Mamma Ilaria- Sfida
di
Mamma, Ilaria
genere
fisting
Ciao a tutti :) sono passati anni dall'ultimo racconto che ho pubblicato, e adesso ho deciso di continuare la mia storia. Questo è l'ottavo capitolo, spero vi piaccia
Con il passare del tempo, Federico e Luca diventarono due ottimi partner sessuali, molto attivi e pieni di fantasia. Eravamo soliti allontanarci dalla città quando eravamo insieme, ritrovandoci spesso nudi come vermi, in luoghi molto isolati, per poter dare libero sfogo alla nostra carica sessuale. Con loro, come con mio figlio, non ho mai avuto freni inibitori, cercando ogni giorno di arrivare al limite della sopportazione quando si parlava di penetrazioni, tanto che in poco tempo ridussero i miei orefizi alla consistenza del burro. Sia il mio ano che la mia vagina avevano perso ogni forma di tonicità, tanto da farli rimanere leggeremente aperti anche a riposo. Inoltre, ultimamente, avevano iniziato a riprendermi durante queste gite, mentre ero intenta a masturbarmi, a farmi fistare, o a far loro un pompino, per poi iniviare i filmati a mio figlio.
Un giorno come tanti altri però, le cose cambiano leggermente: sono intenta a farmi riprendere durante una fellatio a Federico, quando quest'ultimo mi propone una sfida.
-"Ilaria mi è venuta un'idea: se non riesci a farmi venire in un minuto, pagherai una penitenza, ci stai?" Mi propose.
Io annuii senza sfilarmi il suo membro dalla bocca, lo afferrai per le natiche ed iniziai a succhiarglielo con ancora più passione del solito. Massaggiavo bene le palle, mentre con la bocca sfivolavo ad ogni colpo fino alla base dell'asta, per poi tornare su e sfilarlo quasi completamente. Ero sicura di vincere, ma il timer iniziò a squillare. Avevo perso, ed avrei dovuto pagare pegno.
Loro nel frattempo continuano a scoparmi in gola, per poi venire schizzandomi sul viso.
Per poter pagare la mia penitenza, mi avvisano che mi sarei dovuta rivestire, dato che mi avrebbero portata fuori città. Montiamo in auto e, mentre Federico guida, Luca ed io ci divertiamo sul sedile posteriore.
Dopo 40 minuti di tragitto arriviamo a un vecchio rustico immerso nel verde.
Avvicinandoci mi accorgo che sul retro ha un enorme spazio verde cin qualche recinto bello grande. Ad accoglierci troviamo Elena, un' amica di vecchia data di Federico.
Saliamo al primo piano da una scaletta esterna all'edificio.
-"Per la penitenza è tutto pronto, manca solo la mia quota" Dice Elena voltandosi verso Federico e Luca.
-"Ila, abbiamo promesso ad Elena che le avresti fatto un servizietto, in cambio del favore che ci sta facendo..." Mi spiega Luca
-"E da quando sarei la vostra moneta di scambio?!" Rispondo infastidita
-"Avanti, non fare la santarellina! Lo sanno tutti che sei una troia, spogliati senza tante storie, che voglio vederti pagare la tua penitenza!" Mi attacca Federico.
Io ed Elena ci spogliamo completamente e la faccio sedere sul divano con le gambe spalancate. Ha un fisico da urlo: magra, tette di una terza misura, piercing ai capezzoli ed al clitoride, cepelli tinti di turchese, carnagione pallida e tatuaggi ovunque. Lecco pa sua fichetta rosa con molta avarizia, fino a farla venire. Finalmente adesso, potrò pensare a questa benedetta penitenza.
Mi portano al piano terra, che a quanto pare, è stato adibito a stalla.
-"Che ci facciamo qui, scusatemi?!" Chiedo
-"Vedi quello stallone laggiù? Dovrai succhiarglielo e berne la sborra" Mi spiega Elena
-"Ma che schifo! Ma siete matti?!"
-"Ora dici così, ma tanto lo sappiamo tutti che appena vedrai quel cazzo enorme, dovremo trattenerti dal farti inculare da tutti i cavalli che ci sono qui?" Mi risponde Federico sghignazzando
Ed effettivamente aveva ragione: quel cazzo svettaba sotto la pancia del cavallo in tutta la sua maestosità, mi inchinai senza indugio e lo afferrai.
Si sentiva che lo avevano lavato tutto prima del nostro arrivo. Profumava, era bello lucido, duro come il granito e le palle grosse e gonfie. Più lo sego e più mi bagno, lo lecco tutto, dalla base alla capella.
È veramente grosso e mi accorgo presto che spompinarlo sarebbe stato un problema: non avrei potuto fare altro che mettermi in bocca la cappella e segarlo, date le dimensioni, e così faccio, ma dopo poco devo smettere per il dolore alla mandibola. Opto per un altro modo: mi metto a pecora ed Elena mi aiuta a spingere la cappella nel mio ano, ed una volta dentro lei inizia a smanettarlo fino a farlo eiaculare dentro di me. Non so quanta sborra riversò dentro di me, moltissima, ma in quel momento stavo solo pensando alla sua cappella che stava gonfinado e mi stava sfondando. Faceva malissimo, ed Elena non poteva estrarlo per via delle dimensioni. Inizia così a smanettarlo di nuovo fino a farlo venire una seconda volta. Questa volta la sborra è davvero troppa, sono piena e mi fa malissimo la pancia, finchè Elena non prova di nuovo ad estrarre il grosso fallo.
-"SIII, STRAPPAMI IL BUCO DEL CULO!" urlai squirtando, mentre la grossa cappella si stava sgonfiando e veniva estratta.
Non appena la cappella fu fuori Elena si fiondò con la faccia tra le mie natiche, iniziando a bere un po' della sborra che iniziò a zampillarmi fuori dal culo, andandola a ricoprire.
Il culo mi fece male per due giorni, così come la pancia, e continuai a spruzzare sborra ogni volta che andavo in bagno per due/tre giorni...
Grazie della lettura, spero sia stata di vostro gradimento :) so di essermi un po' distaccata dagli argomenti soliti, ed aspetto le vostre opinioni nei commenti. Grazie mille ;)
Con il passare del tempo, Federico e Luca diventarono due ottimi partner sessuali, molto attivi e pieni di fantasia. Eravamo soliti allontanarci dalla città quando eravamo insieme, ritrovandoci spesso nudi come vermi, in luoghi molto isolati, per poter dare libero sfogo alla nostra carica sessuale. Con loro, come con mio figlio, non ho mai avuto freni inibitori, cercando ogni giorno di arrivare al limite della sopportazione quando si parlava di penetrazioni, tanto che in poco tempo ridussero i miei orefizi alla consistenza del burro. Sia il mio ano che la mia vagina avevano perso ogni forma di tonicità, tanto da farli rimanere leggeremente aperti anche a riposo. Inoltre, ultimamente, avevano iniziato a riprendermi durante queste gite, mentre ero intenta a masturbarmi, a farmi fistare, o a far loro un pompino, per poi iniviare i filmati a mio figlio.
Un giorno come tanti altri però, le cose cambiano leggermente: sono intenta a farmi riprendere durante una fellatio a Federico, quando quest'ultimo mi propone una sfida.
-"Ilaria mi è venuta un'idea: se non riesci a farmi venire in un minuto, pagherai una penitenza, ci stai?" Mi propose.
Io annuii senza sfilarmi il suo membro dalla bocca, lo afferrai per le natiche ed iniziai a succhiarglielo con ancora più passione del solito. Massaggiavo bene le palle, mentre con la bocca sfivolavo ad ogni colpo fino alla base dell'asta, per poi tornare su e sfilarlo quasi completamente. Ero sicura di vincere, ma il timer iniziò a squillare. Avevo perso, ed avrei dovuto pagare pegno.
Loro nel frattempo continuano a scoparmi in gola, per poi venire schizzandomi sul viso.
Per poter pagare la mia penitenza, mi avvisano che mi sarei dovuta rivestire, dato che mi avrebbero portata fuori città. Montiamo in auto e, mentre Federico guida, Luca ed io ci divertiamo sul sedile posteriore.
Dopo 40 minuti di tragitto arriviamo a un vecchio rustico immerso nel verde.
Avvicinandoci mi accorgo che sul retro ha un enorme spazio verde cin qualche recinto bello grande. Ad accoglierci troviamo Elena, un' amica di vecchia data di Federico.
Saliamo al primo piano da una scaletta esterna all'edificio.
-"Per la penitenza è tutto pronto, manca solo la mia quota" Dice Elena voltandosi verso Federico e Luca.
-"Ila, abbiamo promesso ad Elena che le avresti fatto un servizietto, in cambio del favore che ci sta facendo..." Mi spiega Luca
-"E da quando sarei la vostra moneta di scambio?!" Rispondo infastidita
-"Avanti, non fare la santarellina! Lo sanno tutti che sei una troia, spogliati senza tante storie, che voglio vederti pagare la tua penitenza!" Mi attacca Federico.
Io ed Elena ci spogliamo completamente e la faccio sedere sul divano con le gambe spalancate. Ha un fisico da urlo: magra, tette di una terza misura, piercing ai capezzoli ed al clitoride, cepelli tinti di turchese, carnagione pallida e tatuaggi ovunque. Lecco pa sua fichetta rosa con molta avarizia, fino a farla venire. Finalmente adesso, potrò pensare a questa benedetta penitenza.
Mi portano al piano terra, che a quanto pare, è stato adibito a stalla.
-"Che ci facciamo qui, scusatemi?!" Chiedo
-"Vedi quello stallone laggiù? Dovrai succhiarglielo e berne la sborra" Mi spiega Elena
-"Ma che schifo! Ma siete matti?!"
-"Ora dici così, ma tanto lo sappiamo tutti che appena vedrai quel cazzo enorme, dovremo trattenerti dal farti inculare da tutti i cavalli che ci sono qui?" Mi risponde Federico sghignazzando
Ed effettivamente aveva ragione: quel cazzo svettaba sotto la pancia del cavallo in tutta la sua maestosità, mi inchinai senza indugio e lo afferrai.
Si sentiva che lo avevano lavato tutto prima del nostro arrivo. Profumava, era bello lucido, duro come il granito e le palle grosse e gonfie. Più lo sego e più mi bagno, lo lecco tutto, dalla base alla capella.
È veramente grosso e mi accorgo presto che spompinarlo sarebbe stato un problema: non avrei potuto fare altro che mettermi in bocca la cappella e segarlo, date le dimensioni, e così faccio, ma dopo poco devo smettere per il dolore alla mandibola. Opto per un altro modo: mi metto a pecora ed Elena mi aiuta a spingere la cappella nel mio ano, ed una volta dentro lei inizia a smanettarlo fino a farlo eiaculare dentro di me. Non so quanta sborra riversò dentro di me, moltissima, ma in quel momento stavo solo pensando alla sua cappella che stava gonfinado e mi stava sfondando. Faceva malissimo, ed Elena non poteva estrarlo per via delle dimensioni. Inizia così a smanettarlo di nuovo fino a farlo venire una seconda volta. Questa volta la sborra è davvero troppa, sono piena e mi fa malissimo la pancia, finchè Elena non prova di nuovo ad estrarre il grosso fallo.
-"SIII, STRAPPAMI IL BUCO DEL CULO!" urlai squirtando, mentre la grossa cappella si stava sgonfiando e veniva estratta.
Non appena la cappella fu fuori Elena si fiondò con la faccia tra le mie natiche, iniziando a bere un po' della sborra che iniziò a zampillarmi fuori dal culo, andandola a ricoprire.
Il culo mi fece male per due giorni, così come la pancia, e continuai a spruzzare sborra ogni volta che andavo in bagno per due/tre giorni...
Grazie della lettura, spero sia stata di vostro gradimento :) so di essermi un po' distaccata dagli argomenti soliti, ed aspetto le vostre opinioni nei commenti. Grazie mille ;)
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Commenti dei lettori al racconto erotico