La sottomissione di Anna V
di
PadroneM
genere
dominazione
Anna passava quella mattina soprappensiero, era preoccupata da ciò che l’aspettava , ma Ivanka era stata chiara, avrebbero comprato un vestito da cerimonia, non voleva fare quella cosa, soprattutto con Mauro... si quell’uomo era disgustoso ma più pensava a lui più si sentiva eccitata. Il messaggio che gli arrivò proprio da quell’uomo parlava chiaro “ presentati la mattina al negozio con solo un vestito corto e tacchi” , lei ovviamente rispose “ Si padrone”. Riuscì a trovare un abito primaverile, un po’ scuro , lo indossò e gli arrivava sopra le ginocchia, ecco perché non lo aveva più messo, in più doveva stare senza biancheria e con i tacchi, la cosa che venne fuori era lei che praticamente metteva in mostra il suo corpo. Anna però non aveva molta scelta, Mauro l’avrebbe fatta licenziare e anche divorziare con foto e video, ma oltre ciò c’era anche una parte di lei che desiderava tutto ciò . Quando uscì di casa l’imbarazzo la colse , si sentiva nuda, come se fosse disponibile a chiunque. Arrivò davanti al negozio e non solo Ivanka ma c’era anche Dora, entrambe la attendevano in piedi, le raggiunse con una certa eccitazione crescere . “ buongiorno padrone!” Disse Anna, “ e quelli sarebbero tacchi? Sono troppo bassi schiava!” Disse dura Dora, “ oh non ti preoccupare ora le faremo comprare cose appropriate “ disse Ivanka, “ beh andiamo forza !” Aggiunse e si mossero, Anna era un po’ delusa non avevano nemmeno chiesto di farle baciare i loro piedi, anche se erano belli esposti e la chiamavano. Arrivarono a una merceria, fuori aveva due manichini con addosso articoli molto espliciti, calze a rete e gonne cortissimi e mini top risicati, Anna pensò che addosso a lei quelle cose nemmeno sarebbero entrate. Entrarono nel negozio e videro un anziano signore, avrà avuto una ottantina di anni , calvo, sdentato, con una bella pancia, era vestito molto sciatto, con una camicia e pantaloni, in confronto però a Mauro quel signore era l’immagine della bellezza. “ Salve Roberto ! Siamo qui per fare acquisti “ disse Ivanka, il signore le guardò e poi guardò Anna, “ serviranno taglie striminzite “ disse l’uomo senza scomporsi, “ già molto pure!” Disse Dora, “ bene vado a vedere “ disse l’uomo alzandosi. “ bene schiava, mettiti completamente nuda, togliti tutto “ disse Ivanka, Anna era un po’ sconcertata , cosa avrebbe detto l’uomo, “ vuoi che ti trovi a baciarci anche i piedi?” Chiese Dora, Anna comprese il messaggio e si sfilò tutto quanto. Quando l’uomo tornò con un po’ di scatole e vestiti, se così si potevano definire, guardò divertito Anna, era la prima volta che vedeva una donna così giovane e bella, finora Ivanka e Dora avevano portato donne mature frustrate o giovani ragazze che volevano provare cose nuove, ma mai una donna che si leggeva in faccia , godeva nel sottostare . Ivanka iniziò a cercare qualcosa e Dora colpendo Anna sul culo disse “ vedrai... sarai una perfetta schiava” , “ si... padrona “ rispose Anna e la donna gli infilò due dita nella vagina e iniziò a muoverle. Ivanka prese un vestito striminzito, senza spalle e cortissimo di colore bianco, si volse ad Anna e disse “ provatelo “ , “ si... padrona “ rispose Anna, senza che Dora la lasciò stare , si infilò il vestito, metteva praticamente in mostra tutto, non era nemmeno così stretto e gli calava . “ Direi che ti sta perfetto” disse Dora e gli rimise le dita nella vagina e continuò “ quando verrai al parco, sappi che ti vorrò vedere con questi indumenti!” , Anna già molto eccitata disse “ si ... mm.. padrona “ . “ bene sfilatelo e prova questi due “ disse Ivanka, passandogli un top senza spalle e una gonna cortissima, quando Anna se lì mise e si specchio praticamente era nuda, Dora senza lasciarla un attimo la continuava a toccare . Gli fecero provare tante altre cose, poi passarono ai tacchi tutti almeno da 12 o più , poi le calze , tutte a rete strettissime . Fu il momento del vestito per l’evento, in cui avrebbe dovuto fidanzarsi con Mauro, gli fu fatto provare una specie di reggiseno che però si allungava un poco , e una gonna lunga con uno spacco in mezzo... era davvero una schiava in quel modo. Alla fine le fecero rimettere per la giornata il vestito bianco. Arrivò il momento di pagare, Anna era ancora nuda, eccitatissima perché Dora continuava a stimolarla, Ivanka pure partecipava colpendole le tette, “ bene signore sono 2.000€” disse l’uomo, “ ovviamente pago io” disse Anna senza che le due donne avessero detto qualcosa, quella tirò fuori dai suoi jeans appaiati il portafoglio e diede la carta di credito. Le due rimasero contente, così vollero farla scendere più in basso “ non credi che Roberto si meriti di più?” Chiese Ivanka, Dora rincarò “ si oltre i soldi “ , Anna che comprese disse “ la prego signor Roberto , mi faccia pagare di più e se vuole mi usi “ disse Anna eccitata , e si tolse il vestito lasciandosi i tacchi, “ beh allora sono 3.000€ e un bel bocchino” disse Roberto sorridente , Anna andò dall’altro lato e si chinò sbottonò i pantaloni e prese il cazzo moscio dell’uomo in mano, lo masturbò un po’ e iniziò a succhiarlo. “ sai la nostra schiava sembra adorare i vecchi anche” disse Ivanka guardando quella donna che sbocchinava , “ sarà presto anche la schiava degli anziani del campo, hanno bisogno di svuotarsi le palle “ rispose Dora sadicamente. Anna continuo finché l’uomo non gli venne in gola, e staccandosi disse “ la ringrazio signore” , la cosa stupì non poco l’uomo , Anna tornò all’abito ma Ivanka l’aveva preso e disse” no no uscirai così adesso” , “ anzi a quattro zampe schiava!” Disse Dora, Anna vinta rispose “ si padrone “ e si mise a quattro zampe, l’uomo diede la carta a Ivanka e le salutò guardando da dietro quella donna... era bagnatissima . Ivanka e Dora camminarono un bel po’, e Anna iniziava a sentire la fatica, in più il terrore di essere vista la faceva impanicare, Ivanka si fermò a una specie di porticato un po’ coperto e poco in vista, “ bene schiava ora a te la scelta... puoi leccarci i piedi ma poi vestirti come diciamo noi, oppure rivestirti e andartene con la roba “ disse Ivanka, “ sia chiaro che , se farai la prima cosa .... le tue umiliazioni saranno appena iniziate ... perché poi dovrai fare compere per noi” disse Dora , Anna nuda e già chinata guardava quei piedi, era troppo desiderosa e disse “ vi prego fatemi leccare i vostri piedi!” , “ vai schiava!” Disse Ivanka, e Anna iniziò a leccare i suoi che aveva tenuto dentro le ciabatte, ad ogni passata l’eccitazione di Anna aumentava , Dora la stava toccando da dietro con il suo piede e disse “ prova a venire e ti puniremo !” , ma la velocità a cui andava era davvero difficile resistere ad Anna, e l’unico modo per bloccare era dire “ padrona....mmmn... Dora, la prego.... si fermiii” , la donna rideva e la lasciava un po’ perdere , sculacciandola, poi riprendeva finché Anna non era costretta a dire sempre quella frase. Quando toccò Dora , quella di fece da prima leccare il piede che aveva toccato la vagina, il quale aveva un sapore aspro, ovviamente Dora si fece leccare anche la pianta e il tallone, mentre Ivanka guardava divertita Anna. “ bene allora, tu vestire con questo soltanto “ disse Ivanka interrompendo Anna, che guardò l’indumento, era uno verde anch’esso senza spallucce , il problema che dietro era scoperto e la gonna era davvero corta , gli arrivava alle cosce , Anna lo prese e disse “ Si padrona”, “ e ringrazia che ti ha dato un vestito, fosse stato per me ti avrei lasciata nuda” disse Dora, “ ha ragione padrona, grazie padrona Ivanka “ disse Anna, mi ringrazierai comprandomi tante cose”.
Quando arrivarono al grande negozio, il più grande che vendeva di tutto, anche abiti firmati, la cosa imbarazzante fu che Anna era più squadrata delle due donne, non gli poteva dare torto alla fine era nuda, ma meglio quella specie di vestito che nulla. Le due donne si concentrarono principalmente nella parte delle cose firmate, si presero abiti, scarpe, magliette e jeans, Anna guardava il carico di roba che aumentava , provò una lieve eccitazione, anche se fin a quel momento aveva tenuto a bada quella sensazione di orgasmo interrotto. A un certo punto Dora che si stava provando alcuni abiti la chiamò “ schiava! Vieni qui dentro!”, Anna entrò nel camerino e trovò Dora nuda, seduta su quei divanetti, “ sai cosa fare!” Disse dura , Anna si chinò e disse “ padrona posso leccarle la vagina!” , “ sbrigati!” Disse allargando la vagina, Anna si avvicinò e iniziò a leccarla e penetrarla con la lingua. “ mmm ti ridurremo un verme... ti farò pentire ... aaah... ti spolperemo fino al midollo...vivrai per servirciiii” e venne in faccia ad Anna, ma Dora non la lascio andare e gli disse “ ora leccami il culo schiava!” , Anna si chinò un po’ di più e iniziò a leccarle il culo , “ mmm si ecco questo è il tuo posto, a leccare il mio culo!” Disse Dora godendo della cosa. Non seppe quanto restò lì dentro ma quando uscì le sue ginocchia erano quasi viola, e con quel vestito erano anche evidenti, Ivanka nel frattempo aveva riempito ben due buste enormi di vestiti e altro, sorrise quando vide Anna stravolta. Il conto fu salatissimo in totale gli venne 3.000€ di cose, ovviamente Anna si offrì spontaneamente di pagare. Quando uscirono di lì Anna si sentiva davvero usata dalle donne, che gli avevano affibbiato le buste e camminavamo davanti a lei ignorandola. Tra i tacchi e quel vestito Anna faceva fatica a nascondere il suo corpo, in più con il peso il vestito cadeva, mostrando sempre più il corpo. Erano arrivate alla strada che portava verso la casa di Ivanka e Anna ormai aveva le tette di fuori, la cosa peggiore era il vestito ormai calava così tanto da farla inciampare , ma non potendo rallentare, lo calpestava a volte, quando erano arrivate alla banchina lo aveva in vita. Le due donne vedendo quella donna in quello stato sorrisero, ormai non era più il tempo di umiliazioni leggere, l’avrebbero fatta sentire niente così Ivanka disse “ bene ora togliti quel vestito” , Anna se lo tolse e lo mise dentro la busta delle sue cose, “ ora chinati a quattro zampe, le porteremo noi, ma allungheremo il giro “ disse Dora, Anna si chinò e aspettò che le donne prendessero le borse e si inizio a incamminare, con immenso timore da parte di Anna la fecero passare in mezzo alle altre case, si sentiva tantissimi occhi addosso , non poteva nascondersi e non poteva coprirsi , in più le due ogni tanto si fermavano e chiacchieravano tra di loro. Tutto filò liscio fino a quando non incontrarono una giovane ragazza, era sicuramente più piccola di Anna, quella aveva un fisico asciutto, con delle belle gambe, un viso magro e bello occhi verdi e capelli scuri , era vestita con una maglietta e un leggings e ai piedi delle ciabatte, quella la guardò e sorridendo alle due chiese “ chi è questa cagna?”, “ forza rispondi!” Disse Ivanka, “ sono la schiava di Ivanka e Dora, mi chiamo Anna” disse la donna rimanendo a quattro zampe, “ come sei finita così in basso ?” Chiese divertita la ragazza, “ amo i piedi soprattutto quelli in ciabatte “ disse Anna guardando quelli delle ragazza, “ oh dimostramelo! Forza!” Disse quella , “ si ehm... padrona posso baciarti i piedi ?” Chiese Anna , “ ahah .. mmm si certo !” Disse quella, e Anna si gettò su quei piedi che erano curati e bellissimi e lì baciò ancora infilati nelle pantofole. Mentre Anna eseguiva il compito le tre parlavano tra di loro, ridendo anche di gusto, all’improvviso senti la ragazza disse “ vorresti leccarli vero?”, Anna presa dalla cosa rispose “ si padrona, la prego me li faccia leccare” , quella tirò fuori dalle ciabatte i piedi e disse “ forza schiava!” , e Anna iniziò a leccare la pianta di quei piedi con passione. “ sai che la schiava lavora in banca?” Disse Ivanka alla ragazza, “ davvero? Quegli stronzi nemmeno hanno preso in considerazione la mia candidatura, ma forse ora le cose cambieranno” disse guardando Anna immersa completamente nel suo lavoro e lo faceva con voglia, “ schiava domani passerò e dovrai fare in modo che otterrò quel lavoro “ disse la ragazza, “ certo padrona” rispose Anna riprendendo subito il lavoro, “ e vedrai che anche lì passerai tanto tempo attaccata ai miei piedi “ , “ non vedo l’ora “ rispose Anna sollevando grandi risate alle donne. Improvvisamente si senti toccare il culo e si irrigidì, evidentemente Ivanka lo percepì e disse “ schiava rilassati che tanto male ti farà “ , e subito senti entrargli qualcosa nel culo, la ragazza aveva indossato uno strap on , passatogli da Dora tra gli oggetti , e ora la stava inculando in mezzo al campo come se nulla fosse, mentre le due la guardavano sorridenti e lei urlava la ragazza gli urlava ogni genere di cose la più carina fu “diventerai una cagna”. Rimase così allungo finché la ragazza si sfilò soddisfatta, si mise davanti ad Anna ancora con lo strap on infilato e disse “ succhialo schiava “ , Anna la guardò e subito esegui , il sapore era davvero disgustoso ma spompinò meglio che poté lo strap on . “ sei soddisfatta?” Chiese Ivanka, “ oh si, vedrai passerà il tempo solo a venerarmi e compiacermi” disse la ragazza, “ fai in modo che non abbia più dignità “ aggiunse Dora, “ oh certo “ e colpi Anna sul culo. Finalmente la ragazza se ne andò, Ivanka e Dora proseguirono con il giro poi finalmente arrivarono a casa di Ivanka , Anna temeva altre umiliazioni ma le due la salutarono ridendo. Finalmente poté rivestirsi e tornare a casa anche se una fitta di delusione era presente.
Cap5
Anna aveva passato quei giorni a vedere se quella ragazza sbucasse fuori, ma non si fece vedere , Ivanka e Dora pure erano sparite era passata a vedere se le trovava ma non c’era traccia. Senza sapere quando e dove sarebbero ricomparse , indossava gli abiti che le avevano imposto di mettere, doveva ammettere che gli sguardi che attirava non le dispiacevano.
La mattina, esattamente da una settimana da quando aveva incontrato quella ragazza, suonarono alla porta e mentre si avvicinava sentiva l’eccitazione crescere , apri e si trovò Mauro, la sua puzza la colpi, era vestito con una maglietta e un paio di sandali ai piedi,” ma guarda la mia schiava... vedo che Ivanka e Dora hanno fatto qualcosa “ disse sorridendo, infatti Anna indossava un vestitino verde molto simile a quello bianco, era ancora scalza però . Mauro entrò e con un colpo solo gli fece calare il vestitino “ aah si il tocco è il loro “, Anna ora era nuda, ma la cosa la stava eccitando da morire, “ buongiorno padrone “ disse solo Anna, Mauro sorrise e vedendola eccitata fu contento , evidentemente le due donne non avevano spostato il vibratore, così aumento la cosa così da vedere cosa avesse fatto quella donna . L’eccitazione di Anna iniziò ad andare alle stelle e subito prese Mauro e lo portò sul divano del salotto , lo fece sedere e disse “ padrone mi faccia venerare il suo corpo “ , Mauro sorrise e disse “ ovviamente schiava, tutto quanto “ , così si sfilò i pantaloni e la maglietta e le mutande. “ inizia dai piedi schiava “ e aumento il vibratore, “ certo padrone “disse Anna e si chinò e iniziò a baciare e leccare i piedi dell’uomo, poi piano piano sali , ignorò per un attimo al petto, poi passo alle ascelle e alle dita prima di uno e poi dell’altro, poi scese sempre più vogliosa, arrivò al pene iniziò a baciare e spompinare ma poi fu bloccata “ dimentichi qualcosa “ disse Mauro, Anna automaticamente scese verso le palle e poi si soffermò al culo. Dopo un po’ Mauro la colpi e capì che era il segnale di tornare al pene , così piano piano risali e iniziò a leccare e succhiare quel pene con voglia. “ mmm ... si schiava vedrai presto sarà la tua mansione principale , e dovrai farlo ogni giorno “ disse Mauro godendo e spingendo la testa di Anna, improvvisamente venne in gola a quella che quasi si strozzò. Rimase sul divano a guardare la casa della donna, quella aveva qualsiasi cosa, eppure voleva essere sottomessa. “ padrone la supplico mi scopi!” Disse Anna che si era ripresa , ed era chinata di fronte a Mauro, “ certo che lo farò, ma prima voglio umiliarti, chiama tuo marito, lo faremo mentre stai al telefono con lui!” , Anna che vedendo finalmente soddisfatta la voglia, prese il telefono e chiamò il marito, nel frattempo Mauro la toccava con voglia. “ ei perché mi hai chiamato?” Disse Luca con tono sprezzante, “ ciao tesoro.... mmm.. scusa se ti disturbo ma aaah” , Mauro aveva inserito il cazzo nella
Vagina di Anna, godeva come una pazza ma un colpo di Mauro la fece trasalire, “ ehm si scusa... ma il bollo....è pagato?” Non sapeva che dire, fu la prima cosa che gli era venuta in mente, “ il bollo? Di cosa parli?” Chiese infastidito Luca, “ il.... aaah...bollo ... mmm....della macchina “ disse Anna godendo come una pazza, Mauro la stava penetrando velocemente e in maniera decisa , Anna ormai non capiva più niente e nemmeno più ascoltava le parole del marito, era troppo presa, e venne copiosamente ignorando il marito dalla parte del telefono. Mauro continuo a colpire fino a quando non gli venne dentro, la donna sussultò ma ancora ansimante si girò e lo baciò in bocca, “ vedrai che ci divertiremo e ti farò spanare tutti i tuoi buchi “ disse Mauro divertito, Anna rispose baciandolo con più passione.
Quando finalmente uscirono di casa Anna indossava una maglietta striminzita è una gonna cortissima, ai piedi dei tacchi alti ,aveva provato a protestare ma Mauro era stato chiaro “ o così o nuda” , ovviamente non aveva biancheria, doveva “ essere sempre pronta a farti scopare o metterti nuda” , aveva obbedito ovviamente e ora ogni passo la eccitava. Mauro si era offerto di accompagnarla al lavoro, Anna ne era rimasta felice , quell’uomo la faceva sentire veramente desiderata e nemmeno gli interessava più lo sguardo dei passanti. Si salutarono fuori la banca baciandosi, una volta entrata Anna si trovò dentro il suo ufficio quella ragazza che l’aveva inculata dentro il campo. Stava seduta sulla sua sedia, aveva un vestito lungo nero , truccata , era davvero bellissima. “ mmm vedo che ormai sei devota a Mauro eh?” Chiese sorridente , “ si... lo amo “ disse sinceramente Anna, “ ahahah pensa che sei l’unica che lo ama, sinceramente anche noi lo troviamo disgustoso, preferirei baciare un verme guarda” disse la ragazza di gusto, Anna fissò il pavimento quasi ammutolita. “ bene ora .... io sono qui per avere il lavoro che mi spetta, sono sicuramente più qualificata di una come te “ disse la ragazza, “ certo ovviamente “ disse Anna eccitata, non sapeva nemmeno bene il perché, “ vedi? Lo dici pure te... però preferirei che ti mettessi nuda e chinata “ disse la ragazza, Anna si sfilò i vestiti e nuda si chinò e disse “ ti meriti di stare al mio posto “ , la ragazza si alzò e gli mise il piede con un tacco in testa, e disse “ sarà bello vederti chiedere il permesso per qualunque cosa, ora baciami i piedi “, Anna non se lo fece ripetere e baciò l’altro piede , erano perfetti meritavano di essere adorati e continuò a baciarli con voglia. Improvvisamente si senti colpita sul corpo, la ragazza la stava colpendo con un frustino, la cosa la fece eccitare e continuò a baciare il piede della ragazza. Restò in quello stato per un bel po’ ormai si sentiva tutto il corpo dolorante , “ bene schiava! Per te sarò la Dea, non ti rivelerò mai il mio nome, non te lo meriti, e ora da brava schiava , leccami la suola dei tacchi “ disse Dea , “ Certo mia Dea” rispose Anna, e si abbassò ancora di più e iniziò a leccare le suole di quei tacchi ignorando il sapore e la polvere. “ dovrai lasciare il tuo posto a me, vedrai diventerai la schiava personale al lavoro “ disse Dea, “ si mia Dea” rispose Anna, che era molto eccitata e si stava eccitando sempre di più . Dea aveva incontrato Mauro e gli aveva dato un telecomando minuscolo, dicendogli che era del vibratore che aveva messo dentro la donna e che quella eccitata eseguiva qualsiasi cosa , effettivamente quella ormai si limitava solo ad affermare le sue condizioni e i suoi comandi . “ bene schiava, ti concedo l’onore di leccarmi la vagina ma prima supplicami “ , “ Dea la prego... mi faccia leccare la sua vagina “ disse Anna, “ mmm vieni schiava!” Disse allargando il vestito e le gambe. Mentre Anna leccava con voglia, Dea si divertiva a colpirla e ad aumentare il vibratore di velocità , la vedeva mugolare e ansimare ma non l’avrebbe mai fatta venire, doveva vederla disperata. Finalmente arrivò all’orgasmo e innondo il viso di Anna con i suoi succhi, in quel preciso momento spense tutto il vibratore lasciando quella insoddisfatta ed eccitatissima . “Ora schiava rivestiti e presentami al tuo capo” disse Dea, Anna disperata riprese i suoi vestiti e se li rimise. Mentre Anna raccomandava al suo capo Dea, così fu costretta a presentarla, la ragazza si divertiva a mettere in difficoltà la donna accelerando o meno il vibratore, risultato che il capo richiamò Anna e diede alla ragazza il compito di aiutarla a fare il lavoro. Quando uscirono dall’ufficio del capo , Dea disse “ voglio che ora ti metti a quattro zampe, non mi interessa se qualcuno ti vede”, Anna che era troppo eccitata per pensare esegui senza fiatare , così sfilò gattonando dietro la ragazza. Appena entrate nella stanza di Anna, la ragazza si mise nuda , era bellissima non c’era che dire, non che lei fosse brutta ma il seno perfetto e il fisico asciutto erano statuari, si tolse anche i tacchi e disse “ ora schiava venerami come la Dea che sono “ , Anna iniziò dai piedi a baciare e leccare e piano piano fino a risalire alla vagina e poi alle tette e poi scese di nuovo alla vagina facendola venire , lungo tutto ciò andava anche lei all’orlo dell’orgasmo ma puntuale veniva meno lo stimolo, ormai il suo cervello fumava desiderava soltanto venire non importa come voleva farlo. Dea soddisfatta si rivesti consapevole che quella donna bramava l’orgasmo, una volta rivestita si mise comoda sulla scrivania e disse “ scommetto che vuoi venire! Ma non te lo lascerò fare, dovrai umiliarti tantissimo” , Anna che era sempre eccitata rispose “qualsiasi cosa!” , “ ah si? Allora nuda e a quattro zampe, gattonerai per l’ufficio e verrai solo quando supplicherai ad alta voce” disse la Dea , Anna era disperata voleva assolutamente venire ma fare quelle cose avrebbe significato farsi scoprire, “ ti vedo indecisa eh? “ e subito Anna si senti molto più eccitata , si iniziò a mettere a quattro zampe e una volta piegato si senti sul punto di venire ma al limite fini lo stimolo. Dea si alzò e apri la porta, “ forza schiava! “ disse Dea, Anna di nuovo eccitata uscì piano piano e una volta lì sul corridoio la ragazza chiuse la porta. Anna si ritrovò completamente nuda e bloccata, era semplicemente finita ma il pensiero piano piano si mutò e voleva venire, anche davanti a tutti i suoi colleghi non gli importava , era lì lì ma improvvisamente smise. La situazione durò per molto tempo e ormai Anna stava impazzendo , così quando si ritrovò sull’orlo dell’orgasmo urlo “ la prego Dea mi faccia venire “ e in quel momento lo stimolo non cessò e venne copiosamente .
Quando uscirono dalla banca Anna era a quattro zampe e Dea con un guinzaglio la trascinava. Ormai pendeva dalle labbra di quella ragazza, averla fatta venire supplicandola, aveva prodotto un effetto di totale venerazione. Quando prima di uscire gli aveva ordinato di mettersi il collare e camminare a quattro zampe aveva obbedito all’istante. Dea la trascinava come fosse realmente un cane, non si curava nemmeno degli sguardi della gente. Arrivarono davanti al negozio, dove,come ogni giorno, Ivanka era seduta sulla sua sedia e chiedeva l’elemosina , quando vide arrivare la ragazza con appresso quella donna rise, si era ormai abbassata a obbedire chiunque, ma ancora non era sufficiente, voleva farle perdere ogni briciolo di dignità. “ vedere che cadere sempre più in basso “ disse Ivanka, “ si padrona Ivanka” rispose Anna, la donna allungò i piedi fino a metterli molto vicino ad Anna, quella non riuscì a resistere e chiese “ la prego padrona posso leccarli?” , Ivanka e Dea risero , “ ti devi mettere nuda” disse Ivanka, Anna che era di nuovo eccitata nemmeno ci pensò due volte, senza alzarsi si sfilò gli indumenti e si appiccico ai piedi di Ivanka. La donna lì schiacciò bene sul viso di Anna , che leccò con più foga e voglia, più lo faceva è più si sentiva eccitata. “ ora schiava, ti ordino dì cucciare le dita dei piedi “ disse Ivanka, Anna arrivò alle dita e se le infilò in bocca e iniziò a succhiarli uno alla volta , ignorando le risate delle donne . Dopo un po’ Ivanka sfilò i piedi e si alzò, “ forza ora andiamo ti voglio far conoscere nuove persone da servire” disse Ivanka e iniziò a incamminarsi e Dea la segui con in mano i vestiti di Anna e ultima questa nuda a quattro zampe e con il collare. Per Anna fu faticosissimo il tragitto, tra il dover camminare a carponi è la continua eccitazione era distrutta. Entrarono dentro la casa di Ivanka e al suo interno c’era Dora è una donna che era mulatta , indossava un vestito simile a quelli che gli avevano fatto comprare a lei, aveva i piedi dentro le ciabatte aperte, il viso era molto delicato con occhi verdi e capelli marroni . “ Sara ti presento la nuova schiava di Ivanka “ disse la Dora a Sara , la quale sorrise vedendo quella donna in quello stato. “ come puoi vedere c’è chi è andata più in basso di te” disse Dora, “ vogliamo togliergli tutta la sua dignità “ disse Ivanka, “ fa schifo quanto si abbassa “ aggiunse Dea, “ vedo! È eccitante, ei tu leccami i piedi “ , “ si signora “ e Anna subito si avvicinò a quei piedi e iniziò a leccarli. “ devo dire che li sa leccare” disse Sara, “ devi sapere che, ero come te... ma mi sono arrestata al cambio di vestiti, ho rifiutato quell’essere immondo che ti sposerai e ora guarda... diventerò la proprietaria dei tuoi beni e ovviamente le mie amiche ne beneficeranno “ continuo . Anna si sentiva eccitatissima dalla umiliazione, era ormai nelle loro mani. Sara prese un foglio e lo pose ad Anna , “ firma è un atto che concede la tua intera proprietà a me e alle tue padrone, qualsiasi cosa tua sarà nostra “ disse Sara, Anna si chinò fino a terra a firmare il foglio e quella ne approfitto per mettergli il piede sopra la testa. Quando ebbe firmato, Dea prese il foglio e prendendo i vestiti di Anna lì getto in mezzo a roba ammucchiata . “ Ora sei nostra, vivrai h 24 per servire” disse Dora, Dea la tirò a se e sfilandola dai piedi di Sara. Si vide incastrata tra le donne che si erano denudate è la iniziarono a toccare e trascinare tra le loro cosce e iniziò a leccare indistintamente, mentre veniva colpita e aumentava e diminuiva la voglia . Passò da una vagina all’altra senza nemmeno sapere di quale fosse, finalmente piano piano iniziarono a venirgli in faccia una a una. Non si fermò lì perché la spinsero contro i loro culi e iniziò a leccarli con passione e voglia, la strattonarono da ogni parte e leccava senza pietà . Dopo un poco era ricoperta di umori e di bava, le donne si erano messe sedute e le avevano ordinato di leccare ogni millimetro del loro piede mentre quelle discutevano tra di loro.
Arrivata la sera Anna era distrutta , era ancora lì chinata a leccare i loro piedi, la sua vagina colava liquidi in continuazione, la stimolazione in ogni caso produceva il liquido , quelle chiacchieravano amabilmente tra di loro. “ ancora non ti sei stufata ?” Disse Sara, “ perché dovrebbe gli piace vero?” Disse Dea rivolgendosi ad Anna, “ siii padrona!” rispose Anna che era ormai persa, avrebbe voluto arrivare all’orgasmo, in più tutti quei piedi la eccitavano ancora di più . “ direi che è il momento di vedere quanto è disposta a fare per noi... schiava! Se ci supplichi di venire, rinuncerai a tornare a casa e resterai qui !” Disse Dora, Anna che era vogliosissima non gli interesso la condizione e disse “ la prego mi faccia venire “ , le altre risero di gusto vedendo la disperazione della donna. “ dovrai guadagnare la cosa, visto che non hai più soldi dovrai vendere a noi tua persona “ disse Ivanka, Anna che voleva raggiungere l’orgasmo a qualsiasi costo disse “ vi appartengo , mi vendo a voi” , le donne risero , “ allora schiava, dimostralo, domani appena sveglia soddisferai qualsiasi richiesta , e forse poi ti farò venire” disse Ivanka. La donna era delusissima , non avrebbe resistito fino al giorno dopo, doveva venire in quel momento, striscio fino ai piedi di Ivanka e disse “ la prego padrona mi umili faccia quello che vuole, ma mi faccia venire “ , Ivanka sorrise trionfante davanti alle altre, la donna era nelle sue mani. “ bene schiava, seguici a quattro zampe e nuda “ disse Ivanka e uscirono. La portarono in mezzo al campo e la fecero mettere proprio su un largo spiazzo, Ivanka disse “ prima di tutto, ora sei al mio servizio , non hai più volontà , secondo prima di venire, dovrai baciare a tutte i piedi “e Anna subito si avvicinò a Ivanka e iniziò a baciare i piedi da lei e poi piano piano anche le altre , e poi finalmente la stimolazione si amplificò e venne finalmente, fu così forte che svenne.
Quando arrivarono al grande negozio, il più grande che vendeva di tutto, anche abiti firmati, la cosa imbarazzante fu che Anna era più squadrata delle due donne, non gli poteva dare torto alla fine era nuda, ma meglio quella specie di vestito che nulla. Le due donne si concentrarono principalmente nella parte delle cose firmate, si presero abiti, scarpe, magliette e jeans, Anna guardava il carico di roba che aumentava , provò una lieve eccitazione, anche se fin a quel momento aveva tenuto a bada quella sensazione di orgasmo interrotto. A un certo punto Dora che si stava provando alcuni abiti la chiamò “ schiava! Vieni qui dentro!”, Anna entrò nel camerino e trovò Dora nuda, seduta su quei divanetti, “ sai cosa fare!” Disse dura , Anna si chinò e disse “ padrona posso leccarle la vagina!” , “ sbrigati!” Disse allargando la vagina, Anna si avvicinò e iniziò a leccarla e penetrarla con la lingua. “ mmm ti ridurremo un verme... ti farò pentire ... aaah... ti spolperemo fino al midollo...vivrai per servirciiii” e venne in faccia ad Anna, ma Dora non la lascio andare e gli disse “ ora leccami il culo schiava!” , Anna si chinò un po’ di più e iniziò a leccarle il culo , “ mmm si ecco questo è il tuo posto, a leccare il mio culo!” Disse Dora godendo della cosa. Non seppe quanto restò lì dentro ma quando uscì le sue ginocchia erano quasi viola, e con quel vestito erano anche evidenti, Ivanka nel frattempo aveva riempito ben due buste enormi di vestiti e altro, sorrise quando vide Anna stravolta. Il conto fu salatissimo in totale gli venne 3.000€ di cose, ovviamente Anna si offrì spontaneamente di pagare. Quando uscirono di lì Anna si sentiva davvero usata dalle donne, che gli avevano affibbiato le buste e camminavamo davanti a lei ignorandola. Tra i tacchi e quel vestito Anna faceva fatica a nascondere il suo corpo, in più con il peso il vestito cadeva, mostrando sempre più il corpo. Erano arrivate alla strada che portava verso la casa di Ivanka e Anna ormai aveva le tette di fuori, la cosa peggiore era il vestito ormai calava così tanto da farla inciampare , ma non potendo rallentare, lo calpestava a volte, quando erano arrivate alla banchina lo aveva in vita. Le due donne vedendo quella donna in quello stato sorrisero, ormai non era più il tempo di umiliazioni leggere, l’avrebbero fatta sentire niente così Ivanka disse “ bene ora togliti quel vestito” , Anna se lo tolse e lo mise dentro la busta delle sue cose, “ ora chinati a quattro zampe, le porteremo noi, ma allungheremo il giro “ disse Dora, Anna si chinò e aspettò che le donne prendessero le borse e si inizio a incamminare, con immenso timore da parte di Anna la fecero passare in mezzo alle altre case, si sentiva tantissimi occhi addosso , non poteva nascondersi e non poteva coprirsi , in più le due ogni tanto si fermavano e chiacchieravano tra di loro. Tutto filò liscio fino a quando non incontrarono una giovane ragazza, era sicuramente più piccola di Anna, quella aveva un fisico asciutto, con delle belle gambe, un viso magro e bello occhi verdi e capelli scuri , era vestita con una maglietta e un leggings e ai piedi delle ciabatte, quella la guardò e sorridendo alle due chiese “ chi è questa cagna?”, “ forza rispondi!” Disse Ivanka, “ sono la schiava di Ivanka e Dora, mi chiamo Anna” disse la donna rimanendo a quattro zampe, “ come sei finita così in basso ?” Chiese divertita la ragazza, “ amo i piedi soprattutto quelli in ciabatte “ disse Anna guardando quelli delle ragazza, “ oh dimostramelo! Forza!” Disse quella , “ si ehm... padrona posso baciarti i piedi ?” Chiese Anna , “ ahah .. mmm si certo !” Disse quella, e Anna si gettò su quei piedi che erano curati e bellissimi e lì baciò ancora infilati nelle pantofole. Mentre Anna eseguiva il compito le tre parlavano tra di loro, ridendo anche di gusto, all’improvviso senti la ragazza disse “ vorresti leccarli vero?”, Anna presa dalla cosa rispose “ si padrona, la prego me li faccia leccare” , quella tirò fuori dalle ciabatte i piedi e disse “ forza schiava!” , e Anna iniziò a leccare la pianta di quei piedi con passione. “ sai che la schiava lavora in banca?” Disse Ivanka alla ragazza, “ davvero? Quegli stronzi nemmeno hanno preso in considerazione la mia candidatura, ma forse ora le cose cambieranno” disse guardando Anna immersa completamente nel suo lavoro e lo faceva con voglia, “ schiava domani passerò e dovrai fare in modo che otterrò quel lavoro “ disse la ragazza, “ certo padrona” rispose Anna riprendendo subito il lavoro, “ e vedrai che anche lì passerai tanto tempo attaccata ai miei piedi “ , “ non vedo l’ora “ rispose Anna sollevando grandi risate alle donne. Improvvisamente si senti toccare il culo e si irrigidì, evidentemente Ivanka lo percepì e disse “ schiava rilassati che tanto male ti farà “ , e subito senti entrargli qualcosa nel culo, la ragazza aveva indossato uno strap on , passatogli da Dora tra gli oggetti , e ora la stava inculando in mezzo al campo come se nulla fosse, mentre le due la guardavano sorridenti e lei urlava la ragazza gli urlava ogni genere di cose la più carina fu “diventerai una cagna”. Rimase così allungo finché la ragazza si sfilò soddisfatta, si mise davanti ad Anna ancora con lo strap on infilato e disse “ succhialo schiava “ , Anna la guardò e subito esegui , il sapore era davvero disgustoso ma spompinò meglio che poté lo strap on . “ sei soddisfatta?” Chiese Ivanka, “ oh si, vedrai passerà il tempo solo a venerarmi e compiacermi” disse la ragazza, “ fai in modo che non abbia più dignità “ aggiunse Dora, “ oh certo “ e colpi Anna sul culo. Finalmente la ragazza se ne andò, Ivanka e Dora proseguirono con il giro poi finalmente arrivarono a casa di Ivanka , Anna temeva altre umiliazioni ma le due la salutarono ridendo. Finalmente poté rivestirsi e tornare a casa anche se una fitta di delusione era presente.
Cap5
Anna aveva passato quei giorni a vedere se quella ragazza sbucasse fuori, ma non si fece vedere , Ivanka e Dora pure erano sparite era passata a vedere se le trovava ma non c’era traccia. Senza sapere quando e dove sarebbero ricomparse , indossava gli abiti che le avevano imposto di mettere, doveva ammettere che gli sguardi che attirava non le dispiacevano.
La mattina, esattamente da una settimana da quando aveva incontrato quella ragazza, suonarono alla porta e mentre si avvicinava sentiva l’eccitazione crescere , apri e si trovò Mauro, la sua puzza la colpi, era vestito con una maglietta e un paio di sandali ai piedi,” ma guarda la mia schiava... vedo che Ivanka e Dora hanno fatto qualcosa “ disse sorridendo, infatti Anna indossava un vestitino verde molto simile a quello bianco, era ancora scalza però . Mauro entrò e con un colpo solo gli fece calare il vestitino “ aah si il tocco è il loro “, Anna ora era nuda, ma la cosa la stava eccitando da morire, “ buongiorno padrone “ disse solo Anna, Mauro sorrise e vedendola eccitata fu contento , evidentemente le due donne non avevano spostato il vibratore, così aumento la cosa così da vedere cosa avesse fatto quella donna . L’eccitazione di Anna iniziò ad andare alle stelle e subito prese Mauro e lo portò sul divano del salotto , lo fece sedere e disse “ padrone mi faccia venerare il suo corpo “ , Mauro sorrise e disse “ ovviamente schiava, tutto quanto “ , così si sfilò i pantaloni e la maglietta e le mutande. “ inizia dai piedi schiava “ e aumento il vibratore, “ certo padrone “disse Anna e si chinò e iniziò a baciare e leccare i piedi dell’uomo, poi piano piano sali , ignorò per un attimo al petto, poi passo alle ascelle e alle dita prima di uno e poi dell’altro, poi scese sempre più vogliosa, arrivò al pene iniziò a baciare e spompinare ma poi fu bloccata “ dimentichi qualcosa “ disse Mauro, Anna automaticamente scese verso le palle e poi si soffermò al culo. Dopo un po’ Mauro la colpi e capì che era il segnale di tornare al pene , così piano piano risali e iniziò a leccare e succhiare quel pene con voglia. “ mmm ... si schiava vedrai presto sarà la tua mansione principale , e dovrai farlo ogni giorno “ disse Mauro godendo e spingendo la testa di Anna, improvvisamente venne in gola a quella che quasi si strozzò. Rimase sul divano a guardare la casa della donna, quella aveva qualsiasi cosa, eppure voleva essere sottomessa. “ padrone la supplico mi scopi!” Disse Anna che si era ripresa , ed era chinata di fronte a Mauro, “ certo che lo farò, ma prima voglio umiliarti, chiama tuo marito, lo faremo mentre stai al telefono con lui!” , Anna che vedendo finalmente soddisfatta la voglia, prese il telefono e chiamò il marito, nel frattempo Mauro la toccava con voglia. “ ei perché mi hai chiamato?” Disse Luca con tono sprezzante, “ ciao tesoro.... mmm.. scusa se ti disturbo ma aaah” , Mauro aveva inserito il cazzo nella
Vagina di Anna, godeva come una pazza ma un colpo di Mauro la fece trasalire, “ ehm si scusa... ma il bollo....è pagato?” Non sapeva che dire, fu la prima cosa che gli era venuta in mente, “ il bollo? Di cosa parli?” Chiese infastidito Luca, “ il.... aaah...bollo ... mmm....della macchina “ disse Anna godendo come una pazza, Mauro la stava penetrando velocemente e in maniera decisa , Anna ormai non capiva più niente e nemmeno più ascoltava le parole del marito, era troppo presa, e venne copiosamente ignorando il marito dalla parte del telefono. Mauro continuo a colpire fino a quando non gli venne dentro, la donna sussultò ma ancora ansimante si girò e lo baciò in bocca, “ vedrai che ci divertiremo e ti farò spanare tutti i tuoi buchi “ disse Mauro divertito, Anna rispose baciandolo con più passione.
Quando finalmente uscirono di casa Anna indossava una maglietta striminzita è una gonna cortissima, ai piedi dei tacchi alti ,aveva provato a protestare ma Mauro era stato chiaro “ o così o nuda” , ovviamente non aveva biancheria, doveva “ essere sempre pronta a farti scopare o metterti nuda” , aveva obbedito ovviamente e ora ogni passo la eccitava. Mauro si era offerto di accompagnarla al lavoro, Anna ne era rimasta felice , quell’uomo la faceva sentire veramente desiderata e nemmeno gli interessava più lo sguardo dei passanti. Si salutarono fuori la banca baciandosi, una volta entrata Anna si trovò dentro il suo ufficio quella ragazza che l’aveva inculata dentro il campo. Stava seduta sulla sua sedia, aveva un vestito lungo nero , truccata , era davvero bellissima. “ mmm vedo che ormai sei devota a Mauro eh?” Chiese sorridente , “ si... lo amo “ disse sinceramente Anna, “ ahahah pensa che sei l’unica che lo ama, sinceramente anche noi lo troviamo disgustoso, preferirei baciare un verme guarda” disse la ragazza di gusto, Anna fissò il pavimento quasi ammutolita. “ bene ora .... io sono qui per avere il lavoro che mi spetta, sono sicuramente più qualificata di una come te “ disse la ragazza, “ certo ovviamente “ disse Anna eccitata, non sapeva nemmeno bene il perché, “ vedi? Lo dici pure te... però preferirei che ti mettessi nuda e chinata “ disse la ragazza, Anna si sfilò i vestiti e nuda si chinò e disse “ ti meriti di stare al mio posto “ , la ragazza si alzò e gli mise il piede con un tacco in testa, e disse “ sarà bello vederti chiedere il permesso per qualunque cosa, ora baciami i piedi “, Anna non se lo fece ripetere e baciò l’altro piede , erano perfetti meritavano di essere adorati e continuò a baciarli con voglia. Improvvisamente si senti colpita sul corpo, la ragazza la stava colpendo con un frustino, la cosa la fece eccitare e continuò a baciare il piede della ragazza. Restò in quello stato per un bel po’ ormai si sentiva tutto il corpo dolorante , “ bene schiava! Per te sarò la Dea, non ti rivelerò mai il mio nome, non te lo meriti, e ora da brava schiava , leccami la suola dei tacchi “ disse Dea , “ Certo mia Dea” rispose Anna, e si abbassò ancora di più e iniziò a leccare le suole di quei tacchi ignorando il sapore e la polvere. “ dovrai lasciare il tuo posto a me, vedrai diventerai la schiava personale al lavoro “ disse Dea, “ si mia Dea” rispose Anna, che era molto eccitata e si stava eccitando sempre di più . Dea aveva incontrato Mauro e gli aveva dato un telecomando minuscolo, dicendogli che era del vibratore che aveva messo dentro la donna e che quella eccitata eseguiva qualsiasi cosa , effettivamente quella ormai si limitava solo ad affermare le sue condizioni e i suoi comandi . “ bene schiava, ti concedo l’onore di leccarmi la vagina ma prima supplicami “ , “ Dea la prego... mi faccia leccare la sua vagina “ disse Anna, “ mmm vieni schiava!” Disse allargando il vestito e le gambe. Mentre Anna leccava con voglia, Dea si divertiva a colpirla e ad aumentare il vibratore di velocità , la vedeva mugolare e ansimare ma non l’avrebbe mai fatta venire, doveva vederla disperata. Finalmente arrivò all’orgasmo e innondo il viso di Anna con i suoi succhi, in quel preciso momento spense tutto il vibratore lasciando quella insoddisfatta ed eccitatissima . “Ora schiava rivestiti e presentami al tuo capo” disse Dea, Anna disperata riprese i suoi vestiti e se li rimise. Mentre Anna raccomandava al suo capo Dea, così fu costretta a presentarla, la ragazza si divertiva a mettere in difficoltà la donna accelerando o meno il vibratore, risultato che il capo richiamò Anna e diede alla ragazza il compito di aiutarla a fare il lavoro. Quando uscirono dall’ufficio del capo , Dea disse “ voglio che ora ti metti a quattro zampe, non mi interessa se qualcuno ti vede”, Anna che era troppo eccitata per pensare esegui senza fiatare , così sfilò gattonando dietro la ragazza. Appena entrate nella stanza di Anna, la ragazza si mise nuda , era bellissima non c’era che dire, non che lei fosse brutta ma il seno perfetto e il fisico asciutto erano statuari, si tolse anche i tacchi e disse “ ora schiava venerami come la Dea che sono “ , Anna iniziò dai piedi a baciare e leccare e piano piano fino a risalire alla vagina e poi alle tette e poi scese di nuovo alla vagina facendola venire , lungo tutto ciò andava anche lei all’orlo dell’orgasmo ma puntuale veniva meno lo stimolo, ormai il suo cervello fumava desiderava soltanto venire non importa come voleva farlo. Dea soddisfatta si rivesti consapevole che quella donna bramava l’orgasmo, una volta rivestita si mise comoda sulla scrivania e disse “ scommetto che vuoi venire! Ma non te lo lascerò fare, dovrai umiliarti tantissimo” , Anna che era sempre eccitata rispose “qualsiasi cosa!” , “ ah si? Allora nuda e a quattro zampe, gattonerai per l’ufficio e verrai solo quando supplicherai ad alta voce” disse la Dea , Anna era disperata voleva assolutamente venire ma fare quelle cose avrebbe significato farsi scoprire, “ ti vedo indecisa eh? “ e subito Anna si senti molto più eccitata , si iniziò a mettere a quattro zampe e una volta piegato si senti sul punto di venire ma al limite fini lo stimolo. Dea si alzò e apri la porta, “ forza schiava! “ disse Dea, Anna di nuovo eccitata uscì piano piano e una volta lì sul corridoio la ragazza chiuse la porta. Anna si ritrovò completamente nuda e bloccata, era semplicemente finita ma il pensiero piano piano si mutò e voleva venire, anche davanti a tutti i suoi colleghi non gli importava , era lì lì ma improvvisamente smise. La situazione durò per molto tempo e ormai Anna stava impazzendo , così quando si ritrovò sull’orlo dell’orgasmo urlo “ la prego Dea mi faccia venire “ e in quel momento lo stimolo non cessò e venne copiosamente .
Quando uscirono dalla banca Anna era a quattro zampe e Dea con un guinzaglio la trascinava. Ormai pendeva dalle labbra di quella ragazza, averla fatta venire supplicandola, aveva prodotto un effetto di totale venerazione. Quando prima di uscire gli aveva ordinato di mettersi il collare e camminare a quattro zampe aveva obbedito all’istante. Dea la trascinava come fosse realmente un cane, non si curava nemmeno degli sguardi della gente. Arrivarono davanti al negozio, dove,come ogni giorno, Ivanka era seduta sulla sua sedia e chiedeva l’elemosina , quando vide arrivare la ragazza con appresso quella donna rise, si era ormai abbassata a obbedire chiunque, ma ancora non era sufficiente, voleva farle perdere ogni briciolo di dignità. “ vedere che cadere sempre più in basso “ disse Ivanka, “ si padrona Ivanka” rispose Anna, la donna allungò i piedi fino a metterli molto vicino ad Anna, quella non riuscì a resistere e chiese “ la prego padrona posso leccarli?” , Ivanka e Dea risero , “ ti devi mettere nuda” disse Ivanka, Anna che era di nuovo eccitata nemmeno ci pensò due volte, senza alzarsi si sfilò gli indumenti e si appiccico ai piedi di Ivanka. La donna lì schiacciò bene sul viso di Anna , che leccò con più foga e voglia, più lo faceva è più si sentiva eccitata. “ ora schiava, ti ordino dì cucciare le dita dei piedi “ disse Ivanka, Anna arrivò alle dita e se le infilò in bocca e iniziò a succhiarli uno alla volta , ignorando le risate delle donne . Dopo un po’ Ivanka sfilò i piedi e si alzò, “ forza ora andiamo ti voglio far conoscere nuove persone da servire” disse Ivanka e iniziò a incamminarsi e Dea la segui con in mano i vestiti di Anna e ultima questa nuda a quattro zampe e con il collare. Per Anna fu faticosissimo il tragitto, tra il dover camminare a carponi è la continua eccitazione era distrutta. Entrarono dentro la casa di Ivanka e al suo interno c’era Dora è una donna che era mulatta , indossava un vestito simile a quelli che gli avevano fatto comprare a lei, aveva i piedi dentro le ciabatte aperte, il viso era molto delicato con occhi verdi e capelli marroni . “ Sara ti presento la nuova schiava di Ivanka “ disse la Dora a Sara , la quale sorrise vedendo quella donna in quello stato. “ come puoi vedere c’è chi è andata più in basso di te” disse Dora, “ vogliamo togliergli tutta la sua dignità “ disse Ivanka, “ fa schifo quanto si abbassa “ aggiunse Dea, “ vedo! È eccitante, ei tu leccami i piedi “ , “ si signora “ e Anna subito si avvicinò a quei piedi e iniziò a leccarli. “ devo dire che li sa leccare” disse Sara, “ devi sapere che, ero come te... ma mi sono arrestata al cambio di vestiti, ho rifiutato quell’essere immondo che ti sposerai e ora guarda... diventerò la proprietaria dei tuoi beni e ovviamente le mie amiche ne beneficeranno “ continuo . Anna si sentiva eccitatissima dalla umiliazione, era ormai nelle loro mani. Sara prese un foglio e lo pose ad Anna , “ firma è un atto che concede la tua intera proprietà a me e alle tue padrone, qualsiasi cosa tua sarà nostra “ disse Sara, Anna si chinò fino a terra a firmare il foglio e quella ne approfitto per mettergli il piede sopra la testa. Quando ebbe firmato, Dea prese il foglio e prendendo i vestiti di Anna lì getto in mezzo a roba ammucchiata . “ Ora sei nostra, vivrai h 24 per servire” disse Dora, Dea la tirò a se e sfilandola dai piedi di Sara. Si vide incastrata tra le donne che si erano denudate è la iniziarono a toccare e trascinare tra le loro cosce e iniziò a leccare indistintamente, mentre veniva colpita e aumentava e diminuiva la voglia . Passò da una vagina all’altra senza nemmeno sapere di quale fosse, finalmente piano piano iniziarono a venirgli in faccia una a una. Non si fermò lì perché la spinsero contro i loro culi e iniziò a leccarli con passione e voglia, la strattonarono da ogni parte e leccava senza pietà . Dopo un poco era ricoperta di umori e di bava, le donne si erano messe sedute e le avevano ordinato di leccare ogni millimetro del loro piede mentre quelle discutevano tra di loro.
Arrivata la sera Anna era distrutta , era ancora lì chinata a leccare i loro piedi, la sua vagina colava liquidi in continuazione, la stimolazione in ogni caso produceva il liquido , quelle chiacchieravano amabilmente tra di loro. “ ancora non ti sei stufata ?” Disse Sara, “ perché dovrebbe gli piace vero?” Disse Dea rivolgendosi ad Anna, “ siii padrona!” rispose Anna che era ormai persa, avrebbe voluto arrivare all’orgasmo, in più tutti quei piedi la eccitavano ancora di più . “ direi che è il momento di vedere quanto è disposta a fare per noi... schiava! Se ci supplichi di venire, rinuncerai a tornare a casa e resterai qui !” Disse Dora, Anna che era vogliosissima non gli interesso la condizione e disse “ la prego mi faccia venire “ , le altre risero di gusto vedendo la disperazione della donna. “ dovrai guadagnare la cosa, visto che non hai più soldi dovrai vendere a noi tua persona “ disse Ivanka, Anna che voleva raggiungere l’orgasmo a qualsiasi costo disse “ vi appartengo , mi vendo a voi” , le donne risero , “ allora schiava, dimostralo, domani appena sveglia soddisferai qualsiasi richiesta , e forse poi ti farò venire” disse Ivanka. La donna era delusissima , non avrebbe resistito fino al giorno dopo, doveva venire in quel momento, striscio fino ai piedi di Ivanka e disse “ la prego padrona mi umili faccia quello che vuole, ma mi faccia venire “ , Ivanka sorrise trionfante davanti alle altre, la donna era nelle sue mani. “ bene schiava, seguici a quattro zampe e nuda “ disse Ivanka e uscirono. La portarono in mezzo al campo e la fecero mettere proprio su un largo spiazzo, Ivanka disse “ prima di tutto, ora sei al mio servizio , non hai più volontà , secondo prima di venire, dovrai baciare a tutte i piedi “e Anna subito si avvicinò a Ivanka e iniziò a baciare i piedi da lei e poi piano piano anche le altre , e poi finalmente la stimolazione si amplificò e venne finalmente, fu così forte che svenne.
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