Un dildo nel culo 2

Da quando le avevo scoperte, le carote erano diventate il mio ortaggio preferito. Mi piaceva mangiarle, e mi piaceva sentirle salire su per il culo, fredde e dure, che mi aprivano e mi riempivano.
Ma ancora non ero pienamente soddisfatta. Ben presto la mia voglia di sperimentare mi spinse a fare di più. Avevo voglia di essere aperta oltre ogni limite e la visione di film e immagini porno a tema anale mi stimolava a provare sempre nuove cose.
Un giorno, particolarmente eccitata, decisi che era il momento di provare ad aprirmi come non avevo mai fatto. Iniziai infilandomi nel culo la carota più grande che avevo. Entrava facilmente, perché tutta la mia masturbazione anale aveva reso il mio buco morbido e cedevole. Una volta alloggiata la carota ne presi in mano una seconda e, lubrificandola per bene, iniziai a forzare spingendola contro il mio culo che si stringeva ad ogni spinta. L’operazione si rivelava difficile, l’introduzione della seconda carota non era agevole e la dilatazione del culo mi provocava dolore. Più volte fui sul punto di rinunciare ma il desiderio di aprirmi era sempre più forte del dolore.
Piano piano la seconda carota si fece spazio tra il corpo della prima e la mia carne aprendosi la strada fino a che non fu anch’essa ben ferma nel mio culo.
Ci ero riuscita. Piegata in due con le natiche allo specchio vedevo due carote che mi aprivano il culo dilatandomelo in maniera innaturale. Il dolore all’ano era intenso, così come intensa era l’eccitazione. Le due carote erano conficcate dentro di me e questo mi dava un orgasmo lungo e continuo.
Eppure non mi bastava. La mia fantasia galoppava e desiderava soluzioni sempre più estreme. Estrassi con delicatezza le due carote e iniziai a massaggiarmi il buco del culo con le mani, lubrificandolo e aprendolo piano piano pensando a quello che sarebbe stato il passo successivo verso la mia apertura.