Al punto G
di
Semplicemente Silvia
genere
etero
Giocarono a lungo... si scambiarono messaggi e telefonate piccanti prima di incontrarsi al punto G.
Lo aveva scelto lui. Da solo. Aveva prenotato una camera e le aveva chiesto di farsi trovare lì. Vestita da segretaria. Sarebbe arrivato per le 19. Le avrebbe bussato e poi...
Sarebbe stata una serata diversa. Un'ampia camera insonorizzata, un meraviglioso letto matrimoniale ed una doccia comodissima... queste erano le premesse di lui.
Un tubino, una camicetta a fiori, una decolté spuntata ed un coordinato di pizzo bordeaux... quelle di lei.
Arrivò per le 18.30.
Si sistemò il trucco e poi attese.
Bussarono alla porta. Emozionata rispose... aprì dolcemente nascondendo un sorriso e cercando di recitare quella che sarebbe dovuta essere la sua parte da "segretaria".
Non ci volle molto...non dovettero recitare a lungo...e si ritrovarono con le labbra unite in un bacio lungo e appassionato dove le loro lingue si cercavano con passione e desiderio...
Le mani di entrambi iniziarono ad esplorare gli abiti cercando i corpi nudi, la pelle d'oca per l'emozione, il calore intenso...
Passarono pochi minuti e l'atmosfera divenne bollente... un mix di complicità ed erotismo...di gioco e desiderio... le risa e le richieste si mescolavano ai gemiti di piacere, di desiderio...
Fecero l'amore più volte... o forse fu una sola volta lunga e ricca di sfumature. La passione e il desiderio si miscelavano alle risa, ad attimi di maggior "violenza", agli orgasmi che lasciavano i corpi rilassati e le menti libere da ogni pensiero.
Ordinarono una pizza per cena. Godettero della libertà di assaporarne il gusto mangiandone lentamente gli spicchi, nudi, sulle lenzuola...come se quel pasto fosse il naturale prosieguo di quel voler condividere, stare, palpare...
Si addormentarono stanchi delle intense emozioni ma desiderosi di possedersi ancora.
La sveglia suonò. Era ancora notte.
Lui andò in bagno con il suo beauty nero. Socchiuse la porta per non svegliarla... ma per lei fu impossibile continuare a dormire. Era come se il suo corpo, connesso al suo, desiderasse ancora quel contatto tanto profondo quanto leggero... lentamente si alzò. Lui era entrato nell'ampio box doccia... e distratto dall'acqua calda non si accorse della sua presenza.
Se la trovò così..nuda, calda...che gli accarezzava dolcemente il corpo fin nelle sue parti più intime.
Si possedettero ancora e ancora... appoggiandosi alle maniglie antiscivolo e sfruttando quell'attimo di godimento poco prima del saluto.
Ricordarono a lungo quell'episodio...ripromettendosi di ripeterlo, appena possibile.
Lo aveva scelto lui. Da solo. Aveva prenotato una camera e le aveva chiesto di farsi trovare lì. Vestita da segretaria. Sarebbe arrivato per le 19. Le avrebbe bussato e poi...
Sarebbe stata una serata diversa. Un'ampia camera insonorizzata, un meraviglioso letto matrimoniale ed una doccia comodissima... queste erano le premesse di lui.
Un tubino, una camicetta a fiori, una decolté spuntata ed un coordinato di pizzo bordeaux... quelle di lei.
Arrivò per le 18.30.
Si sistemò il trucco e poi attese.
Bussarono alla porta. Emozionata rispose... aprì dolcemente nascondendo un sorriso e cercando di recitare quella che sarebbe dovuta essere la sua parte da "segretaria".
Non ci volle molto...non dovettero recitare a lungo...e si ritrovarono con le labbra unite in un bacio lungo e appassionato dove le loro lingue si cercavano con passione e desiderio...
Le mani di entrambi iniziarono ad esplorare gli abiti cercando i corpi nudi, la pelle d'oca per l'emozione, il calore intenso...
Passarono pochi minuti e l'atmosfera divenne bollente... un mix di complicità ed erotismo...di gioco e desiderio... le risa e le richieste si mescolavano ai gemiti di piacere, di desiderio...
Fecero l'amore più volte... o forse fu una sola volta lunga e ricca di sfumature. La passione e il desiderio si miscelavano alle risa, ad attimi di maggior "violenza", agli orgasmi che lasciavano i corpi rilassati e le menti libere da ogni pensiero.
Ordinarono una pizza per cena. Godettero della libertà di assaporarne il gusto mangiandone lentamente gli spicchi, nudi, sulle lenzuola...come se quel pasto fosse il naturale prosieguo di quel voler condividere, stare, palpare...
Si addormentarono stanchi delle intense emozioni ma desiderosi di possedersi ancora.
La sveglia suonò. Era ancora notte.
Lui andò in bagno con il suo beauty nero. Socchiuse la porta per non svegliarla... ma per lei fu impossibile continuare a dormire. Era come se il suo corpo, connesso al suo, desiderasse ancora quel contatto tanto profondo quanto leggero... lentamente si alzò. Lui era entrato nell'ampio box doccia... e distratto dall'acqua calda non si accorse della sua presenza.
Se la trovò così..nuda, calda...che gli accarezzava dolcemente il corpo fin nelle sue parti più intime.
Si possedettero ancora e ancora... appoggiandosi alle maniglie antiscivolo e sfruttando quell'attimo di godimento poco prima del saluto.
Ricordarono a lungo quell'episodio...ripromettendosi di ripeterlo, appena possibile.
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