Mi hai venduta come una puttana e ti sei anche eccitato? Bene......eccoti servito.
di
Scribakkino
genere
tradimenti
Sono passate un paio di settimane da quando ho dovuto offrirmi ad un uomo a me sconosciuto per togliere Alfio , mio marito da guai seri.
Ammetto che ho provato un perverso piacere nel farmi trattare da troia da quell'energumeno ma il gesto irresponsabile di Alfio , il fatto che sia arrivato al punto di accettare di vendere sua moglie e puntarla al tavolo di gioco mi ha fatto parecchio incazzare e me la sono legata al dito.
Oltretutto lo stronzo quando ha visto come mi ha conciata quell'uomo che mi aveva sbattuta con una foga animalesca si è pure eccitato.
Così ho pensato tra me e me “ti eccita sapermi puttana ? E allora così sia ma ora decido io”
Penso a come fare. Un annuncio su internet no , troppo complicato , dovrei star li a vagliare tutte le risposte.
L'ideale sarebbe trovare un locale adatto.
Provo a informarmi e vengo a sapere di un pub frequentato principalmente da persone matura e borghesi.
Decido che quello potrebbe essere il posto ideale.
La sera che intendo mettere in pratica la mia iniziativa scelgo con cura cosa indossare. Dev'essere qualcosa di sexy ma senza cadere nel cattivo gusto rischiando di apparire come una zoccola di strada.
Curo molto l'intimo. Indosso un paio di calze nere con delicati ricami sostenute da reggicalze , un paio di mutandine semitrasparenti dello stesso colore con pizzo e reggiseno abbinato e sopra un babydoll , un velo trasparente arricchito da ricami anch'esso di colore nero.
Sopra l'intimo un elegante tailleur composto da giacca e minigonna color bordeaux ed una camicetta bianca aperta giusto a mostrare il solco tra i seni e per completare il tutto collana e braccialetto e un trucco non eccessivo giusto per far risaltare occhi e labbra.
Mi guardo allo specchio e mi complimento con me stessa , con quell'abbigliamento risulto decisamente sensuale.
Alfio quando mi vede rimane sorpreso
“esci ?”
“Si perché , hai da obbiettare”
“No ma mi chiedo dove vai abbigliata così e con chi”
“Dove vado e con chi sono cose che non ti riguardano più , hai perso il diritto da quel giorno che mi hai venduta”
Lui china mesto la testa.
“Mi racconterai come hai fatto quella volta”
“Sei proprio un porco bastardo e si ti terrò aggiornato ogni qualvolta ti renderò cornuto , abituati all'idea che tra l'altro mi pare non ti dispiaccia affatto”
Esco senza aspettare una sua eventuale replica.
Ho chiamato un taxi e lo trovo puntuale davanti all'ingresso di casa.
Salgo e do l'indirizzo all'autista.
Durante il percorso noto che spesso mi osserva dallo specchietto retrovisore , prova che ho fatto centro , non passo certo inosservata.
Cerca di attaccare bottone ma io non gli do molta corda.
Arrivati si volta per ricevere il dovuto per la corsa e durante i pochi istanti che mi ci vogliono per prendere il borsellino e dargli il denaro mi squadra da capo a piedi.
Pago , saluto e scendo.
Il locale è elegante con poltroncine e divanetti in velluto , luci soffuse , musica in sottofondo ed un lungo bancone in legno ed ottone con alti sgabelli sui quali accomodarsi se si vuole consumare al banco.
Mi guardo intorno , seduti ai tavoli ci sono uomini che bevono e chiacchierano , alcuni , pochi in verità in compagnia di signore.
Al banco qualche avventore solitario e alcune coppie di amici.
Scelgo di sedermi su uno degli sgabelli in fondo.
Appoggio la pochette sul banco in attesa del barman che arriva dopo pochi istanti a chiedermi l'ordinazione. Prendo un gin tonic.
Mi metto di sbieco con le gambe accavallate e il viso rivolto verso il bancone fingendo di starmene per i fatti mie.
I miei occhi invece scrutano le persone nel locale attraverso lo specchio sulla parete di fronte dove sono sistemate le bottiglie dei liquori.
Mi accorgo di attirare l'attenzione dai fugaci sguardi dei vari avventori seduti ai tavoli. Anche quelli al banco non mancano di rivolgermi più di un'occhiata.
Ho notato un tipo interessante e con fare disinvolto mi volto per guardarmi in giro fino a che non fermo il mio sguardo su di lui.
Mi sta osservando e quando incontra i miei occhi alza il bicchiere che ha in mano in segno di saluto. Io rispondo con un accenno di sorriso alzando a mia volta il bicchiere.
Il tipo prende il mio ricambiare al suo saluto come un invito così si alza e viene verso di me.
E' un uomo dall'apparente età di sessantacinque anni , capelli grigi , alto circa un metro e ottanta , aspetto elegante , fisico robusto ma non grasso , un po' di pancia che non disdegno nell'uomo maturo. Lo giudico un bell'uomo , decisamente interessante.
“Buonasera , posso sedermi accanto a lei o sta aspettando qualcuno ?”
“Prego si accomodi pure , non aspetto nessuno”
Si presenta come Arrigo , frequentatore abituale del locale.
“Non l'ho mai vista e le assicuro che se fosse già stata qui l'avrei notata di certo”
“In effetti è la prima volta che vengo in questo pub”
Il discorso prosegue , dice di avere sessantanove anni e di essere un ex direttore di banca ora in pensione sposato con Adele , sua coetanea.
Mi confida che con la moglie il rapporto è cambiato , rimane forte il legame sentimentale ma lei ha perso la passionalità ed a lui questo aspetto manca moltissimo.
Io lo interrompo “senti Arrigo non voglio girarci intorno. Rendiamo le cose semplici. Se sei in cerca di compagnia sappi che la mia ha un prezzo”
“Beh a dire il vero non mi ero fatto facili illusioni ma quando hai risposto al mio saluto ho preso coraggio e mi son detto che in fondo non avevo niente da perdere a provarci. Ora che tu hai messo in chiaro le cose tutto si semplifica , stabilisci tu quanto vale la tua compagnia e fino a dove posso spingermi”
“Non c'è un limite , tutto quello che vuoi se sei disposto a non pesare il portafogli”
“Benissimo , dove possiamo andare ?”
“In uno dei motel che ci sono fuori città”
“Bene , ne conosco uno molto carino e soprattutto discreto.
Mi capita ogni tanto di andarci con una vecchia amica.
Hai l'auto ? Io ho smesso di guidare da tempo , trovo più comodo il taxi per muovermi in città”
“Sono venuta in taxi anch'io”
“Non c'è problema , ci penso io”
Paga il mio gin tonic , dice qualcosa al barista e mi invita a seguirlo fuori dal locale.
“Il taxi sarà qui a minuti”
In effetti dopo meno di cinque minuti un taxi accosta al marciapiede dove noi siamo in attesa.
Arrigo apre la portiera e mi fa salire mentre lui fa il giro e si accomoda dall'altra parte. Da all'autista l'indirizzo e partiamo.
Arrivati al motel Arrigo scende e va alla reception.
Torna con la chiave e chiede all'autista di accompagnarci fino alla camera.
Domanda se può anche venirci a prendere e si fa dare il suo numero di cellulare.
La camera è piccola ma ben arredata. In fondo c'è un bagno con box doccia , asciugamani e accappatoi.
“Allora Arrigo come preferisci iniziare ?”
“Potremmo parlare un po' prima , sai per rompere il ghiaccio , per esempio se non sono indiscreto cosa ti ha spinto a fare questo nobile mestiere ?”
Sono in vena di confidenze , quell'uomo mi ispira fiducia , in fondo data l'età potrebbe essere mio padre.
Gli racconto le cose come stanno e lui tra il sorpreso e il divertito
“Allora non sei una professionista , lo fai solo per vendetta”
Gli confesso che si in parte la voglio fare pagare a mio marito ma non ci sarei riuscita se in seguito non avessi provato piacere la volta che mi ha costretto a vendermi per lui.
“Ti piace sentirti puttana ?”
“Sarà una perversione ma la cosa mi eccita”
“Benissimo , vuol dire che farò del mio meglio per soddisfarti.
Io sono sano e se lo sei anche tu che dici se non usassimo il preservativo. Sei disposta a fidarti di me. Io di te mi fido”
Gli do il mio assenso.
“Togliti il vestito , voglio vederti in intimo”
Mi levo giacca , gonna e camicetta e resto con la sola biancheria intima.
“mmmmmm hai buon gusto , sei dannatamente sexy. Vieni qui e siediti in braccio a me”
Si è tolto la giacca , non i pantaloni ne la camicia.
Mi siedo in braccio a lui e gli accarezzo la testa. Lui mi abbraccia e fa scorrere le mani lungo la mia schiena. Lo bacio e lui accoglie la mia lingua nella sua bocca e ci gioca con la sua. Limoniamo a lungo mentre io mi struscio contro il suo sesso che sento indurirsi.
“Sfilati il reggiseno ma non la sottoveste”
Faccio come dice. Osserva i miei seni ben visibili sotto il velo scuro del babydoll.
“Magnifici , ben fatti , pieni e sodi”
Li stringe tra le mani.
Io mimo la monta e a lui cresce l'eccitazione , mi mette le mani sul culo e accompagna i miei movimenti.
Gli sfilo la camicia. Sotto ha una canottiera. Tolgo anche quella.
Il suo petto è coperto da una peluria bianca. Mi piace . Lo accarezzo mentre scendo dalle sue ginocchia.
Gli slaccio i pantaloni e glieli levo. Sotto i boxer spinge impaziente il suo membro.
Glieli tolgo. Ha un cazzo niente male , largo in circonferenza e lungo quanto basta. Ho azzeccato la scelta.
Gli strofino contro le mani , è duro e pulsante.
La cappella è parzialmente fuori. Quando lo stringo per scoprirla del tutto ne escono alcune gocce di desiderio.
Le raccolgo delicatamente con la lingua.
Sento il suo respiro farsi più profondo.
Mi occupo delle palle che prendo in bocca , succhio e rilascio con uno schiocco.
Lui lascia da parte il suo modo educato di parlare e mi da della bocchinara. Mi dice “succhia troia , ho il cazzo che mi scoppia”
Lecco il fusto a piena lingua come fanno i bimbi col gelato poi sputo sulla cappella e lo prendo in bocca.
Lui geme , ansima mentre gli faccio un pompino come non ho mai fatto con Alfio.
“Oddio mi stai facendo impazzire , usi la bocca divinamente ma ora fermati , ti prego , non voglio sborrare adesso”
Mi stacco dal suo cazzo e mi alzo.
“Mettiti carponi sul bordo del letto”
Si avvicina , mi sfila le mutandine , mi palpa il culo a piene mani , si china e inizia a leccarmi la figa.
Noto con piacere che non sei fredda come una del mestiere. La tua passera è grondante del delizioso nettare di Venere”
Lecca goloso. Ci sa fare , mi scappano i primi gemiti.
Mi sgrilletto mentre lui mi penetra con due dita e dopo una manciata di minuti raggiungo l'orgasmo.
“Sei più troia di di una troia perché il tuo godimento è sincero per giunta con uno che conosci da poco più di un'ora”
“Poche chiacchiere e scopami piuttosto”
Si alza e puntato il cazzo entra con un colpo netto , deciso quasi cattivo.
“E' questo che vuoi baldracca , un cazzo che ti sfondi la figa e ti faccia godere ? Eccoti servita,”
Mi fotte con foga animalesca sbuffando e grugnendo.
Sento il suo cazzo scorrere e il suo ventre sbattere contro le mie natiche. Ogni colpo è come una sculacciata -sciac sciac-.
Nonostante l'età matura la forza maschia non gli manca di certo.
Ho un secondo orgasmo.
Lui mi avvisa che sta per venire. Gli dico di togliersi , non uso contraccettivi.
Si ferma , resta col cazzo dentro di me alcuni istanti poi si scosta.
“Togliti la sottoveste e sdraiati a pancia in su”.
Sale in piedi sul letto e si mette sopra di me.
Inizia a segarsi , lo guardo e lo incito.
“Sborra porco , voglio sentire scendere su di me una calda pioggia di sperma”.
Lui ci da dentro e con un forte grugnito viene e dal suo cazzo escono schizzi di sborra che raggiungono il mio ventre ed i seni.
Continua a menarselo per alcuni istanti anche quando ha esaurito tutto il seme che aveva da dare,
Si china vicino a me. Glielo prendo in bocca e succhio i residui di sperma mista ai miei umori che ha raccolto sul cazzo e glielo restituisco pulito e lucido.
Si sdraia esausto , sudato ma pienamente appagato.
Io mi spalmo il suo sperma fino a che la mia pelle lo ha assorbito tutto. C'è chi paga a caro prezzo per delle creme cosmetiche a base di sperma mentre io ho la materia prima direttamente dalla fonte senza spendere un centesimo , anzi vengo anche pagata.
Lui va a farsi una doccia , mi chiede se non la faccio anch'io , gli rispondo di no , voglio che quel cornuto di Alfio senta l'odore di maschio sul mio corpo così il poveretto dovrà accontentarsi di farsi una sega mentre gli racconto di come ho goduto nel farmi sbattere da un vero uomo.
Uscito dalla doccia si veste e estratto il portafoglio mi da una somma di denaro superiore a quella che avevo richiesto.
Te la sei meritata , non scopavo così da anni.
Ricevere quel denaro mi da una scossa di adrenalina che mi fa venire i brividi lungo la schiena.
Penso che sia un'esperienza che potrei rifare.
Chiama il tassista che ci ha portato qui , finisco di vestirmi e sentiamo il rumore dell'auto che si ferma davanti alla porta della camera.
Come in precedenza Arrigo mi fa salire per prima aprendomi la portiera.
Casa sua è di strada per cui scende prima di me , da una somma imprecisata all'autista “Con questi pago la mia corsa e quella della signora , ci sta anche la mancia per te. L'uomo conta i soldi e ringrazia soddisfatto.
Durante il tragitto non fa altro che sbirciare dallo specchietto retrovisore. Io sono ancora eccitata da quando ho ricevuto i soldi da Arrigo per la mia prestazione.
“Senti non credere che non mi sia accorta che mi stai guardando da quando sono salita in macchina”
“Signora mi perdoni ma una femmina come lei quando la carico di nuovo”
“Fermati in un luogo isolato che ti do anch'io la mancia”
Passati un paio di semafori devia per una strada secondaria e si ferma in un parcheggio dedicato ai mezzi pesanti. Si mette dietro un tir in fondo al piazzale. Scendo e risalgo sul posto accanto al conducente,
“Abbassati i calzoni”
Lui se li porta alle caviglie insieme alle mutande.
Questa sera marca bene in fatto di cazzi , anche il tassista è ben dotato. Senza preamboli lo prendo in bocca e succhio , mi sento più troia che mai , una puttana di strada.
Lui geme dal piacere , mi mette una mano sulla testa e spinge in basso con forza a farmelo ingoiare tutto. Ho un singulto , lui mi tiene premuta la testa in modo che io non possa ritirarla.
Comincio a salivare abbondantemente , sento la cappella pulsare in gola ,fatico a respirare poi lui molla la presa ed io lascio il suo cazzo per riempirmi i polmoni d'aria.
Ha l'uccello tesissimo e lucido della mia saliva. Glielo prendo in mano e lo sego e nello stesso tempo succhio di nuovo.
“mmmmmm troia sto per venire , ti riempio quella tua bocca assetata di sborra” e viene abbondantemente con schizzi che mi arrivano direttamente in gola ed altri che trattengo in bocca per poi fargliela colare sul cazzo e succhiare di nuovo.
Finito lecco la sborra che gli è scesa a bagnargli le palle e risalgo l'asta con la lingua fino a spremere le ultime gocce dalla cappella.
Fatto , mi ricompongo , scendo dall'auto per andare di nuovo ad accomodarmi sul sedile di dietro.
“Ora puoi proseguire , portami a casa”
Lui mentre si tira su i pantaloni mi fa i compimenti per quel servizio extra.
“Una mancia davvero speciale. Hai una bocca che nemmeno le puttane che frequento. Mi hai letteralmente prosciugato le palle.
Il tuo amico ha il mio numero , se prossimamente vi serve un taxi chiamate me sarò da voi in un baleno”
“Non metterti in testa strane idee , questa sera è andata così e sei stato fortunato perché se non eri tu sarebbe stato un altro , non avrebbe fatto nessuna differenza per me , ho solo voluto togliermi uno sfizio”
Il tipo annuisce e messa in moto l'auto riprende il cammino e mi porta sotto casa.
Quando mi saluta sfoggia un sorriso a trentadue denti.
Lo snobbo e salgo in casa.
Trovo Alfio seduto davanti al pc che si sta masturbando mentre guarda un video porno cuckold.
“Nadia sei qua , è tutta sera che penso a te che stai scopando con qualcuno e nei video mi immagino che sia tu quella che si fa sbattere davanti al marito. Ormai ho capito che con il mio comportamento ho scatenato questa tua reazione. Devi però ammettere che ciò ha contribuito a liberarti dalle tue inibizioni”
“Dovrei allora dirti grazie per avermi venduto a mia insaputa ?”
“No , certo che no ma mi piacerebbe tanto essere presente mentre mi tradisci con un altro. L'idea di vederti godere mentre ti fai fottere in mia presenza mi eccita da morire”
“In effetti tu che ti seghi in disparte mentre mi faccio sbattere è un immagine che non mi dispiace affatto , vedremo”
Mi chiede di raccontargli della serata trascorsa fuori casa ed io lo accontento. Mentre siamo in camera da letto e mi spoglio per prepararmi a fare una doccia gli rivelo la scopata fatta con Arrigo nei minimi particolari e quando gli racconto dell'estemporaneo pompino fatto al tassista esplode in una sborrata che non ho visto così abbondante nemmeno quelle rare volte che scopiamo insieme.
Non c'è dubbio , la parte del cornuto lo fa godere di più dello scopare.
Ammetto che ho provato un perverso piacere nel farmi trattare da troia da quell'energumeno ma il gesto irresponsabile di Alfio , il fatto che sia arrivato al punto di accettare di vendere sua moglie e puntarla al tavolo di gioco mi ha fatto parecchio incazzare e me la sono legata al dito.
Oltretutto lo stronzo quando ha visto come mi ha conciata quell'uomo che mi aveva sbattuta con una foga animalesca si è pure eccitato.
Così ho pensato tra me e me “ti eccita sapermi puttana ? E allora così sia ma ora decido io”
Penso a come fare. Un annuncio su internet no , troppo complicato , dovrei star li a vagliare tutte le risposte.
L'ideale sarebbe trovare un locale adatto.
Provo a informarmi e vengo a sapere di un pub frequentato principalmente da persone matura e borghesi.
Decido che quello potrebbe essere il posto ideale.
La sera che intendo mettere in pratica la mia iniziativa scelgo con cura cosa indossare. Dev'essere qualcosa di sexy ma senza cadere nel cattivo gusto rischiando di apparire come una zoccola di strada.
Curo molto l'intimo. Indosso un paio di calze nere con delicati ricami sostenute da reggicalze , un paio di mutandine semitrasparenti dello stesso colore con pizzo e reggiseno abbinato e sopra un babydoll , un velo trasparente arricchito da ricami anch'esso di colore nero.
Sopra l'intimo un elegante tailleur composto da giacca e minigonna color bordeaux ed una camicetta bianca aperta giusto a mostrare il solco tra i seni e per completare il tutto collana e braccialetto e un trucco non eccessivo giusto per far risaltare occhi e labbra.
Mi guardo allo specchio e mi complimento con me stessa , con quell'abbigliamento risulto decisamente sensuale.
Alfio quando mi vede rimane sorpreso
“esci ?”
“Si perché , hai da obbiettare”
“No ma mi chiedo dove vai abbigliata così e con chi”
“Dove vado e con chi sono cose che non ti riguardano più , hai perso il diritto da quel giorno che mi hai venduta”
Lui china mesto la testa.
“Mi racconterai come hai fatto quella volta”
“Sei proprio un porco bastardo e si ti terrò aggiornato ogni qualvolta ti renderò cornuto , abituati all'idea che tra l'altro mi pare non ti dispiaccia affatto”
Esco senza aspettare una sua eventuale replica.
Ho chiamato un taxi e lo trovo puntuale davanti all'ingresso di casa.
Salgo e do l'indirizzo all'autista.
Durante il percorso noto che spesso mi osserva dallo specchietto retrovisore , prova che ho fatto centro , non passo certo inosservata.
Cerca di attaccare bottone ma io non gli do molta corda.
Arrivati si volta per ricevere il dovuto per la corsa e durante i pochi istanti che mi ci vogliono per prendere il borsellino e dargli il denaro mi squadra da capo a piedi.
Pago , saluto e scendo.
Il locale è elegante con poltroncine e divanetti in velluto , luci soffuse , musica in sottofondo ed un lungo bancone in legno ed ottone con alti sgabelli sui quali accomodarsi se si vuole consumare al banco.
Mi guardo intorno , seduti ai tavoli ci sono uomini che bevono e chiacchierano , alcuni , pochi in verità in compagnia di signore.
Al banco qualche avventore solitario e alcune coppie di amici.
Scelgo di sedermi su uno degli sgabelli in fondo.
Appoggio la pochette sul banco in attesa del barman che arriva dopo pochi istanti a chiedermi l'ordinazione. Prendo un gin tonic.
Mi metto di sbieco con le gambe accavallate e il viso rivolto verso il bancone fingendo di starmene per i fatti mie.
I miei occhi invece scrutano le persone nel locale attraverso lo specchio sulla parete di fronte dove sono sistemate le bottiglie dei liquori.
Mi accorgo di attirare l'attenzione dai fugaci sguardi dei vari avventori seduti ai tavoli. Anche quelli al banco non mancano di rivolgermi più di un'occhiata.
Ho notato un tipo interessante e con fare disinvolto mi volto per guardarmi in giro fino a che non fermo il mio sguardo su di lui.
Mi sta osservando e quando incontra i miei occhi alza il bicchiere che ha in mano in segno di saluto. Io rispondo con un accenno di sorriso alzando a mia volta il bicchiere.
Il tipo prende il mio ricambiare al suo saluto come un invito così si alza e viene verso di me.
E' un uomo dall'apparente età di sessantacinque anni , capelli grigi , alto circa un metro e ottanta , aspetto elegante , fisico robusto ma non grasso , un po' di pancia che non disdegno nell'uomo maturo. Lo giudico un bell'uomo , decisamente interessante.
“Buonasera , posso sedermi accanto a lei o sta aspettando qualcuno ?”
“Prego si accomodi pure , non aspetto nessuno”
Si presenta come Arrigo , frequentatore abituale del locale.
“Non l'ho mai vista e le assicuro che se fosse già stata qui l'avrei notata di certo”
“In effetti è la prima volta che vengo in questo pub”
Il discorso prosegue , dice di avere sessantanove anni e di essere un ex direttore di banca ora in pensione sposato con Adele , sua coetanea.
Mi confida che con la moglie il rapporto è cambiato , rimane forte il legame sentimentale ma lei ha perso la passionalità ed a lui questo aspetto manca moltissimo.
Io lo interrompo “senti Arrigo non voglio girarci intorno. Rendiamo le cose semplici. Se sei in cerca di compagnia sappi che la mia ha un prezzo”
“Beh a dire il vero non mi ero fatto facili illusioni ma quando hai risposto al mio saluto ho preso coraggio e mi son detto che in fondo non avevo niente da perdere a provarci. Ora che tu hai messo in chiaro le cose tutto si semplifica , stabilisci tu quanto vale la tua compagnia e fino a dove posso spingermi”
“Non c'è un limite , tutto quello che vuoi se sei disposto a non pesare il portafogli”
“Benissimo , dove possiamo andare ?”
“In uno dei motel che ci sono fuori città”
“Bene , ne conosco uno molto carino e soprattutto discreto.
Mi capita ogni tanto di andarci con una vecchia amica.
Hai l'auto ? Io ho smesso di guidare da tempo , trovo più comodo il taxi per muovermi in città”
“Sono venuta in taxi anch'io”
“Non c'è problema , ci penso io”
Paga il mio gin tonic , dice qualcosa al barista e mi invita a seguirlo fuori dal locale.
“Il taxi sarà qui a minuti”
In effetti dopo meno di cinque minuti un taxi accosta al marciapiede dove noi siamo in attesa.
Arrigo apre la portiera e mi fa salire mentre lui fa il giro e si accomoda dall'altra parte. Da all'autista l'indirizzo e partiamo.
Arrivati al motel Arrigo scende e va alla reception.
Torna con la chiave e chiede all'autista di accompagnarci fino alla camera.
Domanda se può anche venirci a prendere e si fa dare il suo numero di cellulare.
La camera è piccola ma ben arredata. In fondo c'è un bagno con box doccia , asciugamani e accappatoi.
“Allora Arrigo come preferisci iniziare ?”
“Potremmo parlare un po' prima , sai per rompere il ghiaccio , per esempio se non sono indiscreto cosa ti ha spinto a fare questo nobile mestiere ?”
Sono in vena di confidenze , quell'uomo mi ispira fiducia , in fondo data l'età potrebbe essere mio padre.
Gli racconto le cose come stanno e lui tra il sorpreso e il divertito
“Allora non sei una professionista , lo fai solo per vendetta”
Gli confesso che si in parte la voglio fare pagare a mio marito ma non ci sarei riuscita se in seguito non avessi provato piacere la volta che mi ha costretto a vendermi per lui.
“Ti piace sentirti puttana ?”
“Sarà una perversione ma la cosa mi eccita”
“Benissimo , vuol dire che farò del mio meglio per soddisfarti.
Io sono sano e se lo sei anche tu che dici se non usassimo il preservativo. Sei disposta a fidarti di me. Io di te mi fido”
Gli do il mio assenso.
“Togliti il vestito , voglio vederti in intimo”
Mi levo giacca , gonna e camicetta e resto con la sola biancheria intima.
“mmmmmm hai buon gusto , sei dannatamente sexy. Vieni qui e siediti in braccio a me”
Si è tolto la giacca , non i pantaloni ne la camicia.
Mi siedo in braccio a lui e gli accarezzo la testa. Lui mi abbraccia e fa scorrere le mani lungo la mia schiena. Lo bacio e lui accoglie la mia lingua nella sua bocca e ci gioca con la sua. Limoniamo a lungo mentre io mi struscio contro il suo sesso che sento indurirsi.
“Sfilati il reggiseno ma non la sottoveste”
Faccio come dice. Osserva i miei seni ben visibili sotto il velo scuro del babydoll.
“Magnifici , ben fatti , pieni e sodi”
Li stringe tra le mani.
Io mimo la monta e a lui cresce l'eccitazione , mi mette le mani sul culo e accompagna i miei movimenti.
Gli sfilo la camicia. Sotto ha una canottiera. Tolgo anche quella.
Il suo petto è coperto da una peluria bianca. Mi piace . Lo accarezzo mentre scendo dalle sue ginocchia.
Gli slaccio i pantaloni e glieli levo. Sotto i boxer spinge impaziente il suo membro.
Glieli tolgo. Ha un cazzo niente male , largo in circonferenza e lungo quanto basta. Ho azzeccato la scelta.
Gli strofino contro le mani , è duro e pulsante.
La cappella è parzialmente fuori. Quando lo stringo per scoprirla del tutto ne escono alcune gocce di desiderio.
Le raccolgo delicatamente con la lingua.
Sento il suo respiro farsi più profondo.
Mi occupo delle palle che prendo in bocca , succhio e rilascio con uno schiocco.
Lui lascia da parte il suo modo educato di parlare e mi da della bocchinara. Mi dice “succhia troia , ho il cazzo che mi scoppia”
Lecco il fusto a piena lingua come fanno i bimbi col gelato poi sputo sulla cappella e lo prendo in bocca.
Lui geme , ansima mentre gli faccio un pompino come non ho mai fatto con Alfio.
“Oddio mi stai facendo impazzire , usi la bocca divinamente ma ora fermati , ti prego , non voglio sborrare adesso”
Mi stacco dal suo cazzo e mi alzo.
“Mettiti carponi sul bordo del letto”
Si avvicina , mi sfila le mutandine , mi palpa il culo a piene mani , si china e inizia a leccarmi la figa.
Noto con piacere che non sei fredda come una del mestiere. La tua passera è grondante del delizioso nettare di Venere”
Lecca goloso. Ci sa fare , mi scappano i primi gemiti.
Mi sgrilletto mentre lui mi penetra con due dita e dopo una manciata di minuti raggiungo l'orgasmo.
“Sei più troia di di una troia perché il tuo godimento è sincero per giunta con uno che conosci da poco più di un'ora”
“Poche chiacchiere e scopami piuttosto”
Si alza e puntato il cazzo entra con un colpo netto , deciso quasi cattivo.
“E' questo che vuoi baldracca , un cazzo che ti sfondi la figa e ti faccia godere ? Eccoti servita,”
Mi fotte con foga animalesca sbuffando e grugnendo.
Sento il suo cazzo scorrere e il suo ventre sbattere contro le mie natiche. Ogni colpo è come una sculacciata -sciac sciac-.
Nonostante l'età matura la forza maschia non gli manca di certo.
Ho un secondo orgasmo.
Lui mi avvisa che sta per venire. Gli dico di togliersi , non uso contraccettivi.
Si ferma , resta col cazzo dentro di me alcuni istanti poi si scosta.
“Togliti la sottoveste e sdraiati a pancia in su”.
Sale in piedi sul letto e si mette sopra di me.
Inizia a segarsi , lo guardo e lo incito.
“Sborra porco , voglio sentire scendere su di me una calda pioggia di sperma”.
Lui ci da dentro e con un forte grugnito viene e dal suo cazzo escono schizzi di sborra che raggiungono il mio ventre ed i seni.
Continua a menarselo per alcuni istanti anche quando ha esaurito tutto il seme che aveva da dare,
Si china vicino a me. Glielo prendo in bocca e succhio i residui di sperma mista ai miei umori che ha raccolto sul cazzo e glielo restituisco pulito e lucido.
Si sdraia esausto , sudato ma pienamente appagato.
Io mi spalmo il suo sperma fino a che la mia pelle lo ha assorbito tutto. C'è chi paga a caro prezzo per delle creme cosmetiche a base di sperma mentre io ho la materia prima direttamente dalla fonte senza spendere un centesimo , anzi vengo anche pagata.
Lui va a farsi una doccia , mi chiede se non la faccio anch'io , gli rispondo di no , voglio che quel cornuto di Alfio senta l'odore di maschio sul mio corpo così il poveretto dovrà accontentarsi di farsi una sega mentre gli racconto di come ho goduto nel farmi sbattere da un vero uomo.
Uscito dalla doccia si veste e estratto il portafoglio mi da una somma di denaro superiore a quella che avevo richiesto.
Te la sei meritata , non scopavo così da anni.
Ricevere quel denaro mi da una scossa di adrenalina che mi fa venire i brividi lungo la schiena.
Penso che sia un'esperienza che potrei rifare.
Chiama il tassista che ci ha portato qui , finisco di vestirmi e sentiamo il rumore dell'auto che si ferma davanti alla porta della camera.
Come in precedenza Arrigo mi fa salire per prima aprendomi la portiera.
Casa sua è di strada per cui scende prima di me , da una somma imprecisata all'autista “Con questi pago la mia corsa e quella della signora , ci sta anche la mancia per te. L'uomo conta i soldi e ringrazia soddisfatto.
Durante il tragitto non fa altro che sbirciare dallo specchietto retrovisore. Io sono ancora eccitata da quando ho ricevuto i soldi da Arrigo per la mia prestazione.
“Senti non credere che non mi sia accorta che mi stai guardando da quando sono salita in macchina”
“Signora mi perdoni ma una femmina come lei quando la carico di nuovo”
“Fermati in un luogo isolato che ti do anch'io la mancia”
Passati un paio di semafori devia per una strada secondaria e si ferma in un parcheggio dedicato ai mezzi pesanti. Si mette dietro un tir in fondo al piazzale. Scendo e risalgo sul posto accanto al conducente,
“Abbassati i calzoni”
Lui se li porta alle caviglie insieme alle mutande.
Questa sera marca bene in fatto di cazzi , anche il tassista è ben dotato. Senza preamboli lo prendo in bocca e succhio , mi sento più troia che mai , una puttana di strada.
Lui geme dal piacere , mi mette una mano sulla testa e spinge in basso con forza a farmelo ingoiare tutto. Ho un singulto , lui mi tiene premuta la testa in modo che io non possa ritirarla.
Comincio a salivare abbondantemente , sento la cappella pulsare in gola ,fatico a respirare poi lui molla la presa ed io lascio il suo cazzo per riempirmi i polmoni d'aria.
Ha l'uccello tesissimo e lucido della mia saliva. Glielo prendo in mano e lo sego e nello stesso tempo succhio di nuovo.
“mmmmmm troia sto per venire , ti riempio quella tua bocca assetata di sborra” e viene abbondantemente con schizzi che mi arrivano direttamente in gola ed altri che trattengo in bocca per poi fargliela colare sul cazzo e succhiare di nuovo.
Finito lecco la sborra che gli è scesa a bagnargli le palle e risalgo l'asta con la lingua fino a spremere le ultime gocce dalla cappella.
Fatto , mi ricompongo , scendo dall'auto per andare di nuovo ad accomodarmi sul sedile di dietro.
“Ora puoi proseguire , portami a casa”
Lui mentre si tira su i pantaloni mi fa i compimenti per quel servizio extra.
“Una mancia davvero speciale. Hai una bocca che nemmeno le puttane che frequento. Mi hai letteralmente prosciugato le palle.
Il tuo amico ha il mio numero , se prossimamente vi serve un taxi chiamate me sarò da voi in un baleno”
“Non metterti in testa strane idee , questa sera è andata così e sei stato fortunato perché se non eri tu sarebbe stato un altro , non avrebbe fatto nessuna differenza per me , ho solo voluto togliermi uno sfizio”
Il tipo annuisce e messa in moto l'auto riprende il cammino e mi porta sotto casa.
Quando mi saluta sfoggia un sorriso a trentadue denti.
Lo snobbo e salgo in casa.
Trovo Alfio seduto davanti al pc che si sta masturbando mentre guarda un video porno cuckold.
“Nadia sei qua , è tutta sera che penso a te che stai scopando con qualcuno e nei video mi immagino che sia tu quella che si fa sbattere davanti al marito. Ormai ho capito che con il mio comportamento ho scatenato questa tua reazione. Devi però ammettere che ciò ha contribuito a liberarti dalle tue inibizioni”
“Dovrei allora dirti grazie per avermi venduto a mia insaputa ?”
“No , certo che no ma mi piacerebbe tanto essere presente mentre mi tradisci con un altro. L'idea di vederti godere mentre ti fai fottere in mia presenza mi eccita da morire”
“In effetti tu che ti seghi in disparte mentre mi faccio sbattere è un immagine che non mi dispiace affatto , vedremo”
Mi chiede di raccontargli della serata trascorsa fuori casa ed io lo accontento. Mentre siamo in camera da letto e mi spoglio per prepararmi a fare una doccia gli rivelo la scopata fatta con Arrigo nei minimi particolari e quando gli racconto dell'estemporaneo pompino fatto al tassista esplode in una sborrata che non ho visto così abbondante nemmeno quelle rare volte che scopiamo insieme.
Non c'è dubbio , la parte del cornuto lo fa godere di più dello scopare.
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