Senza più limiti
di
Massimadiscrezione
genere
bisex
Passammo intere settimane a scopare tutti i giorni e a volte anche più volte al giorno solo ripensando alla follia di quel giorno.
Con Monica e Luca ci sentimmo qualche volta per telefono con la promessa di tornare a vederci. Ovviamente in una camera da letto.
Helena aveva sentito anche Pietro e l’argomento era sempre quello.
La noia dopo alcune settimane prese si impossessò ancora di noi.
Era difficile trovare un modo per riprovare quell’emozione.
Un giorno due nostri amici ci chiesero se volevamo passare alcuni giorni in montagna a casa loro. Non eravamo amanti della neve, ma ci siamo detti”perché no”
Loro erano appassionati di sci, noi dì shopping.
Mentre loro erano a sciare noi andavamo nei negozi. Il terzo giorno un po’ annoiati dei soliti negozi tornammo a casa prima. Helena doveva fermarsi in farmacia e all’uscita mi mostrò una scatola di cialis. Era tanto che diceva che voleva provare come scopavo con la pillolina. Gliela diedero senza ricetta e senza tante storie. La presi immediatamente.
Rientrati dopo una doccia rilassante,ci buttammo sul letto con gli accappatoi.
Sicuri che nessuno ci avrebbe disturbato fino al calar del sole iniziammo a scopare.
No so se fosse l’eccitazione del nuovo, ma mi si inturgidì il pene. Quasi fosse di ferro.
Trovai la cosa veramente interessante, infatti più che essere turgido il bello era che riuscivo a mantenere a bada l’eiaculazione senza sforzi mentali.
Forse per quello non ci accorgemmo che stavamo trombando da più di un ora.
La penetravo in tutti i fori e lei venne un paio di volte prima di esplodere tutto il mio sperma nel suo sfintere.
Quasi in quell’istante sentimmo le chiavi che aprivano la porta. La nostra camera era aperta e per poco Sergio (il nostro amico)non ci sorprese.
Sergio era proprio l’opposto del disinibito, anzi direi che se non fosse sposato con Clara poteva essere un candidato parroco. Con uno scatto felino riuscii a chiudere la porta, qualcosa aveva per un attimo attratto la mia attenzione, ma avevo chiuso troppo in fretta la porta per capire.
La nostra camera aveva il bagno interno, una figata pazzesca soprattutto dopo una scopata per evitare sguardi maliziosi.
Facemmo la doccia assieme e siccome il mio pene non si abbassava lo infilai di nuovo nella figa di Helena.
Tornammo in cucina, io diedi un’occhiata alla tenda del soggiorno che prima aveva attratto la mia attenzione, niente di strano. Scrollai le spalle. Ci apprestammo a preparare da mangiare.
La casa era di proprietà di Clara, l’aveva costruita il papà di lei ed era generalmente poco frequentata, ma dato la piena stagione sciistica ci avrebbe raggiunto anche il fratello di Clara . Erano fratelli per modo di dire, il padre si era sposato in seconde nozze quando Chiara aveva 7anni e juanPablo (il fratello)5.
La madre era una bellissima mulatta cubana una ragazza madre che aveva lavorato per loro. Juan era cresciuto fin da piccolo con Clara . Erano attaccati più di due fratelli. La madre di Clara se n’era andata di casa quando la figlia aveva tre anni. Invaghita di un calciatore professionista e praticamente sparita dalla loro vita.
Juan arrivò dopo pochi minuti.
Cenammo insieme e ovviamente da buon sudamericano juan beveva birra a tutto spiano.
Il”prete” Sergio sembrava essere irritato dalla situazione, io e le due donne ci divertivamo un sacco. Era troppo divertente!
Andammo a dormire abbastanza presto, Sergio si era quasi addormentato sul tavolo.
Clara e Sergio in una camera, noi nell’altra e juan nella stanza matrimoniale centrale.Quella dei genitori.
L’effetto cialis era quasi svanito, ma rimaneva ancora un po’ eretto. Bastò un attimo per riportarlo in erezione. Helena dovette mettercela tutta per non far udire i suoi gemiti.
La presenza di juan nella camera a fianco la eccitava molto.
Era notte inoltrata quando fui svegliato da gemiti provenienti dalla camera di juan. Si sentiva chiaramente che qualcuno stava scopando.
Lui si sentiva che ansimando sussurrava il nome sophie e lei lo chiamava amore.
Capii che una ragazza aveva raggiunto juan in camera sua.
Mi alzai curioso e vidi che la porta della loro camera era quasi del tutto spalancata. Strano!Pensai tra me e me, mi avvicinai é vidi che la luce della bajour era accesa.
Non ritenni più così strano, era lampante che volevano chiaramente essere visti.
Anche le parole erano sussurrate in maniera che si potessero udire. Si sentivano frasi del tipo” ti piace come ti lecco il cazzo amore mio? “ e poi “ com’è grosso no vedo l’ora di prenderlo nel mio buchino”
Anche Helena si era svegliata e mi aveva raggiunto.
Le voci erano chiare ormai. C’era meraviglia, ma ormai avevamo capito che era Clara con lui. Probabilmente scopavano da anni. D’altra parte non erano veri fratelli.
“Scopami, sono eccitatissima? Oggi avrei voluto saltare nel letto con loro” “ scopavano da dio”
Capii immediatamente che dietro la tenda avevo visto la sua ombra. Ci aveva visto scopare. Helena eccitatissima alla vista dei due mi aveva preso la mano e se la era portata sulla figa bagnatissima. Le abbassai le mutandine ed iniziai a leccarla. Era talmente bagnata che mi bagnava il viso.
Clara disse “ voglio essere scopata da tutti e due” “alziamo il tono ” disse juan “ti piace scopare con due?”
“Si lo voglio” urlò lei. E tu vuoi scopare Helena? Sempre più forte. Non capivo perché Sergio no si sentiva. Poi mi ricordai che la sera si era addormentato sul tavolo. Qualcuno gli aveva somministrato un bel sonnifero .
Lui era in ginocchio sul letto e lei di spalle chinata lo stava spompinando e metteva in mostra il suo bellissimo fondoschiena.
Ci avvicinammo a loro, lui ci aveva visto per lei fu una sorpresa sentirsi leccare da due lingue.
Io estrassi il mio pene che era turgido come mai lo era stato dai tempi teen ager, lo infilai subito nella figa di Clara che iniziò a gemere sotto o miei colpi. Helena invece di avventò sul cazzo di juan dove era già posata la bocca di Clara. Il cazzo di juan era, era enorme.
Helena lo leccava sapientemente e le lingue delle due si sfioravano. Poi Helena leccò il pene di lui dalla base alla cappella, quando nel risalire incontrò la bocca di lei si leccarono la bocca a vicenda, finendo una con la lingua in bocca all’altra.
Juan si alzò e si mise dietro a mia moglie penetrandola.
Anche Helena iniziò a godere.
Non aveva mai preso un cazzo vero così grosso, però era abituata alle dimensioni perché noi avevamo già dei toys enormi.
Tuttavia il valore di uno vero è imparagonabile.
Le due donne erano una di fianco all’altra, piegate sul letto e con le bocche molto vicine. Helena voleva la lingua di Clara e fu accontentata.
Dopo alcuni colpi ben assestati Clara ebbe il primo orgasmo. Helena invece era più lunga a venire, ma godeva come poche donne sanno fare. Dissi in un orecchio a juan di chiederle di squirtare.
Juan le disse: “voglio vederti squirtare troia “ lei a quelle parole rispose “siiiii, fammi sqiirtare, spaccami la figa!”
Lui aumentó i colpi e dopo alcuni secondi Lei disse ” esci esci che squirto” la figa di Helena lasció andare un getto di squirt e poi più volte ancora.
Lui si chinò a bere il liquido.
Era veramente una fontana, tanto che anche io e Clara andammo a bere il succo. E mentre bevevamo ci baciavamo con le lingue.
Clara a quel punto dovette abbandonare la compagnia, ormai l’effetto sonnifero era quasi terminato. Una volta uscita di scena Clara confesso che mi rattristai un poco.
Helena ora era sola con noi, nessuno ci avrebbe disturbato. Juan le prese la testa e gli infilò il cazzone in gola. Era bello vederla soffocare e sbavare, io le andai dietro e le schiaffeggiai forte le natiche. Poi gli infilai il cazzo nella figa bagnatissima.
Ora era arrivato il momento che lei preferiva, la doppia penetrazione.
Juan si coricò sul letto, lei sopra di lui si infilò il cazzo durissimo nella figa.
Era pronta a ricevere anche il mio cazzo bel buchetto dietro.
Leccai il buco del culo per lubrificarlo, penetrai in esso con la lingua, gemeva la ragazzina! Lo voleva.
Entrai con delicatezza, il cazzo di lui in figa era talmente grande che a me rimaneva poco spazio, mi faceva male. Lei ansimava, io le cinsi i fianchi per tirarla verso me. Le assestai dei colpi decisi. Cominciai a sbatterla sempre più forte e a sculacciarla. Godeva come una matta. La sentii sborrare e gemere ancor di più per la voglia. Io ero già venuto più volte nel corso della giornata ed era ancora duro perché c’era ancora l’effetto del cialis. Juan stava per venire. Helena si liberò un po’ troppo in fretta del suo cazzo.
Così che dovette rimettersi a pompare con la bocca per farlo venire. Mentre lei pompava io la scopavo nel culo e lei ansimava. Era bellissimo! Elena si infilava il cazzo di juan fino in fondo, alternava leccate alla cappella a farlo scomparire in gola. “Non ce la faccio a farlo venire” mi disse” aiutami “.
“ vieni a succhiare con me”io tentai un rifiuto, ma lei non voleva scuse.
“Muoviti! Non vorrai mica lasciarti scappare L’occasione!?” In effetti non mi era mai capitato di succhiare un cazzo. Accettai l’invito. Mi affiancai a lei che spostò il cazzo verso la mia bocca. Lo infilai in modo freddo. Juan non gradiva. “Non penserai di far godere un uomo a quel modo” disse Helena. Ci misi più impegno, infilai a fatica il cazzo in gola ed incominciai a stantuffarlo, helena stava leccando la base e le nostre bocche si incontrarono. Sfilai il cazzo per darlo a lei. Iniziai a leccare la base come faceva lei. Poi leccammo la cappella insieme. Spompinammo velocemente Juan, alla fine fui io a pompare per quasi tre minuti. Iniziava a piacermi” vengo urlò “ mi stavo staccando, ma lui mi prese la testa e mi costrinse a prendere lo sperma in bocca.
Una vota riempita di sperma la mia bocca lo passai nella bocca di Helena che lo ingoiò tutto.
Pensai di aver chiuso la serata, ma Helena non era ancora soddisfatta.
Mi chiese di infilarglielo nel culo ed io la accontentai.
Lei aveva in bocca il cazzo di juan che piano piano stava tornando turgido. Io inculavo Helena sempre più con ritmo deciso.
“Non sapete quanto si gode a prenderlo dietro” disse, “io lo so bene, disse juan” la risposta mi spiazzò. Poi Helena disse qualcosa all’orecchio di Juan.
Immaginai che gli avesse parlato di come mi piaceva farmi inculare da lei con lo strap on. “oggi proverai anche tu amore” mi disse”proverai un cazzo vero” non pensavo, ma il mio cazzo si rizzò all’idea.
Juan mi venne alle spalle e mentre io ero saldamente piantato tra le chiappe di Helena lui iniziò a leccarmi il culo. Helena non lo faceva quasi mai, juan leccava ed ad un certo punto inturgidì la lingua e me la infilò nel culo. Era bello, io lo facevo spesso con Helena, ora so che è bello.
Mi iniziò a stantuffare con la lingua ed allargava con le dita il buchino penetrando sempre più.
Helena era eccitatissima al pensiero, juan si alzò e mi puntò il culo con il suo cazzo Enorme. Sentii entrare la punta per qualche millimetro. Non era ancora arrivato il dolore che provavo quando Helena mi inculava con lo strap on. Un dolore che tenuto sotto controllo era il momento che preferivo. Quando lo infilò un po’ di più lo implorai di fermarsi. Era arrivato il mio dolore preferito. Qualche attimo e gli dissi “spingi!”a quell’ordine mi sentii devastare, era entrato tutto, il dolore era fortissimo! Juan non si fermò e comincio ad andare avanti ed indietro con ritmo. Mi sentii sul punto di svenire. Helena si stava godendo il momento,era lei ora a muovere il culo sul mio cazzo. Ero sul punto di venire, ma sapevo che la magia sarebbe finita. Mi trattenni e juan mi tirava i fianchi scopandomi con foga.Alcuni colpi più decisi e capii che juan stava per venire. Poi lo sentii ansimare e svuotare tutto nel mio culo. A con il culo pieno di sperma presi i fianchi di Helena la tirai con forza a me e la sentii venire un attimo prima di svuotarmi in lei.
Come al solito vi ringrazio Copiette belle fate l’amore!
Con Monica e Luca ci sentimmo qualche volta per telefono con la promessa di tornare a vederci. Ovviamente in una camera da letto.
Helena aveva sentito anche Pietro e l’argomento era sempre quello.
La noia dopo alcune settimane prese si impossessò ancora di noi.
Era difficile trovare un modo per riprovare quell’emozione.
Un giorno due nostri amici ci chiesero se volevamo passare alcuni giorni in montagna a casa loro. Non eravamo amanti della neve, ma ci siamo detti”perché no”
Loro erano appassionati di sci, noi dì shopping.
Mentre loro erano a sciare noi andavamo nei negozi. Il terzo giorno un po’ annoiati dei soliti negozi tornammo a casa prima. Helena doveva fermarsi in farmacia e all’uscita mi mostrò una scatola di cialis. Era tanto che diceva che voleva provare come scopavo con la pillolina. Gliela diedero senza ricetta e senza tante storie. La presi immediatamente.
Rientrati dopo una doccia rilassante,ci buttammo sul letto con gli accappatoi.
Sicuri che nessuno ci avrebbe disturbato fino al calar del sole iniziammo a scopare.
No so se fosse l’eccitazione del nuovo, ma mi si inturgidì il pene. Quasi fosse di ferro.
Trovai la cosa veramente interessante, infatti più che essere turgido il bello era che riuscivo a mantenere a bada l’eiaculazione senza sforzi mentali.
Forse per quello non ci accorgemmo che stavamo trombando da più di un ora.
La penetravo in tutti i fori e lei venne un paio di volte prima di esplodere tutto il mio sperma nel suo sfintere.
Quasi in quell’istante sentimmo le chiavi che aprivano la porta. La nostra camera era aperta e per poco Sergio (il nostro amico)non ci sorprese.
Sergio era proprio l’opposto del disinibito, anzi direi che se non fosse sposato con Clara poteva essere un candidato parroco. Con uno scatto felino riuscii a chiudere la porta, qualcosa aveva per un attimo attratto la mia attenzione, ma avevo chiuso troppo in fretta la porta per capire.
La nostra camera aveva il bagno interno, una figata pazzesca soprattutto dopo una scopata per evitare sguardi maliziosi.
Facemmo la doccia assieme e siccome il mio pene non si abbassava lo infilai di nuovo nella figa di Helena.
Tornammo in cucina, io diedi un’occhiata alla tenda del soggiorno che prima aveva attratto la mia attenzione, niente di strano. Scrollai le spalle. Ci apprestammo a preparare da mangiare.
La casa era di proprietà di Clara, l’aveva costruita il papà di lei ed era generalmente poco frequentata, ma dato la piena stagione sciistica ci avrebbe raggiunto anche il fratello di Clara . Erano fratelli per modo di dire, il padre si era sposato in seconde nozze quando Chiara aveva 7anni e juanPablo (il fratello)5.
La madre era una bellissima mulatta cubana una ragazza madre che aveva lavorato per loro. Juan era cresciuto fin da piccolo con Clara . Erano attaccati più di due fratelli. La madre di Clara se n’era andata di casa quando la figlia aveva tre anni. Invaghita di un calciatore professionista e praticamente sparita dalla loro vita.
Juan arrivò dopo pochi minuti.
Cenammo insieme e ovviamente da buon sudamericano juan beveva birra a tutto spiano.
Il”prete” Sergio sembrava essere irritato dalla situazione, io e le due donne ci divertivamo un sacco. Era troppo divertente!
Andammo a dormire abbastanza presto, Sergio si era quasi addormentato sul tavolo.
Clara e Sergio in una camera, noi nell’altra e juan nella stanza matrimoniale centrale.Quella dei genitori.
L’effetto cialis era quasi svanito, ma rimaneva ancora un po’ eretto. Bastò un attimo per riportarlo in erezione. Helena dovette mettercela tutta per non far udire i suoi gemiti.
La presenza di juan nella camera a fianco la eccitava molto.
Era notte inoltrata quando fui svegliato da gemiti provenienti dalla camera di juan. Si sentiva chiaramente che qualcuno stava scopando.
Lui si sentiva che ansimando sussurrava il nome sophie e lei lo chiamava amore.
Capii che una ragazza aveva raggiunto juan in camera sua.
Mi alzai curioso e vidi che la porta della loro camera era quasi del tutto spalancata. Strano!Pensai tra me e me, mi avvicinai é vidi che la luce della bajour era accesa.
Non ritenni più così strano, era lampante che volevano chiaramente essere visti.
Anche le parole erano sussurrate in maniera che si potessero udire. Si sentivano frasi del tipo” ti piace come ti lecco il cazzo amore mio? “ e poi “ com’è grosso no vedo l’ora di prenderlo nel mio buchino”
Anche Helena si era svegliata e mi aveva raggiunto.
Le voci erano chiare ormai. C’era meraviglia, ma ormai avevamo capito che era Clara con lui. Probabilmente scopavano da anni. D’altra parte non erano veri fratelli.
“Scopami, sono eccitatissima? Oggi avrei voluto saltare nel letto con loro” “ scopavano da dio”
Capii immediatamente che dietro la tenda avevo visto la sua ombra. Ci aveva visto scopare. Helena eccitatissima alla vista dei due mi aveva preso la mano e se la era portata sulla figa bagnatissima. Le abbassai le mutandine ed iniziai a leccarla. Era talmente bagnata che mi bagnava il viso.
Clara disse “ voglio essere scopata da tutti e due” “alziamo il tono ” disse juan “ti piace scopare con due?”
“Si lo voglio” urlò lei. E tu vuoi scopare Helena? Sempre più forte. Non capivo perché Sergio no si sentiva. Poi mi ricordai che la sera si era addormentato sul tavolo. Qualcuno gli aveva somministrato un bel sonnifero .
Lui era in ginocchio sul letto e lei di spalle chinata lo stava spompinando e metteva in mostra il suo bellissimo fondoschiena.
Ci avvicinammo a loro, lui ci aveva visto per lei fu una sorpresa sentirsi leccare da due lingue.
Io estrassi il mio pene che era turgido come mai lo era stato dai tempi teen ager, lo infilai subito nella figa di Clara che iniziò a gemere sotto o miei colpi. Helena invece di avventò sul cazzo di juan dove era già posata la bocca di Clara. Il cazzo di juan era, era enorme.
Helena lo leccava sapientemente e le lingue delle due si sfioravano. Poi Helena leccò il pene di lui dalla base alla cappella, quando nel risalire incontrò la bocca di lei si leccarono la bocca a vicenda, finendo una con la lingua in bocca all’altra.
Juan si alzò e si mise dietro a mia moglie penetrandola.
Anche Helena iniziò a godere.
Non aveva mai preso un cazzo vero così grosso, però era abituata alle dimensioni perché noi avevamo già dei toys enormi.
Tuttavia il valore di uno vero è imparagonabile.
Le due donne erano una di fianco all’altra, piegate sul letto e con le bocche molto vicine. Helena voleva la lingua di Clara e fu accontentata.
Dopo alcuni colpi ben assestati Clara ebbe il primo orgasmo. Helena invece era più lunga a venire, ma godeva come poche donne sanno fare. Dissi in un orecchio a juan di chiederle di squirtare.
Juan le disse: “voglio vederti squirtare troia “ lei a quelle parole rispose “siiiii, fammi sqiirtare, spaccami la figa!”
Lui aumentó i colpi e dopo alcuni secondi Lei disse ” esci esci che squirto” la figa di Helena lasció andare un getto di squirt e poi più volte ancora.
Lui si chinò a bere il liquido.
Era veramente una fontana, tanto che anche io e Clara andammo a bere il succo. E mentre bevevamo ci baciavamo con le lingue.
Clara a quel punto dovette abbandonare la compagnia, ormai l’effetto sonnifero era quasi terminato. Una volta uscita di scena Clara confesso che mi rattristai un poco.
Helena ora era sola con noi, nessuno ci avrebbe disturbato. Juan le prese la testa e gli infilò il cazzone in gola. Era bello vederla soffocare e sbavare, io le andai dietro e le schiaffeggiai forte le natiche. Poi gli infilai il cazzo nella figa bagnatissima.
Ora era arrivato il momento che lei preferiva, la doppia penetrazione.
Juan si coricò sul letto, lei sopra di lui si infilò il cazzo durissimo nella figa.
Era pronta a ricevere anche il mio cazzo bel buchetto dietro.
Leccai il buco del culo per lubrificarlo, penetrai in esso con la lingua, gemeva la ragazzina! Lo voleva.
Entrai con delicatezza, il cazzo di lui in figa era talmente grande che a me rimaneva poco spazio, mi faceva male. Lei ansimava, io le cinsi i fianchi per tirarla verso me. Le assestai dei colpi decisi. Cominciai a sbatterla sempre più forte e a sculacciarla. Godeva come una matta. La sentii sborrare e gemere ancor di più per la voglia. Io ero già venuto più volte nel corso della giornata ed era ancora duro perché c’era ancora l’effetto del cialis. Juan stava per venire. Helena si liberò un po’ troppo in fretta del suo cazzo.
Così che dovette rimettersi a pompare con la bocca per farlo venire. Mentre lei pompava io la scopavo nel culo e lei ansimava. Era bellissimo! Elena si infilava il cazzo di juan fino in fondo, alternava leccate alla cappella a farlo scomparire in gola. “Non ce la faccio a farlo venire” mi disse” aiutami “.
“ vieni a succhiare con me”io tentai un rifiuto, ma lei non voleva scuse.
“Muoviti! Non vorrai mica lasciarti scappare L’occasione!?” In effetti non mi era mai capitato di succhiare un cazzo. Accettai l’invito. Mi affiancai a lei che spostò il cazzo verso la mia bocca. Lo infilai in modo freddo. Juan non gradiva. “Non penserai di far godere un uomo a quel modo” disse Helena. Ci misi più impegno, infilai a fatica il cazzo in gola ed incominciai a stantuffarlo, helena stava leccando la base e le nostre bocche si incontrarono. Sfilai il cazzo per darlo a lei. Iniziai a leccare la base come faceva lei. Poi leccammo la cappella insieme. Spompinammo velocemente Juan, alla fine fui io a pompare per quasi tre minuti. Iniziava a piacermi” vengo urlò “ mi stavo staccando, ma lui mi prese la testa e mi costrinse a prendere lo sperma in bocca.
Una vota riempita di sperma la mia bocca lo passai nella bocca di Helena che lo ingoiò tutto.
Pensai di aver chiuso la serata, ma Helena non era ancora soddisfatta.
Mi chiese di infilarglielo nel culo ed io la accontentai.
Lei aveva in bocca il cazzo di juan che piano piano stava tornando turgido. Io inculavo Helena sempre più con ritmo deciso.
“Non sapete quanto si gode a prenderlo dietro” disse, “io lo so bene, disse juan” la risposta mi spiazzò. Poi Helena disse qualcosa all’orecchio di Juan.
Immaginai che gli avesse parlato di come mi piaceva farmi inculare da lei con lo strap on. “oggi proverai anche tu amore” mi disse”proverai un cazzo vero” non pensavo, ma il mio cazzo si rizzò all’idea.
Juan mi venne alle spalle e mentre io ero saldamente piantato tra le chiappe di Helena lui iniziò a leccarmi il culo. Helena non lo faceva quasi mai, juan leccava ed ad un certo punto inturgidì la lingua e me la infilò nel culo. Era bello, io lo facevo spesso con Helena, ora so che è bello.
Mi iniziò a stantuffare con la lingua ed allargava con le dita il buchino penetrando sempre più.
Helena era eccitatissima al pensiero, juan si alzò e mi puntò il culo con il suo cazzo Enorme. Sentii entrare la punta per qualche millimetro. Non era ancora arrivato il dolore che provavo quando Helena mi inculava con lo strap on. Un dolore che tenuto sotto controllo era il momento che preferivo. Quando lo infilò un po’ di più lo implorai di fermarsi. Era arrivato il mio dolore preferito. Qualche attimo e gli dissi “spingi!”a quell’ordine mi sentii devastare, era entrato tutto, il dolore era fortissimo! Juan non si fermò e comincio ad andare avanti ed indietro con ritmo. Mi sentii sul punto di svenire. Helena si stava godendo il momento,era lei ora a muovere il culo sul mio cazzo. Ero sul punto di venire, ma sapevo che la magia sarebbe finita. Mi trattenni e juan mi tirava i fianchi scopandomi con foga.Alcuni colpi più decisi e capii che juan stava per venire. Poi lo sentii ansimare e svuotare tutto nel mio culo. A con il culo pieno di sperma presi i fianchi di Helena la tirai con forza a me e la sentii venire un attimo prima di svuotarmi in lei.
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