Il primo cazzo

di
genere
trans

E’ una storia vera, la prima volta che ho succhiato un cazzo.
Mi chiamo Pietro, 45 anni, single, masochista e schiavo da sempre.
Ultimamente mi eccitavano i racconti e le fotografie di trans dominanti, meglio ancora se neri, sognavo di essere il loro schiavo, la loro troia, etcc… non avevo mai provato esperienze bisex ma continuavo a sognarlo.
Poi un pomeriggio ho risposto ad un inserzione con foto, si vedeva un grosso cazzo nero, con a fianco un paio di stivali col tacco altissimo, le parole molto volgari dell’inserzione me lo indicavano come il sogno degli schiavi.
Il terzo giorno ero davanti al palazzo.
Mi ha aperto la porta un ragazzo biondo.
All’inizio ho pensato ad un errore, ma prima che potessi dire qualcosa :
“Spogliati, nudo, che la Signora arriva subito”
Mi sono spogliato davanti a lui che mi guardava.
Poi mi ha ammanettato braccia dietro e caviglie
“Ti aspetta di là vai, in ginocchio, schiavo” e mi ha indicato una porta.
Non senza vergogna e difficoltà mi sono diretto verso la porta.
Ha aperto la porta e con una spinta mi ha buttato dentro.
Davanti a me avevo un nero enorme, sarà stato 1,90, muscoloso e grosso, due tette enormi e cadenti.
Ed era seduto sulla tazza del cesso.
“Schiavo, ho appena finito di cagare e pisciare, arrivi al momento giusto per un bel bidet, PORTAMELO QUI”
Il ragazzo mi ha preso di peso e mi ha messo in terra davanti a lui.
Non osavo fare niente, se non era per le tette, era un uomo in tutti i sensi anche esteticamente, aveva il naso schiacciato e i capelli corti tinti biondo paglierino.
Poi mi ha preso per i capelli, mi ha alzato la testa e un secondo dopo mi ha infilato in bocca il suo cazzo moscio.
Puzzava di piscio, anche molle mi arrivava in fondo alla gola.
“Avanti lecca”
Ho iniziato a muovere la lingua come vedevo fare nel filmati, lui mi ha preso la testa e ha cominciato a tirarsi una sega con la mia testa.
Il cazzo si stava ingrossando.
“Ora basta non ti devi divertire”
“Puliscimi il culo, fammi da carta igienica” e si è girato mettendomi davanti quel culo enorme e nero.
Ho esitato, questo era troppo, sentivi l’odore di merda e vedevo lo sporco.
Poi il ragazzo mi ha preso la testa e me lo ha messa dentro il culo.
“Pulisci la Signora”
Stavo per vomitare, mi veniva da piangere.
“Lecca bastardo”
Ho leccato, mi sentivo la merda in bocca, ho leccato un po’, poi il ragazzo mi ha tirato indietro.
E mi ha sputato in bocca.
“Risciacquati e pulisci”
Sono ritornato stavolta di mia volontà a leccare.
Ho infilato la lingua nel buco, ho mangiato ancora merda, sentivo i suoi sospiri sopra di me, mi deridevano tutti e due.
Poi ho finito.
Mi hanno fatto bere dal bidet, e mi hanno liberato dalle manette.
“Nella vasca pancia in su”
Mi sovrastava con la sua altezza.
“Giorgio riempilo di piscio”
Il ragazzo si è messo sul bordo della vasca, e ha iniziato a pisciarmi addosso.
Mirava la faccia e la bocca.
“Apri la bocca cesso”
Ho iniziato a bere, non finiva più.
Hanno completato il tutto con un po’ di sputi in faccia e in bocca.
Poi il nero si è infilato un paio di stivali col tacco, sarà stato un buon 45.
Mi ha schiacciato con la suola la faccia.
“Toccati schiavo e intanto leccami e suole.”
Ho iniziato a masturbarmi, leccavo le suole, mi schiacciava.
Sono venuto.
“Bravo lavati e vieni di la”
Sono arrivato in soggiorno.
La Signora stava inculando il ragazzo.
“Facci un caffè”
Mentre preparavo, li vedevo continuare a scoparsi.
Hanno finito e sono venuti a bersi il caffè.
“Dammi il portafogli”
“Ti prendo tutto, perché la merda costa” e si sono messi a ridere.
Ho abbassato la testa erano tanti soldi ma……….
Mi sono vestito.
“Porta giù l’immondizia già che scendi”
Ho raccolto il sacco e me ne sono andato.
Non ci crederete ma appena arrivato in macchina mi sono appartato e mi sono tirato un'altra sega.
Non sono ancora tornato da loro e sono passato già tre mesi, ma devo dire che non mi sono mai sentito il giocattolo di qualcuno se non con loro.
Sono sicuro che prima o poi mi presenterò ancora da loro.
scritto il
2012-01-18
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