La fine della grande guerra 3

di
genere
incesti

Giunti nella vecchia e diroccata casa Lucia e suo fratello Pietro completamente nudi e bagnati tornarono a nascondersi dietro la grande porta di legno che qualcuno (probabilmente la puttana o uno dei suoi clienti) aveva appoggiato nuovamente alla parete andando così a coprire la breccia formatasi nel muro; da li a poco Pietro e sua sorella Lucia tornando ad appoggiare le loro fronti sulla porta di legno con perfetto sincronismo, sarebbero tornati tornando a spiare attraverso le piccole fessure formatesi nel legno della porta le gesta della puttana e del suo nuovo cliente scoprendo un nuovo approccio sessuale.
La ragazza cominciò a spogliarsi per prima mentre l’uomo davanti a lei rimase immobile a guardarla. Quando la puttana rimase con in dosso i soli mutandoni Pietro e sua sorella videro la ragazza allungare la mano in direzione della patta dei pantaloni dell’uomo, quindi pochi attimi dopo fuoriuscirne con nel proprio pugno la pertica dell’uomo già in erezione. La pertica di quell’uomo era esagerata. Lucia vedendone le dimensioni sgranò gli occhi.
L’hai portato ? domandò la puttana all’uomo
Tieni ! esclamò l’uomo porgendo nella mano della ragazza qualcosa simile ad un piccolo sacchetto.
Dopo aver consegnato nelle mani della ragazza il profilattico fatto con le interiora di un animale prese a denudarsi degli indumenti che indossava. Nonostante il caldo torrido quell’uomo indossava una giacca chiara, un gilet e una camicia bianca. I suo pantaloni dello stesso colore della giacca le conferivano un aspetto importante, certamente non trasandato come gli altri uomini.
Quando l’uomo fu completamente nudo la ragazza si sfilò i lunghi mutandoni che ancora indossava e si avvicinò all’uomo; pochi istanti dopo Lucia e suo fratello videro quel l’uomo afferrare con la mando destra la propria pertica dritta ed esageratamente lunga e indirizzarne il glande tra le pieghe di pelle delle grandi labbra della ragazza.
Non avere fretta ! esclamò la puttana.
Ti voglio ! esclamò l’uomo spingendosi con il busto in avanti.
A quell’ora il sole aveva comincia ad inclinarsi all’orizzonte, questo fece si che la luce filtrando attraverso una finestra posta alle spalle della ragazza andò a inondare la stanza ed ad illuminare con maggior vigore i corpi nudi della puttana e del suo nuovo cliente. Pochi minuti dopo quella stessa luce proveniente dalla finestra cominciò a fare breccia dietro la porta dove si trovavano Pietro e sua sorella Lucia.
Lucia ad un tratto avvertendo su di se la stessa luce del sole che aveva improvvisamente illuminato i corpi nudi della ragazza e dell’uomo venne assalita dalla paura di essere scoperta. La ragazzina distolse cosi lo sguardo da ciò che stava accadendo al di là della porta rivolgendolo verso suo fratello Pietro nel preciso istante in cui egli impugnata la propria pertica in erezione cominciava a muovere lentamente la mano su e giù.
Osservare il proprio fratello nudo accanto a lei imitare le gesta dell’uomo posto al di là di quella porta portarono Lucia ad avvertire nuovamente quel piacevole calore in mezzo alle gambe e quel desiderio di tornare a toccarsi la patacca.
Pochi secondi dopo anche Lucia appoggiò le dita della propria mano tra le sottilissime pieghe di pelle che formavano le sue grandi labbra, quindi tornando a spiare attraverso la piccola breccia della porta cominciò a masturbarsi da sola.
La ragazza spinse in avanti l’uomo allontanandolo con forza da lei. L’uomo dovette fare un passo indietro per non finire per terra l’ungo e disteso.
Dimentichi questo mio signore ! esclamò la puttana porgendo all’uomo nel palmo aperto della mano quello che a Lucia e suo fratello parve un pezzettino di budello di maiale.
Pietro e sua sorella videro l’uomo afferrare dal palmo della ragazza quello che oggi si può considerare l’antenato del moderno profilattico, appoggiarlo con fretta sul proprio glande e pregare la puttana di aiutarlo ad indossarlo.
Lucia sgranò nuovamente gli occhi quando vide quella ragazza infilare sulla pertica dell’uomo quel piccolo budello invitandolo successivamente a darsi da fare.
Dopo aver indossato il profilattico l’uomo si avvicinò nuovamente alla ragazza.
Vieni avvicinati ! esclamò la puttana afferrando la pertica dell’uomo ed indirizzandolo verso l’ingresso della propria vagina leggermente aperta.
Pietro e Lucia videro la ragazza sdraiarsi sul giaciglio di fortuna quindi la videro divaricare le gambe ed infine la sentirono invitare nuovamente l’uomo a darsi da fare.
L’uomo si avvicinò alla ragazza quindi puntato il glande tra le pieghe delle grandi labbra della ragazza si coricò sopra di lei. Così facendo però improvvisamente l’uomo scomparve dalla visuale dei due fratelli.
Lucia distolse nuovamente lo sguardo dalla scena improvvisamente oscurata e tornò a rivolgerlo verso suo fratello.
Cosa stanno facendo ? bisbigliò Lucia all’orecchio di Pietro.
Non lo so non si vede nulla ! Rispose Pietro.
Improvvisamente cominciarono a giungere alle orecchie dei due fratelli i gemiti di piacere dell’uomo e della ragazza. Pietro e sua sorella rimasero immobili ed in perfetto silenzio ad ascoltare ogni singolo sospiro ed ogni singolo gemito provenienti da quella stanza al di là della porta di legno fino a quando ad un tratto sentirono la ragazza esclamare:
Che velocità !
Pietro e Lucia tornarono ad appoggiare la fronte sopra il legno della porta nel preciso istante in cui l’uomo si stava per rimettere in piedi. Qualche istante dopo videro l’uomo voltarsi improvvisamente verso quella stessa porta dove dietro di essa i due fratelli si erano nascosti. L’uomo aveva ancora la pertica in erezione, ma sopra ad essa non vi era traccia del piccolo budello. Poco dopo Lucia e Pietro videro giungere alle spalle dell’uomo la ragazza la quale, rimessasi in piedi, lo supplicava di far godere anche lei.
Poco dopo l’uomo si voltò di lato. A quel punto la puttana le si avvicinò, quindi afferrato con la mano destra la pertica dell’uomo prese a segarlo in maniera vigorosa fino a quando questo non riprese la massima erezione. Ora l’uomo e la ragazza si trovavano a poco meno di un metro dalla porta. Improvvisamente per Pietro e sua sorella Lucia la visuale dei due corpi nudi dell’uomo e della ragazza illuminati dai raggi del sole divenne ancora più nitida.
Dopo aver segato ben bene l’uomo la ragazza tornò ad avvicinarsi all’uomo, quindi con la pertica ancora ben salda nel proprio pugno Lucia e suo fratello Pietro la videro chiaramente fare in modo che questo finisse in qualche modo dentro la propria patacca.
L’uomo penetrò la patacca della puttana proprio li, in piedi davanti a quella porta senza sapere di avere gli occhi addosso di due ragazzini sempre più incuriositi dal sesso e dai piaceri che questi riusciva a far provare loro.
Quando la puttana e il suo cliente se ne andarono Pietro e sua sorella Lucia rientrarono nella stanza. Pietro e Lucia, ancora completamente nudi una volta al di là di quella porta si guardarono attorno un po spaesati come se non fossero mai stati li in quel posto. Ad un tratto Pietro vide sua sorella Lucia sdraiarsi sul giaciglio di fortuna in precedenza utilizzato dalla puttana, divaricare le gambe e iniziare a toccarsi con le dita sulla patacca. Quell’immagine di sua sorella con le gambe aperte impegnata a procurarsi piacere da sola tornarono a provocare in Pietro una nuova erezione.
Poco dopo Pietro si sedette accanto a sua sorella, quindi con in pugno la propria pertica prese a segarsi mentre con l’altra, dopo averla allungata tra le gambe della sorella la appoggiò sopra la sua mano impegnata a procurarsi piacere.
Avvertendo improvvisamente la mano di suo fratello sulla propria mano Lucia decise di spostare la propria per lasciare strada a quella di Pietro. Mentre Pietro era intendo ad accarezzare i genitali della sorella già ampiamente grondanti di liquido femminile vide sua sorella Lucia portare entrambe le mani dietro alla nuca, chiudere gli occhi ed iniziare a gemere liberamente a bocca aperta.
Fu proprio in quel momento che Pietro tornando a rivolgere lo sguardo sulle proprie dita impegnate a toccare la patacca della sorella vide per la prima volta in maniera molto nitida quella fessura da cui egli aveva immaginato dovesse fuoriuscire l’urina ogni qualvolta aveva visto Lucia accucciarsi per pisciare.
Non capisco una cosa ! esclamò improvvisamente Pietro osservando attentamente quell’apertura in mezzo alle gambe della sorella.
Che cosa non capisci ? domandò sua sorella.
Stavo ripensando a quel momento quando ho visto la ragazza prendere in mano la pertica di quel tipo e portarla vicino alla sua patacca.
Quindi ? domandò Lucia tornando ad aprire gli occhi rimettendosi seduta.
Non capisco dove l’ha messo ! esclamò Pietro.
Ma come non hai capito ?
Non sono riuscito a vedere bene. Ripatté Pietro
Rimessasi seduta Lucia appoggiando l’indice e il medio di entrambe le mani sulle pieghe di pelle delle proprie grandi labbra le dilatò fino a permettere al proprio fratello di osservare ancor meglio quella piccola apertura che si trovava in mezzo alle sue gambe.
Qui dentro glie l’ha infilato ! esclamò Lucia
Dove esce la tua piscia ? domandò Pietro indicando l’ingresso della vagina della sorella.
Lucia si mise a ridere, poi divenuta un po più seria spiegò, mostrando al fratello il punto preciso da dove usciva l’urina da dentro di lei.
E all’ora questo buco qui sotto a cosa serve ? domandò Pietro appoggiando il proprio dito medio all’ingresso della vagina della sorella.
Non lo so ! esclamò la sorella aggiungendo subito dopo che nessuno le aveva spiegato a cosa servisse quella piccola apertura.
Detto questo Lucia con una mossa a sorpresa si infilò il dito medio della mano destra nella figa.
Sgranando gli occhi Pietro ricordò a sua sorella che la pertica di quell’uomo era veramente enorme per finire tutta li dentro. A quel punto Lucia dopo aver sfilato il dito medio da dentro la propria figa afferrò con l’altra mano l’erezione di suo fratello e iniziando a segarlo dolcemente le disse.
L’ho visto anche io la pertica di quell’uomo ! Quindi dopo aver riflettuto per alcuni secondi la ragazzina giunse alla conclusione che quell’uomo aveva infilato la propria pertica proprio dentro la fessura della ragazza. La sua stessa fessura di cui ancora non conosceva il significato.
Secondo me quell’uomo ha infilato la sua pertica proprio in questo piccolo buchino che ho qui sotto ! esclamò Lucia qualche istante dopo.
Anche secondo me ! Rispose Pietro.
Improvvisamente tra i due fratelli calò il silenzio. Silenzio che però venne interrotto improvvisamente poco dopo da Lucia e dalla sua domanda.
Perché non proviamo anche noi ?
Vuoi che provi a metterlo dentro in quel buchino ?
Si ! rispose Lucia facendo anche un gesto affermativo con la testa.
Pietro si rimise in piedi, si portò davanti a sua sorella posizionandosi in mezzo alle sue gambe nude e divaricate quindi tenendo ben stretto nella propria mano l’erezione avvicinò delicatamente il glande pulsante a quell’apertura posta in mezzo alle gambe della sorella e rimase in attesa.
Lucia si avvicinò piano con il busto per agevolare il fratello a penetrarla.
Avvicinati ! esclamò Lucia
Pietro fece scivolare il proprio pugno con cui teneva ben salda l’erezione verso la base del proprio pene quindi spingendosi con il busto delicatamente in avanti penetrò dolcemente per la prima volta il sesso di sua sorella. Grazie alla notevole quantità di umori fuoriusciti dalla vagina di Lucia il pene di suo fratello Pietro scivolò dolcemente dentro di lei senza provocarle ne alcun dolore ne tantomeno alcun fastidio.
Bastarono una manciata di secondi a Pietro per avvertire tutto attorno al proprio pene, un caldo ed avvolgente umido “abbraccio”, ben diverso da quello che aveva avvertito le altre due volte quando sua sorella le aveva preso in bocca la propria pertica.
Dopo aver penetrato per la prima volta sua sorella Lucia, Pietro rivolgendo il proprio sguardo sul volto della sorella incrociando il suo sguardo capì che da quel momento tra lui e sua sorella sarebbe stato tutto diverso.
Hai ragione ! esclamò poco dopo Pietro tornando ad osservare i loro sessi.
Lucia avendo intuito ciò che suo fratello voleva dire, rivolgendo anch’essa il proprio sguardo su i loro sessi magicamente uniti andando ad appoggiare delicatamente le dita della propria mano destra sul punto preciso in cui questi si erano uniti disse lui:
Me lo sentivo !
Detto questo Lucia cominciò a muovere delicatamente avanti e indietro il proprio basso ventre facendo scivolare leggermente all’esterno della propria vagina il pene di suo fratello.
Aaaaaa ! Esclamò Pietro travolto da improvvisi brividi e spasmi muscolari al basso ventre.
Muoviti ! Muoviti ! Le fece eco Lucia immediatamente dopo.
Con il passare dei secondi Lucia e suo fratello Pietro presero a muoversi sempre più velocemente fino a quando improvvisamente, in perfetto sincronismo, un nuovo potentissimo orgasmo fece vibrare ogni singolo muscolo del loro corpo.
Durante l’orgasmo le pareti della vagina di Lucia si contrassero velocemente andando ad aumentare la calda ed umida compressione lungo tutta l’erezione del fratello mentre dal canto suo il pene di Pietro riversava nella vagina della sorella flotti generosi di sperma.
scritto il
2020-12-06
7 . 4 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

La fine della grande guerra 4
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.