Fab, sempre lui

di
genere
gay

Erano passati solo pochi giorni dal nostro ultimo incontro ma non avevo fatto alto che pensare a Fab. Tante volte mi ero segato sotto la doccia pensando alle nostre 'avventure'. Finalmente ci rivediamo, casa mia era libera poiché i miei erano di nuovo fuori per lavoro, così stiamo da me. Indosso un pantaloncino della tuta da cui già si intravede qualcosa e quando Fab arriva e mi bacia la mia erezione si nota tutta. Ci mettiamo sul divano, siamo già nudi, gli apro le gambe e comincio a succhiare quel meraviglioso membro che ormai conosco bene. Insalivo e lecco ben bene, poi mi accomodo su di lui e mi faccio scopare a dovere. Lo voglio come non mai e mentre sono su di lui tra un gemito e l'altro gli dico che lo voglio tutto dentro, di fottermi più forte che può, e nel frattempo aumento il ritmo della cavalcata. Esce fuori da me spostandosi e mi lascia un vuoto dentro che colma subito dopo quando mettendomi in ginocchio sul divano mi prende da dietro e con la mano sinistra comincia a masturbarmi. L'altra mano mi tiene fermo per i capelli ed io non resisto più così esplodo nella mano del mio amico mentre lui finisce dentro di me inondandomi il culo. Ci rechiamo in cucina per bere qualcosa e riprenderci, il tempo di posare il bicchiere che il mio migliore amico si inginocchia davanti a me e mi inizia a spompinare. Sento il cazzo diventare duro nella sua bocca, è bravissimo, i suoi movimenti sono perfetti, gli accarezzo la testa e lui mi guarda, mi sorride mentre ha ancora il mio pene in bocca, mi sciolgo al suo sorriso, ho voglia di baciarlo ma lo lascio fare un altro po'. Poi si ferma, si alza e si siede sul tavolo. Mi chiede di scoparlo quasi con una supplica. Allora mi infilo nel suo culo e prendo a fotterlo con foga; lui mi stringe, mi bacia, mi vuole. Lo sento ansimare, vuole che lo scopi sempre più forte, non vuole che mi fermo, ma io sto al culmine e vengo dentro di lui. Siamo stanchi ma ancora eccitatissimi. Ci diamo una rinfrescata ci stendiamo sul mio letto. Gli faccio un massaggio alla schiena, mentre accarezzo la sua pelle premo la mia erezione contro il suo culo, poi si volta, mi prende il cazzo e lo succhia un'altra volta. Si ferma e faccio io: prendo il suo pisello in bocca poi mi siedo su di lui. Il mio culo reclama ogni momento quel cazzo ma stavolta non lo faccio venire ancora. Lo giro nuovamente a pancia sotto e penetro dentro di lui, le sue chiappe sbattono sotto le mie sfuriate, le sue urla sono sempre più intense di piacere ma nemmeno io voglio venire ancora. Mi stendo a pancia in su e lo accolgo nuovamente. Stavolta mi scopa con più lentezza. I suoi movimenti sono dolci, mi tiene la mano mentre entra ed esce da me, ci guardiamo negli occhi e lo bacio. Sembra voglia dirmi qualcosa ma i miei gemiti sopravvalgono. Gli stringo i piedi intorno alle chiappe, mi avvinghio a lui. Con una mano gli accarezzo i capelli che mi finiscono sul volto, poi sento un liquido denso che mi scorre per il culo e capisco che è venuto. Senza perdere troppo tempo prendo in bocca il pene del mio scopamico e glielo pulisco per bene, poi lo faccio stendere di nuovo a pancia in giù ed entro ancora in lui. Scopiamo più velocemente adesso con lui che gira la faccia verso di me per baciarmi ancora. Mi libero dentro di lui e crolliamo sfiniti dalla stanchezza.
scritto il
2021-01-14
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