Prima esperienza nera 1.0
di
Giorgiaculo
genere
prime esperienze
A quel tempo avevo 18 anni, ero alta poco più di 1.60 m e magra (la circonferenza dei fianchi non superavano gli 80 cm). La cosa che amavo più del mio corpo in quel periodo erano i miei capelli marroni e lisci che mi arrivavano quasi al culo. Avevo una seconda piena di seno. Faccia carina e occhi verdi scuro. Non ero la ragazza più bella che esisteva al mio paese, ma non mi potevo lamentare e poi il mio corpo mi piaceva. Ma ora basta descrivermi, perché sarei andata tranquillamente avanti scrivendo tutto il racconto descrivendomi, ma devo raccontarvi di altro.
Era un sabato sera, una festa di fine estate era ancora caldo per cui ho scelto un vestitino corto: mi arrivava a metà coscia, lasciava leggermente intravedere il mio seno. Capelli rigorosamente sciolti. Tacchi sì però bassi, perché altrimenti a fine serata avrei avuto i piedi distrutti. Sotto il vestito un reggiseno color carne e un perizoma. Quando vado a delle feste mettevo sempre delle mutande provocanti perché non sapevo cosa potesse succedere (solo quando ero single).
Di preciso non mi ricordo i dettagli di quella festa un po’ per l’alcol (non bevevo troppo, normalmente volevo rimanere sempre un po’ lucida) un po’ perché è passato un anno. Sicuramente mi sarò fatta qualcuno, ma verso metà serata mi trovo a ballare con Sekou. Era abbastanza famoso tra le ragazze della zona, non tanto per la sua bellezza, ma per un’altra sua dote. Era nero, non un nero maculato, ma nero nero. E forse basta questo per dire tutto. Alto almeno 1.90, la mia testa gli arrivava un po’ sotto la spalla. Abbastanza muscoloso soprattutto nelle braccia ma con una faccia così così. Aveva 7 o 8 anni più di me.
Aveva una certa fama: ogni festa si scopava qualcuna. Mi sa che quel sabato aveva puntato me. So che all’inizio ero in pista con una mia amica e dopo stavo ballando con lui. All’inizio abbastanza distanti poi sempre più vicini finché non ci baciamo. Mi chiede di uscire dalla pista, acconsento faccio un cenno alla mia amica e lei capisce tutto e ci appartiamo in una zona più tranquilla. Siccome era una festa all’aperto non è stato difficile da trovare il luogo con meno gente e li riparte un limone. Lui ovviamente comincia a palparmi il culo. Per prendere un po’ di fiato ci stacchiamo un attimo e lui mi mette una mano su una tetta. Normalmente gli avrei tirato uno schiaffo in faccia, ma non so perché forse per eccitazione del momento, forse perché lui ci sapeva veramente fare, forse perché volevo verificare la sua fama, forse bho… ci sono stata. Poco dopo la mano entra nel vestito e mi palpa la tetta da dentro ed in un attimo me l’ha tirata fuori e me la stava succhiando. Poi come se niente fosse ricomincia a baciarmi, io con la tetta ancora mezza fuori. Pensavo che avrebbe abbassato un po’ il tiro e invece poco dopo sento una mano in mezzo alle gambe, lascio il bacio e mi allontano un po’ ma lui ci sapeva fare e mi riprende e io mi lasci sgrilletare. Ero eccitatissima ed abbastanza bagnata, a confermare la cosa è la sua mano che quando la tira fuori e me la mette in bocca la sento fradicia dei miei umori. Lui mi chiede: “Casa o bagno?”
Io subito non capisco cosa mi stia chiedendo “Cosa?”
“Ma dai cazzo! Dove vuoi che ti scopi? In bagno o ti porti a casa mia?”
Era arrogante al punto giusto. Quella sera avrei dovuto dormire a casa della mia amica forse avrei cambiato destinazione e quindi “Casa”.
Usciamo dal locale e lui mi fa salire in macchina, è una punto di 3-4 anni fa. Metto lo zaino con le mie cose nel dietro e salgo. Mi dice che non abitava tanto lontano tipo 5 minuti. Lui nel mentre si abbassa i pantaloni e le mutande e tira fuori il cazzo. “Dai vediamo cosa sa fare questa troietta” Penso fosse lungo almeno 15 cm ed era ancora moscio e bello grosso. Non so cosa mi ha stupito di più se fargli un bocchino o le dimensioni del suo cazzo. Comincio a succhiarglielo e lui intanto comincia a guidare per andare a casa. Ci ho messo parecchio perché diventasse duro, non mi era mai successo di metterci così tanto per far eccitare un ragazzo. Quando è diventato bello duro era enorme: le voci che giravano su di lui erano vere. Facevo fatica a tenerlo in bocca da quanto grosso era penso superasse di gran lunga i 20 cm di lunghezza.
Continua
Era un sabato sera, una festa di fine estate era ancora caldo per cui ho scelto un vestitino corto: mi arrivava a metà coscia, lasciava leggermente intravedere il mio seno. Capelli rigorosamente sciolti. Tacchi sì però bassi, perché altrimenti a fine serata avrei avuto i piedi distrutti. Sotto il vestito un reggiseno color carne e un perizoma. Quando vado a delle feste mettevo sempre delle mutande provocanti perché non sapevo cosa potesse succedere (solo quando ero single).
Di preciso non mi ricordo i dettagli di quella festa un po’ per l’alcol (non bevevo troppo, normalmente volevo rimanere sempre un po’ lucida) un po’ perché è passato un anno. Sicuramente mi sarò fatta qualcuno, ma verso metà serata mi trovo a ballare con Sekou. Era abbastanza famoso tra le ragazze della zona, non tanto per la sua bellezza, ma per un’altra sua dote. Era nero, non un nero maculato, ma nero nero. E forse basta questo per dire tutto. Alto almeno 1.90, la mia testa gli arrivava un po’ sotto la spalla. Abbastanza muscoloso soprattutto nelle braccia ma con una faccia così così. Aveva 7 o 8 anni più di me.
Aveva una certa fama: ogni festa si scopava qualcuna. Mi sa che quel sabato aveva puntato me. So che all’inizio ero in pista con una mia amica e dopo stavo ballando con lui. All’inizio abbastanza distanti poi sempre più vicini finché non ci baciamo. Mi chiede di uscire dalla pista, acconsento faccio un cenno alla mia amica e lei capisce tutto e ci appartiamo in una zona più tranquilla. Siccome era una festa all’aperto non è stato difficile da trovare il luogo con meno gente e li riparte un limone. Lui ovviamente comincia a palparmi il culo. Per prendere un po’ di fiato ci stacchiamo un attimo e lui mi mette una mano su una tetta. Normalmente gli avrei tirato uno schiaffo in faccia, ma non so perché forse per eccitazione del momento, forse perché lui ci sapeva veramente fare, forse perché volevo verificare la sua fama, forse bho… ci sono stata. Poco dopo la mano entra nel vestito e mi palpa la tetta da dentro ed in un attimo me l’ha tirata fuori e me la stava succhiando. Poi come se niente fosse ricomincia a baciarmi, io con la tetta ancora mezza fuori. Pensavo che avrebbe abbassato un po’ il tiro e invece poco dopo sento una mano in mezzo alle gambe, lascio il bacio e mi allontano un po’ ma lui ci sapeva fare e mi riprende e io mi lasci sgrilletare. Ero eccitatissima ed abbastanza bagnata, a confermare la cosa è la sua mano che quando la tira fuori e me la mette in bocca la sento fradicia dei miei umori. Lui mi chiede: “Casa o bagno?”
Io subito non capisco cosa mi stia chiedendo “Cosa?”
“Ma dai cazzo! Dove vuoi che ti scopi? In bagno o ti porti a casa mia?”
Era arrogante al punto giusto. Quella sera avrei dovuto dormire a casa della mia amica forse avrei cambiato destinazione e quindi “Casa”.
Usciamo dal locale e lui mi fa salire in macchina, è una punto di 3-4 anni fa. Metto lo zaino con le mie cose nel dietro e salgo. Mi dice che non abitava tanto lontano tipo 5 minuti. Lui nel mentre si abbassa i pantaloni e le mutande e tira fuori il cazzo. “Dai vediamo cosa sa fare questa troietta” Penso fosse lungo almeno 15 cm ed era ancora moscio e bello grosso. Non so cosa mi ha stupito di più se fargli un bocchino o le dimensioni del suo cazzo. Comincio a succhiarglielo e lui intanto comincia a guidare per andare a casa. Ci ho messo parecchio perché diventasse duro, non mi era mai successo di metterci così tanto per far eccitare un ragazzo. Quando è diventato bello duro era enorme: le voci che giravano su di lui erano vere. Facevo fatica a tenerlo in bocca da quanto grosso era penso superasse di gran lunga i 20 cm di lunghezza.
Continua
2
voti
voti
valutazione
6.5
6.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Prima esperienza nera 2.0
Commenti dei lettori al racconto erotico