Mary Lou la modella - II parte
di
Ellepunto
genere
esibizionismo
L. ascoltò il racconto di Mary Lou sulla proposta di posare nuda per un quadro, e come sospettava, lui la incoraggiò a farlo. ‘Pensa che io sia lì con te a guardarti’ le disse. Questa cosa la eccitò di colpo: i suoi capezzoli si tesero all’istante, e L. se ne accorse: come sempre Mary Lou non aveva reggiseno. ‘Sei una porca’ le disse sorridendo, e subito dopo la baciò voracemente mentre con una mano le strizzò un capezzolo. Di lì a poco lei mugolava di piacere, prona sul pavimento mentre L. la scopava da dietro tenendola per la chioma riccia.
Poco dopo, placati i bollenti spiriti, L. ebbe un’idea e le disse: ‘E se in qualche modo fossi lì davvero? Ti guardassi?’ ‘E come pensi di fare? Con la webcam del telefono?’ chiese lei. ‘È un’idea... ma se ne accorgerebbe... rischioso...’ disse L. Poi cominciò a spulciare su Amazon sul telefono. Lei si sporse per vedere proprio quando L. esclamò ‘Eccola!’, una microcamera da giacca. Sarebbe bastato che, spogliandosi, poggiasse la giacca su una sedia. Non costava neppure molto, la ordinò all’istante.
Mary Lou tornò ad eccitarsi all’idea, e lo confessò a L., chiedendogli se non gli dispiacesse che si mostrava nuda a M. Per tutta risposta L. le infilò una mano nella figa, trovandola grondante per l’eccitazione e le disse: ‘La risposta è qui, finché ti eccita va bene’ e continuava a muovere le dita dentro e fuori, mentre Mary Lou cominciava a contorcersi e a mugolare. L. le morse i capezzoli a turno, provocandole spasmi nella figa, ripetendole e facendosi ripetere quanto fosse porca a farsi fotografare nuda da un estraneo, finché le disse: ‘Puoi anche avere un orgasmo davanti a lui, tu ne sei capace anche senza toccarti’. Questo pensiero la mandò in orbita, innescando un orgasmo violento, scuotente, che la fece ululare, e poi ne seguirono altri, subentranti, mentre L, continuava ad affondarle quattro dita nella figa bollente. Solo dopo molto crollò esausta, sudata, fradicia. Guardò L. rassegnata e sorridente: ‘Sono proprio una porca’.
Poco dopo, placati i bollenti spiriti, L. ebbe un’idea e le disse: ‘E se in qualche modo fossi lì davvero? Ti guardassi?’ ‘E come pensi di fare? Con la webcam del telefono?’ chiese lei. ‘È un’idea... ma se ne accorgerebbe... rischioso...’ disse L. Poi cominciò a spulciare su Amazon sul telefono. Lei si sporse per vedere proprio quando L. esclamò ‘Eccola!’, una microcamera da giacca. Sarebbe bastato che, spogliandosi, poggiasse la giacca su una sedia. Non costava neppure molto, la ordinò all’istante.
Mary Lou tornò ad eccitarsi all’idea, e lo confessò a L., chiedendogli se non gli dispiacesse che si mostrava nuda a M. Per tutta risposta L. le infilò una mano nella figa, trovandola grondante per l’eccitazione e le disse: ‘La risposta è qui, finché ti eccita va bene’ e continuava a muovere le dita dentro e fuori, mentre Mary Lou cominciava a contorcersi e a mugolare. L. le morse i capezzoli a turno, provocandole spasmi nella figa, ripetendole e facendosi ripetere quanto fosse porca a farsi fotografare nuda da un estraneo, finché le disse: ‘Puoi anche avere un orgasmo davanti a lui, tu ne sei capace anche senza toccarti’. Questo pensiero la mandò in orbita, innescando un orgasmo violento, scuotente, che la fece ululare, e poi ne seguirono altri, subentranti, mentre L, continuava ad affondarle quattro dita nella figa bollente. Solo dopo molto crollò esausta, sudata, fradicia. Guardò L. rassegnata e sorridente: ‘Sono proprio una porca’.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Mary Lou la modella - I parteracconto sucessivo
Mary Lou al parcheggio
Commenti dei lettori al racconto erotico