L'incontro D, la mia prima esperienza

di
genere
trans

Questo è il mio primo racconto, non è frutto di fantasia ne romanzato, ma riporta semplicemente quello che mi è successo “poco” fa, prima che questa pandemia ci piombasse sopra.

Ciao a tutti, mi presento, sono “G.” un ragazzo di 27 anni, etero convinto da sempre, da sempre almeno fino ad ora che ho scoperto o meglio approfondito la conoscenza del terzo sesso.

Come già detto ho 27 anni, sono un ragazzo molto piacente, non ho mai avuto difficoltà a trovare una ragazza con cui passare la serata.
Tutto ha avuto inizio lo scorso anno quando ancora lavoravo a Roma, dove per andare e tornare dall’ufficio dovevo passare sulla via Prenestina, strada molto frequentata da trans. Vederli sempre, giorno dopo giorno ha fatto nascere in me una forte curiosità, ma essendo contrario alla prostituzione non sono mai andato oltre al semplice guardare, almeno fino al 31 ottobre del 2019, giorno che ha segnato la svolta per così dire, perché quella sera ho conosciuto lei “D”.
In una normalissima festa per Halloween in un locale di Roma dopo qualche bicchiere, decido di approcciare con questa bellissima bionda vestita da Harley Quinn, una ragazza minuta alta circa 1 metro e 60, con delle gambe affusolate strette dentro un paio di short striminziti che facevano risaltare il suo bellissimo culetto, e sopra due tette a stento contenute da quella piccola magliettina, un dolce visino ma con uno sguardo da troia affamata di cazzo e speravo si saziasse con il mio.
Mi avvicino e ci ritroviamo a parlare del più e del meno, del suo percorso di studi e del mio lavoro, la conversazione va avanti per un’oretta, poi mentre eravamo fuori a fumare una sigaretta, complice l’aria frizzantina mi avvicino a lei per evitare che prendesse troppo freddo e ne approfitto per tastare quel fantastico culo, e lei di tutta risposta mi mette una mano sul pacco, che sortisce subito l’effetto desiderato facendo gonfiare il mio cazzo sotto la sua mano. Si avvicina al mio orecchio dicendomi “accompagnami in bagno, devo lavarmi le mani” non me lo feci ripetere due volte e solo un secondo dopo eravamo avvinghiati dentro uno dei bagni, qual quale uscimmo subito dopo per la gran fila e anche per la puzza che appestava l’aria. Fortunatamente abitava li vicino e ci precipitammo a casa sua, il mio cazzo stava per esplodere dentro le mutande e non appena varcata la porta lei me lo tirò fuori iniziando a succhiarlo con foga. Inizialmente la lasciai fare ma poi presi subito il controllo della situazione, prendendole la testa tra le mani per poterglielo infilare in gola e lasciarlo li fino a farle uscire gli occhi fuori dalle orbite. Continuò a succhiarlo per altri 10 minuti, dopo di che si alzò e mi trascinò a letto, dove ci spogliammo completamente e in quel momento mi accorsi che in mezzo alle gambe invece della bella fighetta che mi immaginavo trova un piccolo cazzetto che puntava dritto verso di me.
Rimasi pietrificato per qualche secondo, ma questo non fece diminuire l’eccitazione, anzi…
Lei ruppe il silenzio imbarazzante che si era creato dicendo “non ti farai spaventare dal mio cazzetto” subito dopo queta frase mi mise a pecora allargandosi il culo con le mani e mentre mi guardava con la testa appoggiata sul letto mi disse “su sfondami il culo”. Queste parole dette con una voce che tra un misto tra sensualità e troiaggine mi mandarono in estasi, cosi affondai la faccia nel suo culo, iniziai ad infilarle la lingua in bel buchino stretto dolce e profumato. Mentre la leccavo mille pensieri attraversavano la mia mente, pensavo che da una parte era sbagliato, mi chiedevo se fossi gay, se dovessi fermarmi e scappare via, ma mentre la mente mi diceva una cosa, mi ero sputato sulla mano e le stava facendo una sega, continuai cosi per un po' e poi le puntai la cappella sul culo iniziando ad infilarlo dentro piano per paura di farle male, (non che io sia un super dotato ma non mi posso di certo lamentare avendo un cazzo di tutto rispetto) ma rimasi stupito perché fui come risucchiato dal suo culo, così iniziai a scoparla con foga, sentivo le mie palle sbatterle sul culo, sentivo lei che ansimava e mi urlava di incularla più forte, vedevo il mio cazzo sparire dentro quel bellissimo culo, mentre la inculavo stringeva il culo, non so come facesse ma lo avvolgeva come stava facendo poco prima con la bocca. Prima di venire le dissi “girati, voglio vederti in faccia quando ti riempio il culo di sborra” cosi si sdraiò sulla schiena e ora potevo vedere le sue tette ballare al ritmo dei miei affondi, insieme alle tette si muoveva anche il cazzetto, cosi lo presi in mano, e ripresi farle una sega.
Venimmo insieme io dentro di lei, e lei si sborrò sulla pancia, dopo essere venuto rimasi dentro di lei inchè non si ammosciò il cazzo uscendo dal suo culo insieme a tanta sborra, e io mi sdraiai accanto a lei che iniziava a massaggiarmi il culo, e con uno sguardo malizioso, mi disse “ora è il mio turno”.

D. so che leggerai e spero che ti riconoscerai in questa bellissima troia che ho maldestramente descritto.

Come già detto questa è la prima volta che scrivo, quindi mi scuso se il racconto risulta lento o noioso, per eventuali commenti o consigli potete scrivermi giu.dom@protonmail.com
scritto il
2021-01-14
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