Solo Mio Solo Tua
di
Carlotta
genere
etero
Aprirti i pantaloni e cacciartelo fuori mi eccita così tanto da farmi sentire davvero capace di qualsiasi cosa.
Ogni volta che ti abbasso le mutande, che prendo il tuo cazzo e lo porto alla bocca, ti sento mio, solo mio.
Mi piace succhiartelo, come ora, guidata dalla tua mano nei capelli che mi avvicina e mi allontana come meglio gli pare.
Lo sguardo che fai quando mi vedi giù, sulle ginocchia, pronta a farti godere, mi fa venire così voglia di fare l’amore che non posso aspettare.
Mi devo toccare.
Mi sfioro mentre lo bacio piano.
La mia intimità è calda e umida come la saliva che ti bagna il cazzo mentre lecco.
Lo sento crescere ad ogni nuova spinta e il pensiero che mi verrai in gola mi porta ad essere più troia.
Lo caccio fuori e me lo passo sul viso prima di leccarti le palle e ingoiarlo di nuovo.
È grande.
Lo sento quando dalla cappella arrivo fino alla base. Mi riempie la bocca, non mi fa respirare.
Quanto sbatte, quanto tira, stai per venire.
Mi spruzzi in bocca e il sapore dello sperma sulla lingua mi fa venire più voglia ancora.
Ho avuto la mano nelle mutandine per tutto il tempo del pompino.
“Lo vuoi il cazzo, ora?”
“Lo voglio sempre”
“E dove?”
“Dentro”
“Dentro dove”
“Nella figa”
“Te la sei toccata per tutto il tempo, non hai resistito.”
“Scopami ora, lo sai che ti voglio”
“Che vuoi?”
“Te”
“E allora vieni qui, togli la maglietta.”
“Anche il reggiseno?”
“Si voglio vedere il tuo bel seno”
“Eccolo qui..”
“Avvicinalo al mio cazzo, così mi viene di nuovo duro”
“Ecco, brava, che belle tette”
“Ora si che voglio scoparti la figa”
Aprire le cosce e farmelo mettere dentro mi fa godere così tanto che ansimo come una puttana.
Ogni volta che mi abbassi le mutande, che mi infili il cazzo dentro e mi scopi, mi sento tua, solo tua.
Ogni volta che ti abbasso le mutande, che prendo il tuo cazzo e lo porto alla bocca, ti sento mio, solo mio.
Mi piace succhiartelo, come ora, guidata dalla tua mano nei capelli che mi avvicina e mi allontana come meglio gli pare.
Lo sguardo che fai quando mi vedi giù, sulle ginocchia, pronta a farti godere, mi fa venire così voglia di fare l’amore che non posso aspettare.
Mi devo toccare.
Mi sfioro mentre lo bacio piano.
La mia intimità è calda e umida come la saliva che ti bagna il cazzo mentre lecco.
Lo sento crescere ad ogni nuova spinta e il pensiero che mi verrai in gola mi porta ad essere più troia.
Lo caccio fuori e me lo passo sul viso prima di leccarti le palle e ingoiarlo di nuovo.
È grande.
Lo sento quando dalla cappella arrivo fino alla base. Mi riempie la bocca, non mi fa respirare.
Quanto sbatte, quanto tira, stai per venire.
Mi spruzzi in bocca e il sapore dello sperma sulla lingua mi fa venire più voglia ancora.
Ho avuto la mano nelle mutandine per tutto il tempo del pompino.
“Lo vuoi il cazzo, ora?”
“Lo voglio sempre”
“E dove?”
“Dentro”
“Dentro dove”
“Nella figa”
“Te la sei toccata per tutto il tempo, non hai resistito.”
“Scopami ora, lo sai che ti voglio”
“Che vuoi?”
“Te”
“E allora vieni qui, togli la maglietta.”
“Anche il reggiseno?”
“Si voglio vedere il tuo bel seno”
“Eccolo qui..”
“Avvicinalo al mio cazzo, così mi viene di nuovo duro”
“Ecco, brava, che belle tette”
“Ora si che voglio scoparti la figa”
Aprire le cosce e farmelo mettere dentro mi fa godere così tanto che ansimo come una puttana.
Ogni volta che mi abbassi le mutande, che mi infili il cazzo dentro e mi scopi, mi sento tua, solo tua.
2
voti
voti
valutazione
5
5
Commenti dei lettori al racconto erotico