Solo un gioco - completo

di
genere
dominazione

LUI:
Un banale "tutto cambia" è proprio scontato, come inizio. Ma, come si sa, la vita ci riserva sempre strani scherzi, per cui, è proprio di qui che si partirà. Tutto cambia, la vita, il lavoro, il cibo, i pensieri, le mode, i vestiti... e anche noi cambiamo, lentamente tutti i giorni... negli anni si cresce ci si trasforma, in alcuni casi talmente tanto che guardandosi indietro non ci si riconosce neppure. Ci sono cambiamenti graduali e cambiamenti traumatici. I più strani, però sono quelli che accadono senza che tu te ne accorga nemmeno, che ti trovi cambiato senza sapere perché e senza sapere come sei ora... e non ti resta che scoprirlo giorno per giorno. Ecco, questo ultimo caso è quello che sto vivendo io ora. Sento un bisogno nuovo, un desiderio nuovo e sconosciuto... sento nuovi desideri, nuove voglie che si fanno strada dentro di me. Il mio modo di sentire il sesso è mutato e non so ancora fino a che punto. Ed è cosi che ci siamo conosciuti. Vagavo per i blog in un momento morto di lavoro e ho iniziato a leggere quello che dicevi, forte, vivo e selvaggio... e mi è piaciuto subito. Senza pensarci ti ho risposto e abbiamo iniziato a scriverci, a confrontarci e a trovarci sulla stessa "linea d'onda". Dopo tre giorni appena di "conoscenza" siccome abbiamo scoperto di non distare molto l'uno dall'altra, abbiamo deciso di sfogarci, di fare ciò che mai avevamo fatto prima, un incontro, a scopo... godereccio, al buio, fra noi, senza la possibilità di tirarsi indietro. La cosa mi affascina, mi eccita da morire, ma sono da sempre difficile in fatto di donne... se non mi piacessi? Se ci fosse qualcosa in te che proprio non mi fa andare avanti? Ma come disse Cesare: "il dado è tratto", sono qui che sto parcheggiando e potrei scappare, ma non posso tirarmi indietro, è più forte di me. Mentre cammino fino al luogo d'incontro, uno dei pensieri che più mi martellano la testa è: avrà fatto tutto quello che le ho chiesto? Si, perché uno dei miei desideri più forti ora è avere una partner viva, disinibita e pronta a soddisfare i miei desideri più forti...

LEI:
Eccoti che arrivi. Sei tu, lo sento. Sento qualcosa che vibra dentro di me.
Lo so che mi sono già sbagliata quattro volte da quando sono qui, ma questa volta ne sono convinta. Mi punti deciso. Sei tu.
Sono vestita esattamente come mi hai chiesto. Non ci crederesti se te lo dicessi, ma ho comprato alcune cose apposta per te. La canottierina, gli stivali, il perizoma... beh quello l'avrei comprato comunque... non mi va di iniziare un nuovo rapporto con indosso un intimo già usato... sarò superstiziosa? mah...
E ho messo le "palline"... che storia... mentre le facevo scivolare nel buchino mi sono bagnata tanto che ho dovuto aspettare un bel po' ad indossare il perizoma. L'eccitazione non si calmava. Non erano solo le palline... le ho provate altre volte. Era l'idea di te, di incontrarti, di mostrarmi con le palline... mi sono masturbata due volte prima di riuscire a calmarmi e avere una umidità accettabile fra le cosce.
Sono nervosa... Che mi succede? Ho tenuto testa a uomini che si credevano degli dei a letto, e alla fine ho sempre avuto qualcosa da insegnare... Non credo ci sia più nulla a cui non sono preparata... Tu hai l'aria di uno a cui piace dare gli ordini, tenere il comando. L'ho capito subito, in chat, e ho recitato la parte della sottomessa, obbediente. Sarai felice di vedere che ti ho obbedito in tutto. Lascerò l'iniziativa a te anche adesso.
Avrai tempo per scoprire la mia vera natura...

LUI:
Arrivo vicino a quella che dovrebbe essere la tua macchina, sicuramente la tua, visto che una ragazza, una ragazza davvero bella, è lì, appoggiata al cofano, che si fuma una sigaretta con aria impaziente e nervosa. L'abbigliamento è come ti ho chiesto... stivali alti col tacco a spillo, una gonna corta con le pieghette e sopra una canottierina con la giacchetta, più mi avvicino e più vedo che sei bella. Ti giri, mi vedi, butti via la sigaretta e... "...ah, ciao... scusa non fumo di solito, solo quando sono nervosa sai..." Hai un imbarazzo visibile, tenero ed eccitante allo stesso tempo, mi avvicino a te e non dico nulla, prendo il tuo viso fra le mie mani e ti bacio. Entro con tutta la lingua dentro di te, scavo la tua bocca, la prendo senza lasciarti respirare. Le mie mani, una dietro la tua testa che ti accarezza il collo, l'altra inizia a scendere... Mi stacco dalle tue morbide labbra e... "...ciao... sei bellissima...cosa vuoi fare?" Diventi rossa, abbassi gli occhi e... "controllami... fai quello che vuoi..." Ti bacio ancora, ancora con più forza, se possibile, e la mia mano scende, alza la tua gonna, incurante del fatto che un passante potrebbe vedere, e cerco il tuo buchino, da cui sento scendere il filo delle palline cinesi... poi cavalcando l'elastico del perizoma si sposta davanti per sentire il tuo sesso, già bagnato... a cui non so resistere e in cui entro quasi senza controllo, poi mi riprendo e accarezzo il ciuffetto superstite alla depilazione...
Il bacio finisce, mi allontano un attimo da te e non resisto, alzo la canottiera per ammirare le tue tette coi capezzoli duri e dritti che svettano li tocco appena per farli vibrare. "Andiamo, ti va?" La tua risposta, fulminea: "Non avrei mai pensato che potessi essere cosi fantastico, sali"

LEI:
Sto guidando. Ho ancora i capezzoli duri da quando mi hai toccato in mezzo al posteggio. Sei un po' pazzo... mi hai baciata subito, mi hai scopato la bocca con la lingua, mentre con le mani mi avvinghiavi dappertutto. Si sente che vuoi farmi capire che mi possiedi già, vuoi "marcare il territorio". Mi hai infilato anche un paio di dita nella fica che era già di nuovo un lago... Io ti ho lasciato fare, mi sono abbandonata a te e ti ho fatto capire che mi piace...
Posteggio e saliamo da me. Ci sono alcune rampe di scale. Tu cerchi di toccarmi ma io ti sfuggo correndo avanti. Mi diverto a fare oscillare la gonnellina sul culetto, immagino la sua visione... non ho praticamente nulla sotto, il perizoma è inesistente.
Poi quel filetto che pende dal buchino... credo che tu abbia cercato di prenderlo nell'ultimo slancio. Per fortuna siamo sul pianerottolo. Ti dico "fermo che qui ci possono vedere!" e tu per tutta risposta sollevi le mani in alto e inizi a spingermi contro la porta, facendomi sentire tra le natiche la tua erezione già consistente.

LUI:
Sei matta, completamente matta. Ma questo lo sapevo già. Quello che sta accadendo non è altro che la riconferma. E mi piaci, molto. Stai al gioco, sei maliziosa e furbetta, ti diverti a giocare, a stuzzicarmi. Mi lasci fare e stai recitando della ragazzina che subisce senza dire nulla. Ma sento che stai giocando, che stai al gioco per vedere fin dove mi spingo. Le tue parole in chat erano state chiare, i tuoi racconti, i tuoi modi di fare, non sono di una ragazza che si lascia comandare... a meno che il gioco non valga la candela, ma hai dei numeri, e, sono convinto, che tu sia come penso debba essere un compagno... intrigante, sicuro di se e capace di capire il momento... capire quando lasciarsi agli eventi e quando "prendere" in mano la situazione... Vedere il tuo culetto schizzare su per le scale, con la gonna che giocava con le tue morbide curve... che spettacolo ragazzi, sei davvero bella. Abbiamo parlato in chat, ci siamo scambiati la nostra visione del sesso e del divertimento, ci siamo raccontati... sarò uno stronzo, ma non ho voluto mostrare tutte le mie carte... non ti ho raccontato tutto di me, come sono, cosa mi piace... diciamo che ti ho raccontato la parte che ritengo più "forte" del mio nuovo essere, il voler avere una compagna di giochi disposta a seguire ed esaudire i miei desideri, le mie voglie... ma, chissà se lo ricordi, ti dissi che sono "atipico" e particolare, fatto a modo mio... ora non resisto più, sono qui che ti schiaccio contro la porta, che ti faccio sentire tutta la mia eccitazione schiacciata su di te, mentre cerchi di aprire a fatica la porta di casa. Mi piacerebbe accarezzarti, toccarti dappertutto, ma dovrei lasciar cadere lo zaino con dentro quello che mi servirà per non farti dimenticare la serata... o almeno cosi spero! Finalmente la porta si apre e, per poco, non cadiamo dentro tanto ti ero addosso, riesci a farmi perdere completamente la testa... chissà cosa starai pensando! Magari pensi che ho tanta chiacchiera e non ho mai concluso nulla... Non arrivi a chiudere la porta che ti fermo di nuovo contro il muro e inizio a baciarti... le nostre lingue vorticano, si cercano e scappano... giochiamo nella tua e nella mia bocca... ti provoco e porto la tua lingua sensuale a giocare libera nell'aria... con la mia la accarezzo sopra... la stuzzico sotto... cerco di morsicarla... e le mie mani ti accarezzano la vita, la pancia... hai una pelle liscia. Il tuo profumo è tutto attorno a noi e mi inebria. Mi allontano un passo, mentre le mie mani scivolano sui tuoi seni, le mie dita iniziano a titillare i capezzoli mentre ti guardo con desiderio e passione... Mi abbasso, scendo con la testa sotto la tua gonna e inizio a leccare e baciare l'interno delle tue cosce... la mia bocca si fa sempre più ardita nello stuzzicarti e sempre più mi avvicino al tuo sesso. Scosto con un dito la sottile linea di stoffa e la mia lingua parte dal basso delle tue labbra per arrivare al clitoride già gonfio su cui concentro la mia attenzione per poi succhiarlo con voluttà... le mie mani accarezzano il tuo sedere, non si infilano sotto la stoffa... non giocano col filo che esce da te... solo carezze lente e precise sulla tua pelle morbida, fatta per essere toccata ed accarezzata... La mia bocca ti bacia e cerca di entrare in te... quando coi gesti o con qualche parola cerchi di fermarmi o cambiare qualcosa la mia passione per il tuo bottoncino si fa più forte e intensa, strappandoti solo sospiri e spazzando via ogni tua volontà... fino a quando non sento il tuo piacere crescere, le tue mani posarsi sulla mia testa e premermi contro di te... premermi forte sul tuo sesso, fino quasi a soffocare... la tentazione di entrare dentro di te con un dito è fortissima, ma resisto, voglio il tuo piacere nella mia bocca frutto solo dei miei baci... quando ti rilassi, quando il tuo corpo si rilascia lentamente dopo essere stato un fascio nervi durante l'orgasmo, ti dedico ancora lenti baci e colpi di lingua... poi mi rialzo e ti bacio... bacio la tua bocca con ancora il frutto del piacere sulla mia faccia... e ti sussurro:"...mi fai impazzire... voglio vederti impazzire..."

LEI:
Come immaginavo... appena entrati in casa ti sei impossessato del mio corpo, ma con mia piacevole sorpresa hai cercato solo il mio piacere... e ci sei riuscito alla grande! Anche se avessi voluto oppormi, dopo poco non avrei più avuto la forza di farlo. Quando ho sentito la tua lingua frugare nel mio sesso, e il mio clitoride risucchiato dalle tue labbra, non ho capito più niente e mi sono ritrovata ad afferrare la tua testa per paura che tutto potesse finire, che tu potessi staccarti.
Dominazione... Possesso.... dopo avermi fatto obbedire ai tuoi ordini, dopo avermi fatto vedere che sei padrone del mio corpo e puoi toccarlo dove e quando vuoi, hai voluto farmi sentire che sei padrone anche delle mie sensazioni...
Sono qui ancora appoggiata al muro, con le gambe che mi cedono, ancora scossa dall'ultimo orgasmo. Il tuo viso è bagnato dei miei umori, ce li scambiamo in un bacio profondo, più lento e meno selvaggio dei precedenti... Potrei rimanere tutto il giorno nelle tue mani, tutto il fine settimana a godermi il piacere che mi dai, ma devo smuovermi. Ti dico "La giornata promette bene, mmmhhh.... Tu mi fai impazzire... adesso però prenditi il tempo di appoggiare le tue cose e rinfrescarti, il bagno è qui..."
Siamo ancora in ingresso, sudati e impiastricciati, con tutti gli zainetti e giacche sparsi intorno a noi. Tu sistemi le tue cose e ti dirigi in bagno. Chiudi la porta ma non c'è la chiave, non ne ho mai avuto bisogno abitando da sola. Sento l'acqua che scorre nel lavandino, mi immagino che ti sciacqui il viso e ti passi le mani bagnate nei capelli, per sistemarli, rinfrescarti e lavare via il mio succo dai ciuffi incollati. Chiudi l'acqua, ti asciughi, e sento che hai aperto il coperchio del water. "toc" il rumore che fa quando lo appoggi al muro. E' il segnale che aspettavo. Entro in silenzio alle tue spalle, mentre tu armeggi con la cerniera dei pantaloni. Mentre tiri fuori il cazzo io mi appoggio alla tua schiena, non capisco se il tuo sussulto sia di spavento o di eccitazione. Senti i capezzoli duri come legnetti attraverso la stoffa della mia canottiera e della tua camicia. Senti le mie mani che scorrono sui tuoi fianchi, sul tuo petto, aprono la camicia e ti accarezzano scendendo verso l'inguine. Da dietro non vedo il tuo cazzo, sono curiosissima ma voglio godermi la sorpresa.
Accarezzandoti arrivo ai peli e al cazzo che è giа duro. Lo prendo in mano, come lo terresti tu, e ti dico "dai, non dovevi fare la pipì? che cosa aspetti?" e tu imbarazzato ma divertito mi rispondi "lo stimolo ci sarebbe, ma in queste condizioni proprio non ci riesco...". Rido. Lo lascio andare, mi afferro alle tue spalle e lascio che l'erezione si sgonfi. Ti chiedo di tenermi informata sull'evolversi della situazione, e tu lo fai. Quando mi dici "ecco che sento che si sta rilasciando tutto" con una mano fulminea mi infilo tra le tue gambe da dietro, ti massaggio le palle e afferro il cazzo da sotto. Che prontamente si indurisce, bloccando sul nascere la possibilità di liberarti. Mi insulti. la sensazione che provi è piacevole ma dolorosa. Faccio scorrere la mia mano un pochino, poi prometto che ti lascio stare. Ma quando lo stimolo ritorna, con uno scatto fulmineo ti passo davanti, e imbocco decisa il tuo cazzo.
Non ho quasi avuto il tempo di vederlo. Lo sento sulla lingua. Non era duro ma era ancora molto grosso, e si sta indurendo rapidamente, costringendomi ad aprire la bocca più di quello che pensavo. Mi piace essere riempita. Mi piace il tuo cazzo, avrò tutto il tempo di guardarlo dopo. Adesso è nella mia bocca, e ci rimane. Mi sembra di aver sentito qualche gocciolina di pipì, dal sapore acre sulla lingua, ma il getto si è fermato subito... chissà se ti sarebbe piaciuto farla nella mia bocca? Adesso sento solo il sapore di maschio, di salato della tua pelle. Succhio e passo la lingua intorno al glande, raccogliendo tutto il tuo sapore. Non mi insulti più, non sei più arrabbiato. Sento il tuo respiro che cambia, ti sento sospirare... Chiudo il water e mi siedo sul bordo, senza mai lasciare il tuo cazzo. Ora la mia bocca è piena di saliva, e il tuo cazzo può scorrere tra la mia lingua e il palato dandoti delle sensazioni piacevoli. lo sento dal tuo respiro e dalle tue mani che mi afferrano la testa guidandola. Mi piace sentire che usi la mia bocca per il tuo piacere, che mi scopi la testa. Mi piace lasciarmi guidare, lasciare che sia tu a violare la mia bocca, la mia gola.
Penso che potrei tentare di farti andare più a fondo, ma è un giochino che potremo fare dopo... ne abbiamo del tempo....
Lascio che tu guidi la mia testa, sempre più veloce mentre monta il tuo orgasmo, e con le mani afferro le tue natiche, solleticandoti in buchino con le punte degli indici...
Alterno le mie attenzioni al buchino e alle tue grosse palle che massaggio, mentre esplodi nella mia bocca e il tuo seme mi schizza in gola, facendomi sussultare. indietreggio per quello che posso, visto che tu mi trattieni la testa, mentre la tua è rovesciata all'indietro in un urlo liberatorio. Mi lasci andare, ti sorrido soddisfatta e dopo qualche leccatina e un bacio in bocca per condividere con te i sapori, riapro il water aspettando la tua liberazione...

LUI:
Ti sei lasciata andare... ho l'impressione che tu abbia capito come sono... Questo penso mentre vado in bagno a darmi una rinfrescata e, finalmente posso anche liberarmi e fare pipì... non c'è la chiave... si vede che non ti formalizzi... ma nemmeno io... magari stanotte, forse domani potrei raccontarti di quante cose ho combinato... di quanti pochi problemi e formalismi mi ponga... ma appena mi slaccio i calzoni e sto per iniziare ti sento dietro di me. Sento i tuoi seni che premono sulla mia schiena, mi sembra perfino di sentire i capezzoli duri che quasi graffiano, ma sarà il frutto della mia immaginazione. Quello che succede dopo è quasi un sogno... sei più perversa e stimolante di ogni mia fantasia... per un attimo, quando me lo prendi in bocca mi attraversa la mente la voglia perversa di lasciarmi andare nella tua bocca... è assurdo, forte e, se vogliamo schifoso... ma questo mi provochi, questo mi stimoli... scopare la tua bocca è un sogno... sei brava, cazzo... davvero brava... Finalmente, dopo averti riempito la bocca, dopo esserci baciati mi alzi il water e posso liberarmi... ma mentre lo faccio, ti guardo negli occhi e ti dico: "...appena finisco sta a te, se tu guardi me, io guardo te..." E così fai... alzi la gonna, ti metti a sedere, ma poco prima di iniziare... "... fermati... alzati la gonna e apri bene le gambe... voglio godermi bene lo spettacolo!" E ti guardo mentre sei tu ora a fare pipì davanti ai miei occhi... Mentre rimani in bagno per rinfrescarti a tua volta, mi reco in cucina a sistemare un paio di cose. Prendo la ciotola più grande che trovo, quasi tutto il ghiaccio (che ti avevo detto di preparare in abbondanza) e la bottiglia di champagne che mi sono portato. Rompo un po' il ghiaccio, e, mentre lo faccio sento il ticchettio dei tacchi che arrivano, esco dalla cucina e ti fermo: "ALT! Non puoi entrare... Finora sono stato troppo preso da... te, ma sei vestita che se un incanto, è da subito che te lo volevo dire. Ora, se mi permetti, finisco di preparare una cosa in cucina, mi servono 2 minuti, nel frattempo fa quello che vuoi... puoi anche spogliarti e masturbarti come una matta... solo due cose desidererei... averti ancora coi tacchi a spillo e il perizoma indosso... Ma, se vuoi puoi rimanere anche vestita... come diceva un tale è molto più sexy una donna da spogliare che una già nuda... Per cui resta così..." E me ne torno in cucina... sistemo il ghiaccio nella boule improvvisata, coprendo alla meglio la bottiglia, poi cospargo il ghiaccio di sale grosso... in questo modo in un paio di minuti avremo uno champagne a temperatura ideale... nel frattempo metto le fragole in freezer per rinfrescarle e per far gelare le goccioline d'acqua che sono rimaste sopra dopo averle sciacquate... sarà banale ma per me è una delle cose più sexy e più d'atmosfera che ci siano... Vengo da te, ora ho un'altra delle mie "fisse"... ti guardo negli occhi e: "Ora vedrai quanto sono malato..." e ti alzo la maglia lasciando libere le tue fantastiche tette... stimolo i tuoi capezzoli fino a quando non sono ancora più duri e dritti, poi tiro fuori dalla tasca un lucidalabbra con cui trucco i tuoi chiodini fino a renderli lucidi e pieni di brillantini... "...posso chiederti di accomodarti sul divano e aspettarmi...?" E ritorno con la bottiglia e le fragole per brindare con te... e dopo il primo sorso... non resisto, mi piace troppo bagnare i tuoi capezzoli e bere succhiandoli...

LEI:
Mi hai chiesto di pisciare davanti a te... non potevo dirti di no, e poi sento di non avere nessuna inibizione con te, riesco ad essere naturale, riesci a mettermi davvero a mio agio.
Adesso ti aspetto sul divano, tu sei in cucina che armeggi... la curiosità è enorme, l'eccitazione cresce, anche se nell'ultima ora non si è mai veramente abbassata...
Arrivi e giochi con i miei capezzoli, sono di nuovo dritti come due missili... me li trucchi con il lucidalabbra... che strano che sei... ma divertente... non finisci mai di stupirmi. Torni con lo champagne e le fragole... che bello... per un attimo avevo temuto mi stessi preparando qualche strana tortura... brindiamo, ma poi preferisci bagnarmi i seni e bere dalla mia pelle... E' una sensazione stranissima, il freddo dello champagne, il caldo selle tue labbra e della tua lingua, il frizzare delle bollicine... Stranissima ma eccitante oltre ogni previsione... scivolo sul divano, adesso sono sdraiata, permettendoti di versare lo champagne in più punti del mio corpo.
Questa cosa mi piace da impazzire... sono egoista, lo so, ma mi sto godendo le sensazioni. Ti fermo e corro a prendere un asciugamano grande, lo stendo sul tappeto e mi ci sdraio sopra, con indosso solo il perizoma e i tacchi a spillo. Tu bevi dal mio ventre, dal mio ombelico, dalle mie cosce. Succhi lo champagne dal perizoma sul mio sesso, il gusto è diverso, e me lo dici mentre io sto vibrando per la sensazione provata... Mi giro e tu versi lo champagne tra le mie scapole, lo sento scorrere verso il culetto e tu lo insegui con la lingua, poi bevi dalla mia fossetta. Anche l'incavo delle mie ginocchia non viene tralasciato....
Stai per togliermi il perizoma ma ti fermo... non voglio che tu finisca lo champagne, c'è una cosa che voglio fare... Ti faccio mettere in piedi sull'asciugamano, a gambe aperte, con il bacino spinto in avanti. ti chiedo di aiutarmi. Devi versare lentamente lo champagne sul tuo pube, alla base del tuo cazzo, che è già bello dritto verso il mio viso. io inginocchiata a terra davanti a te guardo le gocce che scorrono sul tuo cazzo, cerco di inseguirla con la lingua... e quando aumenti il flusso ecco che si forma un rivoletto che si stacca dalla punta della tua cappella, come se stessi pisciando. Io apro la bocca e ricevo il tuo liquido sulla lingua, guardandoti negli occhi con uno sguardo che dice tante cose... Quando smetti di versare, scatto in avanti a ripulirti il cazzo, prendendone in bocca quanto più riesco e facendo scorrere le labbra strette all'indietro. Il tuo cazzo si stacca dalla mia bocca con un "POP!" che ci fa ridere tutti e due... cadiamo sull'asciugamano ridendo.

LUI:
Ridi... ridiamo... ecco una delle cose che più mi fa impazzire nelle donne... che mi entusiasma quando succede... ridere assieme. Molte persone non ci pensano nemmeno, ma, per me, far ridere una donna è un segnale, un obbiettivo, una conquista. Vuol dire che si è a proprio agio, ci si diverte e si è rilassati... e vuoi mettere che spettacolo la risata di una bella ragazza? Certo, in questo momento, a dirla tutto un pelo mi vergogno... anche se non è la parola giusta... penso di avere un senso del pudore e della vergogna tutti miei... ma è con questa parola che descrivo questa sensazione di imbarazzo... mista a autocompiacimento e mille altre cose. Siamo qui, caduti uno sull'altro in mezzo al tuo salotto, praticamente nudi che ridiamo come scemi... mi contengo un secondo, giusto il tempo per darti un bacio su una guancia e dirti: "Sei stupenda quando ridi..." e inizio a farti il solletico... a metterti le mani dappertutto... ti agiti come un'anguilla... che stronzo che sono, smetto solo quando chiedi pietà. Quando riprendiamo fiato rimaniamo sdraiati in terra, mi piace un sacco, e inizio ad accarezzarti... il viso, le spalle, i fianchi i seni... "Cosa stiamo facendo? Lo so, parlare ora, di quello che stiamo facendo rischia di rovinare tutto... ma, come non posso farlo? E' troppo bello per lasciarlo andare tutto il tempo a istinto... Mi piace, mi piaci... lo sai... come hai visto sono strano, forse sono matto... mi piace controllare la situazione ma mi piace quando, come prima in bagno, dimostri di essere una donna vera e con fantasie, carattere... e voglie... mi piace vedere il piacere che esplode sul viso di una donna... mi piace, quasi a livello maniacale dare piacere... penso che stare con me sia impossibile... perché vorrei poter fare quello che voglio, ma, al contempo avere una partner che prende iniziative e non è una bambolina... forse non so nemmeno io cosa voglio?" Nel frattempo, mentre queste parole escono dalla mia bocca, le mie carezze si fanno più maliziose... e si dedicano alle labbra del tuo sesso... le tirano piano, le aprono... fino al momento in cui, senza preavviso, un dito entra nella tua fighetta bagnata... non voglio essere gentile... entra tutto, subito... "Forse potrebbe essere il frutto di una conoscenza di anni? O forse un'intesa "animale"? Mi piace essere forte e brutale, a volte, o tenero e dolce..." E il mio dito esce... e piano piano, con movimenti lenti e circolari accarezza il tuo sesso, entrando piano... accarezzando ogni millimetro... fino a raggiungere il punto che fa impazzire ogni donna... li, davanti, verso di me... non penso che molti uomini lo conoscano... ma si vede subito dal tuo viso quando lo trovo... "Io adoro il piacere... darlo... riceverlo... non so come spiegarmi... forse penso che più ne dò più ne riceverò, in una visione egoistica... ma non è nemmeno così... passerei ore a masturbarti... a vederti godere... e la mia eccitazione salirebbe sempre di più..." E la mia bocca ti bacia... scende e bacia i tuoi capezzoli per scendere con lenti baci al tuo sesso... e di nuovo sono lì, dentro la intimità a leccarti, baciarti e toccarti con un dito... e continuo… continuo così... ti faccio godere e continuo... non mi fermo... una, due, tre... perdo il conto... mi chiedi di fermarmi, ma quando lo fai, sono più deciso e concentrato su ciò che ti fa impazzire e vanifico la tua richiesta... gioco con le palline, tiro leggermente il filo per farle muovere dentro di te... alla fine, quando abbiamo perso il conto... quanto mi chiedi per pietà di smetterla... mi preghi... a questo punto ti faccio godere un'ultima volta... facendo scivolare un dito ormai fradicio nel tuo buchino dietro per farti godere ancora di più... è stranissimo sentire le palline dentro mentre ti faccio godere... e mi stacco da te e ti guardo, mentre cerchi di riprendere fiato e sei lì, ferma e spossata per terra...

LEI:
Sei così dolce... Mi accarezzi mentre mi parli, mentre cerchi di fare un discorso, di dare un senso a quello che stiamo facendo... Non credo che ce ne sia bisogno, io non ho bisogno di chiedere o spiegare nulla in questo momento. Sono serena, il mio corpo manda segnali positivi alla mente e la mente risponde allo stesso modo... a volte mi basta un niente per rompere questo equilibrio... il pensiero di una donna tradita per me, il pensiero che l'uomo che mi sta dando piacere abbia un obiettivo diverso da quello dichiarato, e l'incanto si spezza, mi irrigidisco e respingo qualunque approccio. Ma adesso con te è tutto a posto... so che quello che vuoi è quello che voglio anch'io, cioè sperimentare piacere, senza costruirci addosso delle gabbie mentali. Parlando mi dici che il tuo desiderio è poter fare tutto quello che vuoi, e per te questo contrasta con una iniziativa da parte mia. Quanto ti sbagli. Se io ti lascio fare quello che vuoi del mio corpo è perché so che al momento giusto avrò lo spazio per agire io, e tu non potrai negarmi nulla.... Anche perché mi fido di te, e tu di me, e sappiamo che non supereremo mai i limiti detti e non detti...
Mi stai squassando il corpo di orgasmi... sembri un bambino che si diverte a contare quanti riesce a ottenerne, come quando lanciavi le pietre sull'acqua e contavi i rimbalzi. Cinque! ne ho fatti cinque, posso arrivare a sei!... ma io non sono una pietra... il mio corpo si tende e si rilascia in continuazione, i miei muscoli sono stanchi come se avessi fatto tre ore di canottaggio... Con il dito mi stimoli un punto che non so se sia il famoso G ma nemmeno mi importa, può essere anche il punto Z ma mi lancia delle scariche di piacere che sembrano una scossa che mi attraversa il corpo dalla fica al cervello e ritorno...
Quando è troppo è troppo.
Metto da parte la stanchezza, mi rialzo di scatto e ti inchiodo al pavimento. Tu mi guardi sorpreso, forse il mio movimento brusco ti è sembrato uno spintone più che il preambolo di un amplesso. Eppure sono qui, nuda sopra di te, con indosso solo i tacchi a spillo e la cinghietta di cuoio che avvolge le mie caviglie. Il mio corpo si esprime da solo, i capezzoli sono eretti, il seno è gonfio, le labbra della mia fica sono tumide, sporgono all'esterno e si aprono come raramente ho avuto occasione di vedere. E' evidente che ti desidero, che voglio sentirti dentro di me. Ti libero degli ultimi vestiti. Tu lasci fare. Ti piace vedermi armeggiare, spostarmi a quattro zampe sopra il tuo corpo in attesa. Infilo le mani sotto al divano e ne escono due corde, due grosse fettucce di cotone che sono già legate ai piedi del pesante divano. Hai un brivido. Hai giа capito che le altre estremità saranno legate ai tuoi polsi. Ed è quello che faccio, avendo cura che siano sufficientemente tese da non permetterti grandi movimenti. Sei crocifisso sul pavimento, con le braccia allargate all'altezza della testa. Stai ancora pensando che non potrò bloccarti i piedi quando da sotto il tappeto spuntano altre due corde. Non capisci come sia possibile... c'è una grossa sbarra di metallo sotto il tappeto, con degli anelli... in un attimo le tue gambe sono fissate, aperte, immobilizzate. Sei una grande X, con la testa nel mezzo. Anzi, nel mezzo non c'è la testa ma quello che mi interessa. Il tuo cazzo, che durante l'operazione si è teso allo spasimo, come se immaginasse quello che lo aspetta.
E le tue palle, che non ho intenzione di trascurare...
Comincio proprio da loro... ti confesso che la voglia di saltarti sopra, impalarmi sul tuo grosso uccello e scatenare il mio bacino fino ad un violento orgasmo, senza curarmi di nient'altro, è fortissima. Ma resisto e prendo tempo. Accarezzo le tue palle, le massaggio, cerco di renderle morbide nonostante l'erezione le tiri e le renda compatte. Cerco di allungare il tuo sacchettino, tirando piano, separando uno alla volta i tuoi testicoli dal cazzo, poi tutti e due insieme.
Quando sono soddisfatta del risultato, prendo da un cassettino degli anelli. Sono degli anelli speciali, un po' come quelli delle tende, ma si aprono e chiudono a scatto, dividendosi in due semicerchi. Applico un anello sul tuo sacchettino, tra il cazzo e le palle. lo chiudo e ne applico un altro, stando bene attenta a non pizzicarti. Le sensazioni, forse anche il pensiero ti danno degli spasmi, al cazzo e alle palle, che cercano di risalire violentemente. ma gli anelli restano al loro posto, perché le palle non passano degli anelli. Ora posso aggiungere tutti gli anelli che voglio tra i primi due. Il metallo scivola sul metallo, spingendo allontana le tue palle dal cazzo, e più anelli aggiungo e meno possono ritornare indietro. Ne ho messi sei, è uno spettacolo vedere il tuo cazzo teso, rosso paonazzo, poi questo cilindro di acciaio costituito dagli anelli e poi le tue palle, rosse e gonfie, ridotte ad un fungo, una specie di cappella che esplode alla sommità del cilindro.
Cazzo e acciaio, sembri una potente macchina per fottere. Ma questa volta sarai fottuto...

LUI:
Non so neppure cosa pensare... ti ho stuzzicata da morire... ho giocato con te e col tuo piacere... e, a questo punto, penso di averti scatenata e stuzzicata a dovere... ma la tua reazione mi ha spiazzato e stupito... In pochi attimi sei passata da essere la mia preda, il mio giocattolo... momenti in cui ti ho fatto godere a mio piacimento... e ora che sei selvaggia e mi hai completamente bloccato... Essere cosi immobilizzato, in balia non è che sia la mia passione... ma il piacere, l'eccitazione è talmente alta che il mio corpo parla per me... voglio vederti continuare, voglio vederti fare e... ma cosa fai? Cosa sono quei... quegli anelli freddi? Il contatto del mio cazzo con loro, freddi è strano... la delicatezza dei tuoi movimenti nel fare una cosa così forte è strana... mi stai eccitando già più di quanto fossi... non pensavo potessi essere così... potesse essere così... Adoro quando mi accarezzi e giochi con le mie palle... hai un modo tutto tuo di farlo... è stupendo... starei qui ore a lasciarti fare e guardarti... ma il desiderio è troppo... mi sembra che il cazzo stia per scoppiare e... non posso fare nulla... sono qui, tuo... solo per noi... "Struscia la tua figa sulla cappella..."

LEI:
Non ti sei lamentato più di tanto... avrei ben voluto vedere! io sto tenendo le palline nel culo da ore e tu ti lamenti per delle corde e qualche anellino... non sarebbe stato giusto... e poi forse già lo intuisci che ad una tua lamentela io reagirei infliggendoti una pena maggiore. Ma nonostante tutto, nonostante tutta la "scena" non è il dolore che io cerco, non ti ho legato per poterti infliggere dolore ma per darti piacere, per dartelo con i tempi che desidero io. E' stato necessario legarti, perché lo sapevo che altrimenti ad un certo punto mi avresti afferrata per fottermi rabbiosamente, o comunque con una forza ed una velocità superiori a quelle che ho intenzione di usare... Voglio prenderti lentissimamente...
Cosa fai adesso? mi dai un ordine? mi fai una richiesta? Non capisci che è fuori luogo? Sono io che decido cosa fare... e adesso ho deciso di girarmi.... di portare la mia fica gonfia e gocciolante sopra il tuo viso, vicino alla tua bocca... voglio che tu veda in che stato sono, voglio che immagini la sensazione che proverai nel penetrarla... se e quando deciderò io. Voglio che tu ne senta l'odore, il sapore... con la voce ti descrivo le sensazioni del tuo cazzo che mi apre le labbra e si fa avanti dentro di me, mentre la mia fica lo avvolge. Nel frattempo muovo il mio viso sul tuo petto, sul tuo ventre, tra le tue cosce, percorrendoti con la lingua, accarezzandoti con i miei capelli... Vedo dalle reazioni del tuo cazzo che non ce la fai più, che sei teso allo spasimo. Mi fermo e accarezzo il tuo cazzo teso, le tue palle gonfie e prigioniere, poi li afferro con le mani e lentamente abbasso la testa facendo scivolare il cazzo nella mia bocca fino a dove riesco. Anzi, fino a dove non riesco. Con un piccolo sforzo di volontà rilasso la mia gola e lascio che la tua cappella la forzi. Quando la tua presenza nella mia gola si sta facendo ingombrante mi accorgo che le mie labbra hanno raggiunto la base del tuo cazzo, e una grande soddisfazione mi riempie. Resto un pochino così, succhiando fuori l'aria in modo da aderire al tuo cazzo con tutta me stessa, poi lentamente mi sfilo, mantenendo sempre il risucchio per garantirti una sensazione piacevole. Mi rigiro verso di te, ho le lacrime agli occhi, vedo che anche tu hai gli occhi lucidi, per l'eccitazione e il desiderio. Ti dico "il tuo cazzo è pronto." mi metto a cavalcioni del tuo bacino e lentissimamente inizio a scendere su di lui, quando sento il contatto della cappella sulle labbra ho un brivido, stranamente mi sembra fredda rispetto al fuoco che ho tra le cosce... Ruoto il bacino avanti e indietro, facendola scorrere dal mio pube al mio buchino, stimolando il mio clitoride ipersensibile...
Ecco che mi fermo, mi abbasso ancora, e guardandoti negli occhi lascio che la tua cappella forzi la mia apertura... come è grossa... adoro questa sensazione... So che dentro sono molto dilatata, che mi dilaterò ancora di più e quindi mi godo più che posso questa sensazione di forzatura... Sento che ti piace, che vuoi di più, lo vedo dal tuo collo teso nello sforzo di vedere lo spettacolo del tuo cazzo che entra in me... Mi stai anche parlando, incitando, supplicando ma io non sento nulla, tutti i miei sensi sono concentrati nella mia fica in questo momento...
Mi abbasso... la tua cappella scava in me, il tuo cazzo scorre... scendo un centimetro alla volta, godendo le nuove sensazioni e facendotele godere... anche se per te è una tortura questa attesa...
Scendo ancora... sono arrivata in fondo. Vorrei stare ferma ma non ci riesco, devo assolutamente schiacciare il mio clitoride sul tuo pube, e dopo la scossa che ricevo non riesco più a fermarmi, mi alzo e mi abbasso, scorro sul tuo cazzo sbattendo il più forte possibile il mio pube sul tuo quando ti ho tutto dentro... il mio corpo si muove impazzito, la mia testa rotea nell'aria gridando frasi sconnesse, parole oscene... sono solo una fica che vuole esplodere...
Con le unghie ti graffio il petto, i fianchi dove mi aggrappo mentre ti cavalco come un toro in un rodeo. E l'orgasmo arriva, impetuoso, ma non mi fermo, l'eccitazione non cala, proseguo fino ad un nuovo orgasmo, lento, lungo e devastante.
Cado sfatta sul tuo petto, con il tuo cazzo ancora duro dentro di me, e mi abbandono... Non so se siano gli anelli a darti questa resistenza. Mi sussurri "slegami...". Con le poche forze che mi restano ti slego solo le mani, poi mi lascio cadere al tuo fianco sull'asciugamano e chiudo gli occhi. ti sussurro "liberati pure... anche le palle.... se lo desideri...."

LUI:
Cosa desidero a questo punto? Quasi non lo so più... so solo una cosa: sono eccitato da impazzire, talmente tanto che ormai il cazzo mi pulsa emi fa male. Mi libero lentamente, mentre ti guardo distesa accanto a me... tieni gli occhi chiusi, hai il respiro lento... si potrebbe pensare che stai dormendo... mentre, se ti conosco, ti stai cullando nelle sensazioni che hai appena vissuto e stai ancora provando... e tieni le orecchie tese per sentire cosa faccio, come reagisco e cosa ho in mente. Ora voglio godere. Voglio giocare ancora e usarti per il mio piacere... e vederti, prenderti mentre godi tu stessa... non ti lascerò tregua. "Ora sta a me fotterti. Ho ancora il cazzo duro e carico... tra un po' esplode, grazie a te... ed è fradicio, fradicio di te. Leccalo. Voglio solo la tua lingua che lo pulisca lo lecchi tutto, lo pulisca e lo coccoli. Non voglio la tua bocca, le tue labbra, godere. Solo che tu lo pulisca." Ti volti, languida, apri gli occhi, non dici nulla e inizi. Mi lecchi, tiri fuori la tua lingua vellutata e ti diverti a passarla sul mio cazzo... la cappella... le dedichi attenzioni infinite... l'asta... per tutta la lentezza... e la mia eccitazione la vedi vibrante davanti a te. La voglia di prenderti la bocca... spingere la tua testa sul mio cazzo... fino in fondo alla tua gola come quell'incredibile spettacolo di qualche attimo fa è... è incalcolabile. Ma non è questo che voglio... voglio il tuo corpo... Ti sorrido, prendo il tuo viso fra le mani e lo alzo, lo porto alla mia bocca e ti bacio sulle labbra... un bacio casto... e, guardandoti negli occhi ti dico: "Occupiamoci delle palline... sali sul tavolo... in piedi..." Mi guardi con un'aria stupita e interrogativa, e mentre sali, con qualche timore, mi vedi andare alla mia borsa e tirare fuori qualcosa. Poi, con la bottiglia dello champagne in mano mi avvicino al tavolo da te. Giro attorno al tavolo... ti guardo, lì, in piedi in alto... ti ammiro... slanciata, col sedere in alto spinto dai tacchi... sembri una dea... una dea del peccato e della perdizione... "Accucciati, come se dovessi fare pipi e tieni le gambe più aperte che puoi, cosi che veda bene la tua fighetta...", e mentre scendi l'accarezzo e gioco con le labbra che di nuovo si stanno gonfiando e bagnando, "...metti questo alla bottiglia...", appoggio la bottiglia davanti a te, fra le tue gambe e ti metto la confezione di un preservativo in mano... vedo la tua aria perplessa per un secondo... "...hai capito benissimo quello che stai per fare...", e ti guardo estasiato mentre srotoli con maestria la pellicola unta di gomma sul collo della bottiglia... e mi guardi con aria di sfida... "...brava piccola... ora, scendile sopra...", mi sposto dietro di te... vedo la tua schiena che si tende e il tuo corpo che lento e contratto si lascia scivolare sulla bottiglia... "...brava cosi... continua e scendi più che puoi...", poso le mani sui tuoi fianchi e ti aiuto a scendere sempre di più... sento i tuoi gemiti e ansimi... "...sei bellissima... muoviti se vuoi... scopati con la bottiglia..." e mentre ti guardo muoverti piano la mia attenzione si dedica al filo che esce dal tuo culetto... piano inizio a tirarlo... sento che mi avvicino a far uscire la prima pallina, lo sento bene anche dai tuoi gemiti... ed esce la prima... fantastico vederla mentre sguscia fuori... fantastico vederla li che penzola dal tuo culetto... e, piano piano... le faccio uscire tutte, una a una da te... Le mie mani si posano suoi tuoi fianchi e ti faccio alzare dalla bottiglia... la tolgo da lì e ti faccio mettere a quattro zampe, come una cagnolina docile sempre sopra la tavola... in modo di avere il tuo sesso, il tuo culetto belli in alto per poterci giocare... Prendo le labbra della fighetta e ci gioco... le apro, le tiro... coi pollici entro un poco e ti spalanco... guarda la carne tenera e rosa... e ci passo la lingua... "Adesso ti faccio una bella ispezione alla fighetta e al culetto... chissà se mai te lo hanno fatto..." Inizio a esplorarla, a guardarla così, con le labbra aperte... è bagnata... è "viva"... poi, infilo indice e medio di entrambe le mani e... e li infilo fino in fondo e ti allargo... piano... ti apro... millimetro dopo millimetro, gemito dopo gemito... fino a vedere uno spiraglio di luce che si insinua fin dentro di te... è splendido... sento che le tue braccia tremano... soffio nel tuo sesso, dentro in profondità... deve essere una sensazione strabiliante e unica... "Bella... è bella la tua figa, mi piace davvero", e, lentamente la richiudo. Prendo un cuscino e te lo metto all'altezza del viso, "...appoggia il viso... e metti le mani sui glutei... e apriti bene così che io possa ammirare tutto lo splendore del tuo culo..." Lo fai... fai tutto... sto esagerando? Ti parlo e ti tratto troppo male? Non lo so... ma la tensione, l'eccitazione non diminuisce... e continuerò... Mi lecco la punta di un dito... lo infilo nel tuo bagnato e poi... poi inizio a spingerlo lentamente nel tuo culo... sei un po' tesa... ma i movimenti lenti, umidi e misurati... il tempo per adattarti all'intrusione... e i tuoi muscoli cedono e il dito entra tutto dentro di te... sento le pareti strette... poi entra e esce... ti scopo il culo con un dito... poi, quando sei rilassata e bagnata dalla saliva e dai tuoi umori che ogni tanto aggiungo... è il turno della mia lingua che si mette a frugare e a spingersi dentro il tuo ano scuro... e dopo le mie dita ricominciano a esplorare la tua intimità... ma stavolta cerco di dilatarti e aprirti come prima, ma non sono un pazzo... un dito per mano stavolta... ed ecco, non resisto di nuovo... ti infilo due dita nella fighetta e due nel culo e ti masturbo cosi, in tutti e due i buchi fino a farti godere ancora... ma intanto prendo una tua mano e la metto sul mio cazzo... mi devi segare lentamente anche se sei sconvolta dal piacere... E quando sei all'apice del piacere mi fermo... ti stendo sul tavolo, ti giro, ti tiro al bordo del tavolo e metto le tue gambe attorno al mio corpo... non dico nulla, ti guardo negli occhi, strizzo le tue tette e mi infilo dentro ti de e inizio a scoparti... quando sento l'orgasmo salire ti spingo con ancora più forza e, "Tocca il clitoride... apriti le labbra!" E vengo dentro di te affondando i colpi in profondità quando vedo il tuo viso contrarsi... E mi siedo in terra provato dal piacere e dal tuo corpo meraviglioso... ...e vedo che ti porti un dito alla figa... raccogli un rivolo di sperma che sta uscendo col dito e guardandomi te lo succhi vogliosamente...

LEI:
Mi hai chiesto di leccarti il cazzo... hai ragione, non ho avuto ancora il tempo di mostrarti cosa può fare la mia lingua... finora abbiamo avuto troppa fretta di farlo sparire dentro... inizio a dedicarmi a lui ma tu hai già in mente un altro giochino...
vuoi che mi penetri con la bottiglia, con il profilattico... non l'ho mai fatto ma non mi spaventa... dopo il tuo cazzo entrerà senza problemi... e così accade, anche se non avevo previsto la sensazione di allargamento dove il collo diventa più grosso... nessun cazzo me la darà mai... E poi tu ne approfitti per sfilare le palline... sentirle muovere premendo contro il duro della bottiglia mi scatena sensazioni nuove nella zona tra la fica e l'ano... credo che tu senta il mio nuovo orgasmo...
Mi fai mettere a quattro zampe sul tavolo... mi viene da ridere a fare la cagnolina... una cagnolina in calore che alza il culetto in aria per provocare il maschio...
Mi esplori con le dita... mi piace... non ho nessuna vergogna con te... è incredibile... non penso allo spettacolo osceno dei miei buchi dilatati in cui guardi e soffi.... penso solo alle sensazioni, cullata dalle parole dolci con sui accompagni le tue azioni....
Poi quando arriva la tua lingua comincio a perdere il controllo... tu lo senti e mi masturbi con forza, inseguendo il mio piacere che sale... il tuo cazzo nella mia mano non aspetta altro che di tuffarsi nel calore che hai generato... e infatti improvvisamente mi stendi sul tavolo e mi infili deciso, dandomi una scossa fino al cervello.
Mi scopi con forza e vieni dentro di me, l'eccitazione era tale per tutti e due da non permettere niente di diverso... ma tu lo sai che io voglio essere presa ancora, che aspetterò il tempo necessario per riavere il tuo cazzo duro e per amarti come potremo fare solo quando tutta l'eccitazione, l'emozione della prima scoperta dei nostri corpi si sarà calmata...

LUI:
Siamo qui, distesi in terra... sento i tuoi respiri... allungo la mano e accarezzo il tuo fianco... ti cingo la vita e ti tiro a me... io supino e tu adagiata sopra... il tuo viso sulla mia spalla destra... una tetta sul petto e una sul fianco... una gamba leggermente piegata a coprirmi... una mia mano accarezza i tuoi capelli profumati e l'altra accarezza il tuo corpo... la schiena... il collo... le chiappe... e lì in mezzo mi sento inevitabilmente attratto... il mio dito percorre il solco fra esse di continuo... su e giù e ritorno... tocca il tuo sesso gonfio, umido e semichiuso... il tuo ano che pulsa... passaggi lenti... premo leggermente per farti sentire quando passo... poi, quasi improvvisamente, il mio medio viene risucchiato dalla tua fighetta... ormai è fradicia e il mio dito le affonda dentro per quello che posso da questa posizione... e ti stuzzico... giro dentro di te e simulo un amplesso con un dentro fuori lento e ritmato... il tuo respiro si fa grosso... e la mia bocca cerca la tua e la invade... poi il dito esce... e riprende a correre fra i tuoi due buchetti... fra le tue chiappe... carezze lente su di loro... la tua eccitazione le fa muovere e cercare le mie carezze... poi... non me lo aspettavo... il tuo culetto cerca il mio dito... non dici nulla... è il tuo bacino che si alza... ti metti sopra di me... il tuo clitoride e il tuo sesso a strusciarsi sul mio cazzo di nuovo duro e il mio dito che gioca col tuo culo... fino a quando non resisto più ed entra... ti prende, ritmato dai tuoi movimenti sul mio cazzo... Esco... prendo il mio sesso teso e lo abbasso... lo giro in mezzo alle tue gambe aperte, al tuo sesso... ma non entro... sei su di me... frenata in basso nei tuoi movimenti dal mio cazzo... il tuo pube si muove sul mio... le labbra della tua figa le apro con le mani e accarezzano il mio cazzo in movimenti lenti e sensuali... i tuoi capelli in faccia... il tuo respiro nelle mie orecchie... una mano accarezza il tuo culo... un dito lo viola... poi fuggono... salgono veloci le mie mani e afferrano le tue tette... le accarezzo, le strizzo... le muovo e le massaggio... gioco coi capezzoli mentre ci muoviamo insieme... torco i tuoi capezzoli fino a quando non vedo una smorfia di leggero dolore sulla tua faccia... ti mordi il labbro... mi fa impazzire... li lascio... li titillo... e il mio dito rientra nel tuo sfintere... entra ed esce... e il mio cazzo accarezza la tua figa... le mie mani afferrano i tuoi fianchi, ti muovo come fossi una bambola e ti infilo... entro dentro di te con un colpo solo... facilitato dalla posizione e dai nostri sessi ormai fradici... entro, le mie mani ti spingono in basso, fino in fondo... rovesci la testa indietro... e ti muovo, ti ritmo nei movimenti... mordo i tuoi capezzoli... li lecco... e ti scopo... mi muovo dentro di te... lento... alcuni colpi veloci, dentro di te, in profondità muovendomi poco... poi esco e rientro... alterno questi modi di fare... un po' per farti sentire maggiormente il piacere in parte per allentare la "mia tensione"... vedo il tuo orgasmo salire... vedo che si sta avvicinando... hai capito come voglio che tu ti muova e cosi posso riprendere a usare le mani... una si dedica ai tuoi capezzoli... l'altra al tuo culetto sodo... ti fotto davanti e dietro... davanti il mio cazzo e dietro il mio dito... sento la parete leggera che divide i tuoi buchi... ti sento piena e tirata... Poi la tortura... esco... i tuoi occhi si spalancano stupiti... mi muovo veloce, esco da sotto di te... ti scivolo dietro... ti alzo il culo e ti prendo cosi... scivolo dentro di te, di nuovo... spingo fino in fondo... sento le tue caldi pareti che si dilatano e mi accolgono... mi muovo lento... entro ed esco... voglio farti sentire tutto il piacere che posso procurarti... spingo... non penso di farti male... spingo fino a quando le mie palle non toccano il tuo corpo... sono tutto dentro... e cosi mi agito... mi muovo poco e frenetico... e non mi trattengo e faccio scivolare i pollici nel tuo ano bagnato e lubrificato... lo tiro piano... per la calma che posso avere ora... e ti scopo, ma non mi basta... "...toccati... masturbati e strizzati il clitoride..." e lo fai... non so se perché ti piaccia o per l'eccitazione... ma vedo la tua mano scomparire sotto di te... e ogni tanto tocchi il mio cazzo che entra ed esce... fino a quando non ti sento sospirare, gemere come un animale ferito...
Resto ancora dentro di te qualche momento per "accarezzarti" ancora e non troncare le sensazioni dell'orgasmo... e le mie dita escono dal tuo buchino ormai dilatato... tendono le tue chiappe... le aprono... capisci quello che voglio fare e le tue mani prendono il posto delle mie... ti tieni aperta... le tue parole mi sorprendono: "...Riempimi il culo..." Esco dalla tua fighetta fradicia e, me lo prendo in mano, lo punto contro il tuo culo dilatato e inizio a spingere... ormai ti ho talmente preparata e bagnata che inizio a scivolare dentro... spingo piano e lento... vedo la tua tensione sulla schiena tesa... quando è entrata tutta la cappella mi fermo per lasciarti rilassare e prendere confidenza... e mi spiazzi... "...infilalo tutto... mettimelo tutto nel culo, cosa aspetti?"... e lo spingo tutto... entro tutto dentro di te, tutto il mio cazzo dentro al tuo intestino... le mie palle che battono sulla tua figa... "...sei contenta così? Toccati... masturbati..." e la tua mano si muove... E'... fantastico... mi muovo dentro di te, lento... sento le tue dita che si agitano nel tuo sesso... affondo... ed esco... affondo ed esco... mi fa impazzire vedere il tuo culetto che rimane dilatato e poi, appena ricomincia a richiudersi, riaffondo dentro di te... ti penetro forte... ogni volta entro fino in fondo... adoro sentire le pareti del tuo culo che avvolgono il mio cazzo tutte le volte... sento il piacere aumentare... le mie mani si serrano dure sui tuoi fianchi e inizio a muovermi veloce... sempre più veloce... muovo il tuo corpo... ti do il ritmo... sono al limite della sopportazione quando sento il tuo ano contrarsi... si contrae per l'orgasmo ennesimo che stai provando... e sentire il tuo muscolo che mi stringe è il colpo finale e inizio a schizzare e inondarti il culo... aspetto di finire ogni schizzo dentro di te... ed esco lentamente... e ammiro il tuo buchetto che si rilassa... che si richiude ora che l'ospite se n'è andato... "...stai colando..." ti dico... e tu, di nuovo, in tutta risposta, raccogli con un dito che poi lecchi... ormai non so nemmeno più cosa voglia dire averlo moscio... Ti lasci andare e ti sdrai supina... io mi metto accanto a te, sopra di te e inizio un lento... delicato... eccitantissimo andirivieni con il dito nel culo... non resisto... non riesco a smettere di giocare col tuo corpo... e di infilarti le mie dita in ogni tuo buchetto...

LEI:
Mi hai sfinito... Mi hai sfinita di piacere. Mi hai devastata di orgasmi... In fondo era quello che volevo. Non potrei essere più soddisfatta di come è andato questo nostro incontro. Ti chiedo un piacere. Ti chiedo di farmi una foto con la digitale. Una inquadratura precisa: la fica e il culo, ancora dilatati e colanti. Una foto oscena, impressionante, ma un ricordo vivido di questo incontro. Una copia la terrò io, avendo cura di ritagliare i particolari che mi rendono troppo riconoscibile. Solo due buchi dilatati dopo il godimento. Una copia te la manderò via mail. Sarà tutto quello che avrai di me. Sarà l'ultimo contatto.
Sabato sposerò Antonio. Sento che sto facendo la cosa giusta. Sento che lo amerò per tutta la vita, e che gli sarò fedele per molti anni. Anche grazie a te. A te che mi hai donato questa giornata, questo mio "addio al nubilato" esagerato, anche se non lo sai. Oggi mi sono tolta molte voglie, forse non tutte ma molte. E mi sono resa conto che con Antonio non mi mancherà nulla di tutto questo, e che avrò anche di più.
Antonio non lo saprà mai, ma avrà una donna migliore anche grazie a te.
Tra poco ci saluteremo per l'ultima volta. Tu non lo sai ancora ma lo capirai.
E se prima di Sabato io volessi rivederti? Beh, una possibilità ci sarebbe...
Per tre sere di seguito sono da Martina, la mia amica estetista, che dopo la chiusura del negozio si dedica solo a me per i trattamenti e le prove del trucco.
Potresti venire con noi nel negozio chiuso. Martina apprezzerebbe. Immagina cosa potremmo fare in quello studio...
Comunque io ho deciso. Ho chiuso. Lo farei solo per te... e per Martina....

scritto il
2022-01-05
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