Quei maledetti compiti...
di
fiaderman
genere
gay
Premetto che questa è una storia di pura fantasia.
avevo 15 anni e andai a casa di un mio amico, super bono e con una tartaruga che mi faceva sbavare ogni volta che si cambiava in palestra, per aiutarlo con i compiti di economia per il giorno seguente.Noi 2 più un nostro compagno di classe siamo sempre stati moolto estroversi, lui e questo nostro compagno per scherzo me lo palpavano sia a scuola sia a casa di lui l'estate precedente. Fin qui io lasciavo perdere, lo prendevo come uno scherzo, ma in realtà era tutto ciò che volevo, se non di più.
Il suo nome è M. e quel pomeriggio è stato memorabile. Era da poco finita la pandemia, era fine maggio, e M. appunto mi invita a casa sua per fare i compiti insieme. fino a quando ad un certo punto, presi dagli ormoni della nostra età cominciamo a toccarceli. A quel punto finiti i compiti ci stendiamo sul letto io sopra di lui e giochiamo con i dadi; ovvero se si azzeccavano entrambi i numeri che uscivano si poteva obbligare l'altro a fare quello che si voleva. Io da subito gli dissi di abbassarsi pantaloni e mutande fino fino ad appena sotto il pene, e ovviamente il sedere.... a cui io ero sopra. Lui poi mi chiese di togliermi la maglia e così feci. Incuriosito perchè da cosa potesse esserci a contatto con le lenzuola, gli dissi che volevo verificare che veramente erano abbassati i pantaloni, ma ovviamente così non era. Allora io presi la palla al balzo e mi offri per abbassarglieli, lo spettacolo che si celava dentro quelle mutante era favoloso, lo vidi lì ancora mollo,ovviamente, senza neanche un pelo; lo presi e lo estrassi dai pantaloni e mi rimisi sopra di lui. Poco dopo lui indovinò io il numero dei dadi e come obbligo mi fece mettere entrambe le mani intorno al suo pene, eccitazione più grande non ci poteva essere per me in quel momento, gli chiesi se si era fatto una sega prima che arrivassi e lui nego, infatti il suo meraviglioso amico si stava eccitando al mio tocco. Io poi gli chiesi se dovessi stare fermo o simulare una una sega, lui ovviamente optò per la seconda e allora io inizia il mio lento movimento.
Alla fine di questo gioco mi proposi nuovamente per tirargli su i pantaloni e per sentire per l'ultima volta il suo bel normale pene(o forse no ???).
Come nostro solito poi, iniziammo una lotta sopra il suo letto e ovviamente io persi amaramente, e lui finiva sempre per battermi con la stessa mossa ; mi bloccava con le gambe le braccia, e io ero quindi sempre alla sua mercè. Più di qualche volta me lo faceva sentire in faccia da sopra i pantaloni e questa cosa mi eccitava moltissimo. Ma quel giorno fece qualcosa di più....
si tiro giù i pantaloni e lo tirò fuori e cominciò a passarlo sopra la mia faccia e lo poggiò sulle mie labbra, io colto dall'eccitazione del momento gli dissi che se proprio voleva mettermelo in bocca poteva obbligarmi ad aprirla. Così mi tappo il naso e io ovviamente poco dopo fui costretto ad aprire la bocca e lui a suo volta me lo infilò fino in fondo alla gola. io stavo quasi per soffocare perchè nel mentre avevo il suo cazzo in bocca lui mi tappava ancora il naso, poi per fortuna me lo tolse da dentro, mi lasciò riprendere fiato, e pensando avesse finito mi rilassai, ma al contrario lui mi ritappò il naso e me lo riinfilò... fece così per un'altra volta dopo di che si accorse che da sopra i pantaloni il suo cazzo gli dava fastidio quindi con un bellissimo gesto, si rimise il pene dentro i pantaloni e lo fece uscire a lato della gamba (avevamo i pantaloni corti quindi era molto facile)e me lo riinfilò tenendomi la testa e indirizzandola verso il suo cazzo ormai duro... lo fece per altre 3 volte fin quando non venne copiosamente dentro alla mia bocca e io fui costretto ad ingoiare il suo buonissimo litro di sborra. Costretto poi anche a pulire il rimasto sul pene con la mia lingua mi lasciò libero e io corsi in bagno a sputare quello che potevo però ormai il gioco era fatto, lui mi aveva in pugno. Così ogni settimana, quando è da solo a casa ,vado da lui e ricattandomi mi costringe a fargli un pompino per svuotarsi le palle; anche se questo è esattamente quello che voglio.
spero vi sia piaciuto, a presto.
avevo 15 anni e andai a casa di un mio amico, super bono e con una tartaruga che mi faceva sbavare ogni volta che si cambiava in palestra, per aiutarlo con i compiti di economia per il giorno seguente.Noi 2 più un nostro compagno di classe siamo sempre stati moolto estroversi, lui e questo nostro compagno per scherzo me lo palpavano sia a scuola sia a casa di lui l'estate precedente. Fin qui io lasciavo perdere, lo prendevo come uno scherzo, ma in realtà era tutto ciò che volevo, se non di più.
Il suo nome è M. e quel pomeriggio è stato memorabile. Era da poco finita la pandemia, era fine maggio, e M. appunto mi invita a casa sua per fare i compiti insieme. fino a quando ad un certo punto, presi dagli ormoni della nostra età cominciamo a toccarceli. A quel punto finiti i compiti ci stendiamo sul letto io sopra di lui e giochiamo con i dadi; ovvero se si azzeccavano entrambi i numeri che uscivano si poteva obbligare l'altro a fare quello che si voleva. Io da subito gli dissi di abbassarsi pantaloni e mutande fino fino ad appena sotto il pene, e ovviamente il sedere.... a cui io ero sopra. Lui poi mi chiese di togliermi la maglia e così feci. Incuriosito perchè da cosa potesse esserci a contatto con le lenzuola, gli dissi che volevo verificare che veramente erano abbassati i pantaloni, ma ovviamente così non era. Allora io presi la palla al balzo e mi offri per abbassarglieli, lo spettacolo che si celava dentro quelle mutante era favoloso, lo vidi lì ancora mollo,ovviamente, senza neanche un pelo; lo presi e lo estrassi dai pantaloni e mi rimisi sopra di lui. Poco dopo lui indovinò io il numero dei dadi e come obbligo mi fece mettere entrambe le mani intorno al suo pene, eccitazione più grande non ci poteva essere per me in quel momento, gli chiesi se si era fatto una sega prima che arrivassi e lui nego, infatti il suo meraviglioso amico si stava eccitando al mio tocco. Io poi gli chiesi se dovessi stare fermo o simulare una una sega, lui ovviamente optò per la seconda e allora io inizia il mio lento movimento.
Alla fine di questo gioco mi proposi nuovamente per tirargli su i pantaloni e per sentire per l'ultima volta il suo bel normale pene(o forse no ???).
Come nostro solito poi, iniziammo una lotta sopra il suo letto e ovviamente io persi amaramente, e lui finiva sempre per battermi con la stessa mossa ; mi bloccava con le gambe le braccia, e io ero quindi sempre alla sua mercè. Più di qualche volta me lo faceva sentire in faccia da sopra i pantaloni e questa cosa mi eccitava moltissimo. Ma quel giorno fece qualcosa di più....
si tiro giù i pantaloni e lo tirò fuori e cominciò a passarlo sopra la mia faccia e lo poggiò sulle mie labbra, io colto dall'eccitazione del momento gli dissi che se proprio voleva mettermelo in bocca poteva obbligarmi ad aprirla. Così mi tappo il naso e io ovviamente poco dopo fui costretto ad aprire la bocca e lui a suo volta me lo infilò fino in fondo alla gola. io stavo quasi per soffocare perchè nel mentre avevo il suo cazzo in bocca lui mi tappava ancora il naso, poi per fortuna me lo tolse da dentro, mi lasciò riprendere fiato, e pensando avesse finito mi rilassai, ma al contrario lui mi ritappò il naso e me lo riinfilò... fece così per un'altra volta dopo di che si accorse che da sopra i pantaloni il suo cazzo gli dava fastidio quindi con un bellissimo gesto, si rimise il pene dentro i pantaloni e lo fece uscire a lato della gamba (avevamo i pantaloni corti quindi era molto facile)e me lo riinfilò tenendomi la testa e indirizzandola verso il suo cazzo ormai duro... lo fece per altre 3 volte fin quando non venne copiosamente dentro alla mia bocca e io fui costretto ad ingoiare il suo buonissimo litro di sborra. Costretto poi anche a pulire il rimasto sul pene con la mia lingua mi lasciò libero e io corsi in bagno a sputare quello che potevo però ormai il gioco era fatto, lui mi aveva in pugno. Così ogni settimana, quando è da solo a casa ,vado da lui e ricattandomi mi costringe a fargli un pompino per svuotarsi le palle; anche se questo è esattamente quello che voglio.
spero vi sia piaciuto, a presto.
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