La bidella feticista.
di
Laura.
genere
feticismo
Ciao, sono Laura,una ragazza di 18 anni che va al liceo. Vi racconto la mia esperienza assurda.
C'è una bidella rom,che lavora nella mia scuola. Sembra un uomo. Molto scura di pelle e avrà una cinquantina d'anni. È molto forzuta, perche l'ho vista sollevare pesi che io non riuscirei mai.
Mi descrivo io:sono mora,pelle molto bianca,alta 1.72 e porto il 41 di scarpe.Sono magra e mi piace portare le unghie delle mani molto lunghe con lo smalto.Stessa cosa ai piedi. Avevo notato che in mezzo alla mischia,questa donna mi fissava spesso,e sempre verso il basso....
Io porto rigorosamente sempre le stesse scarpe, perché adoro le All Star alla caviglia,nere,di solito le abbino a dei leggins neri,o a volte pantaloni classici un po larghi in fondo,sempre neri. Le prime volte aveva il vizio di pulire intorno alla mia postazione,anche durante le ore di lezione.Non parla molto bene l'italiano, e ha un accento marcato est Europa, e diceva sempre ai prof:sporco,sporco li c'è sempre sporco,e si chinava a pulire a mano con lo straccio,il pavimento, e ogni volta si avvicinava sempre più con la faccia ai miei piedi.Io gia morivo di vergogna cosi,perche pensavo, che col tipo di scarpa che porto,potesse sentire qualcosa....
Finché un giorno si decide e mi dice: adesso ti tolgo le scarpe e ti annuso tutti i piedi.....e io ho la sfortuna che lei,messa in quella posizione, non la vede nessuno,anche perché non ho vicini di banco,mi piace stare sola,mi concentro meglio. E allora io le dico: ma è impazzita? Ma non ci provi nemmeno.
E invece sento che mi afferra entrambe le caviglie con una sola mano,le ho sottili, e con l'altra comincia a slacciare....non riuscivo a muovermi e nemmeno a chiedere aiuto....ero come bloccata,e lei mi ha tolto le scarpe tutte e due insieme,non so neanche come ha fatto a fare cosi velocemente.
E si trova davanti i miei piedi nudi e bianchissimi,non porto calze,mi danno fastidio, e poi c'era già caldino fuori.
Confronto al suo viso,sembravano cadaverici e comincia ad annusare molto intensamente,e intanto diceva: hai bellissimi piedi lunghi e sottili e non mi aspettavo così puzzolenti....mamma mia...a quelle parole ho sentito le guance che mi andavano a fuoco dalla vergogna....ed essendo pallida, si vede subito che divento rossa, ma lei diceva: non devi avere vergogna di me,a me piace tantissimo l'odore dei tuoi piedi. Tutto questo,mi sono dimenticata, con un filo di voce,in modo che la sentissi solo io. Poi me li ha pure leccati, una lingua ruvida che impazzivo di solletico, lei se ne accorge e leccava ancor più delicatamente per farmi più solletico che poteva. Con mia sorpresa ho sentito che cominciavo a sentire dell'umido in mezzo alle gambe,subito ho pensato che fosse pipì,a forza di ridere di solletico, silenziosamente,ma poi ho sentito che era altro. E devo dire, siccome nessuno o nessuna,mi aveva mai leccato i piedi, specialmente in mezzo le dita,mi piaceva e non poco. Mi sono immaginata che se mi avesse leccato tra le gambe,sarei svenuta dal piacere. Poi se n'è andata e ogni mattina,per un po facevamo sempre cosi. Poi un giorno ho visto che non c'era più e ho poi scoperto che era precaria, e non le hanno rinnovato il contratto, però mi sono fatta dare il suo numero, e la cosa,anche molto di più,continua nel posto dove è accampata....
C'è una bidella rom,che lavora nella mia scuola. Sembra un uomo. Molto scura di pelle e avrà una cinquantina d'anni. È molto forzuta, perche l'ho vista sollevare pesi che io non riuscirei mai.
Mi descrivo io:sono mora,pelle molto bianca,alta 1.72 e porto il 41 di scarpe.Sono magra e mi piace portare le unghie delle mani molto lunghe con lo smalto.Stessa cosa ai piedi. Avevo notato che in mezzo alla mischia,questa donna mi fissava spesso,e sempre verso il basso....
Io porto rigorosamente sempre le stesse scarpe, perché adoro le All Star alla caviglia,nere,di solito le abbino a dei leggins neri,o a volte pantaloni classici un po larghi in fondo,sempre neri. Le prime volte aveva il vizio di pulire intorno alla mia postazione,anche durante le ore di lezione.Non parla molto bene l'italiano, e ha un accento marcato est Europa, e diceva sempre ai prof:sporco,sporco li c'è sempre sporco,e si chinava a pulire a mano con lo straccio,il pavimento, e ogni volta si avvicinava sempre più con la faccia ai miei piedi.Io gia morivo di vergogna cosi,perche pensavo, che col tipo di scarpa che porto,potesse sentire qualcosa....
Finché un giorno si decide e mi dice: adesso ti tolgo le scarpe e ti annuso tutti i piedi.....e io ho la sfortuna che lei,messa in quella posizione, non la vede nessuno,anche perché non ho vicini di banco,mi piace stare sola,mi concentro meglio. E allora io le dico: ma è impazzita? Ma non ci provi nemmeno.
E invece sento che mi afferra entrambe le caviglie con una sola mano,le ho sottili, e con l'altra comincia a slacciare....non riuscivo a muovermi e nemmeno a chiedere aiuto....ero come bloccata,e lei mi ha tolto le scarpe tutte e due insieme,non so neanche come ha fatto a fare cosi velocemente.
E si trova davanti i miei piedi nudi e bianchissimi,non porto calze,mi danno fastidio, e poi c'era già caldino fuori.
Confronto al suo viso,sembravano cadaverici e comincia ad annusare molto intensamente,e intanto diceva: hai bellissimi piedi lunghi e sottili e non mi aspettavo così puzzolenti....mamma mia...a quelle parole ho sentito le guance che mi andavano a fuoco dalla vergogna....ed essendo pallida, si vede subito che divento rossa, ma lei diceva: non devi avere vergogna di me,a me piace tantissimo l'odore dei tuoi piedi. Tutto questo,mi sono dimenticata, con un filo di voce,in modo che la sentissi solo io. Poi me li ha pure leccati, una lingua ruvida che impazzivo di solletico, lei se ne accorge e leccava ancor più delicatamente per farmi più solletico che poteva. Con mia sorpresa ho sentito che cominciavo a sentire dell'umido in mezzo alle gambe,subito ho pensato che fosse pipì,a forza di ridere di solletico, silenziosamente,ma poi ho sentito che era altro. E devo dire, siccome nessuno o nessuna,mi aveva mai leccato i piedi, specialmente in mezzo le dita,mi piaceva e non poco. Mi sono immaginata che se mi avesse leccato tra le gambe,sarei svenuta dal piacere. Poi se n'è andata e ogni mattina,per un po facevamo sempre cosi. Poi un giorno ho visto che non c'era più e ho poi scoperto che era precaria, e non le hanno rinnovato il contratto, però mi sono fatta dare il suo numero, e la cosa,anche molto di più,continua nel posto dove è accampata....
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