Martina la figlia timida della vicina di casa
di
theteory
genere
etero
I giorni passavano e i nostri incroci di sguardi sul balcone diventavano sempre più frequenti, fin quando un giorno mi arrivò una richiesta di amicizia di una ragazza. E guarda casa di chi era quella richiesta? proprio di Martina (che presumo aveva preso il mio contatto dal nome sul citofono).
Il pensiero che quella ragazza all'apparenza timida si fosse ingegnata per avere il mio contatto mi fece eccitare alla situazione.
Ormai il gioco era fatto e le carte erano scoperte.
Dopo qualche like alle sue foto mi feci più audace e le mandai un messaggio: "Ciao Martina sono felice che mi hai aggiunto e spero che, da adesso in poi, non abbasserai lo sguardo quando mi incroci sul balcone".
Quelle mie parole suonarono come miccia per Martina che divenne più audace sia nel salutare che nello scegliere un outifit (volutamente?) più provocante ogni volte che usciva sul balcone, sopratutto quando era sola in casa.
Il nostro era diventato un gioco di sguardi e parole non dette.
Di tanto in tanto commentavo qualche sua foto consapevole del fatto che nessuno poteva sospettare non conoscendomi.
I nostri dialoghi divennero sempre più intimi, e una sera mi arrivà un messaggio:
-" sei un tipo affascinante. mi piacerebbe conoscerti meglio."
Visto anche la differenza di età, lei 19 io 37 anni, esitai un pò a rispondergli ma alla fine decisi di tenere il gioco:
-" anche tu sei una bella ragazza però sono nuovo del quartiere e non vorrei che se ci vedono insieme succedere un casino"
subitò mi rispose:
- "potremmo frequantarci di nascosto quando i miei non ci sono."
La liquidai con un: " ok ci organizziamo" senza darle altre spiegazioni.
Cosi ogni sera passavamo le ore a chattare. I suoi genitori non potevano sapere che la loro figlia potesse mandare dei messaggi cosi altamente erotici al tipo di fronte casa.
Le nostro conversazione erano più erotiche che intime fino a fare sexting.
Non ce la facevo più, volevo scoparla, ma non avevo il coraggio di organizzare la cosa per paura di rovinare tutto.
Ma la situazione venne da sola. Una mattina stavo rientrando a casa e la incontro nell'androne di casa sua.
Appena ci vediamo, lei mi fa un sorriso enorme e la capisco che è il momento giusto.
Senza dire una parole la spingo dentro al portoncino e la bacio. Martina sembra sorpresa e dopo un primo istante di esitazione si lascia andare.
Non possiamo stare la, potrebbe entrare qualcuno, e allora scendiamo in cantina sicuri che per almeno un pò saremo da soli.
Chiudiamo la porta per sicurezza e non riusciamo a dire una parola.
Ci avvinghiamo l'un l'altro e ci baciamo come forsennati.
Poi la stacco da me la guardo negli occhi e la faccio inginocchiare.
"Ho sempre desiderato questo momento e tu lo stesso. Adesso sei mia!"
Martina non sembra essere alla prime armi e con fare lento mi apre la zip dei pantaloni e prima di tirarlo fuori percorre tutta l'asta con il suo indice sorridendomi quando vede che esce un pò di liquido pre-eiaculazione.
Poi lo tira fuori e lo assaggia con la punta delle labbra. Mi sta facendo morire cosi e decido di afferrarle i capelli e spingere più a fondo.
Forse era quello che voleva. Sta di fatto che inizia a succhiarlo come una forsennata, ogni tanto staccandosi solo per riprendere fiato.
Sto per venire ma la voglio scopare in quell'istante.
La alzo e la faccio girare e con fare deciso le sfilo pantaloni e slip insieme. Passo due dita e sento che è già bagnata cosi senza esitare glielo spingo fin dentro.
Le tappo la bocca per non farla gridare, si agita dal piacere e le dico: " è questo quello che volevi"
lei: "si sei un porco. Scopami."
Dopo averle perlustrato ogni parte del corpo sento che sto esplodere e le dico di farmi venire in bocca.
Lei si sistema i capelli e si inginocchia nuovamente, lo prende in bocca e aspetta finchè non le ho riversato fino all' ultima goccia.
Rimaniamo abbraccia per qualche istante poi ci ricomponiamo e ci promettiamo di rifarlo al più presto.
Ora ogni volta che ci incrociamo sul balcone mi fa quel sorriso a cui non so resistere.
Il pensiero che quella ragazza all'apparenza timida si fosse ingegnata per avere il mio contatto mi fece eccitare alla situazione.
Ormai il gioco era fatto e le carte erano scoperte.
Dopo qualche like alle sue foto mi feci più audace e le mandai un messaggio: "Ciao Martina sono felice che mi hai aggiunto e spero che, da adesso in poi, non abbasserai lo sguardo quando mi incroci sul balcone".
Quelle mie parole suonarono come miccia per Martina che divenne più audace sia nel salutare che nello scegliere un outifit (volutamente?) più provocante ogni volte che usciva sul balcone, sopratutto quando era sola in casa.
Il nostro era diventato un gioco di sguardi e parole non dette.
Di tanto in tanto commentavo qualche sua foto consapevole del fatto che nessuno poteva sospettare non conoscendomi.
I nostri dialoghi divennero sempre più intimi, e una sera mi arrivà un messaggio:
-" sei un tipo affascinante. mi piacerebbe conoscerti meglio."
Visto anche la differenza di età, lei 19 io 37 anni, esitai un pò a rispondergli ma alla fine decisi di tenere il gioco:
-" anche tu sei una bella ragazza però sono nuovo del quartiere e non vorrei che se ci vedono insieme succedere un casino"
subitò mi rispose:
- "potremmo frequantarci di nascosto quando i miei non ci sono."
La liquidai con un: " ok ci organizziamo" senza darle altre spiegazioni.
Cosi ogni sera passavamo le ore a chattare. I suoi genitori non potevano sapere che la loro figlia potesse mandare dei messaggi cosi altamente erotici al tipo di fronte casa.
Le nostro conversazione erano più erotiche che intime fino a fare sexting.
Non ce la facevo più, volevo scoparla, ma non avevo il coraggio di organizzare la cosa per paura di rovinare tutto.
Ma la situazione venne da sola. Una mattina stavo rientrando a casa e la incontro nell'androne di casa sua.
Appena ci vediamo, lei mi fa un sorriso enorme e la capisco che è il momento giusto.
Senza dire una parole la spingo dentro al portoncino e la bacio. Martina sembra sorpresa e dopo un primo istante di esitazione si lascia andare.
Non possiamo stare la, potrebbe entrare qualcuno, e allora scendiamo in cantina sicuri che per almeno un pò saremo da soli.
Chiudiamo la porta per sicurezza e non riusciamo a dire una parola.
Ci avvinghiamo l'un l'altro e ci baciamo come forsennati.
Poi la stacco da me la guardo negli occhi e la faccio inginocchiare.
"Ho sempre desiderato questo momento e tu lo stesso. Adesso sei mia!"
Martina non sembra essere alla prime armi e con fare lento mi apre la zip dei pantaloni e prima di tirarlo fuori percorre tutta l'asta con il suo indice sorridendomi quando vede che esce un pò di liquido pre-eiaculazione.
Poi lo tira fuori e lo assaggia con la punta delle labbra. Mi sta facendo morire cosi e decido di afferrarle i capelli e spingere più a fondo.
Forse era quello che voleva. Sta di fatto che inizia a succhiarlo come una forsennata, ogni tanto staccandosi solo per riprendere fiato.
Sto per venire ma la voglio scopare in quell'istante.
La alzo e la faccio girare e con fare deciso le sfilo pantaloni e slip insieme. Passo due dita e sento che è già bagnata cosi senza esitare glielo spingo fin dentro.
Le tappo la bocca per non farla gridare, si agita dal piacere e le dico: " è questo quello che volevi"
lei: "si sei un porco. Scopami."
Dopo averle perlustrato ogni parte del corpo sento che sto esplodere e le dico di farmi venire in bocca.
Lei si sistema i capelli e si inginocchia nuovamente, lo prende in bocca e aspetta finchè non le ho riversato fino all' ultima goccia.
Rimaniamo abbraccia per qualche istante poi ci ricomponiamo e ci promettiamo di rifarlo al più presto.
Ora ogni volta che ci incrociamo sul balcone mi fa quel sorriso a cui non so resistere.
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Commenti dei lettori al racconto erotico