E fu cosi che persi la mia verginità

di
genere
gay

Avevo 20 anni e fino a quel momento non avevo mai pensato di ritrovarmi a perdere la mia verginità anale con uno sconosciuto. Non avevo proprio l'idea che potesse piacermi fare sesso con una persona del mio stesso sesso, fino a quel momento avevo solamente avuto delle esperienze sessuali con persone del sesso opposto.
Non ci avevo mia pensato, non era nemmeno mai passato per la mente una ipotesi del genere, ma dopo quel giorno, mi si aprii un mondo dal quale non avrei più fatto a meno.

Ero andato in vacanza per qualche giorno a trovare dei miei parenti che abitavano in una piccola cittadina marittima in Toscana, giusto per distaccarmi dalla frenesia e dal caldo della metropoli del nord.
Ero abbastanza indipendente durante la mia breve vacanza, i miei parenti mi ospitavano nella casetta degli ospiti nel giardino della loro villetta, e ciò mi lasciava la completa libertà di poter entrare ed uscire a qualsiasi ora del giorno e della notte, senza dover disturbare i parenti.
Una sera infatti decisi di andare a fare un giro per i pochi locali presenti nel paese, iniziando a bere e a fare conoscenza con qualsiasi persona che incontravo.
Nell'ultimo locale, frequentato maggiormente da persone più grandi di me, feci conoscenza casualmente con un uomo di circa 40 anni, il quale dopo avermi offerto una sigaretta, si presentò, per poi iniziare a parlarmi.
Parlammo a lungo, fino a quando il locale iniziò a chiudere, decidendo cosi di spostarci verso l'esterno. Una volta fuori l'uomo mi invitò a fare una passeggiata sul lungo mare con lui, in modo da smaltire tutto l'alcol bevuto durante la serata.
Camminammo per più di venti minuti, fino a che non si offri volontario di riaccompagnarmi a casa con la sua auto, parcheggiata non molto distante dal locale dove ci eravamo conosciuti.
Accettai e una volta salito in auto, l'uomo iniziò a guidare fino a quando non mi resi conto di essere arrivati completamente fuori paese.

"Dove siamo?" chiesi all'uomo
"Prima di portarti a casa volevo farti vedere un posto" rispose l'uomo

Dopo poco infatti, l'uomo iniziò a percorrere una stretta strada sterrata in mezzo al niente, per poi fermarsi alla fine di questa piccola strada. Mi girai intorno, senza notare però niente di particolarmente interessante.
Eravamo al buio in mezzo alla vegetazione, lontani dalla strada principale e da qualsiasi contatto umano. Eravamo solo io e lui nella sua auto, illuminati soltanto dalla luna nel cielo.

"Perchè mi hai portato qui?" domandai all'uomo
"Beh, cosi possiamo stare da soli senza che nessuno ci disturbi!"
"Ci disturbi in cosa scusa? Non capisco..."
"Come per cosa....per scopare!" esclamò l'uomo con tranquillità

In quell'istante mi si gelò il sangue nelle vene, il respiro ed il cuore. Mi sentii cosi tanto in imbarazzo che non riuscivo nemmeno a parlare.
Era la prima volta che un uomo aveva un interesse sessuale nei miei confronti e non avevo assolutamente idea di come reagire.
Iniziai a sudare, a balbettare qualche parola senza senso, per poi riprendere fiato e dire :

"Come scopare?"
"Si! Io ti do il cazzo e te ti lasci scopare..."
"Ma...cosa..."
"Perchè non ti piace?"
"beh...non lo so...non ho mia fatto nulla del genere..."
"Bene, anzi meglio! Sono sicuro che ti piacerà!"
"Si..cioè forse...non so...solo che..."
"Solo che cosa? Non vuoi provare? Hai paura?"
"Beh no...non credo che mi possa piacere..."
"Se non provi non lo puoi sapere! Oramai se qua, provare non ti costa nulla!"
"E se non mi piace?"
"La finiamo qua e ti riporto a casa, promesso!"

Nella mente iniziarono a passarmi un sacco di pensieri tutti insieme, senza riuscire a poter prendere una decisione ben ponderata, fino a quando dopo qualche istante non dissi :

"Ok...va bene.."
"Mmm..bene!"
"Però se voglio smettere, smettiamo, ok?"
"OK!"

Iniziai a sentirmi in imbarazzo, non sapevo cosa fare, come muovermi, come approcciarmi. Il cuore mi batteva fortissimo, non riuscivo a parlare, ero immobile sul sedile del passeggero accanto lui. L'uomo invece eccitato iniziò a sganciarsi i pantaloni, fino a calarseli alle caviglie insieme alle mutande.
In quel momento vidi per la mia prima volta un cazzo di uomo. Era ancora moscio, ma da quel che potevo vedere non sembrava affatto male.
L'uomo a quel punto mi prese la mano e se la poggiò proprio sopra al suo membro, invitandomi ad iniziare a masturbarlo.
Nella mano sentii quel pezzo di carne ancora moscio iniziare a pulsare e di istinto iniziai a far scorrere la mano lungo tutta la lunghezza di quel membro. tempo poco e quel membro inizialmente moscio iniziò ad indurirsi sempre di più, ritrovandomi infine nella mano un cazzo veramente duro come la roccia, lungo e largo da fare invidia a qualsiasi porno star.
Dopo qualche minuto l'uomo iniziò ad accarezzarmi dietro la nuca, per poi dirmi :

"Perchè non inizi ad abbassare la testa e a leccarlo?"
"Vuoi che ti faccia un pompino?"
"Si, bravo! Voglio proprio che tu mi faccia proprio un bel pompino!"
"Ok...non so però se mi riuscirà..."
"Te prendilo in bocca, poi sono sicuro che lo succhierai di istinto "

Mi stavo lentamente iniziando ad eccitare pure io, infatti senza troppe esitazioni abbassai la testa , iniziando a leccare la cappella bella grossa e turgida di quell'uomo.
Pochi minuti e da una semplice leccata mi ritrovai a succhiare quel cazzo. Mi piaceva, sia l'odore che il sapore, e mi piaceva sopratutto l'idea di succhiare un cazzo, facendomi eccitare sempre più.
L'uomo sembrava soddisfatto, mi teneva con le mani la testa, lasciandosi ognitanto prendere la mano, spingendomi la faccia verso di lui in modo da infilarmi il cazzo pi a fondo possibile nella mia gola.
Quella sensazione di dominanza mi stava facendo eccitare ancor di più, provocandomi però contemporaneamente una strana sensazione di disagio.

"Mmm! Però..." esclamò l'uomo ansimando
"Per essere la tua prima volta non sei affatto male! Prendi il cazzo in gola come una troia..." disse ancora

Continuai a succhiare quel cazzo per qualche minuto, rendendomi conto sempre più di quanto mi stesse piacendo. L'uomo ansimava e mi incitava a continuare cosi, fino a quando disse :

"Mmmmh...brava troietta! Ora però ti devi lasciare scopare il culo!"
"Di già?"
"Si amore! Voglio ficcartelo tutto dentro!"
"Ok...però promettimi che farai piano, ok?"
"Ok"
"E che se mi farà troppo male smetti subito..."
"Certo, ti voglio far godere !"

Non ero del tutto convinto della decisione, mi stavo lasciando solamente trasportare dal suo modo di fare e dall'alcol che avevo ancora in corpo, dentro di me avrei voluto poterli dire che avevo cambiato idea, ma nonostante tutto mi lasciai trasportare dal momento.
L'uomo infatti mi invitò ad uscire dall'auto, per poi farmi calare pantaloni e mutande completamente fino alle caviglie, invitandomi a girarmi a 90 gradi sul cofano della sua auto.
Appena mi misi in posizione iniziai a sentirmi completamente vulnerabile, sentivo l'arietta fresca notturna massaggiarmi il buchetto ancora stretto, e sentivo le sue mani iniziare ad accarezzarmi le natiche.
L'uomo senza troppe esitazioni, preso dalla forte eccitazione, mi bagnò il buchetto con del gel che aveva in auto, per poi poggiare subito la sua cappellona sul mio buchetto.
Iniziò a forzare l'ingresso sin da subito, facendo pressione cosi forte da riuscire in pochi secondi ad aprirmi il buco e ad infilare la cappella dentro di me.
In quel momento percepii subito la irruenta e ampia dilatazione a cui il mio culo era stato appena sottoposto, lasciandomi per qualche istante completamente senza fiato.
Nn riuscivo però ancora a capire quella sensazione nuova che stavo provando, provando dolore, fastidio ma allo stesso tempo una piacevole sensazione.
L'uomo nel frattempo continuava a penetrare il mio culo con il suo cazzo durissimo, stantuffandolo a piccoli passi, fino quando non lo sentii sprofondare sempre più in profondità, e più che sprofondava, più che quella sensazione dolorosa che percepivo si ampliava, raggiungendo il primo apice non appena la sua cappellona si posizionò più a fondo che poteva, tenendolo premuto fortemente dentro di me.

“Aaahh! Aah! Fermo…Fermo!” Esclamai urlando con la voce interrotta dal dolore
“Che ti succede?”
“Fermati…fa male…”
“Di già?”
“Si…ahia…aah…ahh…fa male cosi…”mugolai a denti stretti
“Dai, prova a resistere un altro pò! Ora non riesco proprio a fermarmi! Hai un culo cosi bello e stretto che sarebbe proprio un peccato fermarsi subito…”
“Si ma…”
“Faccio più piano, però te resisti, ok?”
“Ok…”

Tirò fuori il suo cazzo per un istante, per poi inserirlo nuovamente, iniziando a farlo scivolare più lentamente senza arrivare in profondità.
Dopo poco però l’uomo non riusci a resistere, infatti iniziò a sbattermi sempre più energicamente, per poi tornare ad infilarmi per intero tutto il suo cazzo, spingendolo con forza sino in fondo.
Il dolore che si stava attenuando tornò a farsi sentire e nuovamente senza riuscire a controllarmi iniziai ad ansimare e a lamentarmi.

“Ahia…basta…”
“Ma che basta! Goditi la tua prima inculata zoccola!”
“No davvero….cosi fa male…”
“Non mi interessa! Voglio sfondarti questo culetto da troia fino a sborrarci dentro!”
“No…cosi no…”
“Si invece! Ti sfondo il culo puttana!”
“NO!”
“Zitta zoccola! Altrimenti ti abbandono qua senza vestiti !”

Mi sentivo inerme, quell’uomo era talmente deciso a farmi il culo che sarebbe stato disposto a tutto pur di non perdere l’occasione di sverginarmi.
Io ansimavo lamentandomi, mugolando e stringendo i denti. L’uomo invece mi montava cosi energicamente che godeva nello spaccarmi il culo.
Ogni tanto mi schiaffeggiava pure le natiche qualche forte schiaffo ben assestato, facendo risuonare intorno a noi quegli schiaffi.

Sentivo il mio buco allargarsi e ammorbidirsi sempre più, raggiungendo una consistenza quasi burrosa. Infatti l’uomo riusciva a togliere e ad rimettere dentro di me il suo cazzo senza problemi.
Mi spinse a terra e mi fece posizionare alla pecorina, per poi riprendere a montarmi con forza ed energia a lungo, fino a quando non sentii l’uomo ansimare e gemere. Pochi istanti e una sensazione molto calda iniziò ad invadermi in profondità nel culo.
Era la sua sborra bollente che mi stava spruzzando in culo, inondandomi ogni angolo dentro di me.
Nonostante tutto il dolore provato, quella sensazione calda mi piaceva, quasi come una sensazione liberatoria, accentuandosi non appena fece uscire il cazzo dal culo, e tutta la sborra non iniziò a colare di fuori.
Provavo a trattenerla, ma da quanto mi aveva allargato il buco, non potevo evitare la sua fuoriuscita, la quale cominciò a gocciolare lungo le mie cosce.
Non contento, venne di fronte a me per poi allungare il suo cazzo ancora sporco della sua crema davanti alla mia faccia e dirmi :

“Pulisci zoccola!”
“Come?”
“Con la bocca!”
“No…”
“Zitta e ubbidisci! Devi assaggiare anche la sborra!”

Mi ficcò la cappella sporca in bocca, assaporando cosi il suo sperma ed il suo cazzo che sapeva pure del mio culo.
Avevo in bocca un mix di sapori forti, i quali nonostante in un primo momento non fossero cosi gradevoli, iniziai ad apprezzare e per finire l’uomo, allungo due dita dietro di me, prendendo altra sborra che era uscita dal mio culo, per poi farmi mangiare pure quella, costringendomi ad ingoiare il tutto.

Ero esausto, mi alzai in piedi e mi poggiai sul cofano dell’auto, mentre l’uomo si accese una sigaretta offrendomene una pure a me.
Fumammo quella sigaretta insieme in silenzio, per poi iniziare a rivestirmi.
L’uomo mi bloccò e mi disse :

“Cosa credi di fare? Ho ancora voglia di scopare e le mie palle non sono ancora vuote.”
“Ok…però…”
“Dai su! Girati che ti inculo di nuovo!”

L’uomo riprese a scoparmi per altri venti minuti circa, sborrando per altre due volte dentro al mio culo senza fermarsi.
Mi inculò in varie posizioni, alla pecorina, girato a novanta in piedi, mi fece saltare sul suo cazzo mentre lui se ne stava seduto, facendomi inserire a più non posso quel cazzo dentro di me.
Io ansimavo esausto, con il mio culo oramai slabbrato da quella lunga inculata che ricevevo oramai da troppo tempo, fino a quando esausto pure lui decise di riaccompagnarmi a casa dei miei parenti.

Mi feci lasciare ad un isolato dalla casa, per poi rientrare in silenzio. Una volta dentro mi abbassai i pantaloni e oltre alla sborra che continuava a uscire dal culo, decisi di osservare il mio buco allo specchio, vedendolo cosi largo e rotto.
Mi misi nel letto che non riuscivo a togliermi dal naso quell’odore di cazzo e di sperma, il quale facendomi eccitare mi fece iniziare a masturbarmi velocemente, fino a sganciare una potente schizzata di sborra mai fatta fino a quel momento, per poi addormentarmi esausto.
scritto il
2020-08-07
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