HO posto il segno ma la suocera?
di
Cayohxx
genere
etero
Lo so per esperienza, che quando si tratta di raccontare una storia
non è dato mica tagliare dalla pezza, bensì fa mestiere ire
innanzi a suono di toppe, e rabberciare alla meglio; però nel concetto della educazione universale apparécchiati ad incontrare nuove esperienze sessuali ci spinge oltre al limite del taboo per una suocera odiosa ma desiderabile.Ecco cosa mi é successo
«Tre nebbie fanno una pioggia,
Tre piogge una fiumana,
E tre feste da ballo una..troia anche se oggi il rif va a dante oggi prendo il suo nome.Altri si abbia le pompe superbe e i trionfi, rumore di un giorno per
tacere eternamente di notte rossa ; il nostro cuore trema di tenerezza quando assistiamo
con la immaginativa che poi con l'andar del tempo si é avverato.
Nella quiete stanno l'ordine e l'armonia, nel tumulto dissonanza;
gl'impeti disonestano i moti del corpo, le facoltà dell'intelletto
scompigliano é il desideri per la suocera diventano irrefrenabili.
Qui vuolsi considerare la lingua come strumento, e sotto questo aspetto
mirate un po' come il muratore prima d'imprendere il suo lavoro
apparecchi la cazzuola, la squadra, l'archipendolo, la calce e i
mattoni; lo scalpellino, i mazzuoli e le subbie; altri, altri arnesi;in assenza della mia ragazza per motivi di lavoro andavo spesso da sua madre Adele non che mia suocera per fare qualche commissione essendo che é vedova é non guida più a causa di un incidente.fino di tre uomini, perchè i costumi si emendino...
Certo non è nuovo il vezzo di abusare della parola; ma che, come ai dì
nostri, si sia posto studio a crescere la dignità del discorso alla
stregua della indegnità del fatto io dubito assai; comunque vada adesso
le parole non contano o poco, e se non quanto rispondono ad opere
oneste; però soli gli esempi possiedono la virtù di persuadere e di
educare é piu passava il tempo più la guardavo con un altro occhio.le si dipingeva sul volto un grande affanno,
il vivo riflesso di una lotta interna alacrissima. Certo in quei
momenti di solitudine completa le ritornava la coscienza di un grande
dolore; il sentimento della realtà, lungamente respinto, diventava
chiaro, distinto, crudele.Ma più tempo mi ritagliavo per lei più lei mi cercava.
--Vuoi farmi un favore?--mi disse
--Che desideri?
--Ho bisogno di parlarti
--Ma io...cosavdovrei dirti
--Vuoi continuare a star serrata? Tanto ti costa il contentarmi?
--Verrai presto almeno?
Sorrideva
Sofia si avviò verso la stanza cercando di avvalorare il suo cuore
per quei pochi minuti. Si fermò sulla soglia del letto. passeggiavo; mi
si accostai
--Lulù mi manda--ella disse a bassa voce.
--Veniste forzata?
--Forzata... no.
Essa tremava tutta; Roberto le era vicino, col viso travolto dalla
passione.
--Che vi ho fatto, Sofia?
--Nulla, nulla mi avete fatto. Non mi guardate così--supplicò essa
smarrita.
--Lo sai, dunque, Sofia, che ti voglio tanto, tanto bene?
--Oh! taci, dante, per carità taci! Se Lulù ci sentisse!
--Io amo Lulù. Amo te, Sofia.
--È un tradimento!
--Lo so, ma ti amo. BASTA abbiamo parlato abbastanza da quel momento in poi silenzi seguiti da sospiri gradevoli eccitanti con quella vocale A A quasi pronunciata in simbiosi con il respiro,cambindo posizione esplorandola analmente in quell'ano stretto é grosso si muoveva anche lei.Da quel giorno in poi non era piu come prima stava meglio a livello mentale non so se mi conviene rischiare ancora.Certamente so perfettamente che lo soddisfatta con piacere vediamo che succede il gioco lo conduce lei
non è dato mica tagliare dalla pezza, bensì fa mestiere ire
innanzi a suono di toppe, e rabberciare alla meglio; però nel concetto della educazione universale apparécchiati ad incontrare nuove esperienze sessuali ci spinge oltre al limite del taboo per una suocera odiosa ma desiderabile.Ecco cosa mi é successo
«Tre nebbie fanno una pioggia,
Tre piogge una fiumana,
E tre feste da ballo una..troia anche se oggi il rif va a dante oggi prendo il suo nome.Altri si abbia le pompe superbe e i trionfi, rumore di un giorno per
tacere eternamente di notte rossa ; il nostro cuore trema di tenerezza quando assistiamo
con la immaginativa che poi con l'andar del tempo si é avverato.
Nella quiete stanno l'ordine e l'armonia, nel tumulto dissonanza;
gl'impeti disonestano i moti del corpo, le facoltà dell'intelletto
scompigliano é il desideri per la suocera diventano irrefrenabili.
Qui vuolsi considerare la lingua come strumento, e sotto questo aspetto
mirate un po' come il muratore prima d'imprendere il suo lavoro
apparecchi la cazzuola, la squadra, l'archipendolo, la calce e i
mattoni; lo scalpellino, i mazzuoli e le subbie; altri, altri arnesi;in assenza della mia ragazza per motivi di lavoro andavo spesso da sua madre Adele non che mia suocera per fare qualche commissione essendo che é vedova é non guida più a causa di un incidente.fino di tre uomini, perchè i costumi si emendino...
Certo non è nuovo il vezzo di abusare della parola; ma che, come ai dì
nostri, si sia posto studio a crescere la dignità del discorso alla
stregua della indegnità del fatto io dubito assai; comunque vada adesso
le parole non contano o poco, e se non quanto rispondono ad opere
oneste; però soli gli esempi possiedono la virtù di persuadere e di
educare é piu passava il tempo più la guardavo con un altro occhio.le si dipingeva sul volto un grande affanno,
il vivo riflesso di una lotta interna alacrissima. Certo in quei
momenti di solitudine completa le ritornava la coscienza di un grande
dolore; il sentimento della realtà, lungamente respinto, diventava
chiaro, distinto, crudele.Ma più tempo mi ritagliavo per lei più lei mi cercava.
--Vuoi farmi un favore?--mi disse
--Che desideri?
--Ho bisogno di parlarti
--Ma io...cosavdovrei dirti
--Vuoi continuare a star serrata? Tanto ti costa il contentarmi?
--Verrai presto almeno?
Sorrideva
Sofia si avviò verso la stanza cercando di avvalorare il suo cuore
per quei pochi minuti. Si fermò sulla soglia del letto. passeggiavo; mi
si accostai
--Lulù mi manda--ella disse a bassa voce.
--Veniste forzata?
--Forzata... no.
Essa tremava tutta; Roberto le era vicino, col viso travolto dalla
passione.
--Che vi ho fatto, Sofia?
--Nulla, nulla mi avete fatto. Non mi guardate così--supplicò essa
smarrita.
--Lo sai, dunque, Sofia, che ti voglio tanto, tanto bene?
--Oh! taci, dante, per carità taci! Se Lulù ci sentisse!
--Io amo Lulù. Amo te, Sofia.
--È un tradimento!
--Lo so, ma ti amo. BASTA abbiamo parlato abbastanza da quel momento in poi silenzi seguiti da sospiri gradevoli eccitanti con quella vocale A A quasi pronunciata in simbiosi con il respiro,cambindo posizione esplorandola analmente in quell'ano stretto é grosso si muoveva anche lei.Da quel giorno in poi non era piu come prima stava meglio a livello mentale non so se mi conviene rischiare ancora.Certamente so perfettamente che lo soddisfatta con piacere vediamo che succede il gioco lo conduce lei
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Commenti dei lettori al racconto erotico