Per Caso Quella Sera
di
Valentina88
genere
prime esperienze
Ciao a tutti, mi chiamo Valentina ho 31 anni e vivo in provincia di Torino da qualche anno, ho scoperto per caso questo sito e ho letto tante storie e molte mi hanno aperto la mente e altre mi hanno anche fatto godere, lo so può sembrare strano ma a me piace toccarmi leggendo racconti piccanti, perché mi immagino le scene ed è come ne facessi parte.
E con il tempo ho preso anche io la passione di scrivere che sia vero o di fantasia se è scritto bene e entra nei dettagli fidatevi tutti/e che vi ecciterete nel leggerlo e comincerete a toccarvi d'istinto mentre vi perdete nel racconto.
Mi descrivo e spetterà a voi giudicare ovviamente con l'immaginazione è un po diverso ma proviamoci dai...
Sono alta 1 metro e 60 capelli rossicci e lisci, occhi verdi e qualche lentiggine sulla parte superiore del naso.
Faccio yoga, mi alleno e vado a correre, per questo ho un bel fisico atletico e un culetto che chiunque mi passa accanto si gira per ammirarlo.
Con una terza di seno ma abbondante, labbra abbastanza carnose e uno sguardo che "incanta" come mi hanno detto parecchie volte.
Io mi definisco selvaggia sarà dal fatto che sono un'anima libera, mi piace godermi la vita e ogni istante magico che mi capita.
Ora però basta annoiarvi perché potrei andare avanti così mesi o forse anni..
Vado a raccontarvi una storia e spero vi piacerà tanto che la condividerete.
Era ferragosto di qualche anno fa... Io allora avevo 16 anni ero single ma di tanto in tanto, con amici, amici di amici talvolta anche con sconosciuti, conosciuti pochi attimi prima, la bottarella come si dice me la facevo dare anche perché a 16 anni per quanto mi riguarda pensavo al cazzo 24 ore al giorno, ne ero ossessionata e avevo sempre una voglia assurda che a volte scopare non bastava e a casa da sola nella mia camera mi sgrillettavo e mi penetravo il culo con uno e due dita.
Ora parte il mio racconto aprite la mente, liberatela dai pensieri... Immaginatevi le scene, entrate nella storia come se ne faceste parte, fino a che vi chiederete come può una storia a farmi reagire così?!
Era il 15 agosto, un caldo che neanche una doccia fredda poteva sconfiggere.
Dopo aver cenato in casa con i miei, andai in cameretta a prepararmi per uscire a farmi un giro, tutta sola, tanto per godermi un po di fresco della sera, trucco leggero, leggings, e top senza reggiseno e pancia scoperta quindi capezzoli abbastanza in evidenza così come la mia terza tonda con effetto push up, mentre uscivo e salutavo i miei anche a papà è caduto l'occhio sul mio culo sodo e ben visibile dai leggings attillati tanto che mi entrano nella riga del culo, fino a mostrare anche il perizoma che fa sempre la sua bella figura.
Uscì di casa mi accesi una sigaretta e m'incamminai nella via lungo un vialetto, sempre mezza deserta soprattutto alla sera.
Arrivai fino in fondo e poi ripresi la strada al senso contrario per tornare indietro, quando incontrai Nico, un mio compagno di scuola, ci salutammo con i baci sulle guance e poi continuò la strada con me per tenermi compagnia.
Mi volle offrire a bere una birretta con lui presa da un bangla che si trovava sul lato marciapiede, finita la bottiglia mentre camminavamo ci sedemmo su una panchina nel vialetto, in piena ombra, e lontana da qualsiasi altro essere eravamo solo io e Nico che chiaccheravamo, scherzavamo e ci prendevamo per il culo.
Io ad un certo punto mi sdraiai sulla panchina con le mie gambe sulle sue, mi guardò negli occhi e mi disse che quella sera ero diversa ed ero bellissima, io sorrisi e lo ringraziai.
Io gli dissi che anche lui era molto carino e che era un peccato fosse fidanzato con un altra nostra compagna, altrimenti tra noi poteva succedere qualcosa.
Lui mi disse che se fosse mai accaduto qualcosa tra di noi nessuno a parte io e lui potevamo raccontarlo alla sua fidanzata e che quindi sarebbe rimasto un segreto.
Notai che mi fissò le tette più volte ben volentieri e che parlava sempre meno, non capivo cosa stesse accadendo.
Ma con le gambe allungate sulle sue sentii una presenza sotto, una pulsazione... Capii che gli era venuto duro.
Gli chiesi così sfacciatamente... Mi scoperesti?
Lui rispose la risposta già ce l'hai sotto le tue gambe... In quell'attimo si avvicinò e con una mano mi prese la testa da dietro e iniziò a limonarmi, era fuori controllo allora anche io inizia a ficcargli la lingua in bocca e a stringerlo a me, era bello mi eccitava, e sentivo la figa che cominciava a bagnarsi,
Scesi con una gambe dalle sue ed ero con una sulla panchina e l'altra sulla sua, avvicinai la mano sopra la sua erezione e palpavo per sentire la quantità e la durezza di quanto lo stavo eccitando.
Lo sentivo bene era un ferro, e anche molto grosso, mentre continuavamo a limonarci gli tirai giù la tuta dalla vita fino alle ginocchia, e non ci potevo credere ma non aveva i boxer, non aveva niente, captai il cazzo che urto il mio braccio, glielo presi in mano e cominciai a segarlo.
Era spesso, molto venoso e cazzo sarà stato almeno un 16 17 centimetri non è il massimo ma a 16 anni credo non sia niente male. Continuai a segarlo lentamente, poi mi fermai e gli presi le palle in mano, erano lisce, ma grosse belle piene, molto calde, in quel momento sentivo le pulsazioni molto più forti e frequenti di prima, io ero un lago tanto da prendergli una mano e infilarmela dentro le mutande per fargli sentire come cazzo mi aveva ridotta.
Arrivati a tanto non potevo più resistere mi abbassai con la testa e glielo presi in bocca, gli leccai tutta la cappella intorno poi la succhiai.
E presi a fargli un pompino mentre lui mi stava masturbando con 2 dita dentro e con il pollice mi sgrillettava.
Lo presi tutto in bocca fino a sentire la cappella toccarmi la gola e arrivare a baciare le palle, presi ritmo e andai molto piu veloce, poi glielo leccai dalle palle alla punta più volte, presi anche le palle in bocca aspirandole, poi le leccai, e succhiando la cappellona lo ripresi in bocca continuando a spompinarlo, sentivo il cazzo perdere le prime gocce sulla mia lingua, io avevo l'orgasmo trattenuto a malapena e sentivo quel cazzo diventare sempre più duro, guardavo le vene quanto cazzo pulsavano, lui godeva, ma senza gridare, io godevo ma ero imboccata ma cazzo se godevo, come una cagna.
Di colpo sento calore nella mia bocca, stava venendo, sentivo i suoi orgasmi, mentre prendevo schizzi di sperma sulla mia lingua, una sfera di sborra nella mia bocca così incontenibile che fuoriusciva dagli angoli delle labbra.
La sua mano dentro la mia figa era fradicia che ormai entrava tutta, e ancora il suo cazzo che continuava a sputare nella mia bocca la calda crema tanto densa quanto infinita, contai 7 o 8 spruzzate da quel cazzone pieno di voglia, mi è completamente esploso in bocca, finite anche le ultime gocce risucchiate dalla mia lingua e dopo aver ingoiato tutto, lo presi nuovamente in bocca dalla testa, gliela lecca per bene, e lo succhiai ancora una volta fino in fondo, non ho lasciato neanche una goccia, io sono venuta almeno 3 volte.
Poi lui si tirò su la tuta, e mi disse che ero proprio una troia e che gli era piaciuto troppo e che avrebbe voluto il bis.
Io quella "troia" lo presi come un complimento, per me significava che sapevo far godere un uomo facendolo impazzire.
E gli dissi è piaciuto anche a me, e spero che il bis arrivi presto!
E dopo niente ci abbracciammo e ci salutammo con i baci sulle guance poi lui s'incamminò da una parte per tornare a casa e io dall'altra per lo stesso motivo.
Nessuno dei due vergine, ma prima volta insieme, e da quella sera capii che la mia bocca sa fare miracoli, e credo che ancora oggi non abbia perso quel dono.
Vi ringrazio per aver letto il mio racconto e spero vi sia piaciuto, un abbraccione e a presto!
Ciao da Vale :*
E con il tempo ho preso anche io la passione di scrivere che sia vero o di fantasia se è scritto bene e entra nei dettagli fidatevi tutti/e che vi ecciterete nel leggerlo e comincerete a toccarvi d'istinto mentre vi perdete nel racconto.
Mi descrivo e spetterà a voi giudicare ovviamente con l'immaginazione è un po diverso ma proviamoci dai...
Sono alta 1 metro e 60 capelli rossicci e lisci, occhi verdi e qualche lentiggine sulla parte superiore del naso.
Faccio yoga, mi alleno e vado a correre, per questo ho un bel fisico atletico e un culetto che chiunque mi passa accanto si gira per ammirarlo.
Con una terza di seno ma abbondante, labbra abbastanza carnose e uno sguardo che "incanta" come mi hanno detto parecchie volte.
Io mi definisco selvaggia sarà dal fatto che sono un'anima libera, mi piace godermi la vita e ogni istante magico che mi capita.
Ora però basta annoiarvi perché potrei andare avanti così mesi o forse anni..
Vado a raccontarvi una storia e spero vi piacerà tanto che la condividerete.
Era ferragosto di qualche anno fa... Io allora avevo 16 anni ero single ma di tanto in tanto, con amici, amici di amici talvolta anche con sconosciuti, conosciuti pochi attimi prima, la bottarella come si dice me la facevo dare anche perché a 16 anni per quanto mi riguarda pensavo al cazzo 24 ore al giorno, ne ero ossessionata e avevo sempre una voglia assurda che a volte scopare non bastava e a casa da sola nella mia camera mi sgrillettavo e mi penetravo il culo con uno e due dita.
Ora parte il mio racconto aprite la mente, liberatela dai pensieri... Immaginatevi le scene, entrate nella storia come se ne faceste parte, fino a che vi chiederete come può una storia a farmi reagire così?!
Era il 15 agosto, un caldo che neanche una doccia fredda poteva sconfiggere.
Dopo aver cenato in casa con i miei, andai in cameretta a prepararmi per uscire a farmi un giro, tutta sola, tanto per godermi un po di fresco della sera, trucco leggero, leggings, e top senza reggiseno e pancia scoperta quindi capezzoli abbastanza in evidenza così come la mia terza tonda con effetto push up, mentre uscivo e salutavo i miei anche a papà è caduto l'occhio sul mio culo sodo e ben visibile dai leggings attillati tanto che mi entrano nella riga del culo, fino a mostrare anche il perizoma che fa sempre la sua bella figura.
Uscì di casa mi accesi una sigaretta e m'incamminai nella via lungo un vialetto, sempre mezza deserta soprattutto alla sera.
Arrivai fino in fondo e poi ripresi la strada al senso contrario per tornare indietro, quando incontrai Nico, un mio compagno di scuola, ci salutammo con i baci sulle guance e poi continuò la strada con me per tenermi compagnia.
Mi volle offrire a bere una birretta con lui presa da un bangla che si trovava sul lato marciapiede, finita la bottiglia mentre camminavamo ci sedemmo su una panchina nel vialetto, in piena ombra, e lontana da qualsiasi altro essere eravamo solo io e Nico che chiaccheravamo, scherzavamo e ci prendevamo per il culo.
Io ad un certo punto mi sdraiai sulla panchina con le mie gambe sulle sue, mi guardò negli occhi e mi disse che quella sera ero diversa ed ero bellissima, io sorrisi e lo ringraziai.
Io gli dissi che anche lui era molto carino e che era un peccato fosse fidanzato con un altra nostra compagna, altrimenti tra noi poteva succedere qualcosa.
Lui mi disse che se fosse mai accaduto qualcosa tra di noi nessuno a parte io e lui potevamo raccontarlo alla sua fidanzata e che quindi sarebbe rimasto un segreto.
Notai che mi fissò le tette più volte ben volentieri e che parlava sempre meno, non capivo cosa stesse accadendo.
Ma con le gambe allungate sulle sue sentii una presenza sotto, una pulsazione... Capii che gli era venuto duro.
Gli chiesi così sfacciatamente... Mi scoperesti?
Lui rispose la risposta già ce l'hai sotto le tue gambe... In quell'attimo si avvicinò e con una mano mi prese la testa da dietro e iniziò a limonarmi, era fuori controllo allora anche io inizia a ficcargli la lingua in bocca e a stringerlo a me, era bello mi eccitava, e sentivo la figa che cominciava a bagnarsi,
Scesi con una gambe dalle sue ed ero con una sulla panchina e l'altra sulla sua, avvicinai la mano sopra la sua erezione e palpavo per sentire la quantità e la durezza di quanto lo stavo eccitando.
Lo sentivo bene era un ferro, e anche molto grosso, mentre continuavamo a limonarci gli tirai giù la tuta dalla vita fino alle ginocchia, e non ci potevo credere ma non aveva i boxer, non aveva niente, captai il cazzo che urto il mio braccio, glielo presi in mano e cominciai a segarlo.
Era spesso, molto venoso e cazzo sarà stato almeno un 16 17 centimetri non è il massimo ma a 16 anni credo non sia niente male. Continuai a segarlo lentamente, poi mi fermai e gli presi le palle in mano, erano lisce, ma grosse belle piene, molto calde, in quel momento sentivo le pulsazioni molto più forti e frequenti di prima, io ero un lago tanto da prendergli una mano e infilarmela dentro le mutande per fargli sentire come cazzo mi aveva ridotta.
Arrivati a tanto non potevo più resistere mi abbassai con la testa e glielo presi in bocca, gli leccai tutta la cappella intorno poi la succhiai.
E presi a fargli un pompino mentre lui mi stava masturbando con 2 dita dentro e con il pollice mi sgrillettava.
Lo presi tutto in bocca fino a sentire la cappella toccarmi la gola e arrivare a baciare le palle, presi ritmo e andai molto piu veloce, poi glielo leccai dalle palle alla punta più volte, presi anche le palle in bocca aspirandole, poi le leccai, e succhiando la cappellona lo ripresi in bocca continuando a spompinarlo, sentivo il cazzo perdere le prime gocce sulla mia lingua, io avevo l'orgasmo trattenuto a malapena e sentivo quel cazzo diventare sempre più duro, guardavo le vene quanto cazzo pulsavano, lui godeva, ma senza gridare, io godevo ma ero imboccata ma cazzo se godevo, come una cagna.
Di colpo sento calore nella mia bocca, stava venendo, sentivo i suoi orgasmi, mentre prendevo schizzi di sperma sulla mia lingua, una sfera di sborra nella mia bocca così incontenibile che fuoriusciva dagli angoli delle labbra.
La sua mano dentro la mia figa era fradicia che ormai entrava tutta, e ancora il suo cazzo che continuava a sputare nella mia bocca la calda crema tanto densa quanto infinita, contai 7 o 8 spruzzate da quel cazzone pieno di voglia, mi è completamente esploso in bocca, finite anche le ultime gocce risucchiate dalla mia lingua e dopo aver ingoiato tutto, lo presi nuovamente in bocca dalla testa, gliela lecca per bene, e lo succhiai ancora una volta fino in fondo, non ho lasciato neanche una goccia, io sono venuta almeno 3 volte.
Poi lui si tirò su la tuta, e mi disse che ero proprio una troia e che gli era piaciuto troppo e che avrebbe voluto il bis.
Io quella "troia" lo presi come un complimento, per me significava che sapevo far godere un uomo facendolo impazzire.
E gli dissi è piaciuto anche a me, e spero che il bis arrivi presto!
E dopo niente ci abbracciammo e ci salutammo con i baci sulle guance poi lui s'incamminò da una parte per tornare a casa e io dall'altra per lo stesso motivo.
Nessuno dei due vergine, ma prima volta insieme, e da quella sera capii che la mia bocca sa fare miracoli, e credo che ancora oggi non abbia perso quel dono.
Vi ringrazio per aver letto il mio racconto e spero vi sia piaciuto, un abbraccione e a presto!
Ciao da Vale :*
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