Un occasione d'oro

di
genere
feticismo

Mi chiamo Tommaso sono un ragazzo di 19, la storia che sto per raccontare è accaduta nell'autunno del 2019 ed è la più eccitante che mi sia mai capitata fin ora.
Ho scoperto di essere feticista all'età di 12 anni dato che ogni volta che mi capitava di guardare un piede sentivo come una sensazione "primitiva" dentro di me. Adoro infatti i piedi delle donne specialmente quelli smaltati e con dita leggermente lunghe. Negli anni ho fantasticato di poter leccare e annusare le estremità di tantissime ragazze, già dalle scuole medie da compagne di classe passando per amiche di famiglia, modelle,  cantanti fino ad arrivare alla figlia del capo di mia madre.
Ma se devo essere sincero, dal punto di vista personale non trovo nulla di più eccitante di essere lo schiavo di una ragazzina minorenne, mocciosa e viziata ma figa e con dei magnifici piedini sudati e male odoranti. Infatti tra tutte le mie fantasie erotiche al primo posto c'è mia cugina Roberta. Roberta è una ragazzina di 15 anni alta circa 1.65 molto magra capelli castani lunghi e lisci, un culo e un seno notevoli per la sua età e dei piedini degni di una dea scesa in terra. Adoro come riesce a trattare tutti i maschi che gli vanno a dietro come degli zerbini al suo servizio. Il mio desiderio di poter mettere le mani sulle estremità esiste già da anni ma oltre a ciò, quello che davvero rende i suoi piedi speciali è la loro stessa rarità. Infatti poter vedere i suoi piedi nudi è qualcosa di davvero raro, nemmeno su instagram dove posta un sacco di storie e foto non ne esiste una dove si vedono chiarimente i suoi piedi. Le volte che riesco a incontrarla indossa sempre delle sneakers anche in piena estate o in casa. Quando vado a casa sua o quando ci incontriamo a casa di mia nonna le poche volte che si toglie le scarpe rimane sempre con i calzini. Vedere i suoi piedi nudi quindi è qualcosa che riesco a fare 1 massimo 2 volte all'anno se va bene. Ma un giorno questa cosa cambiò, ero appena tonato a casa da scuola ed ero andato a casa di mia nonna per mangiare. Quando arrivai, trovai Roberta sdraiata sul divano con una coperta che dormiva. Trovare mia cugina a casa di mia nonna era normale in quanto lei in certi giorni usciva da scuola un ora o due prima di me. Quando entrai in casa mia nonna mi disse che doveva andare urgentemente alla farmacia del paese (essa distanziava più di un kilometro dalla casa di mia nonna quindi gli ci sarebbe voluto un bel po di tempo per quella commissione) mi fece trovare il pranzo sul tavolto, io la salutai e poi andò, lasciandomi da solo, da solo con mia cugina. Solo allora realizzai la situazione controllai la casa ed effettivamente non c'era nessun altro. Dentro di me c'era una guerra avevo davanti a me l'occasione UNICA di poter finalmente soddisfare il mio più grande sogno erotico, dall'altra parte correvo un rischio enorme se lei fosse svegliata cogliendomi sul fatto per me sarebbe stato qualcosa di disastroso. Tentennante mi avvicinai a lei e con mio grandissimo stupore mi accorsi che aveva messo i suoi calzini nelle scarpe! Li veramente realizzai quale situazione IMPOSSIBILE mi era capitata e che mai ricapiterá. Decisi di correre il rischio, mettei da parte la ragione e tirai fuori la parte più intintiva di me. Iniziai con le sue scarpe; mentre mi avvicinavo avevo il pene che si stava già drizzando. Ma non ci volle molto affiche raggiunsi la massima erezione appena toccai i suoi calzini infatti mi accorsi che era bagniati dal sudore. Mia nonna mi aveva detto che Roberta era rimasta ad aspettare l'autobus in piedi sotto il sole per più di mezz'ora motivo per cui essa era così stanca e i suoi piedi così sudati. Non stavo più nella pelle ero fuori di me, avevo la bava alla bocca il mio cuore batteva a mille. Presi la sua calza, gia fantasticavo di mettermela in bocca e succhiarla come un ciupaciupa, e la avvicinai al mio naso (premetto che non ostante il mio feticismo fino a quel momento oltre ai miei non avevo mai annusato altri piedi) e finalmente inspirai, un paradisiaco odore acido dovuto al sudore molto inteso ma anche a tratti dolce mi entrò dentro facendomi già quasi venire. Iniziai a sniffare quel calzino era meglio di qualsiasi oppiaceo. Giá non capivo più niente ed ero solo all'inizio cominciai a baciare il calzino non in maniera frettolosa ma lentamente e in maniera intensa come se esso fosse un dono dal cielo, poi lo misi in bocca quel gusto fantastico adesso lo potevo assaporare e la consapevolezza di avere il suo sudore nella mia bocca mi fece venire nelle mutande.  Ma non mi fermai certo qui ero cosi eccitato e preso dalla situazione che il cazzo torno ad essere eretto fin da subito. Proseguii poi con le scarpe annusandole per poi baciare e leccare la suola. Finalmente era arrivato il pezzo forte, per assicurarmi che essa stesse dormendo schioccai le mie dita vicino al suo orecchio.......nulla dopo tutto sapero che mia cugina aveva un sonno pesante. Sollevai la coperta con cura e ciò che mi si paró davanti era qualcosa di meraviglioso, stavo li a contemplarli come se fossero dei gioielli da milioni di euro, non avevo mai visto i suoi piedi così bene e così da vicino. Mi avvicinai e cercai di mettere il naso nella conca delle dita ovvero la parte che che odora di più.... Rischiavo di venire una seconda volta l'odore era più acre che mai stavo impazzendo e non restistetti nel tirare fuori finalmente la lingua. Iniziai prima a baciare la sua pianta del piede e proseguendo poi con il tallone. Stavo per scendere alle dita quando il mio cuore saltò un battito. Essa iniziò a muoversi ma per fortuna non si era svegliata. Si era distesa allungando la gamba sinistra, mentre lo faceva appoggiai le mie labbra sul suo alluce e socchiudendole feci entare le sue dita nella mia bocca. Sentii che le dita muoversi e il gusto acido del suo sudore,  il sudore di una 15enne viziata, nella mia bocca. Mi sentivo così inferiore e la cosa non faceva altro che eccitarmi un casino. Iniziai poi delicatissimamente a leccare tra le dita assaporando ogni millimetro e ripulendo lo sporco che si era accumulato. Ero in paradiso la mia concezzione della realtà era distorta finche non sentii mia nonna tornare. Infretta e furia presi il telefono e scattai 2 foto ai suoi piedi e prima di ricoprirla così di instinto le baciai il culo (indossava dei leggins neri attillati).
Quando mia nonna entro ero paonazzo e mi accorsi che non avevo toccato cibo, lei se ne accorse e mi chiese se stavo bene. Io gli risposi che non avevo molta fame cosi presi il mio zaino e andai a casa. Passai tutto il resto del pomeriggio e della sera a segarmi, venni 4 volte e il giorno seguente lo passai interamente col cazzo arrapato.
scritto il
2020-08-21
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