davvero poco – dico
-Pensi di aver finito? Ora si va al cinema!
Come faccio a rifiutare? Al meno là diamo meno nell’occhio. Optiamo per un piccolo cinema lontano dal centro, ultimo spettacolo di un noioso film romantico, nella sala buia si intravedevano forse una decina di persone, metà delle quali coppiette chiaramente poco interessate allo spettacolo (da che pulpito vien la predica!) ci sediamo nelle ultime file, e Priscila, senza perdere un attimo, comincia a toccarmi, prima dalle gambe , poi le Palle e infine il cazzo, in men che non si dica sono più duro di prima! Lo toglie e si abbassa, lo prende in bocca e mi lecca tutta la cappella. Poi si ferma a cominciamo a baciarci passionatamente, le nostre lingue si incrociano e perdo la cognizione del tempo. Con una mano mi accarezzava il cazzo e le Palle, mentre l’altra sua mano prende la mia e se la porta prima al seno, poi fra le sue gambe.
-Aspetta non so se io…
-Zitto e goditi il momento!
E con una strizzata alle Palle mi zittisce. La sua mano preme la mia sul suo pene intrappolato nei jeans, e con un movimento fluido mi guida a fargli un massaggio che subito riceve segni di apprezzamento. Lo sento, ma appena apre la patta e lo vedo, lì, durissimo, grosso, non mi capacito di come tanta potenza virile sia portata da una femminilità impareggiabile. Senza che me lo faccia dire, istintivamente, lo afferro, è così caldo, non ne avevo mai toccato oltre il mio. Ci pensa ancora la sua mano a guidare la mia con un su e giù molto lento
-bravo, amour, sta facendo benissimo… si continua così, vai più veloce
Vado più veloce, anche lei va più veloce sul mio, non so per quando continuiamo, ma non resisto ed mi sborro tutto addosso sui pantaloni, lei allora si abbassa e comincia a leccarmi tutto lo sperma che ho addosso, mentre io ancora la masturbo.
Ma poi lo sento, sento il suo cazzo che comincia a irrigidirsi, sento delle contrazioni, e poi ecco : la sua crema esce come una fontana calda che immancabilmente si deposita tutta sulla mia mano;ne escono tre, quattro, cinque zampilli di grossa intensità.
Tolgo la mano, la guardo, piena di materiale viscoso,mi fa schifo. Ma poi guardo il suo viso, e capisco perché lo fatto. I nostri occhi si incontrano :
-Ora finisci il lavoro amore
Vuole che lo lecco, esito. Ma poi la guardo di nuovo, e comincio a pulirmi la mono con la mia lingua, prima il palmo ricolmo, poi finisco leccandomi le dita, mando tutto giù. Me ne cola una goccia dal mento, la lecca, e rifiniamo con un altro bacio.
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