Vittorio & Elena (corretto)
di
Albyecate
genere
incesti
Era ormai passato un mese dall'inizio della pandemia e due settimane da quando Elena, 15 anni, alta 165 cm, capelli neri a caschetto, occhi color nocciola, fisico magro e definito grazie alla pallavolo (sport in cui era molto brava), il quale le permetteva di avere un culetto alto e sodo che compensa la seconda di seno; Vittorio, di 17 anni con capelli ricci castani, occhi verdi, alto 190 cm, fisico molto ben definito per via della pallacanestro e molto conteso come la sorella fra le ragazze, avevano contratto il Covid.
I genitori avevano deciso di far trascorrere ai due tutta la quarantena nella casa dei nonni, dato che Vittorio sarebbe diventato maggiorenne in poche settimane.
La noia si faceva sentire e lo stress causato dalla pandemia e dalla DaD non aiutava minimamente.
Ad Aprile finalmente arrivarono le vacanze pasquali, e questo per entrambi significava riposo per un paio di giorni, così una sera decisero di rimanere alzati fino a tardi per vedere un film che stava raccogliendo molti pareri positivi. Finito il film i due erano stanchi e per di più non avevano voglia di dormire da soli, così andarono nel lettone matrimoniale un tempo appartenente ai nonni.
Per essere Aprile faceva freddo ed entrambi erano vestiti leggeri (Vittorio solo coi boxer mentre Elena con un top e degli shorts da casa) quindi per non avere troppo freddo si abbracciarono. Era da un po’ che entrambi non avevano relazioni con il sesso opposto. Elena si era lasciata da poco con il suo ex dopo una relazione di quasi un anno e Vittorio invece a causa della pandemia non poteva vedersi con la sua ragazza, anche se era da un po’ che i due pensavano di lasciarsi.
Alla fine dormirono abbracciati nel letto, con Elena che dava le spalle al fratello mentre Vittorio la cingeva con le braccia da dietro. Al mattino Elena si svegliò per prima e sentì qualcosa che le premeva contro il sedere, dalla forma e dalla consistenza aveva intuito cosa fosse; allora si staccò lentamente senza svegliare il fratello e notò un rigonfiamento evidente nei boxer. Lei era abbastanza sorpresa dalle dimensioni anche perché uno dei tanti motivi per cui aveva lasciato il suo ex ragazzo era la scarsa dotazione di lui. Successivamente Elena avvertì una strana sensazione nel basso ventre e decise quindi di non pensarci più, andando così a lavarsi prima che si svegliasse Vittorio. Finita la doccia andò a svegliare il ragazzo, lui si accorse tardi avercelo duro e allora cercò di nasconderlo alla sorella in tutti i modi mentre si dirigeva verso il bagno per farsi la doccia. Entrando, però, per nascondere l’erezione si dimenticò di chiudere la porta. Si fece la doccia e mentre usciva sua sorella passò davanti al bagno e vide lui totalmente nudo. Oltre a guardare il suo fisico da atleta rimase sorpresa dal suo pene che, anche se non in completa erezione, era molto grosso e aveva due palle abbastanza grandi. Vittorio si accorse che sua sorella lo guardava ma lui fece finta di niente e cominciò a toccarselo per farlo arrivare all’erezione completa. Elena avvertì un crampetto nella parte bassa del ventre e la sua mano cominciò a scivolare lungo la pancia, però quando sfiorò le mutandine si riscosse e, diventando rossa come un peperone, si accorse tardi che il fratello l’aveva scoperta, così corse in camera e si chiuse dentro.
Vittorio decise quindi di andare a parlarle, si mise l’accappatoio e si diresse verso la camera. Bussò si sentì la voce di Elena che gli diceva: «Avanti, è aperto». Vittorio entrò e si posizionò davanti al letto dove la sorella era seduta con le ginocchia raccolte al petto; indossava solamente l'accappatoio stretto debolmente per la fretta e perciò disse: «Elena scusa per poco fa, non mi sono ricordato di chiudere la porta del bagno.»
«No scusa, colpa mia che mi sono fermata a guardare.»
«Non c’è nulla di male, poi te ti sei lasciata da poco e gli ormoni non si placano mica da soli.»
«Lo so, è solo che…»
«Che?»
Il mio ex non lo aveva così…» Elena divenne rossissima in viso «C-così grosso ecco».
Vittorio si sorprese, rise e sorrise: «Beh non per vantarmi ma anche confrontandomi coi miei compagni di squadra sono tra quelli che l'hanno più grosso».
«Cos-»
«Ahahah»
«Ma Davide (l’ex di Elena) non lo aveva neanche metà»
«Sorellina sei stata sfortunata.»
«Eh sì…»
In quel momento Vittorio si sedette sul letto accanto a lei per cingerla con un braccio e nel mentre il laccio dell’accappatoio si sciolse, lasciando intravedere la cappella. Elena non riusciva a distogliere lo sguardo da quel glande violaceo e lucido.
Vittorio sciolse la presa ed Elena si riprese cercando di cambiare argomento concentrato l'attenzione su Vittorio: «Ma tu con Silvia invece?»
«Non va proprio bene, eravamo già in crisi, adesso va anche peggio…»
«Vi lascerete?»
«Penso di sì e lo pensa pure lei, magari rimarremo amici e basta.»
«Beati voi.»
«Sì ma è ormai e mesi che non lo facevamo, lei era sempre scontrosa o stava male, per la scuola per di più.»
«Poverino, mi dispiace»
«L’hai visto pure te come sto.»
«Oh sì che l’ho visto» disse con un sorrisetto.
«Hahahah»
In quel momento Vittorio si alzò e il nodo dell’accappatoio si sciolse del tutto, mettendo in bella mostra il suo arnese nuovamente in tiro. Elena emise un urletto ma poi rimase ad osservarlo e commentò:«Sei proprio disperato eh.» Poi continuò a guardarlo dicendo:« Ma quant’è lungo?»
«Direi 18-19 cm.» Rispose Vittorio ormai lasciandolo alla vista della sorellina.
«Quasi il doppio di Davide… E poi ha quelle due noci. Sono tanto piene?» Ormai ogni tabù era caduto e allora Vittorio rispose: «Da un mese oramai poi te con quel culetto non aiuti troppo.»
Elena rimase sbigottita a quella affermazione e inoltre iniziò a scaldarsi. Cominciò così ad avvicinarsi a suo fratello, facendolo abbassare alla sua altezza e gli sussurrò all’orecchio: «Se vuoi con questo culetto posso aiutarti...» Vittorio divenne rossissimo e replicò: «Così mi vuoi far venire senza toccarmi...ne sei sicura?».
«Osshy» Esclamò con l'affermazione che usavano sempre da piccoli quando dovevano fare qualcosa di nascosto dai genitori e che a entrambi era sempre piaciuta.
«Impazzisco con te» Disse Vittorio con fare seducente e si avvicinò ad Elena. I loro nasi si sfiorarono e le loro bocche si incontrarono in un bacio passionale, usando poi anche la lingua; nel mentre le mani di Vittorio scesero sul culo di Elena che lo lasciò fare. Allora Vittorio prese l’iniziativa e dal culo la sollevò così da non dover piegarsi per baciarla. Elena esclamò: «Quanto sei forte!» E lui: «Sei tu che mi fai eccitare a mille».
Elena scese a baciarlo sul collo e Vittorio gemette e prese a mordicchiarle l’orecchio. Entrambi però sapevano cosa stava per succedere.
Elena volle scendere, rimase in piedi davanti a Vittorio con ancora l’accappatoio slacciato. Lei prese il pene del ragazzo in mano ed iniziò ad accarezzarlo dicendo: «Quanto è pesante, duro e caldo…»
«Ed anche carico» terminò Vittorio con un ghigno eccitato e di chi ha capito che ha il comando.
Elena spostò Vittorio finché non ebbe il letto dietro e lo spinse per farlo sedere sul bordo del letto: «Siediti e rilassati che ti piacerà». Detto questo cominciò con una mano ad andare su e giù lentamente lungo tutta l’asta e con l’altra massaggiava le palle, con la bocca invece baciò la cappella poi ci sputò sopra, così che la saliva rendesse la sega più piacevole. Vittorio gemeva: «Oh si.. Ma dove hai imparato?» disse con fare sorpreso anche.
«Davide lo aveva pure piccolo ma lo facevamo quasi sempre»
«Sei una troia»
«La tua però»
«Se dici queste cose vengo subito»
Elena allora si fermò improvvisamente: «Pensavo resistessi di più...»
«Colpa tua, devi essere meno arrapante»
«Ci proverò ma non se ci riuscirò» Dicendo questo si infilò il pene fino in fondo con immenso stupore di Vittorio. Elena ebbe un conato e si tirò su: «Ti va bene così fratellone?»
Non aspettò la risposta che fece di nuovo la stessa cosa e faceva ruotare la lingua intorno alla cappella. Vittorio non resistette più: «VENGO!!!». Spruzzò nella gola della sorella un carico di sperma gigantesco. Elena non riuscì a tenere tutto dentro e un po’ di sborra ricadde sul pene. Elena si tirò su e aprì la bocca che ne era piena, poi la richiuse e la riaprì che era totalmente vuota: «Hai un sapore buonissimo».
«Sei straordinaria, non avevo mai sborrato così tanto e goduto in questa maniera»
«Dici così ma qualcuno sta ancora sull’attenti»
«Merito tuo»
Elena ripulì il suo pene ma Vittorio la prese e la sollevò per poi buttarla sul letto. La ragazza era supina e aprì le gambe mostrando la sua vagina completamente depilata. Lui fece un commento di apprezzamento ed Elena arrossì.
«Mi butto» Vittorio cominciò a leccare quella vagina con estrema dedizione ed Elena godeva un mondo urlando:«Ah ah aha ah sììì»
Vittorio infilò due dita, Elena urlò più forte e si agitò tutta come se fosse stata attraversata da una scossa elettrica, finché un'ondata di piacere la travolse e ricadde sfinita: «Oddio Vittorio sei bravissimo»
«Anni e anni di esperienza»
Elena gli diede un colpetto sul braccio, lui si tirò su con il pene pronto e prese un preservativo dal portafoglio.
Elena rise: «Sei attrezzato»
«Se mi dovevo vedere con Silvia dovevo essere pronto»
«Che fidanzato premuroso»
Vittorio sorrise, aprì la bustina, tirò fuori il profilattico e lo indossò. Elena riaprì le gambe e alzò un po’ i fianchi. Vittorio esclamò: «Sei uno spettacolo». Si abbassò su di Elena e la penetrò. Elena sospirò :«Mi stai aprendo e riempiendo…mmhhh aaahhh…». Con questo Vittorio capì che poteva cominciare a muoversi. Faceva piano all’inizio, con affondi lenti ma decisi in modo tale che Elena li potesse sentire fino in fondo: «Mamma mia Vitto come scopi». Lui aumentò il ritmo. «Aaaahhhh ooohh sìììì…di più...di più…ti prego scopami». Vittorio allora uscì ed Elena prima ancora che potesse lamentarsi si ritrovò messa a pecorina con il fratello dietro che lo aveva puntato verso la sua fighetta: «Adesso ti scopo fortissimo». Vittorio cominciò a scoparla tenendo un ritmo forsennato e lei non riusciva a dire più niente da quanto godeva. In casa si sentivano solo i gemiti di Elena e lo sbattere delle cosce di lui sul culo di lei. Vittorio cominciò a sculacciarla urlandole: «Troia, cagna, ti sfondo puttana». Elena non aveva la forza di rispondere però godeva e le sculacciate segretamente le sono sempre piaciute. Ad un certo punto Vittorio rallentò il ritmo e lei sentì che lui aveva sputato vicino al suo buchetto. Allora Elena si riprese: «Cosa fai? Aaahhh». Vittorio aveva infilato un dito nel culo di Elena:«Ti faccio il culo no?»
«Nooo. L’ho fatto solo poche volte e Davide anche se lo aveva piccolo mi faceva male»
«Non era capace. Adesso ti sistemo io Ele»
Aumentò il ritmo della scopata ed Elena venne per la seconda volta. Era stravolta e crollò sul letto. Vittorio uscì dalla figa di Elena ma il dito rimane lì. Si tolse poi il preservativo ma Elena cercò di dire qualcosa: «Io... acio io…»
«Che dici Ele??»
«Faccio io…». Si stava riprendendo ma era ancora tramortita.
«Cosa?»
«Metterti il preservativo...». Era esausta.
«Sicura manco ti tiri su». A Vittorio venne un’idea diabolica.
«Mettiti supina»
Elena si girò a fatica. «Apri la bocca Ele» Ordinò Vittorio. Lei obbedì. Vittorio le posò il preservativo ancora intatto sulle labbra, lei capì ma era senza forze e Vittorio aveva già puntato la sua asta verso la bocca e con un colpo secco le arrivò in fondo la gola per poi uscire subito. Elena soffocò un conato e disse: «Sei pazzo»
«Pazzo sì ma di te. Ora ti faccio il culo»
La rigirò e le leccò il buco, sputò un po’ e infilò di nuovo il dito: «Rilassati»
«Cazzooo…ooohhh». Elena si stava godendo il dito adesso. Quando si abituò Vittorio tolse il dito e puntò il suo pene. Elena si irrigidì: «Vittorio... fai piano»
«Tranquilla» disse con fare sicuro.
Cominciò spingere piano piano, quando entrò la punta Elena lanciò un urletto e Vittorio si fermò: «Rilassati la punta è entrata, mi fermo qualche minuto per farti abituare».
Dopo pochi secondi riprese a spingere, sentiva meno resistenza ora. Arrivato in fondo Elena lanciò un urlo di dolore liberando del dolore accumulato. Vittorio disse: «Brava lo hai preso tutto ma se è troppo esco»
«No lasciami abituare». Disse lei ansimando.
Vittorio attese poi sentendo che Elena aveva il respiro regolare cominciò ad uscire e rientrare e ogni volta che usciva tirava sempre un po’ più fuori il suo pene e pian ⅔piano che continuava Elena si lamentava meno. Arrivato a tirare fuori tutta l’asta lasciando dentro solo la cappella cominciò a scoparla con costanza.
«Adesso come va Ele?» Chiese preoccupato Vittorio.
«Meglio Vitto. Continua che potrei cominciare a godere»
Vittorio aumentò il ritmo ed Elena iniziò a gemere ad ogni colpo: «Ah»
«Ah»
«Ah»
Vittorio aumentò di nuovo ed Elena cominciava godere urlando:«Ahhh sììì… Pianooo»
«Dici così ma non sembri volerlo»
Elena si mise due dita nella figa per godere sempre di più:«Aaahhh ssssììììì»
«Adesso sì che ti piace troia. eh?»
«OSSHYYYY»
Vittorio a sentire quella parola andò al massimo: «Ti sfondo cagna che non sei altro ooohhh»
«AAAAAAAHHHHHHH»
«OOOOOOHHHHH»
Entrambi erano ormai al limite quando Vittorio si fermò di colpo, sfilò il preservativo e affondò di nuovo nel culetto della sorella. Subito si mosse velocemente, fino a raggiungere un ritmo forsennato. Elena tremava dal piacere e continuava a gemere, finché entrambi raggiunsero l'apice e vennero allo stesso momento. Lei riusciva a sentire tutto lo sperma caldo che la riempiva e che inoltre grondava sulla sua fighetta.
Vittorio si abbandonò sul corpo di Elena e sincronizzarono i loro respiri affannosi.
«È stato fantastico fratellone»
«Hai ragione, dovremo assolutamente rifarlo in futuro.»
«Purtroppo però tu non potresti perché sei fidanzato»
«Per il bel culetto della mia sorellina posso fare un'eccezione»
La ragazza avvertì uno spasmo al basso ventre e le venne un’idea per il loro problema: «Finché siamo qui chiusi in casa è meglio approfittarne, quindi che ne dici se intanto ci divertiamo e dopo lascerai Silvia?»
«Mi sembra un'idea brillante!»
Per consigli, suggerimenti e idee: albyecate9906@gmail.com
I genitori avevano deciso di far trascorrere ai due tutta la quarantena nella casa dei nonni, dato che Vittorio sarebbe diventato maggiorenne in poche settimane.
La noia si faceva sentire e lo stress causato dalla pandemia e dalla DaD non aiutava minimamente.
Ad Aprile finalmente arrivarono le vacanze pasquali, e questo per entrambi significava riposo per un paio di giorni, così una sera decisero di rimanere alzati fino a tardi per vedere un film che stava raccogliendo molti pareri positivi. Finito il film i due erano stanchi e per di più non avevano voglia di dormire da soli, così andarono nel lettone matrimoniale un tempo appartenente ai nonni.
Per essere Aprile faceva freddo ed entrambi erano vestiti leggeri (Vittorio solo coi boxer mentre Elena con un top e degli shorts da casa) quindi per non avere troppo freddo si abbracciarono. Era da un po’ che entrambi non avevano relazioni con il sesso opposto. Elena si era lasciata da poco con il suo ex dopo una relazione di quasi un anno e Vittorio invece a causa della pandemia non poteva vedersi con la sua ragazza, anche se era da un po’ che i due pensavano di lasciarsi.
Alla fine dormirono abbracciati nel letto, con Elena che dava le spalle al fratello mentre Vittorio la cingeva con le braccia da dietro. Al mattino Elena si svegliò per prima e sentì qualcosa che le premeva contro il sedere, dalla forma e dalla consistenza aveva intuito cosa fosse; allora si staccò lentamente senza svegliare il fratello e notò un rigonfiamento evidente nei boxer. Lei era abbastanza sorpresa dalle dimensioni anche perché uno dei tanti motivi per cui aveva lasciato il suo ex ragazzo era la scarsa dotazione di lui. Successivamente Elena avvertì una strana sensazione nel basso ventre e decise quindi di non pensarci più, andando così a lavarsi prima che si svegliasse Vittorio. Finita la doccia andò a svegliare il ragazzo, lui si accorse tardi avercelo duro e allora cercò di nasconderlo alla sorella in tutti i modi mentre si dirigeva verso il bagno per farsi la doccia. Entrando, però, per nascondere l’erezione si dimenticò di chiudere la porta. Si fece la doccia e mentre usciva sua sorella passò davanti al bagno e vide lui totalmente nudo. Oltre a guardare il suo fisico da atleta rimase sorpresa dal suo pene che, anche se non in completa erezione, era molto grosso e aveva due palle abbastanza grandi. Vittorio si accorse che sua sorella lo guardava ma lui fece finta di niente e cominciò a toccarselo per farlo arrivare all’erezione completa. Elena avvertì un crampetto nella parte bassa del ventre e la sua mano cominciò a scivolare lungo la pancia, però quando sfiorò le mutandine si riscosse e, diventando rossa come un peperone, si accorse tardi che il fratello l’aveva scoperta, così corse in camera e si chiuse dentro.
Vittorio decise quindi di andare a parlarle, si mise l’accappatoio e si diresse verso la camera. Bussò si sentì la voce di Elena che gli diceva: «Avanti, è aperto». Vittorio entrò e si posizionò davanti al letto dove la sorella era seduta con le ginocchia raccolte al petto; indossava solamente l'accappatoio stretto debolmente per la fretta e perciò disse: «Elena scusa per poco fa, non mi sono ricordato di chiudere la porta del bagno.»
«No scusa, colpa mia che mi sono fermata a guardare.»
«Non c’è nulla di male, poi te ti sei lasciata da poco e gli ormoni non si placano mica da soli.»
«Lo so, è solo che…»
«Che?»
Il mio ex non lo aveva così…» Elena divenne rossissima in viso «C-così grosso ecco».
Vittorio si sorprese, rise e sorrise: «Beh non per vantarmi ma anche confrontandomi coi miei compagni di squadra sono tra quelli che l'hanno più grosso».
«Cos-»
«Ahahah»
«Ma Davide (l’ex di Elena) non lo aveva neanche metà»
«Sorellina sei stata sfortunata.»
«Eh sì…»
In quel momento Vittorio si sedette sul letto accanto a lei per cingerla con un braccio e nel mentre il laccio dell’accappatoio si sciolse, lasciando intravedere la cappella. Elena non riusciva a distogliere lo sguardo da quel glande violaceo e lucido.
Vittorio sciolse la presa ed Elena si riprese cercando di cambiare argomento concentrato l'attenzione su Vittorio: «Ma tu con Silvia invece?»
«Non va proprio bene, eravamo già in crisi, adesso va anche peggio…»
«Vi lascerete?»
«Penso di sì e lo pensa pure lei, magari rimarremo amici e basta.»
«Beati voi.»
«Sì ma è ormai e mesi che non lo facevamo, lei era sempre scontrosa o stava male, per la scuola per di più.»
«Poverino, mi dispiace»
«L’hai visto pure te come sto.»
«Oh sì che l’ho visto» disse con un sorrisetto.
«Hahahah»
In quel momento Vittorio si alzò e il nodo dell’accappatoio si sciolse del tutto, mettendo in bella mostra il suo arnese nuovamente in tiro. Elena emise un urletto ma poi rimase ad osservarlo e commentò:«Sei proprio disperato eh.» Poi continuò a guardarlo dicendo:« Ma quant’è lungo?»
«Direi 18-19 cm.» Rispose Vittorio ormai lasciandolo alla vista della sorellina.
«Quasi il doppio di Davide… E poi ha quelle due noci. Sono tanto piene?» Ormai ogni tabù era caduto e allora Vittorio rispose: «Da un mese oramai poi te con quel culetto non aiuti troppo.»
Elena rimase sbigottita a quella affermazione e inoltre iniziò a scaldarsi. Cominciò così ad avvicinarsi a suo fratello, facendolo abbassare alla sua altezza e gli sussurrò all’orecchio: «Se vuoi con questo culetto posso aiutarti...» Vittorio divenne rossissimo e replicò: «Così mi vuoi far venire senza toccarmi...ne sei sicura?».
«Osshy» Esclamò con l'affermazione che usavano sempre da piccoli quando dovevano fare qualcosa di nascosto dai genitori e che a entrambi era sempre piaciuta.
«Impazzisco con te» Disse Vittorio con fare seducente e si avvicinò ad Elena. I loro nasi si sfiorarono e le loro bocche si incontrarono in un bacio passionale, usando poi anche la lingua; nel mentre le mani di Vittorio scesero sul culo di Elena che lo lasciò fare. Allora Vittorio prese l’iniziativa e dal culo la sollevò così da non dover piegarsi per baciarla. Elena esclamò: «Quanto sei forte!» E lui: «Sei tu che mi fai eccitare a mille».
Elena scese a baciarlo sul collo e Vittorio gemette e prese a mordicchiarle l’orecchio. Entrambi però sapevano cosa stava per succedere.
Elena volle scendere, rimase in piedi davanti a Vittorio con ancora l’accappatoio slacciato. Lei prese il pene del ragazzo in mano ed iniziò ad accarezzarlo dicendo: «Quanto è pesante, duro e caldo…»
«Ed anche carico» terminò Vittorio con un ghigno eccitato e di chi ha capito che ha il comando.
Elena spostò Vittorio finché non ebbe il letto dietro e lo spinse per farlo sedere sul bordo del letto: «Siediti e rilassati che ti piacerà». Detto questo cominciò con una mano ad andare su e giù lentamente lungo tutta l’asta e con l’altra massaggiava le palle, con la bocca invece baciò la cappella poi ci sputò sopra, così che la saliva rendesse la sega più piacevole. Vittorio gemeva: «Oh si.. Ma dove hai imparato?» disse con fare sorpreso anche.
«Davide lo aveva pure piccolo ma lo facevamo quasi sempre»
«Sei una troia»
«La tua però»
«Se dici queste cose vengo subito»
Elena allora si fermò improvvisamente: «Pensavo resistessi di più...»
«Colpa tua, devi essere meno arrapante»
«Ci proverò ma non se ci riuscirò» Dicendo questo si infilò il pene fino in fondo con immenso stupore di Vittorio. Elena ebbe un conato e si tirò su: «Ti va bene così fratellone?»
Non aspettò la risposta che fece di nuovo la stessa cosa e faceva ruotare la lingua intorno alla cappella. Vittorio non resistette più: «VENGO!!!». Spruzzò nella gola della sorella un carico di sperma gigantesco. Elena non riuscì a tenere tutto dentro e un po’ di sborra ricadde sul pene. Elena si tirò su e aprì la bocca che ne era piena, poi la richiuse e la riaprì che era totalmente vuota: «Hai un sapore buonissimo».
«Sei straordinaria, non avevo mai sborrato così tanto e goduto in questa maniera»
«Dici così ma qualcuno sta ancora sull’attenti»
«Merito tuo»
Elena ripulì il suo pene ma Vittorio la prese e la sollevò per poi buttarla sul letto. La ragazza era supina e aprì le gambe mostrando la sua vagina completamente depilata. Lui fece un commento di apprezzamento ed Elena arrossì.
«Mi butto» Vittorio cominciò a leccare quella vagina con estrema dedizione ed Elena godeva un mondo urlando:«Ah ah aha ah sììì»
Vittorio infilò due dita, Elena urlò più forte e si agitò tutta come se fosse stata attraversata da una scossa elettrica, finché un'ondata di piacere la travolse e ricadde sfinita: «Oddio Vittorio sei bravissimo»
«Anni e anni di esperienza»
Elena gli diede un colpetto sul braccio, lui si tirò su con il pene pronto e prese un preservativo dal portafoglio.
Elena rise: «Sei attrezzato»
«Se mi dovevo vedere con Silvia dovevo essere pronto»
«Che fidanzato premuroso»
Vittorio sorrise, aprì la bustina, tirò fuori il profilattico e lo indossò. Elena riaprì le gambe e alzò un po’ i fianchi. Vittorio esclamò: «Sei uno spettacolo». Si abbassò su di Elena e la penetrò. Elena sospirò :«Mi stai aprendo e riempiendo…mmhhh aaahhh…». Con questo Vittorio capì che poteva cominciare a muoversi. Faceva piano all’inizio, con affondi lenti ma decisi in modo tale che Elena li potesse sentire fino in fondo: «Mamma mia Vitto come scopi». Lui aumentò il ritmo. «Aaaahhhh ooohh sìììì…di più...di più…ti prego scopami». Vittorio allora uscì ed Elena prima ancora che potesse lamentarsi si ritrovò messa a pecorina con il fratello dietro che lo aveva puntato verso la sua fighetta: «Adesso ti scopo fortissimo». Vittorio cominciò a scoparla tenendo un ritmo forsennato e lei non riusciva a dire più niente da quanto godeva. In casa si sentivano solo i gemiti di Elena e lo sbattere delle cosce di lui sul culo di lei. Vittorio cominciò a sculacciarla urlandole: «Troia, cagna, ti sfondo puttana». Elena non aveva la forza di rispondere però godeva e le sculacciate segretamente le sono sempre piaciute. Ad un certo punto Vittorio rallentò il ritmo e lei sentì che lui aveva sputato vicino al suo buchetto. Allora Elena si riprese: «Cosa fai? Aaahhh». Vittorio aveva infilato un dito nel culo di Elena:«Ti faccio il culo no?»
«Nooo. L’ho fatto solo poche volte e Davide anche se lo aveva piccolo mi faceva male»
«Non era capace. Adesso ti sistemo io Ele»
Aumentò il ritmo della scopata ed Elena venne per la seconda volta. Era stravolta e crollò sul letto. Vittorio uscì dalla figa di Elena ma il dito rimane lì. Si tolse poi il preservativo ma Elena cercò di dire qualcosa: «Io... acio io…»
«Che dici Ele??»
«Faccio io…». Si stava riprendendo ma era ancora tramortita.
«Cosa?»
«Metterti il preservativo...». Era esausta.
«Sicura manco ti tiri su». A Vittorio venne un’idea diabolica.
«Mettiti supina»
Elena si girò a fatica. «Apri la bocca Ele» Ordinò Vittorio. Lei obbedì. Vittorio le posò il preservativo ancora intatto sulle labbra, lei capì ma era senza forze e Vittorio aveva già puntato la sua asta verso la bocca e con un colpo secco le arrivò in fondo la gola per poi uscire subito. Elena soffocò un conato e disse: «Sei pazzo»
«Pazzo sì ma di te. Ora ti faccio il culo»
La rigirò e le leccò il buco, sputò un po’ e infilò di nuovo il dito: «Rilassati»
«Cazzooo…ooohhh». Elena si stava godendo il dito adesso. Quando si abituò Vittorio tolse il dito e puntò il suo pene. Elena si irrigidì: «Vittorio... fai piano»
«Tranquilla» disse con fare sicuro.
Cominciò spingere piano piano, quando entrò la punta Elena lanciò un urletto e Vittorio si fermò: «Rilassati la punta è entrata, mi fermo qualche minuto per farti abituare».
Dopo pochi secondi riprese a spingere, sentiva meno resistenza ora. Arrivato in fondo Elena lanciò un urlo di dolore liberando del dolore accumulato. Vittorio disse: «Brava lo hai preso tutto ma se è troppo esco»
«No lasciami abituare». Disse lei ansimando.
Vittorio attese poi sentendo che Elena aveva il respiro regolare cominciò ad uscire e rientrare e ogni volta che usciva tirava sempre un po’ più fuori il suo pene e pian ⅔piano che continuava Elena si lamentava meno. Arrivato a tirare fuori tutta l’asta lasciando dentro solo la cappella cominciò a scoparla con costanza.
«Adesso come va Ele?» Chiese preoccupato Vittorio.
«Meglio Vitto. Continua che potrei cominciare a godere»
Vittorio aumentò il ritmo ed Elena iniziò a gemere ad ogni colpo: «Ah»
«Ah»
«Ah»
Vittorio aumentò di nuovo ed Elena cominciava godere urlando:«Ahhh sììì… Pianooo»
«Dici così ma non sembri volerlo»
Elena si mise due dita nella figa per godere sempre di più:«Aaahhh ssssììììì»
«Adesso sì che ti piace troia. eh?»
«OSSHYYYY»
Vittorio a sentire quella parola andò al massimo: «Ti sfondo cagna che non sei altro ooohhh»
«AAAAAAAHHHHHHH»
«OOOOOOHHHHH»
Entrambi erano ormai al limite quando Vittorio si fermò di colpo, sfilò il preservativo e affondò di nuovo nel culetto della sorella. Subito si mosse velocemente, fino a raggiungere un ritmo forsennato. Elena tremava dal piacere e continuava a gemere, finché entrambi raggiunsero l'apice e vennero allo stesso momento. Lei riusciva a sentire tutto lo sperma caldo che la riempiva e che inoltre grondava sulla sua fighetta.
Vittorio si abbandonò sul corpo di Elena e sincronizzarono i loro respiri affannosi.
«È stato fantastico fratellone»
«Hai ragione, dovremo assolutamente rifarlo in futuro.»
«Purtroppo però tu non potresti perché sei fidanzato»
«Per il bel culetto della mia sorellina posso fare un'eccezione»
La ragazza avvertì uno spasmo al basso ventre e le venne un’idea per il loro problema: «Finché siamo qui chiusi in casa è meglio approfittarne, quindi che ne dici se intanto ci divertiamo e dopo lascerai Silvia?»
«Mi sembra un'idea brillante!»
Per consigli, suggerimenti e idee: albyecate9906@gmail.com
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