Massaggi e Sesso
di
Anonimo
genere
etero
Mi sono sempre dedicato al massaggio, da quando adolescente, mia cugina mi passava le sue calde e sensuali mani sul corpo in occasione delle vacanze estive; pensavo quindi che quella sensazione piacevole l’avrei potuta trasmettere ad altri. Le occasioni per perfezionarmi non mancarono, tra amici e parenti, poi tanti libri, i primi incontri con altri professionisti, infine la scuola.
La tecnica di mia cugina era del tipo tahilandese, ed era un insieme di pressioni e carezze, veramente sensazionali.
Ho studiato tante tecniche, ma quelle alle quali ricorro spesso, sono lo shiatsu, la pranoterapia e la percussione.
I principali benefici che generano sono il rilassamento con conseguente diminuzione delle tensioni emotive e nervose, e stato generale di benessere. Nel mio ambulatorio tratto persone di tutte le età, essendoci stato un positivo passaparola, il mio nome è associato a salute e professionalità. Un pomeriggio della scorsa settimana stavo trattando una delle clienti più belle e sexy del mio studio, Annalisa, una ragazza di diciannove anni, capelli castani chiaro, occhi verdi, viso e corpo perfetti da Barby. La cosa curiosa è che vedo le ragazze prima ben vestite, a tuttopunto, seducentemente sexy e, dopo poco, sono svestite, tra le mie mani e oltretutto mi pagano! Annalisa, dicevo, era sul lettino da massaggi, penultima cliente della serata, si godeva l’aroma dell’incenso e la musica diffusa dall’impianto, quando sono entrato e l’ho trovata più bella del solito, forse solo in quel momento mi sono accorto del suo reale potenziale...
Mentre le stendevo l’olio, dapprima sui polpacci, poi sulle cosce, pensavo alla sua bellezza, a quanto per la prima volta mi avesse preso; con fare quasi maniacale la osservavo con fini diversi da quelli terapeutici, ero ipnotizzato dallo scorgere o immaginare l’unica cosa che era ancora nascosta dallo slip. Solo dopo alcuni istanti mi accorgevo che mi dedicavo a lei non come massaggiatore, ma come il migliore amante, con sensualità, dolcezza, calore e passione.
Il tatto delicato, i punti sfiorati e l’abbandono di Annalisa nelle mie mani, l’avevano segnata con una macchietta al centro dello slip, incurante continuavo con la stessa sensualità, per spostarmi ora sulle natiche dopo sulla schiena e sul collo; quella manovra è stata come accendere l’interruttore di una bomba ad orologeria! Apparentemente era abbandonata sul lettino, ma in un attimo ha alzato la testa, chinando lateralmente il capo alla mia ricerca, quindi con la mano sinistra afferrava la mia, ultimava lo spostamento del corpo, per ritrovarsi supina sul lettino, coi seni scoperti...
Un’altra manovra l’avvicinava al mio viso, le mie mani guidate dalle sue, prima sui seni, poi lasciate libere di muoversi sul suo corpo, e le nostre lingue intraprendevano una danza frenetica, interrompevo il bacio per assaggiare la pelle del collo, per mordicchiarle le orecchie, poi ancora in bocca, più voglioso che mai! L’eccitazione era alle stelle, le mani ora correvano sui fianchi e ora sotto lo slip; lei era eccitata, felice di quello che provava, appagata, ma il bello doveva ancora arrivare. Assolutamente assorbito da tale pratica, perso e incantato da tanta passione decidevo di scostarle lo slip per poterla baciare intensamente, non l’avessi mai fatto! Era la prima volta che Paola sperimentava una pratica così esperta e piacevole: si era intensamente animata, contorcendosi di libidine, aprendo e chiudendo le gambe, con le mani mi premeva la testa sempre più profondamente, in un momento, mi ero spostato per baciarle la bocca e lei aveva approfittato per accarezzarmi i genitali, un gesto rapido e glieli porgevo, al massimo dell’eccitazione; con dolcezza si avvicinava per baciarli; poco dopo decidevo di spostarci dal lettino per coricarci a terra su un improvvisato materassino, dove continuavo l’esplorazione e assaggio del suo corpo, adagiati di lato. Annalisa era eccitatissima, lo sguardo passionale e serio, di quella che è sconvolta dalla passione ma che sa cosa vuole, e come un sacrosanto diritto ti fa capire che se ti fermi… ti uccide, senza concederti attenuanti!!! Così decideva di farmi scivolare con le spalle a terra e senza avvertenza alcuna, si poneva a cavalcioni e cominciava la parte clou del rapporto, dove a fatica riuscivo a trattenermi dalla esplosione...
A tratti i lunghi capelli le scivolavano davanti, coprendole il volto e i seni; per aggiustarseli dietro, ruotava la testa e con la mano li scostava sulle spalle, approfittava di quel movimento per cercare sicuramente piaceri profondi diverse, mentre io le accarezzavo i bellissimi seni, alzandomi anche per baciarli.
Ero follemente preso da questa storia, avevo il battito cardiaco accelerato, sudorazione intensa, eccitazione incontrollabile e il pensiero fisso che mi faceva domandare se avessi scoperto per la prima volta la tempesta del sesso o se fossi un imbecille senza morale che abusa delle clienti?
La tecnica di mia cugina era del tipo tahilandese, ed era un insieme di pressioni e carezze, veramente sensazionali.
Ho studiato tante tecniche, ma quelle alle quali ricorro spesso, sono lo shiatsu, la pranoterapia e la percussione.
I principali benefici che generano sono il rilassamento con conseguente diminuzione delle tensioni emotive e nervose, e stato generale di benessere. Nel mio ambulatorio tratto persone di tutte le età, essendoci stato un positivo passaparola, il mio nome è associato a salute e professionalità. Un pomeriggio della scorsa settimana stavo trattando una delle clienti più belle e sexy del mio studio, Annalisa, una ragazza di diciannove anni, capelli castani chiaro, occhi verdi, viso e corpo perfetti da Barby. La cosa curiosa è che vedo le ragazze prima ben vestite, a tuttopunto, seducentemente sexy e, dopo poco, sono svestite, tra le mie mani e oltretutto mi pagano! Annalisa, dicevo, era sul lettino da massaggi, penultima cliente della serata, si godeva l’aroma dell’incenso e la musica diffusa dall’impianto, quando sono entrato e l’ho trovata più bella del solito, forse solo in quel momento mi sono accorto del suo reale potenziale...
Mentre le stendevo l’olio, dapprima sui polpacci, poi sulle cosce, pensavo alla sua bellezza, a quanto per la prima volta mi avesse preso; con fare quasi maniacale la osservavo con fini diversi da quelli terapeutici, ero ipnotizzato dallo scorgere o immaginare l’unica cosa che era ancora nascosta dallo slip. Solo dopo alcuni istanti mi accorgevo che mi dedicavo a lei non come massaggiatore, ma come il migliore amante, con sensualità, dolcezza, calore e passione.
Il tatto delicato, i punti sfiorati e l’abbandono di Annalisa nelle mie mani, l’avevano segnata con una macchietta al centro dello slip, incurante continuavo con la stessa sensualità, per spostarmi ora sulle natiche dopo sulla schiena e sul collo; quella manovra è stata come accendere l’interruttore di una bomba ad orologeria! Apparentemente era abbandonata sul lettino, ma in un attimo ha alzato la testa, chinando lateralmente il capo alla mia ricerca, quindi con la mano sinistra afferrava la mia, ultimava lo spostamento del corpo, per ritrovarsi supina sul lettino, coi seni scoperti...
Un’altra manovra l’avvicinava al mio viso, le mie mani guidate dalle sue, prima sui seni, poi lasciate libere di muoversi sul suo corpo, e le nostre lingue intraprendevano una danza frenetica, interrompevo il bacio per assaggiare la pelle del collo, per mordicchiarle le orecchie, poi ancora in bocca, più voglioso che mai! L’eccitazione era alle stelle, le mani ora correvano sui fianchi e ora sotto lo slip; lei era eccitata, felice di quello che provava, appagata, ma il bello doveva ancora arrivare. Assolutamente assorbito da tale pratica, perso e incantato da tanta passione decidevo di scostarle lo slip per poterla baciare intensamente, non l’avessi mai fatto! Era la prima volta che Paola sperimentava una pratica così esperta e piacevole: si era intensamente animata, contorcendosi di libidine, aprendo e chiudendo le gambe, con le mani mi premeva la testa sempre più profondamente, in un momento, mi ero spostato per baciarle la bocca e lei aveva approfittato per accarezzarmi i genitali, un gesto rapido e glieli porgevo, al massimo dell’eccitazione; con dolcezza si avvicinava per baciarli; poco dopo decidevo di spostarci dal lettino per coricarci a terra su un improvvisato materassino, dove continuavo l’esplorazione e assaggio del suo corpo, adagiati di lato. Annalisa era eccitatissima, lo sguardo passionale e serio, di quella che è sconvolta dalla passione ma che sa cosa vuole, e come un sacrosanto diritto ti fa capire che se ti fermi… ti uccide, senza concederti attenuanti!!! Così decideva di farmi scivolare con le spalle a terra e senza avvertenza alcuna, si poneva a cavalcioni e cominciava la parte clou del rapporto, dove a fatica riuscivo a trattenermi dalla esplosione...
A tratti i lunghi capelli le scivolavano davanti, coprendole il volto e i seni; per aggiustarseli dietro, ruotava la testa e con la mano li scostava sulle spalle, approfittava di quel movimento per cercare sicuramente piaceri profondi diverse, mentre io le accarezzavo i bellissimi seni, alzandomi anche per baciarli.
Ero follemente preso da questa storia, avevo il battito cardiaco accelerato, sudorazione intensa, eccitazione incontrollabile e il pensiero fisso che mi faceva domandare se avessi scoperto per la prima volta la tempesta del sesso o se fossi un imbecille senza morale che abusa delle clienti?
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Commenti dei lettori al racconto erotico