La revisione
di
Pumanero
genere
etero
La revisione
Era una giornata come tante quando tra un fascicolo ed un altro Martina in una sua frenetica giornata, parlando con i suoi colleghi,si accorse di avere la revisione della sua auto scaduta.
Uscendo dall'ufficio provò a chiamare dove normalmente portava la sua auto ma non le rispondeva nessuno.
Poi vide un cartello che diceva "revisione veicoli".
Seguì la segnaletica e giunse dinanzi ad una officina.
Il ragazzo stava per chiudere l'officina sia perché era venerdì e poi perché si era fatta già l'ora di chiusura.
Martina scese e disse che aveva necessità di revisionare l'auto perché l'indomani sarebbe dovuta partire per il weekend e sarebbe passata da alcune zone dove erano frequenti i posti di blocco.
Lei era in tenuta di ufficio con un tailleur nero, tacchi e un fisico mozzafiato.
Il ragazzo la guardò, stava per dirle che non era possibile, quando lei cominciò ad ammiccare per fargli dire di sì.
Lui le disse che se faceva questo strappo alla regola doveva entrare l'auto e chiudere la saracinesca per non permettere altri eventi fuori orario.
Martina disse che non c'erano problemi ed entrò l'auto.
Il ragazzo si presentò dicendo che si chiamava Mario e,dopo essersi presentata,Martina si sedette sulle sedie della sala d'attesa e cominciò a scambiare qualche parola mentre Mario stava terminando la revisione.
Lui le disse che le stava facendo una grande cortesia, perché è un maestro di calisthenics e quella sera avrebbe dovuto fare un allenamento di rifinitura per la gara di domenica.
Martina cominciò ad accavallare le gambe ed immaginare quel corpo muscoloso sotto quella tuta larga.
Mentre lui controllava le luci dell'auto lei si tolse le mutandine mettendole in borsa e cominciò a toccarsi.
Lui,avendo terminato, si girò per dirle che aveva finito ed inviato la stampa della revisione.
Vide lei con le gambe aperte e con le dita che giocavano con il suo clitoride.
Lei lo invitò a continuare, lui si tolse la tuta da lavoro e sotto era come lei lo stava immaginando cioè tutto scolpito e con una tartaruga addominale da fare paura.
Lui si inginocchiò e con la lingua cominciò a leccare il suo clitoride e la sua figa calda e vogliosa.
Lei gli accarezzava i capelli e le spalle muscolose.
Mario proseguiva con la lingua e lei ansimava di piacere e tolto il tailleur e il reggiseno si stringeva il seno e i capezzoli.
Lui la sostituì cominciando a stringere quel seno meraviglioso.
Lei era in estasi e lui capendo il suo piacere, entrò due dita e cominciò ad agitarle e,contemporaneamente, la sua lingua non dava tregua al suo clitoride.
Lei urlò di piacere e dopo che si era ripresa, ricambiò il piacere leccandogli il suo cazzo.
Martina cominciò a leccargli tutta l'asta e, giunta nel suo glande, lo infilò in bocca e cominciò a giocare con la lingua.
Poi giunse sui testicoli e dopo averli baciati e leccati ritornò alla carica nel glande facendolo irrigidire e mostrare il suo addome nella sua contrazione.
Lei succhiava e con le mani accarezzava il suo addome.
Lui la prese e appoggiandola sul cofano della sua auto la penetrò da dietro.
Il suo seno era appoggiato sul cofano mentre il cazzo di lui entrava ed usciva dalla sua figa depilata.
Lei ansimava e godeva, lui continuava e tenendogli il sedere lo strinse facendola ansimare ancora fino a che l'orgasmo la pervase.
Lui la accompagnò dentro l'auto e dopo aver disteso i sedili, lei cominciò a cavalcarlo con tanta passione mentre lui non le toglieva le mani dal seno e dal suo sedere.
Lei era eccitatissima e raggiunse nuovamente l'orgasmo.
I due si scambiarono di posto e lei si mise a cosce aperte, le sue gambe toccavano il tetto dell'auto mentre lui la penetrava.
Lei le disse di non preoccuparsi perché prendeva la pillola e che poteva venirgli liberamente dentro.
Lui cominciò con colpi decisi, la sua figa gocciolava dal piacere, il suo cazzo non le dava tregua e lei riprese ad ansimare e lo invitò a colpirla più forte.
I due godettero contemporaneamente, lui si adagiò sul suo seno e lei gli mise le mani su quel sedere sodo.Dopo essersi ricomposti, lui le diede la ricevuta e scherzando le disse:
“ci rivediamo tra due anni? “
Lei lo guardò e disse:
“che ne dici tra 2 giorni? “
I due si scambiarono i numeri e si diedero appuntamento dopo il weekend.
Era una giornata come tante quando tra un fascicolo ed un altro Martina in una sua frenetica giornata, parlando con i suoi colleghi,si accorse di avere la revisione della sua auto scaduta.
Uscendo dall'ufficio provò a chiamare dove normalmente portava la sua auto ma non le rispondeva nessuno.
Poi vide un cartello che diceva "revisione veicoli".
Seguì la segnaletica e giunse dinanzi ad una officina.
Il ragazzo stava per chiudere l'officina sia perché era venerdì e poi perché si era fatta già l'ora di chiusura.
Martina scese e disse che aveva necessità di revisionare l'auto perché l'indomani sarebbe dovuta partire per il weekend e sarebbe passata da alcune zone dove erano frequenti i posti di blocco.
Lei era in tenuta di ufficio con un tailleur nero, tacchi e un fisico mozzafiato.
Il ragazzo la guardò, stava per dirle che non era possibile, quando lei cominciò ad ammiccare per fargli dire di sì.
Lui le disse che se faceva questo strappo alla regola doveva entrare l'auto e chiudere la saracinesca per non permettere altri eventi fuori orario.
Martina disse che non c'erano problemi ed entrò l'auto.
Il ragazzo si presentò dicendo che si chiamava Mario e,dopo essersi presentata,Martina si sedette sulle sedie della sala d'attesa e cominciò a scambiare qualche parola mentre Mario stava terminando la revisione.
Lui le disse che le stava facendo una grande cortesia, perché è un maestro di calisthenics e quella sera avrebbe dovuto fare un allenamento di rifinitura per la gara di domenica.
Martina cominciò ad accavallare le gambe ed immaginare quel corpo muscoloso sotto quella tuta larga.
Mentre lui controllava le luci dell'auto lei si tolse le mutandine mettendole in borsa e cominciò a toccarsi.
Lui,avendo terminato, si girò per dirle che aveva finito ed inviato la stampa della revisione.
Vide lei con le gambe aperte e con le dita che giocavano con il suo clitoride.
Lei lo invitò a continuare, lui si tolse la tuta da lavoro e sotto era come lei lo stava immaginando cioè tutto scolpito e con una tartaruga addominale da fare paura.
Lui si inginocchiò e con la lingua cominciò a leccare il suo clitoride e la sua figa calda e vogliosa.
Lei gli accarezzava i capelli e le spalle muscolose.
Mario proseguiva con la lingua e lei ansimava di piacere e tolto il tailleur e il reggiseno si stringeva il seno e i capezzoli.
Lui la sostituì cominciando a stringere quel seno meraviglioso.
Lei era in estasi e lui capendo il suo piacere, entrò due dita e cominciò ad agitarle e,contemporaneamente, la sua lingua non dava tregua al suo clitoride.
Lei urlò di piacere e dopo che si era ripresa, ricambiò il piacere leccandogli il suo cazzo.
Martina cominciò a leccargli tutta l'asta e, giunta nel suo glande, lo infilò in bocca e cominciò a giocare con la lingua.
Poi giunse sui testicoli e dopo averli baciati e leccati ritornò alla carica nel glande facendolo irrigidire e mostrare il suo addome nella sua contrazione.
Lei succhiava e con le mani accarezzava il suo addome.
Lui la prese e appoggiandola sul cofano della sua auto la penetrò da dietro.
Il suo seno era appoggiato sul cofano mentre il cazzo di lui entrava ed usciva dalla sua figa depilata.
Lei ansimava e godeva, lui continuava e tenendogli il sedere lo strinse facendola ansimare ancora fino a che l'orgasmo la pervase.
Lui la accompagnò dentro l'auto e dopo aver disteso i sedili, lei cominciò a cavalcarlo con tanta passione mentre lui non le toglieva le mani dal seno e dal suo sedere.
Lei era eccitatissima e raggiunse nuovamente l'orgasmo.
I due si scambiarono di posto e lei si mise a cosce aperte, le sue gambe toccavano il tetto dell'auto mentre lui la penetrava.
Lei le disse di non preoccuparsi perché prendeva la pillola e che poteva venirgli liberamente dentro.
Lui cominciò con colpi decisi, la sua figa gocciolava dal piacere, il suo cazzo non le dava tregua e lei riprese ad ansimare e lo invitò a colpirla più forte.
I due godettero contemporaneamente, lui si adagiò sul suo seno e lei gli mise le mani su quel sedere sodo.Dopo essersi ricomposti, lui le diede la ricevuta e scherzando le disse:
“ci rivediamo tra due anni? “
Lei lo guardò e disse:
“che ne dici tra 2 giorni? “
I due si scambiarono i numeri e si diedero appuntamento dopo il weekend.
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