I cambiamenti di una madre

di
genere
incesti

Buongiorno a tutti voi cari lettori questa è la mia storia. Premetto che questo è un cambiamento maturato negli anni non è una questione di pochi giorni, gli episodi che racconto sonno frutto di un lungo periodo.
Vivo in un paese del nord Italia, ho 60 anni sono sposata da molti anni ed ho due figli una ragazza sposata ed un ragazzo di ormai 34 anni che vive solo.
La mia storia incomincia più di 10 anni fa, ho sempre avuto una vita tranquilla una famiglia rispettata senza mai una virgola nella mia vita coniugale una moglie e madre esemplare, con il passare degli anni dentro me anche se ancora non me ne ero accorta o forse non volevo ammetterlo a me stessa tutto questo mi stava veramente stretto.
Sono sincera con mio marito la vita sessuale non è Mai stata un granché con il passare del tempo le cose inevitabilmente si sono addirittura affievolate, non ne ho mai fatto un problema sopratutto perché la etica mi ha sempre portato ad essere corretta e responsabile ma piano piano senza nemmeno che me ne accorgessi le cose stavano cambiando e drasticamente.
Come ho detto prima la mia storia inizia circa dieci anni fa ormai ero una donna cinquantenne con un desiderio sessuale represso ormai spento.
Voglio dire che non sono una donna appariscente nel modo di essere, né in quello di pormi e nemmeno nel vestirmi non ho mai cercato di attirare particolari attenzioni verso gli uomini anche se ancora non lo sapevo ne avevo uno che mi guardava e mi apprezzava molto ed anche se non ha mai avuto modo di vedere una donna appariscente ai suoi occhi non era così, fino qua può sembrare anche tutto normale se non fosse che quel uomo ce l'avevo in casa e non era mio marito che era da parecchio tempo che non riuscivo più ad attirare la sua attenzione, ma era mio figlio.
Ai tempi quando inizia ad accorgermene lui era un ragazzo di 25 anni, la cosa mi sconvolsse tantissimo per vari motivi, non pensavo che potesse mai e poi mai succedere una cosa del genere, non gli avevo mai dato modo di attirare attenzioni verso di me, non riuscivo a capire come mai lui era attratto da me e la cosa che mi faceva rabbrividire è che non sapevo né come reagire e ne come affrontare la situazione visto che con il tempo lui voleva farmi capire questa sua attrazione completamente fuori da ogni logica.
Iniziai ad accorgermi di questa situazione naturalmente piano piano forse a scriverlo non si riesce a spiegare nemmeno bene l' idea cercherò di farlo nei migliori dei modi.
Per me l'inizio erano solo dei dubbi che con il passare del tempo diventarono certezze.
Lui viveva ancora con noi, vive da solo da un paio di anni, iniziavo a vedere i cassetti dove tenevo il mio intimo sempre più disordinati e la cosa inziava ad essere strana per come ero ordinata io, ma non ci facevo molto caso ma la cosa si ripeteva frequentemente iniziai a pensare che chissà cosa sperava di trovare, ma non immaginavo nemmeno che la sua fosse una curiosità intima..
Me ne accorsi dopo con il passare del tempo, quando vedevo i suoi sguardi sempre sulle mie curve, all'inizio quasi sguardi rubati, poi invece sempre più insistii e decisi, quando cercava con molta furbizia il contatto anche se pur leggero con me, fino a quando la scoperta più stravolgente iniziavo a trovare nella biancheria sporca le mie mutandine o il mio reggiseno macchiatie non poteva che essere lui, anche perché spesso sopratutto la domenica mattina quando andavo a chiamarlo lo trovavo che faceva finta di dormire con il lenzuolo abbassato, completamente nudo e in più eccitato, insomma voleva farsi vedere nudo da me.
Erano cose che non potevo nemmeno accusarlo perché lui lo faceva in modo furbo, quasi causale, io ero preoccupata sorpresa ed anche sinceramente un po' schifata dalla situazione, soprattutto all'inizio poi con il tempo ci facevo sempre meno caso quasi come fosse una cosa normale e Che prima o poi sarebbe passata, si inconsciamente mi stavo quasi abituando all'idea senza nemmeno rendermene conto, ma fino ad un certo punto perché ricordo una situazione che in realtà mi fece aprire gli occhi.
Stavo sistemando delle cose al PC che usavamo tutti in famiglia, mi faccio incuriosire da Skype che usava mio figlio, di istinto lo apro senza nemmeno pensarci, non avevo mai spiato nelle cose dei miei figli ma quella volta mi feci guidare dall'istinto e la scoperta fu a dir poco sconvolgente..
C'era un contatto dove mio figlio chattava con un uomo della Sud Italia e le loro convenzioni lasciavano poco spazio alle interpretazioni,con delle mie foto, chiaramente "rubate" di alcune vacanze, matrimoni o feste di vario genere con tanto di commenti tutt'altro che eleganti.
Le cose mi sconvolessero furono molte, oltre che la conferma di quello che pensavo cioè l'attrazione che mio figlio aveva nei miei confronti,ma erano anche i modi, molto molto spinti, il fatto che facesse vedere le mie foto ad un uomo sconosciuto,
che raccontava quello che era la nostra famiglia, che si, si eccitavano a vedere le mie foto e fantasticare su di me, più scorrevo la loro conversazione più diventavo incredula e più mi pietreficavo davanti a quelle parole..
Erano tutte foto innocenti, assolutamente nulla di compromettente anche perché in vita mia non avevo mai fatto nulla di tutto ciò, ma per loro erano abbastanza per fare pensieri su di me..
"che tette che ha"
"gli alzerei quella maglietta gliele leccherei tutte"
"pensa se in spiaggia se lo toglie quel costume e fa vedere le tette a tutti"
"cazzo guardala qua piegata, che culone, mi fa segare.."
"che voglia di farmi fare un pompino".
Queste erano solo alcune delle cose che si scrivevano, anche perché si sentivano da parecchio, ero triste, delusa non capivo da dove poteva venire quella insana fantasia da parte sua, dell'altro uomo mi interessava poco poteva essere solo un uomo in cerca di piacere, ma era mio figlio che gli aveva dato questa possibilità, ma era impossibile che aveva questa idea di me ero totalmente l'opposto di quella donna che lui fantasticava, non sapevo cosa fare, non sapevo come reagire, come comportarmi era una situazione assurda ed io ero completamente incapace di gestirla.
Fu l'unica volta che vidi quelle conversazioni anche se ogni volta che vedevo mio figlio chiuso in camera il mio pensiero era sempre quello che stesse sentendo quell uomo, nel frattempo le cose tra noi non erano cambiate, riusciva a far finta di niente e appena aveva l'occasione mi lanciava sbirciate o tocci molto molto leggeri quasi impercettibili ma io capivo che c'erano, speravo solo che un giorno si stufasse e naturalmente non gli davo mai occasione di fargli fare strane idee,mai nessuna minima scollatura mai mezza gonna mai nulla di nulla, ma in realtà non l'avevo mai fatto nemmeno prima ma ero entrata in un vortice di pensieri stranissimo e sopratutto senza mai parlare con nessuno di questa cosa perché chiaramente mi faceva vergognare speravo solo che il tempo sistemsasse le cose.. Appunto era solo una speranza.
Nei miei giorni la vita scorreva vivevo come in una bolla la costante voglia di capire da dove potevano arrivare i pensieri di mio figlio ma erano domande che naturalmente non potevano avere risposta e allora iniziavo quasi a fregarmene che non potevo vivere così, o prendevo la situazione di petto ma non ne avevo il coraggio o lasciavo le cose scorrere così anche se non era semplice sapere le trasgressioni fantasiose che aveva mio figlio, ma poi quasi per rassicurarmi pensavo che erano solo fantasie che gli sarebbero passate, ed era questo che pensavo un sabato sera chiusa in bagno, mi stavo spogliando prima di entrare in doccia e per la prima volta non avevo più quella preoccupazione, così mentre mi toglievo il reggiseno e poi le mutandine mi guardavo allo specchio, all ora avevo 50 anni mi guardavo mi fissavo, avevo di certo qualche chiletto in più ma ben messo sul mio corpo non sfiguravo anche se ero una donna un pochino piena, non mi ero mai soffermata a guardare il mio corpo, sono rimasta davanti allo specchio per alcuni minuti, mentre l'acqua della doccia già scorreva e il vapore stava facendo appanare il vetro mi sorrisi un attimo poi entrai in doccia quasi compiaciuta, mentre ero sotto l acqua calda in pieno relax la voce di mio figlio mi fece sobbalzare..
"mamma dai che devo lavarmi I denti che sono in ritardo, non è che posso entrare"
Rimasi in silenzio per alcuni secondi in una situazione normale anche la sua rischiesta era normale quasi mi immaginavo il suo volto dietro la porta che aspettava la mia risposta che non tardò più ad arrivare..
"vieni luca entra"
Non so nemmeno perché gli dissi così, anche questa volta la mia risposta fu istintiva, appena sentivo la porta aprirsi mi sono girata, davo le spalle a mio figlio nel box doccia, che è fatto in vetro satinato non era limpida la visione ma ero sicura che attraverso lo specchio luca mi stava guardando, non poteva perdere questa occasione anche perché era la prima volta che succedeva, non era mai entrato in bagno in tanti anni mentre c'ero io, ma questa volta ero stata io a farlo in maniera innocente, non c'era nulla di male, non poteva vedere nulla se non il mio corpo di spalle dietro a un vetro satinato, ma sicuramente gli sarebbe bastato, per uno chr si fa bastare le fantasie o alcune foto in costume figuriamoci vedermi dietro quel vetro..
Percepivo i suoi sguardi mentre si lavava i denti non diceva nulla quasi canticchiava qualcosa come a far sembrare che non gli interessava quella situazione io non accennavo a girarmi, gli continuavo a dargli le spalle, ma ero convinta che i suoi occhi non si erano mai staccati dal mio culo..
"Luca hai finito che devo uscire? “
" si mamma finito, vado.. Ci vediamo domani mattina ricordarmi di svegliarmi non prima di pranzo buona serata. Ciao. "
Chiuse l'acqua e apri la porta per poi chiuderla, ero di nuovo sola, perplessa anche di quello che avevo fatto, ripeto nulla di peccaminoso, se non sapessi i pensieri di mio figlio, ma dopo tutto quello che avevo scoperto era per me un peccato morale.
Esco dalla doccia,mi metto l'accappatoio quasi faccio fatica a guardami allo specchio manco avessi fatto chissà che,
Dopo essermi asciugata mi tolsi l'accappatoio ero di nuovo nuda, di nuovo che mi guardavo con un sorriso sforzato mi guardavo mentre con calma indosso il mio intimo pulito mi giro mi guardo e penso..
"ma cosa ci troverà di bello nel mio culo? “
Rido ancora quasi a prendermi in giro, mi metto qualcosa per stare in casa, mi piego per prendere la roba sporca e mi rendo conto che le mie mutandine non erano più per terra ma sul mobiletto..
Me ne sono accorta perché io butto sempre tutto per terra,ero sconcertata ma invece di arrabbiarmi mi chiedevo..
"ma perche le ha lasciate lì? Vuole farmi vedere che le ha prese, o quando gli ho detto che dovevo uscire per la fretta non le ha rimesse a posto?"
A posteriori chiaramente quelle non dovevano essere le prime domande che dovevo farmi ma erano quelle le prime cose che mi venivano in mente..
Era domenica mattina e come abitudine mio figlio voleva essere svegliato, ero tentata di mandare mio marito a svegliarlo, non so perché ma era quasi come non volergli dare una delusione allora ad alta voce quasi per farmi sentire dico a mio marito
"sveglio Luca 10 minuti e mangiamo"
Stavo salendo le scale lo facevo lentamente quella volta ero agitata sapevo quasi che luca mi stava aspettando inconsapevolmente mi stavo addirittura sistemando come se fosse un appuntamento, apro piano la porta della sua camera, Luca era già sveglio, appoggiato con la schiena sul cuscino seduto con la copertina leggera che gli copriva le gambe mentre aveva lo sguardo sul telefono..
"ah Luca se già sveglio? Pensavo dormissi"
“no mamma sono già sveglio da un po' "
" allora muoviti che tra poco si mangia "
" si mi preparo e scendo "
Esco dalla sua camera, lascio alle mie spalle la porta chiusa, non mi aspettavo di trovarlo così, dovevo esserne contenta e invece mi facevo i complessi di come mai questa volta non si era fatto trovare" casualmente "nudo.
Anche nei giorni seguenti avevo come la sensazione che Luca non cercava più con insistenza le sbirciate e il contatto, sì insomma lo sentivo un po' più distaccato, la cosa strana che mi turbava anche questo, non riuscivo a capire il perché non dico che ero contenta o triste per questa cosa ma continuavo a pensarci, era solo per capire il motivo e l'unica cosa che mi veniva in mente è che in un certo modo era rimasto deluso forse da quel poco che aveva visto quel sabato sera in bagno.
Quella idea non mi lasciava nei giorni seguenti era un pensiero fisso e una mattina in casa da sola volevo togliermi questo dubbio così aprii il PC volevo vedere se aveva parlato con quel l 'uomo dell accaduto, volevo sapere se gli aveva raccontato qualcosa e se avevano fantasticato, lo so era da pazzi ma questo pensiero non mi lasciava più così che non ho resistito ed ho aperto la loro conversazione e mi accorsi che avevano parlato il sabato notte stesso..
"ciao pino ti devo assolutamente raccontare una cosa che è successa stasera"
"ciao Luca, dimmi dai muoio dalla curiosità"
"stasera prima di uscire dovevo lavarmi i denti ma c'era mamma sotto la doccia ma mi ha fatto entrare..."
"cazzo Luca davvero? Ma lei era sotto la doccia?"
“si pino e tutta sera che non penso ad altro, anche se il nostro vetro non è trasparente e lei è rimasta girata tutto il tempo.. Pino ha un culo pazzesco, bello pieno,in più mi ha fatto un altro regalo senza volerlo c'erano le sue mutandine per terra.. Mmmm"
"minchia Luca io non avrei resistito"
"pino, ma ho anche un regalo per te... Gli ho fatto un piccolo video..."
"no Luca tu così mi fai impazzire.. Dai fammelo vedere"
In quel momento mi bloccai, una parte di me voleva spegnere il computer e non voler più sapere nulla, mentre un altra parte voleva andare avanti volevo sapere fino a che punto si sarebbe spinto mio figlio, naturalmente ero incredula, delusa non avrei mai lontanamente immaginato una cosa simile, anche perché Luca era un ragazzo intelligente, educato, era incredibile ciò che stava facendo era incredibile che avesse un tipo di perversione così, so che ci sono uomini che piace mostrare la propria donna e non giudico nulla, ma Luca mio figlio si eccitava chiaramente a mostrare sua mamma,che ero una donna tutt'altro che esibizionista, anzi il contrario, fatta di valori, e qui non si si trattava nemmeno più di fantasie come pensavo in principio ma di fatti concreti, per quello andai avanti a vedere la loro conversazione, volevo avere la conferma che mio figlio fosse eccitato da me anche se in realtà non avevo più molti dubbi, la cosa mi spaventava parecchio ma decisi di continuare a leggere..
"dammi un attimo pino che lo carico.."
"certo Luca ho tutto il tempo"
C'era il. Video di circa 4
Quattro minuti caricato, dove si vedeva che Luca attraverso lo specchio mi riprendeva mentre io ignara gli davo le spalle sotto la doccia, anche se lui chiaramente non interessavano le mie spalle, ma solo il mio culo, si vedeva anche il momento in cui raccoglie le mie mutandine e se le porta al naso, prima di strofinarle sulla cerniera dei pantaloni..
"allora pino ti piace il regalo che ti ho fatto?"
"Luca anche se non si vede in maniera limpida mi è già diventato duro... Mmmm"
"oh pino a chi lo dici.. Mmm"
"Luca te lo devo dire, mi sto segando.."
"anch'io pino.. Sai che non ci sono problemi anzi.."
"ma come è possibile che tuo padre non la scopa mai? Anzi come è possibile che non la scopa nessuno.. Guarda lì che culo.. Mmmm.. Ohh Luca li bastava farle appoggiare le mani sulla parete, farla piegare appena appena.. Mmmmm.."
"mmmm si pino"
"senti Luca voglio chiederti un favore sempre se vuoi non sentirti obbligato ma so che possiamo divertirci"
"certo pino dimmi pure"
"anche se mi hai detto che con tuo papà non fa niente perché non ti compri una spy cam e La metti in camera sua? Magari qualcosa fa, o mal che vada si cambia, prova anche a fargli dei piccoli video come stasera nella sua quotidianità, dai adesso che arriva anche l'estate cazzo si metterà qualcosa di corto o leggero no? “
"pino posso provare dammi un po' di tempo e vediamo cosa riesco a fare"
"dai un corpo così non merita di non essere apprezzato no?"
"hai assolutamente ragione pino.. Ma secondo te è brava a fare i pompini? Mmmm"
"mmmm Luca ma certo che è brava, già me la immagino che mentre lo succhia si tiene le tette in mano e ti guarda verso gli occhiali... Che troia mmmm"
"che sogno che sarebbe.."
"Luca devo scappare ora.. Ma fatti sentire e pensa a quello che ti ho detto"
"certo pino ci sentiamo presto"
Riamasi attaccata a quello schermo per alcuni minuti, non potevo più fare finta di niente dovevo assolutamente intervenire il problema e che non sapevo assolutamente come è anche nei giorni successivi non riuscivo a trovare una soluzione, perfino la notte facevo fatica a dormire, il giorno addirittura cercavo di evitare di stare sola con mio figlio e avevo quasi paura a farmi la doccia per il timore di essere spiata anche se sapevo che non lo stava ancora facendo era questione di tempo sempre meno tempo..
Una sera mentre ero sul divano a guardare la TV pensavo a tutto ciò che stavo vivendo, a come mi aveva turbato, al fatto di come Luca riuscisse a interpretare il ruolo di figlio perfetto e a nascondere questa sua perversione in maniera lucida e soprattutto al fatto che io non riuscivo ad intervenire, avevo pensato di tutto perfino di parlare con uno psicologo, perché non avevo il coraggio di dirgli nulla, mi imbarazzava anche se ero arrabbiata potevo capire le fantasie (anche se non era più un ragazzino), anche le sbiarciate che daverro non potevano essere molte per il mio modo di vestire, potevo capire anche le foto, anche se era comunque immorale, ma farle pure vedere a uno sconosciuto era davvero tanto..ma a lui che gli potevo dire? Era sempre mio figlio e lo conoscevo bene non avrebbe mai fatto male a nessuno, allora ho iniziato a pensare in modo diverso e mi dicevo.
"alla fine tutti possono avere delle trasgressioni, una può essere più folle di un altra ma chi non le ha?, poi non è che una persona è brava o meno brava da come interpreta il sesso, c'è chi si eccita in una maniera chi in un altra, se non avessi mai scoperto tutto ciò avrei un pensiero per lui di un figlio perfetto... Perché dovrei cambiare idea? "
Non so se il ragionamento che facevo era giusto o era per autoconvincermi,anzi pensavo a me stessa che non ho praticamente mai trasgredito in vita mia e che ormai anche il poco sesso della mia vita era pure già qualcosa di lontano..
Una sera a cena eravamo a tavola e stavamo discutendo perché mio figlio non voleva venire alla comunione di un suo cugino, nipote di mio marito che ci teneva molto, io capivo un po' tutti e due ma era normale che un ragazzo di 25 anni la domenica non la volesse buttare ad una comunione con i parenti ma mio marito insisteva ma lui non ne voleva sentire e quella discussione si riaccendeva ogni volta che si stava insieme.
Un giorno andai in un centro commerciale per prendermi un vestito per la cerimonia, mentre ero nel camerino dopo essermene provati diversi, avevo indosso un vestito rosso,mi guardavo allo specchio come mi stava, la gonna fino appena sopra il ginocchio ma con uno spacco laterale, mi stava aderente, come la parte sopra, forse era anche un pelino stretto tanto da far pronunciare le mie forme, mi guardavo, mi giravo per vedere come mi stava anche dietro spontaneamente ridendo dissi tra me e me..
"secondo me se Luca mi vede vestita così si convince"
Il tempo di pensarlo e la commessa mi chieda come va, non ci penso nemmeno, gli dico che è perfetto e lo compro.
Ero in macchina per tornare a casa e non pensavo minimamente alla cavolata che mi era venuta in mente, ma pensavo se potessi avere un paio di scarpe a casa e che calze potevoindossare visto comunque la primavera inoltrata e che temperatura ci potesse essere la domenica.
Arrivo 'la domenica mattina mio marito si stava preparando un un bagno io ero Nell altro mentre mio figlio dormiva ancora Nell' intenzione di non venire alla comunione, mi stavo preparando mi stavo vestendo dopo la doccia, un pochino di trucco, mi misi delle calze nere leggere, e un paio di scarpe con un tacco non esagerato ma era già tanto per me mentre uscivo dal bagno mio marito mi disse
"allora quello non viene proprio che figura"
Mi stavo mettendo una giacchetta nera sopra ma non so perché ci pensai un attimo e non la misi in un primo momento..
"aspetta provo a chiederglelo un ultima volta"
Stavo salendo le scale, il rumore dei tacchi sul pavimento mi tremavano un po' le gambe..
"ma che sto facendo? Voglio convincere mio figlio a venire alla comunione facendomi vedere un po' elegante?"
Lo pensavo ma non mi fermavo ero diretta in camera sua, entrai con decisione,si sveglio' immediatamente..
"mamma ma che fai sto dormendo!!! “
Nel frattempo apri' gli occhi quasi a rimproverarmi..
" dai Luca ma perché non vieni è solo per qualche ora "
Mi guardò per qualche secondo senza rispondere mi stava squadrando e forse non si accorgeva nemmeno, io gli sorridevo..stava già cambiando idea ma faceva finta di essere ancora molto dubbioso..
"ma mamma non lo so, poi mi devo ancora preparare voi siete già pronti"
"dai Luca se ti muovi ci metti poco"
"e va bene dai mi hai convinto"
"bravo tesoro".
Nel frattempo faceva di tutto per temporeggiare per non farmi uscire dalla sua stanza..
"aspetta mamma dammi un consiglio sulla camicia vorrei mettere quella bianca"
"Luca con tutte quelle che hai proprio quella bianca che è da stirare? “
" si dai è la più nuova e la più bella "
" dai te la stiro ma muoviti "
Mio marito nel frattempo già in ritardo era impaziente decise di iniziare ad andare verso la chiesa dicendomi che ci saremmo visti lì.
Stavo stirando la camicia a Luca mentre lui era in bagno ad un certo punto mi chiamò.
" mamma ci sono è pronta? "
" e un attimo luca due minuti"
Sentivo il fono che andava e luca mi chiamò ancora.
"mamma me la porti?"
Stavo portando la camicia a Luca prima di entrare in bagno ero tesa, preoccupata, era una sensazione, avevo timore di trovarmi in una situazione imbarazzante ma il fono che andava mi tranquilizzava un pochino,mi fermo un attimo davanti allo specchio della sala mi guardo ancora sospiro, vado verso il bagno...
"Luca posso entrare?"
"vieni mamma"
Entro, c'è Luca davanti allo specchio che si sta asciugando i capelli, con ancora addosso l'accappatoio, avevo la sua camicia in mano, il suo accappatoio allacciato ma lasciato volontariamente aperto, come se non si accorgesse, ma il mio occhio cadde subito tra le sue gambe quasi appoggiate al lavandino, Luca era eccitato, aveva il cazzo duro, faceva finta di nulla, che non si accorgeva che si vedeva tutto nonostante l'accappatoio fosse allacciato, anch'io però facevo finta di nulla ma non riuscivo a non guardare, ed ora ero io a temporeggiare per non uscire subito dal bagno..
"Luca che pantaloni metti!?"
"quelli neri mamma stanno bene con la camicia"
"si vero, dai ti aspetto fuori"
Uscì dal bagno, ero frastornata assolutamente non lucida non riuscivo a ragionare tanto che dopo meno di un minuto con una scusa gli chiedo di rientrare..
"Luca scusa posso entrare che mi metto un goccio di profumo? “
“si si entra"
Luca era un boxer, vedevo il suo pacco gonfio, era ancora eccitato, voleva farsi trovare un quella situazione e ci era riuscito ed io non solo ci ero cascata ma sono addirittura rientrata perché volevo rivederlo, e non so nemmeno il motivo ma mi era venuto tutto in maniera naturale..
Siamo finalmente pronti per andare, in macchina cercavo di essere il più normale possibile, ma non nego che ero scossa da ciò che era successo, in macchina già faceva caldo, volevo aprirmi la giacchetta ma non lo facevo mi sentivo in imbarazzo, mi sembrava un gesto provocante, anche se non lo era per nulla, lui era allegro e parlava tranquillo, sotto i suoi occhiali da sole neri, da seduta lo spacco della gonna scopriva la mia coscia, mi chiedevo se stava guardando, non vedevo l'ora di arrivare in chiesa, di togliermi un po' di agitazione che avevo addosso.
Dopo la cerimonia, andammo al ristorante, non eravamo allo stesso tavolo, questo finalmente mi tranquilizzo, anche se il mio pensiero era sempre lì, come se vivevo due vite parallele, ogni tanto lo guardavo, ma solo per capire se lui lo stava facendo con me, o se mi stava facendo qualche foto o qualche video di nascosto, e fino a quel momento non mi sembrava, quindi io mi sentivo più tranquilla, tanto che per un po' non ci ho più pensato e mi sono lasciata andare alla festa, mangiando e bevendo anche un pochino, non lo facevo mai, sopratutto mi bastava poco per essere solo brilla, avevo caldo, ho aspettato il momento che Luca mi guardasse appena ne ero certa, mi tolsi la giacca, ed ecco che lui con modo indifferente cercava di mettersi in una posizione più comoda per guardami, aveva il telefonino in Mano, ero certa che stava cercando di fotografami, solo che quella volta non facevo nulla per nascondermi ma tutt'altro, cercavo anch'io come faceva lui di mettermi nella posizione migliore senza dare sospetti come se quello era un modo di difendermi in realtà non lo era, ma era un modo di farmi notare, anche quando si andava nel giardino fuori, o mi sedevo su un divanetto, avevo la sensazione di essere seguita, continuamente osservata, ma il mio far finta di nulla mi giustificava da me stessa che non stavo facendo nulla di male.
La sera mentre ero nel letto pensavo a tutta la giornata, da tutte quelle piccole situazioni che erano successe capivo che continuavo a cambiare idea, nel mio modo di ragionare, quando ero lucida mi davo della pazza, anzi che dovevo intervenire a far finire quella situazione, e invece a volte lasciavo le cose andare così, addirittura quasi partecipavo e assecondavo luca e non mi sembrava nulla di male,magari per giorni avevo l'idea della mamma arrabbiata, delusa e triste, mentre per altri giorni la cosa mi incuriosiva, e non facevo apposta ad essere così mi veniva naturale.
Curiosità che una mattina non riuscivo a trattenere mentre pulivo la sua camera, guardavo il PC e mi dicevo..
"non accenderlo non ci pensare"
Ma non ci riuscivo ero troppo curiosa e così accesi il PC, per vedere se Luca è pino avessero parlato ancora di me e infatti, Luca mi aveva fatto un sacco di foto alla comunione, condividendole con il suo amico,quel signore pronto ad ascoltare tutte le sue perversioni.
Luca gli aveva raccontato anche di quando ero entrata in bagno anche se non ne avevo bisogno era la conferma che l'aveva fatto a posta..
"ma Luca pensi si sia accorta?"
"si pino ne sono certo, anzi dopo è voluta pure rientrare"
"Luca per me dovresti provarci realmente"
"e lo so pino ma non è facile devo trovare il momento giusto e l'occasione giusta"
"certo non avere fretta, per me lei ha capito vedi un po' come si comporta, cerca sempre di più il contatto con lei, abbracciala, faglielo sentire, e vedi le sue reazioni"
"ci proverò pino"
"Luca nel frattempo non te la prendi se me lo tiro fuori e mi faccio una sega sulle sue foto vero? “
“mmmmm no pino anzi secondo me è contenta pure lei.."
"mmmm Luca che tettone Che ha, ti prego devi troppo riuscire a fargli un video nuda la voglio vedere"
"ohh sii pino già prenotata la spy cam"
"mmm bravo fatti sentire e salutami la porca"
Riuscivo a sorprendermi sempre, anche se lo sapevo che lo avrebbe fatto, ma avevo paura soprattutto perché se Luca davvero ci avrebbe provato naturalmente lo avrei respinto ma poi sarebbe stato un casino anche per il nostro rapporto, probabilmente in realtà non pensavo che avesse il coraggio di provarci veramente quindi mi calmai abbastanza in fretta, ma avevo il problema che a mia insaputa voleva riprendermi nuda in qualche maniera,in qualche modo dovevo evitarlo.
Passarono i giorni, ogni volta che entravo in doccia cercavo dove poteva nascondere la videocamera, praticamente ogni giorno guardavo il PC per vedere se lo aveva fatto o se aveva parlato con pino, ma notavo che in realtà lui lo cercava ma Luca non rispondeva, e che i consigli dati luca non li stava seguendo, anzi notavo luca sempre più distaccato da quella situazione, forse aveva cambiato idea, forse aveva capito che stava esagerando, ero finalmente più rilassata forse finalmente quella situazione era arrivata alla fine.
In realtà c'era una ragione in tutto questo, Luca si stava frequentando con una ragazza e sembrava anche abbastanza preso, ne ero felice forse gli era servito per allontanarsi da certe idee, solo che più passavano i giorni più il problema iniziavo ad essere io, si perché inspiegabilmente iniziavo ad essere gelosa, iniziava a mancarmi le sue attenzioni e anche se continuavo a ripetermi che stavo diventando pazza quelle attenzioni mancavano, sia chiaro non avrei fatto nulla con Luca, ma semplicemente mi mancavano le sue attenzioni.
È arrivò il giorno che mi mancavano in maniera particolare erano passati mesi ormai, e lui non aveva nemmeno l'ombra di quei pensieri, non so cosa mi prese,eravamo a casa soli, decisi di farmi una doccia, volontariamente lasciai l'accappatoio sulla sedia in cucina mentre Luca era in sala a guardare la tele, entrai in bagno mi tremavano le gambe, mi spogliai, mi guardavo, mi toccavo le tette,si lo ammetto ero eccitata, non mi sentivo così da anni.. Pensavo..
"ma perché non mi guardi più luca?, perché non entri adesso in bagno?, non ti piacciono più le forme di tua mamma?"
Entrai in doccia non riuscivo a pensare ad altro dopo circa dieci minuti alzai la voce..
"Luca scusa ho lasciato l'accappatoio in cucina me lo porti?"
Aspettavo solo che lui apriva la porta..
"posso entrare mamma?"
"si vieni pure"
Anche questa volta ero girata non avevo il coraggio, sentivo lui in bagno che mi diceva qualcosa ma non avevo l'attenzione di seguirlo volevo solo che non usciva e infatti prese ancora la scusa di lavarsi i denti..
Presi un attimo di coraggio, mi girai, tenevo gli occhi chiusi, volevo che si goddesse lo spettacolo, mi sciacquavo e mi toccavo il corpo, lui era lì, chiudo l'acqua mi metto l'accappatoio esco, lui ancora non esce, siamo uno a fianco all altro, io Che mi asciugo i capelli con una salvietta lui che continua a lavarsi i denti, lascio l accappatoio un po' aperto sopra, voglio fargli vedere lo spacco delle mie tette, voglio fargli vedere quello che non ha mai visto, non parliamo ma noto che mi guarda..
"Luca finisci pure, io vado in camera a vestirmi"
Non dice nulla, mi guarda,prendo la roba sporca ma volontariamente gli lascio le mie mutandine e il mio reggiseno vado in camera e ho solo una speranza, che gli sia piaciuto lo spettacolo, che si sia eccitato, che quella situazione gli ha risvegliato l'attrazione verso di me..
Mi vesto in qualche minuto, quando torno lui è ancora un bagno,quando esce aspetto solo un attimo, entro mi chiudo dentro, il mio intimo era stato spostato, aspetto qualche secondo di timore, lo prendo mano, ho un attimo di sospiro, sono incredula, le mie mutandine e il mio reggiseno sono leggermente sporchi, me era fresco, non avevo dubbi luca si era segato, non aveva avuto il coraggio di venire completamente sul mio intimo, ma aveva lasciato tracce evidenti, da una parte era quello che volevo, ma averne la certezza era un altra cosa, e l'avevo eccitato volontariamente, me lo immaginavo mentre si segava con il mio intimo, mi stavo eccitando, quel pensiero mi stava mandando in tilt, pensavo al suo cazzo duro, mi interessava solo quello quanto mi sarebbe piaciuto vederlo, dovevo toccarmi, non potevo più controllami così la mia mano scivolò tre le mie gambe ero sorpresa da quanto ero eccitata..
"Luca amore... Mi sto toccando per te, allora ti piaccio ancora, cosa ti farei, e cosa mi farei fare, farei qualsiasi cosa tu voglia.."
Quelli erano i miei pensieri mentre mi toccavo fu qualcosa che piegò le gambe..
Nei giorni successivi facevo finta di niente, esattamente come faceva lui, ma un giorno metre ero in camera mi accorsi che c'era tra 2 libri c'era la spy cam, non riuscivo a capire se era accesa, ero agitata e continuavo ad uscire ed entrare dalla camera, facevo finta di non averla vista, ero in casa da sola, i miei pensieri erano in conflitto, se era accesa e mi sarei spogliata lui avrebbe registrato tutto, sinceramente non me la sentivo, ma volevo capire se era in funzione, e c'era solo un modo per saperlo.. Spogliarmi.
Avevo deciso di rimanere solo in intimo, così con calma mi tosli il maglioncino, poi i pantaloni, piegavo la roba, la mettevo sul letto, per rimanere così il più possibile, non so cosa mi prese, mi misi davanti allo specchio nella posizione di guardami il culo, tirai dentro le mie mutandine e mi guardavo, cose che una donna nella sua intimità può fare, ma no se sa di essere spiata dal proprio figlio.
Così mi rivestì, e aspettai qualche giorno per vedere se Luca registrato il video.
Aspettai un giorno a casa da sola, avevo una strana eccitazione, non ero mai stata così nemmeno da ragazza, ma aspettavo solo di aprire il PC..
Luca naturalmente non aveva aspettato tempo per vederlo e per farlo vedere a pino,il video questa volta era di una qualità eccellente e lo spettacolo è stato apprezzato molto..
"hai visto pino come si guarda il culo?"
“mmmm Luca Luca Luca.. Ho aspettato tanto ma ne è valsa la le pena.. "
" non avrei mai pensato di vederla così.. "
" che culo, che tette.. Luca non ti offendere ma ha proprio una faccia da troia "
" pino me la sto immaginando che ce lo succhia a tutti e due "
" mmmmmm puttana "
" pino ti posso chiamare un attimo? “
"certo sono a casa da solo"
Cazzo si erano sentiti al telefono non ero quindi riuscita a capire il resto della conversazione, certo sentire quel linguaggio non è che mi piaceva però pure io ci avevo messo del mio,ma il fatto di fare finta di niente mi faceva sentire tranquilla non chiedetemi perché.
Passavano i giorni non riuscivo più a capire se Luca usava ancora la spy cam, ma arrivò il giorno del mio compleanno.
Avevo organizzato una piccola festa con parenti e alcuni amici famiglia una cosa molto tranquilla come era nella nostra tradizione, non nego che più si avvicinava il giorno del mio compleanno più pensavo che quelle erano sempre le occasioni per mio figlio di fotografarmi di nascosto approfittando di un po' di confusione generale, la cosa come avete capito mi metteva sempre nello stesso stato, pensieri su pensieri, che erano difficili da gestire, sapevo che anche non mettendo vestiti esagerati a lui bastavano per cambiare completamente il modo di vedermi, e quindi mi creavano disagio qualsiasi cosa io facessi mi sembrava di provocarlo anche se non era così,ma la mia testa mi faceva pensare così.
Così quella volta decisi di vestirmi nella maniera più sobria possibile, un paio di pantaloni e un maglioncino, per nulla diversa dalla mia quotidianità, e ricordo perfettamente la delusione che riuscivo a vedere sul suo volto, ormai avevo imparato a capirlo e senza che lui dicesse nulla percepivo le sue reazioni tanto che a metà festa decise di uscire con gli amici.
La verità? Il fatto di averlo deluso mi dispiaceva. E durante la serata era questo il mio unico pensiero.
Aprivo i regali ricevuti, tutte cose molto molto semplici a parte una mia sorella che lavorava per un agenzia di viaggio mi regalo' 10 giorni con le in un villaggio in Egitto,quella fu davvero una sorpresa per me visto che avevo sempre rinunciato a molto nella vita mettendo davanti sempre le priorità della famiglia, quindi ne ero chiaramente contenta, poi forse staccare un attimo da tutto mi avrebbe fatto anche bene.
Poi c'era il regalo di Luca, mi aveva dato un buono da spendere in un grosso negozio di abbigliamento in un paese vicino al nostro,
non ero una abituata allo shopping quindi anche quello per me fu'in regalo molto apprezzato.
I miei giorni passavano sempre con il sospetto di essere spiata da Luca, anche se quando ero io a spiare il suo PC non trovavo nulla, avevo sempre paura che o in bagno o in camera o in qualsiasi situazione ci fosse una microcamera pronta a riprendermi vivevo costantemente nel dubbio anche se poi ero smentita dai risultati che guardavo sul suo PC, l unica certezza che avevo ero I suoi sguardi verso di me che anche se non sempre erano di pura carica erotica.
Questo mio vivere mi limitava anche nelle cose più banali, per esempio dire una parola che potesse essere anche maliziosa o mangiare una banana o un gelato in sua presenza, addirittura mettermi una maglietta appena appena scollata o attillata, era come un invito per lui da parte mia, ma insomma io anche non volendo mostrarmi avevo le mie forme mica potevo nasconderle.
Stava arrivando anche il giorno della mia vacanza con mia sorella era una benedizione per me, anche se solo per 10 giorni potevo andare lontano da tutto e da tutti quei pensieri che ormai facevano parte della mia vita, così prima di quella vacanza volevo andare a comprarmi qualcosa con il buono regalo di Luca.
Così un giorno senza nemmeno pensarci volevo quasi metterlo alla prova, dico subito che fuori dalle mura di casa luca ed io non avevamo Mai diviso del tempo se non per motivi familiari così gli chiesi..
"Luca senti devo andare a prendere qualcosa con il tuo buono regalo non è che andiamo insieme così se vuoi ti prendi qualcosa anche tu"
Per lui fu una novità quella mia richiesta e anche la sua risposta era molto dubbiosa.
"boh mamma non lo so non è che ho tutta sta voglia"
"dai il regalo è tuo magari mi consigli"
Per lui fu un illuminazione.
"dai va bene un pomeriggio quando vuoi sul tardi andiamo"
"ma io pensavo di andarci oggi non ho nulla da fare"
"e dai va bene mi organizzo e andiamo".
Così nel pomeriggio andammo un questo grosso negozio di abbigliamento, tre piani, dove il piano centrale era tutto per donna.
Così iniziai a dare un occhiata qua e là, e anche a provare qualcosa, lui era molto indifferente, distaccato, pensava ad una cosa normale non poteva immaginare che un realtà io volevo metterlo alla prova..
"dai Luca però dovevi darmi qualche consiglio guarda un po' in giro"
Volevo capire se avesse avuto il coraggio di propormi qualcosa di diverso da come mi vestivo io, ma vedeco che guardava ma non ne aveva il coraggio, così ne scelsi uno io.
Lo indossai, ero nel camerino, era un vestito abbastanza elegante, chiaramente da sera, era nero lucido, corto non esageratamente, ma il pezzo sopra aveva una fascia centrale in organza nera, quindi completamente trasparente, si vedeva una buona parte di reggiseno, non era un vestito volgare, ma non era un vestito che io avevo mai indossato era molto carino, ma diciamo la verità, lo poteva mettere chi aveva voglia di farsi guardare le tette, ed io con la mia quarta abbondante non sarei passata inosservata, non sapevo se chiedere consiglio ma trovai il coraggio lo chiamai quasi a bassa voce per non farmi sentire da nessun altro, sopratutto per non farmi vedere..
"Luca guarda qua un attimo, è carino ma non mi ero accorta che era così"
Mentre lo dicevo guardavo il pezzo trasparente, lui probabilmente non si rendeva nemmeno conto della faccia che faceva, ma il suo sguardo diceva una cosa ma lui ne disse un altra..
"no mamma è carino vedi tu"
"e però come sei questo non è un consiglio"
La sua risposta però mi spiazzo' perché me la diede con una convinzione che fino a quel momento non aveva.
"se ti dico che ti sta benissimo lo prendi?"
“si "
" per me ti dona, poi quel vedo non vedo é intrigante "
" ok accetto il consiglio lo prendo "
Chiusi il camerino e mi venne da sorridere,pemsai.
" si come no, vedo non vedo qui si vede tutto e ti è pure piaciuto"
Comprai un altro vestito sono sincera non volevo far vedere il vestito preso a mio marito, so che non se ne sarebbe nemmeno accorto ma se mi avesse fatto qualche domanda non volevo farmi trovare impreparata,mi ripetevo che ero pazza ma stavo finendo in un vortice senza nemmeno rendermi conto.
Arrivò il giorno che andai in vacanza con mia sorella, quella penso che davvero fu una svolta decisiva della mia vita..





scritto il
2020-10-02
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