Monica Claudio 1
di
Gensclaudio
genere
prime esperienze
Buongiorno a questa stupenda comunità che ormai leggiamo da tempo. Ci siamo decisi a raccontare un nostra esperienza per vedere le reazioni che suscitiamo i commenti e se ci piace questo modo di intrigarci a vicenda.
Prima una breve nota introduttiva: tutti i nomi, le date, le età i luoghi e quant’altro sono di fantasia eccetto l’evento in sé che è realmente accaduto. Questo desiderio di riservatezza nasce dalla paura profonda di essere riconosciuti e rovinati/perseguitati nelle nostre vite in real. Pertanto quando dopo un qualunque riferimento vedrete un (?) significa che è inventato.
Cominciamo...Siamo Claudio (?) e Monica (?) e da due anni abbiamo iniziato a esplorare questo mondo meraviglioso di fantasie e intrighi. Abbiamo io 50 (?) e lei 43 (?) anni e siamo di ...Milano (?). Non siamo una coppia scambista o cuckold o che so altro siamo una coppia...particolare. Ciò che facciamo lo viviamo come un avventura insieme il cui unico scopo è intrigarci e aumentare il desiderio e la carica erotica fra noi. Io non amo essere considerato cornuto e lei di fatto non è una troia...o più specificatamente è la mia troia, per tutti gli altri è mia moglie. Amiamo l’educazione e la cultura e ci confrontiamo con chiunque e con diverse di queste persone è nata una bella amicizia fatta non solo di sesso e scopate ma anche di momenti piacevoli da trascorrere chiaccherando.
Questa storia ora la racconto io ma mia moglie può in qualunque momento raccontare la sua versione dei fatti di quello che ha provato e come lo ha vissuto, come una sorta di diario. Quindi alla stesso modo in cui gli altri uomini e donne per noi sono strumenti per il nostro piacere, voi che leggete sarete la nostra cassa di risonanza per il nostro piacere intellettuale.
Questa nostra avventura comincia a Salerno(?) questa estate (?).
Desideravamo da un po' di tempo sperimentare cosa si prova quando Monica incontra un uomo in un bar e io la osservo da lontano.
L’occasione si è per l’appunto presentata questa estate(?). Una fiamma di gioventù di Monica è riapparsa all’orizzonte casualmente!!! in ferie proprio a Salerno quest’anno scelta come meta delle nostre ferie (maledetto COVID).
Allora una mattina le ho proposto di provare a realizzare questo sogno. Complice il desiderio fra noi, quello di realizzare la nostra fantasia e penso anche la voglia di vedere questa vecchia fiamma Roberto (?) per chiudere un discorso lasciato aperto nel passato, come da lei confessato, Monica ha dato il suo assenso.
L’eccitazione era alle stelle, e anche i giri erano molto elevati. Ci baciavamo e il nostro sguardo non si staccava mai….stavamo per provare qualcosa di intenso...lei con un altro uomo a flirtare liberamente mentre io la guardavo dal tavolo a fianco.
Siamo arrivati in leggero anticipo al bar sulla spiaggia concordato, questo per evitare che ci vedesse scendere dalla stessa auto nel parcheggio antistante il locale. Abbiamo attraversato un po' distanti, poi lei è andata davanti al bar e io più distante sul marciapiede. L’attesa era carica e densa di aspettative, i nostri sguardi da lontani, fugaci si inseguivano per evitare che uno spettatore esterno se ne accorgesse. Io ero eccitatissimo e mi immaginavo gli scenari più diversi. Lei era bellissima bionda, sensuale un fisico asciutto e ben allenato, un sederino da favola ma sopratutto due occhi di un azzurro talmente particolare che sortivano su un uomo lo stesso effetto del canto delle sirene.
Mentre la guardavo da lontano riflettendo su quanto la amassi e desiderassi in ogni istante, la vidi muoversi e seguendo con lo sguardo la traiettoria del suo sensuale incedere vidi un uomo dirigersi verso di lei a sua volta. Alto, un fisico appesantito dagli anni e da una vita di ufficio, la raggiunge un casto bacio sulla guancia e trovano posto al bar. A quel punto io con la mia rivista mi muovo e cerco da sedere leggermente alle spalle di lui così da poter vedere mia moglie. I suoi movimenti, come parlava e sorrideva, stava civettando con luie ogni tanto quando era distratto mi guardava. Io controllato di avere la rivista aperta per il verso giusto ormai ero completamente rapito nel vedere lei. Non sentivo cosa si dicevano ma era chiaro dalla postura di lui che la desiderava, le piaceva e molto, come mi confermerà più tardi mia moglie. Rimangono seduti per un ora abbondante anche perché Monica (?) è un oratrice di raro talento. Alla fine dopo mani che si appoggiavano casualmente sfiorandosi sul tavolino e gambe che ancora più casualmente si strusciavano e qualche wathsapp a me, loro si alzano. Li lascio fare, pagano e si allontanano verso il porto al di là della strada dopo il parcheggio. Io seguo a più che rispettosa distanza, tanto non c’era rischio che si perdessero in mezzo a strade o vicoli, c’era solo il porto. Si avviano sulla diga e io da lontano che li seguo, vedo che lui tenta qualche approccio fisico, una mano che cerca quella di Monica, un tentativo di metterle il braccio intorno al collo.. solo che Monica non gradisce, il caldo e l’umidità non agevolano questo tipo di effusione e poi a lei piace essere libera e non vincolata. Arrivati in fondo al molo vedendo che nessuno si osava la chiamo al telefono. Lei risponde chiamandomi con il nome di una delle sue amiche. Di contro io abbasso il volume della voce perché non vrorrei che lui sentisse una voce maschile al telefono di lei.
La incoraggio e le chiedo espressamente di baciarlo non appena messo giù il telefono. Inoltre visto che li c’era un scala per scendere verso la parte bassa della diga per tornare le chiedo di farlo mentre lui è più in basso sulla scala così per lei risulta più comodo e per me si gode una vista migliore. Concludo la telefonata ricordandole che se avesse voglia di qualche effusione in più può sempre salire in macchina di lui. Lei mi chiude la chiamata, ricordandomi che di li a poco aeva l’appuntamento con l’estetista e non poteva venire all’appuntamento con me. Poi la vedo far cenno a lui di scendere le scale per tornare verso i parcheggi e mentre lui è al secondo gradino gli tocca la spalla, lui si gira e lei lo bacia. Potrei giurare nononstante la distanza che mi stesse guardando. Da li il tragitto verso la macchina fu costellato da baci e mani che osavano carezze ovunque sempre nell’accortezza che nessuno vedesse dato che si era in pubblico. Io diligentemente li seguivo da dietro ma stando sulla diga e vedevo la mano di lui che scendeva verso il suo meraviglioso sederino e lei che ogni tanto lo baciava stringendosi a lui per sentire la sua erezione. (come poi mi ha raccontato.)
Arrivati alla macchina non capisco con quale scusa ma salgono, presumo dato il caldo la scusa fosse trovare un po' di refrigerio con l’aria condizionata e sfuggire a sguardi indiscreti. In macchina non potevo vedere, pena essere beccato quindi stando al racconto di Monica i baci e le mani si sono fatte più ardite, e le labra di mia moglie hanno anche accolto la virilita di Roberto per qualche attimo, prima che lei si allontanasse per timore di essere vista. A quel punto è scattata l’ora X e lei da brava cenerentola doveva tornare da….me e dal suo appuntamento con l’estetista. Non era una scusa e ra reale. Si salutano co un lungo bacio, lei scende dalla macchina e lo accompagna alle macchinette per pagare, mentre io ero già in macchina. Mentre lui paga, lei con la scusa che doveva passare a prenderla un amica si allontana e mentre lui non guarda entra nella nostra macchina e si mette dietro sdraiata per non essere vista sa lui. Mi allontano e gli passo a poca distanza ma senza che lui possa vedere dentro la macchina, io grazie al telepass posso uscire subito dal parcheggio.
Mentre eravamo sul viale principale Monica che intanto mi stava raccontando tutto, si alza da dietro e mi bacia, con un bacio passionale e alla fine mi chiede “Ti piace il suo sapore?”
Prima una breve nota introduttiva: tutti i nomi, le date, le età i luoghi e quant’altro sono di fantasia eccetto l’evento in sé che è realmente accaduto. Questo desiderio di riservatezza nasce dalla paura profonda di essere riconosciuti e rovinati/perseguitati nelle nostre vite in real. Pertanto quando dopo un qualunque riferimento vedrete un (?) significa che è inventato.
Cominciamo...Siamo Claudio (?) e Monica (?) e da due anni abbiamo iniziato a esplorare questo mondo meraviglioso di fantasie e intrighi. Abbiamo io 50 (?) e lei 43 (?) anni e siamo di ...Milano (?). Non siamo una coppia scambista o cuckold o che so altro siamo una coppia...particolare. Ciò che facciamo lo viviamo come un avventura insieme il cui unico scopo è intrigarci e aumentare il desiderio e la carica erotica fra noi. Io non amo essere considerato cornuto e lei di fatto non è una troia...o più specificatamente è la mia troia, per tutti gli altri è mia moglie. Amiamo l’educazione e la cultura e ci confrontiamo con chiunque e con diverse di queste persone è nata una bella amicizia fatta non solo di sesso e scopate ma anche di momenti piacevoli da trascorrere chiaccherando.
Questa storia ora la racconto io ma mia moglie può in qualunque momento raccontare la sua versione dei fatti di quello che ha provato e come lo ha vissuto, come una sorta di diario. Quindi alla stesso modo in cui gli altri uomini e donne per noi sono strumenti per il nostro piacere, voi che leggete sarete la nostra cassa di risonanza per il nostro piacere intellettuale.
Questa nostra avventura comincia a Salerno(?) questa estate (?).
Desideravamo da un po' di tempo sperimentare cosa si prova quando Monica incontra un uomo in un bar e io la osservo da lontano.
L’occasione si è per l’appunto presentata questa estate(?). Una fiamma di gioventù di Monica è riapparsa all’orizzonte casualmente!!! in ferie proprio a Salerno quest’anno scelta come meta delle nostre ferie (maledetto COVID).
Allora una mattina le ho proposto di provare a realizzare questo sogno. Complice il desiderio fra noi, quello di realizzare la nostra fantasia e penso anche la voglia di vedere questa vecchia fiamma Roberto (?) per chiudere un discorso lasciato aperto nel passato, come da lei confessato, Monica ha dato il suo assenso.
L’eccitazione era alle stelle, e anche i giri erano molto elevati. Ci baciavamo e il nostro sguardo non si staccava mai….stavamo per provare qualcosa di intenso...lei con un altro uomo a flirtare liberamente mentre io la guardavo dal tavolo a fianco.
Siamo arrivati in leggero anticipo al bar sulla spiaggia concordato, questo per evitare che ci vedesse scendere dalla stessa auto nel parcheggio antistante il locale. Abbiamo attraversato un po' distanti, poi lei è andata davanti al bar e io più distante sul marciapiede. L’attesa era carica e densa di aspettative, i nostri sguardi da lontani, fugaci si inseguivano per evitare che uno spettatore esterno se ne accorgesse. Io ero eccitatissimo e mi immaginavo gli scenari più diversi. Lei era bellissima bionda, sensuale un fisico asciutto e ben allenato, un sederino da favola ma sopratutto due occhi di un azzurro talmente particolare che sortivano su un uomo lo stesso effetto del canto delle sirene.
Mentre la guardavo da lontano riflettendo su quanto la amassi e desiderassi in ogni istante, la vidi muoversi e seguendo con lo sguardo la traiettoria del suo sensuale incedere vidi un uomo dirigersi verso di lei a sua volta. Alto, un fisico appesantito dagli anni e da una vita di ufficio, la raggiunge un casto bacio sulla guancia e trovano posto al bar. A quel punto io con la mia rivista mi muovo e cerco da sedere leggermente alle spalle di lui così da poter vedere mia moglie. I suoi movimenti, come parlava e sorrideva, stava civettando con luie ogni tanto quando era distratto mi guardava. Io controllato di avere la rivista aperta per il verso giusto ormai ero completamente rapito nel vedere lei. Non sentivo cosa si dicevano ma era chiaro dalla postura di lui che la desiderava, le piaceva e molto, come mi confermerà più tardi mia moglie. Rimangono seduti per un ora abbondante anche perché Monica (?) è un oratrice di raro talento. Alla fine dopo mani che si appoggiavano casualmente sfiorandosi sul tavolino e gambe che ancora più casualmente si strusciavano e qualche wathsapp a me, loro si alzano. Li lascio fare, pagano e si allontanano verso il porto al di là della strada dopo il parcheggio. Io seguo a più che rispettosa distanza, tanto non c’era rischio che si perdessero in mezzo a strade o vicoli, c’era solo il porto. Si avviano sulla diga e io da lontano che li seguo, vedo che lui tenta qualche approccio fisico, una mano che cerca quella di Monica, un tentativo di metterle il braccio intorno al collo.. solo che Monica non gradisce, il caldo e l’umidità non agevolano questo tipo di effusione e poi a lei piace essere libera e non vincolata. Arrivati in fondo al molo vedendo che nessuno si osava la chiamo al telefono. Lei risponde chiamandomi con il nome di una delle sue amiche. Di contro io abbasso il volume della voce perché non vrorrei che lui sentisse una voce maschile al telefono di lei.
La incoraggio e le chiedo espressamente di baciarlo non appena messo giù il telefono. Inoltre visto che li c’era un scala per scendere verso la parte bassa della diga per tornare le chiedo di farlo mentre lui è più in basso sulla scala così per lei risulta più comodo e per me si gode una vista migliore. Concludo la telefonata ricordandole che se avesse voglia di qualche effusione in più può sempre salire in macchina di lui. Lei mi chiude la chiamata, ricordandomi che di li a poco aeva l’appuntamento con l’estetista e non poteva venire all’appuntamento con me. Poi la vedo far cenno a lui di scendere le scale per tornare verso i parcheggi e mentre lui è al secondo gradino gli tocca la spalla, lui si gira e lei lo bacia. Potrei giurare nononstante la distanza che mi stesse guardando. Da li il tragitto verso la macchina fu costellato da baci e mani che osavano carezze ovunque sempre nell’accortezza che nessuno vedesse dato che si era in pubblico. Io diligentemente li seguivo da dietro ma stando sulla diga e vedevo la mano di lui che scendeva verso il suo meraviglioso sederino e lei che ogni tanto lo baciava stringendosi a lui per sentire la sua erezione. (come poi mi ha raccontato.)
Arrivati alla macchina non capisco con quale scusa ma salgono, presumo dato il caldo la scusa fosse trovare un po' di refrigerio con l’aria condizionata e sfuggire a sguardi indiscreti. In macchina non potevo vedere, pena essere beccato quindi stando al racconto di Monica i baci e le mani si sono fatte più ardite, e le labra di mia moglie hanno anche accolto la virilita di Roberto per qualche attimo, prima che lei si allontanasse per timore di essere vista. A quel punto è scattata l’ora X e lei da brava cenerentola doveva tornare da….me e dal suo appuntamento con l’estetista. Non era una scusa e ra reale. Si salutano co un lungo bacio, lei scende dalla macchina e lo accompagna alle macchinette per pagare, mentre io ero già in macchina. Mentre lui paga, lei con la scusa che doveva passare a prenderla un amica si allontana e mentre lui non guarda entra nella nostra macchina e si mette dietro sdraiata per non essere vista sa lui. Mi allontano e gli passo a poca distanza ma senza che lui possa vedere dentro la macchina, io grazie al telepass posso uscire subito dal parcheggio.
Mentre eravamo sul viale principale Monica che intanto mi stava raccontando tutto, si alza da dietro e mi bacia, con un bacio passionale e alla fine mi chiede “Ti piace il suo sapore?”
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