Devota e il suo Signore
di
Devota & Jago
genere
dominazione
Devota e il suo Signore Jago
“incontro clandestino in casa di Devota”
“e nella prigione del suo Signore”
(Devota)…mio signore e padrone mi sono svegliata solo ora.
(Jago)…che fai tutta sola.
(Jago)…Ti sei addormentata senza dare la buona notte al tuo Signore e Padrone, la punizione di oggi sarà sesso orale con il tuo padrone per tutto il giorno.
(Devota)…buongiorno signore padrone, Sarò così costretta e inginocchiata con le cosce aperte, così cagna e devotamente sottomessa, sempre pronta per la sua cappella.
(Jago)…ingoia il mio cazzo troia e masturbati, non risparmiarti succhia e masturbati.
(Devota)…con le cosce divaricate si, completamente spalancate, in ginocchio mentre la mia bocca è così piena del suo cazzo le mie dita si muovono velocemente tanto da sentire il della mia figa, così oscenamente dilatata delle mie dita che entrano ed escono.
(Jago)…Insieme, insieme, insieme, la mia sbora nella tua gola profonda, le mani che afferrano la tua testa facendoti respirare solo attraverso il mio pene ti inondo la gola di sperma mattutina ....godi mia schiava dammi il segno del tuo godimento.
(Devota)...sto impazzendo sentendo tutto il mio orgasmo colare delle cosce, cadere sul pavimento mentre la mia gola è completamente piena del suo liquido seminale che per non soffocare ingoio, ingoio, ad ogni schizzo con gli occhi alzati verso il suo, mi nutro totalmente del mio Signore Padrone e così vado a tavola con il sapore… Del suo sperma.
(Jago)…Senza mutandine....
(Devota)…così a pranzo con infinita vergogna?
(Jago)…Esattamente così a pranzo, In maniera che il tuo umore erotico, scorra lungo le tue cosce bagnando la sedia, con vergogna e tanta inconfessabile piacevolezza.
Si sentono rumori di passi che arrivano dal vialetto di ghiaia che conduce all’ingresso della casa di Devota, i due clandestini si guardano silenziosamente nei occhi, Devota non ha il tempo di salutare il suo Signore e Padrone , ha solo il tempo di sussurrare, Jago e già al di là della recinzione, della villetta.
(Devota)…buon appetito Signore e Padrone.
A pranzo servito Devota, non osa alzarsi dalla sedia per paura di aver lasciato il segno della sua impudicizia, sulla sedia della sala da pranzo.
(Devota)… Camminando per casa, sento l'interno delle mie cosce ancora così appiccicose pregne del mio umore… E cercando di non destare all’occhio alle persone intorno a me… Mi allontano per tornare nella mia stanza, il luogo dove realmente e virtualmente mi sento intimamente e completamente sottomessa a Lui, cercandolo al cellare.
(Jago)…risponde al messaggio di Devota, stai, camminando senza intimo suppongo…
(Devota)…certamente mio Signore, è così che percepisco in maniera ancora più evidente, sulla pelle, all'interno delle cosce, così delicate, così sensibili il piacere del proibito.
(Jago)…I tuoi occhi il tuo incarnato i tuoi seni, capezzoli, segnano la tua costante eccitazione e la tua devota sottomissione al tuo signore e padrone…
(Devota)…inevitabile… I miei capezzoli sono costantemente sollecitati turgidi così stampati su questo maglioncino così attillato, Le mie forme messe così a nudo sottoil vestito niente… Padrone sono sola in casa, la imploro venga a farmi visita, sono talmente sconvolta e desiderosa delle sue cure, che tremo dal desiderio…
(Jago)… convince la sua Slave Devota, a raggiungerlo nella sua prigione,attrezzata nel seminterrato della casastudio. Legata immobilizzata ai piedi della spalliera del talamo sacrificale, come fosse una graticola. Completamente nuda e imbavagliata dal morso, questa situazione di completa sottomissione della mia schiava Devota, scatena la belva che queste condizioni affiora in Me, legata alla spalliera di ottone i tuoi gemiti sono soffocati dal bavaglio a morso che il tuo Signore e Padrone e ti ha messo…
(Devota)…totalmente in balia del piacere del Signore Padrone, Impossibilitata a qualsiasi movimento, a qualsiasi reazione, presa così e usata a suo piacimento… Cagna fino all’anima solamente per lui…
(Jago)… questo morso, mi serve per domarti e soggiogarti completamente come una selvaggia puledra….
(Devota)…sbattendo il ventre contro quella spalliera, ad ogni colpo di cazzo che sfonda il mio intimo senza tregua, si odono solo lamenti mescolati a gemiti attraverso il bavaglio…
(Jago)…Il mio cazzo ti sfonda ripetutamente, sollecitando il tuo ventre i tuoi muscoli pelvici fino a procurati orgasmo anale e vaginale . Libera il tuo piacere donami il tuo orgasmo...esplodi troia squirta e bagna il nostro talamo, dimmi quanti orgasmi ti procura questa costrizione di sottomissione, ripetuti e intensi orgasmi frutti dedicati al tuo unico Padrone…
(Devota)…perdo le forze, ad ogni colpo sempre più forte intenso così ritmico da sentirlo dentro fino all’anima… Sentir il mio corpo tremare e le contrazioni delle mie cosce delle mie natiche da brivido… Il ventre sollecitato continuamente dal palo torturatore del mio Signore e Padrone sodomizzandomi anima mente e corpo, così all’improvviso attraverso il bavaglio a morso, il mio urlo di godimento… Rilasciando tutto il mio nettare caldo… Godendo godendo ancora…sfinita… Sconvolta ogni volta… Senza respiro!!!
(Jago)…Respirami divora la mia bocca dammi la tua bocca che attraverso essa rapisco la tua anima…
(Devota)… ecco la mia bocca sulla sua… Respirando il Suo fiato. Respirando di lei l’unica ragione della mia vita… Dipendendo solamente dal Signore e Padrone.
(Jago)..Troia troia schiava cagna lurida anima mia sei mia dillo al mondo chi sei veramente.
(Devota)…SUA… MARCHIATA… Dove tutti possono vedere a chi appartengo…
(Jago)..Succhiati le mani che hai messo interamente in figa assapora il gusto del nostro piacere, Dimmelo chi sei tu veramente, Dimmelo guardandomi sfinita e soggiogata chi sei?
(Devota)...La slave di sua proprietà, accucciata ai Suoi piedi mio Signore e Padrone.
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