Una tempesta di emozioni

di
genere
saffico

Vivo ormai da 5 anni nella Grande Mela. Finalmente il mio sogno si è avverato e sono riuscita a permettermi un lussuoso attico sulla Fifth Avenue. Le gocce d'acqua scendono lentamente sulle vetrate del mio appartamento, le luci dei grattacieli intorno a me colorano la notte, rendendo l'atmosfera magica,eppure mi sento come se mi mancasse qualcosa. Ed è lei a mancarmi così tanto, non vedo l'ora di rivederla, la sua sola presenza può rendere qualsiasi giornata di pioggia ancora più speciale. Le scrivo che mi manca? No. Lasciamo che sia il fato a decidere per me, mi piace di più lasciarmi sorprendere dal destino.
Sono fiduciosa, dentro di me so già che presto ci rivedremo, molto presto. E Dio solo sa che cosa combineremo. L'alone di mistero che echeggia intorno a noi è l'elemento inconfondibile che contraddistingue il nostro rapporto, rendendolo magicamente unico e perfetto. I momenti che trascorriamo insieme appartengono a noi soltanto ed ogni volta che ci possediamo a vicenda é come se il tempo si fermasse e ci fossimo solo io e lei. E cazzo quanto è bello.
Quella ragazza è stata capace di prendere e ribaltare ogni mia convinzione, di farmi viaggiare con la fantasia come nessun'altra prima di lei. Prima di conoscerla ero fermamente convinta che farmi possedere da una donna fosse proprio solamente un piacere rivolto verso l'altra persona, per soddisfare le voglie altrui. Farmi possedere da lei è invece una voglia costante che martella nella mia mente e dubito fermamente che mai si placherà. Così come la voglia di possederla.
Squilla il telefono. Non posso crederci: è lei. "Pronto?" "Ciaoooo, avevo voglia di sentirti, come stai?" Non capisco più niente, é davvero lei che mi sta telefonando? Solo sentire la sua voce ha acceso dentro di me l'istinto irrefrenabile di vederla, sentirla, averla tutta per me. "S-sto bene, grazie! E tu?" "Io sto congelando, cosa ne dici di aprirmi la porta?"
APRIRLE LA PORTA? CAZZO. É qui fuori? Io sono tutta sfatta ed in pigiama, non aspettavo proprio visite così all'improvviso, ma sta diluviando e non posso di certo lasciarla lì fuori al freddo. Mi dirigo verso l'entrata e la trovo lì davanti tutta fradicia, bagnata come un pulcino, con uno zainetto sulle spalle.. mi sorride. "Ma portarsi un ombrello no, vero?" le dico ridendo. "Mi sono portata il ricambio, ti stavo pensando e ho deciso di passare la notte da te,così sono uscita all'improvviso di casa e ho dimenticato l'ombrello, spero che non sia un problema!" Problema? Ma quale problema.. Non aspettavo altro! "Ma figurati, vai a farti una bella doccia calda prima che ti venga un raffreddore, io ti aspetto a letto!"
Mi accorgo che mi sta fissando, ferma immobile, ancora davanti all'uscio e non dice una sola parola. Io ricambio il suo sguardo intenso e sorridendo decido di avvicinarmi a lei. Mi prende per le mani e mi tira verso di sé, con aria sicura e sensuale, mi sta facendo morire. Lentamente si avvicina verso il mio volto, stringendomi il collo e sbattendomi al muro, con aria di sfida. Avvicina le sue labbra alle mie ed io sto per baciarla, ma lei si tira indietro, ridendo ed esclamando "va bene, vado a farmi la doccia, tu aspettami mi raccomando." E chi se ne va!
Sento l'acqua della doccia scendere lentamente, il rumore mi rilassa tantissimo e mi eccita sapere che lei in questo momento è lì dentro nuda. Improvvisamente inizio a sentire dei sospiri, che si fanno sempre più intensi e si trasformano presto in veri e propri gemiti di piacere. "Cazzo quanto ti voglio, voglio farti venire e voglio che mi fai venire" sospira lei dentro la doccia. Decido di alzarmi ed andare a spiarla, fanculo, col cazzo che la aspetto a letto mentre lei sta godendo senza di me. Lentamente mi alzo e mi avvicino alla porta del bagno e la vedo. Si sta toccando,non avevo dubbi. Il suo corpo è così sensuale, una vera e propria esplosione di erotismo che si manifesta davanti ai miei occhi. Sento le pareti interne della mia vagina contrarsi ed ondate di piacere travolgermi tutto il corpo: la voglio a tutti i costi. Torno in camera, mi tolgo i vestiti in un battibaleno e mi infilo lo strapon, sono bagnatissima. Mi dirigo in fretta e furia verso il bagno, apro la porta violentemente e lei rimane sorprendentemente incredula a vedermi entrare nella stanza con tanto impeto. Si sta toccando il clitoride in piedi,velocemente, appoggiata con il braccio alla parete e sta godendo come non mai, la sento gemere forte. Mi appoggio dietro di lei ed inizio a baciarle il collo,stringendola da dietro, lei si gira leggermente ed inizia a baciarmi con passione, mentre sospira. "Ora voglio farti urlare" le sussurro nell'orecchio. "Oddio si, ti prego, ti voglio tutta dentro di me. Voglio sentire tutta la voglia che hai di me" mi risponde lei sussultando. Mi bagno la punta del dildo sotto il getto della doccia, per prepararmi a sbatterglielo dentro e nel frattempo le infilo dentro due dita, ho voglia di sentirla prima di possederla col dildo. Le do qualche colpo con le mie dita,forte e fino in fondo e lei sta già urlando, mi vuole tantissimo ed io ho voglia di soddisfarla. La giro verso di me, stavolta voglio guardarla negli occhi mentre la faccio venire. La prendo in braccio, spingendola con la schiena contro al muro e lentamente infilo il mio dildo all'interno delle sue labbra, piano piano sta entrando e lei inizia ad urlare,stringendomi le braccia intorno al collo ed inarcandosi. Ora è tutto dentro ed inizio a scoparmela come una forsennata, voglio farle sentire tutta la voglia che ho di farla mia e lei lo sa. "Cazzo si, cazzoooo siiii non riesco a trattenermi, sto già per venire" aumento il ritmo, sospirando e godendo come una matta, quando finalmente lei, massaggiandosi il clitoride sempre più velocemente, esplode "Oddioooo si che bello, sto per venire! Vengo cazzo vengo!" Chiude gli occhi, aprendo leggermente la bocca, inarcandosi e lasciandosi andare in un orgasmo da oscar, gemendo a più riprese. Urla come una matta e mi sta facendo impazzire. "Cazzo si che bello, ti voglio da morire!" Mentre viene rimango dentro di lei ferma, voglio che mi senta dentro mentre le pareti della sua vulva si stringono intorno al mio dildo. Ho una voglia di venire pazzesca, i suoi orgasmi hanno una carica di sensualità inimitabile ed insuperabile e non li sostituirei mai con quelli di nessun altro. Usciamo dalla doccia e ci asciughiamo a vicenda, stringendoci nello stesso asciugamano e convenendo insieme che è inutile rivestirsi. Mi giro per dirigermi verso la camera da letto e dopo qualche secondo sento le sue dita puntare all'ingresso della mia vagina da dietro - non ha proprio perso tempo - penso. "Aspetta che andiamo di là" le dico ridendo. "Stai zitta."mi risponde lei con tono severo ed eccitato." Ora ci penso io a te, tu fammi fare e stai zitta." Dio quanto amo quest'inversione di ruoli e quanto amo che lei mi dia degli ordini. Continuando a baciarmi, mi conduce lentamente, ma con decisione, verso la camera da letto. Mi spinge con forza sul letto ed io mi faccio fare, guardandola."Ora stai qui ferma ed aspetta"
Torna con il suo zainetto, lo apre e tira fuori delle manette, sogghignando sensualmente. Mentre sono sdraiata lei sale sopra di me, inizia a baciarmi il collo e mentre lo fa mi prende le mani, le unisce tra di loro e mi ammanetta. Non posso fare niente, sono tutta nelle sue mani… E mi piace, dio quanto mi piace, mi fido di lei e so che mi farà felice. Inizia a leccarmi il collo, scendendo verso i capezzoli, me li prende in bocca e mi sta già facendo impazzire. Passa la sua mano, lentamente, su tutto il mio corpo e mi fa venire i brividi. Con una mano inizia a toccarmi il clitoride e mi sta facendo godere tantissimo, ha trovato subito il mio punto di massima eccitazione. Con l'altra mano invece decide di penetrarmi, infilandomi dentro due dita. QUANTO CAZZO AMO LE SUE MANI. Sto godendo tantissimo, sto perdendo il controllo, é così brava a farmi godere che non mi stancherei mai. Mentre mi fa godere sta godendo anche lei, lo sento, la sento gemere, le piace da morire farmi venire. Improvvisamente mi apre le manette e si siede sulla mia faccia, toccandosi. "Voglio venirti in bocca" mi dice dominandomi. Io con la mano da lei liberata inizio a massaggiarmi il clitoride sempre più velocemente, mentre la lecco, sento che l'orgasmo è vicino e sento che lo è anche per lei. "Oddio si sto per venire cazzoooo vengooo" urla lei venendomi in bocca. Io non sono ancora venuta ma mi manca proprio poco, voglio che sia lei con le sue dita a farmi venire, quindi le prendo la mano e me la metto sul clitoride, lei inizia a fare movimenti circolari sempre più veloci, finché io mi lascio andare venendole in mano e, mentre ho il mio tanto agognato orgasmo, lei mi infila dentro le dita, facendomi sentire ancora di più. Solo lei è capace di questo ed è superbamente incredibile.
"2 a 1! Hai vinto tu insomma! " le dico ridendo. Si sdraia vicino a me. Fuori continua a piovere, la stanza è pervasa dalle mille luci di New York. Dopo aver scopato, goduto tantissimo,riso e scherzato, ci addormentiamo nude abbracciate sotto le coperte. La pioggia non è poi così tanto male.
Se poi la tempesta é fatta di emozioni, non è male per niente.

TO BE CONTINUED

scritto il
2020-12-11
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