Vacanza con i colleghi – parte seconda
di
Jilla
genere
etero
La mattina dopo Carlo non si fa vedere in giro, solo a pranzo scopro che per i dirigenti dei vari uffici era programmata una riunione, meglio così! Nel pomeriggio, come di consueto siamo in spiaggia e con le ragazze l'argomento del giorno era Serena e le sue esibizioni della sera prima, se avessero saputo delle mie esibizioni notturne, che avrebbero detto? Comunque io mi limito ad ascoltare, a sorridere, ma non ho mai detto niente, che avrei potuto dire? In realtà la mia mente era già molto impegnata a pensare a Carlo, al sesso che io, e non Serena, avevo fatto con lui, ovviamente nessuno avrebbe dovuto sapere niente, anche se avrei voluto dirlo a tutte! Alle 4 del pomeriggio ci raggiungono Luca e Francesco, ma non c'è Carlo, ci dicono che aveva un appuntamento con un'amica a Gallipoli, e lì tutti a fare i soliti commenti stupidi, a dire ecco perchè Serena ti è andata buca, io invece me ne sto zitta, ma mi sentivo tradita... e subito la mia testa a dirmi "come puoi sentirti tradita da uno che ti ha scopata come una puttana! Non hai nessun diritto su di lui, ti ha usata solo per una scopata!" Mi stavo agitando.
Il pomeriggio procede come gli altri giorni e io sto cominciando a mettermi la testa in pace, lui non si vede, dopo cena Luca ci invita a bere qualcosa, sono solo le 11, ma io sono stanchissima, sono 2 notti che praticamente non chiudo occhio e così decido di salire in camera.
Sono davvero stanca, finalmente sono sola, mi tolgo il vestito, mi strucco, levo il reggiseno e mi infilo la mia maglietta bianca sgualcita, mi stendo a letto, voglio dormire, ma non ci riesco, mi sembra di sentire ancora l'odore del sesso di ieri notte, così mi siedo sul balcone e mi godo l'aria fresca in pace, è buio e lì nessuno mi può vedere così decido di spogliarmi, rimango nuda, il vento accarezza la mia pelle, mi fa venire i brividi, ma è un momento speciale, sono sola, nuda, penso che voglio avere di nuovo quell'uomo, non riesco a capirne il motivo, me ne torno a letto e finalmente faccio un sonno profondo fino a mattina.
E' venerdì mattina, l'ultimo giorno di vacanza per tutti, sabato alle 10 è prevista la partenza per tornare a casa. Mi sveglio comunque presto, ma sono piena di energia, voglio passare una bella giornata oggi, senza troppe paranoie e ripensamenti. Vado a fare colazione, è presto quindi ci sono pochi clienti in giro, prendo un po' di frutta fresca, dei cereali col latte e vado a sedermi nella terrazza esterna per guardare il mare, sono lì assorta nella mia tranquillità quando percepisco uno sguardo su di me, è lui, è in piedi fermo qualche metro più indietro e mi sta guardando, ha uno sguardo dolce, quasi infantile, lo saluto a malapena e poi torno a guardare il mare, lui si avvicina e si siede con me a fare colazione, come sempre non dice molto. Una volta finita la colazione mi chiede scusa per ieri, per non essersi mai fatto vivo, mi ha spiegato che aveva la riunione con gli altri responsabili e poi un appuntamento al quale non poteva mancare. Io tra me e me pensavo alla sua amica che aveva incontrato ed ero gelosa, ma non potevo dirglielo lui era single e poteva fare quello che voleva, ero io quella sposata! Poi siamo rimasti a guardare il mare, in silenzio, e proprio in mezzo a quel silenzio il mio corpo ha cominciato a desiderare di nuovo quell'uomo, i nostri pensieri si stavano incontrando, l'ho guardato e i suoi occhi me lo confermavano, forse stava per dire qualcosa, ma in quel momento è arrivata Elena, la mia collega e poi a ruota tutti gli altri. Ero salva! Per il momento.
Con le ragazze decidiamo di passare la mattinata in centro a fare shopping, il pomeriggio invece avremmo fatto relax. L'incontro mattutino con Carlo, mi ha risvegliata e quindi decido di stuzzicarlo un po', prendo spunto da Serena e anch'io mi infilo un costume minimalista, è rosso a triangolo, ma con dei triangoli un po' piccoli a dire il vero... mi posiziono in modo che lui mi possa vedere, ma non del tutto, se mi vuole guardare dovrebbe alzarsi e io lo vedrei, mi diverto un po' ad osservarlo, ad un certo punto lui comincia volermi vedere, quindi si alza va al bar e mi guarda, va sulla battigia dove c'è Luca, parla un po' con lui, ma mi guarda sempre, così io comincio a fare la puttana, comincio ad accarezzarmi, passo una mano sulle tette, poi sui fianchi, finchè la appoggio sopra il triangolino rosso che copre la mia figa, che in quel momento si sta bagnando, mi sta fissando, io mi passo la lingua sulle labbra e allargo un po' le gambe, non mi toglie gli occhi di dosso, io invece comincio ad intimidirmi e mi ricompongo subito, mi giro e mi mangio la lingua per quello che ho fatto, spero nessuno se ne sia accorto, mi guardo in giro, ma sono tutti impegnati, chi a dormire chi a parlare con il vicino, meno male, torno a guardare la spiaggia, ma Carlo non si vede più, dopo pochi istanti una mano si appoggia sulla mia schiena, di scatto mi giro, è lui, mi dice solo "questa sera per la festa metti l'abito che avevi in discoteca" e se ne va.
Come al solito mi arrabbio con lui, ma soprattutto con me stessa perchè sono io che mi son messa in quella situazione. Non so se metterò quel vestito, anche se mi intriga molto che me l'abbia chiesto, ci penso su e alla fine decido che lo accontenterò.
Questa sera ho deciso che sarò più provocante del solito, indosso il mio abito, con i sandali quelli alti, un perizoma piccolissimo, mi copre appena appena la figa, e i capelli me li raccolgo in una coda di cavallo alta e molto tirata così la mia schiena sarà completamente a vista, indosso un paio di orecchini con gli strass, e una collana lunga sempre di strass, che però posiziono a girocollo sul davanti così facendo scenderà dietro lungo la schiena... eccomi lì! Preda di quel mio collega taciturno ed indecifrabile, ma irresistibile. Lui si presenta all'aperitivo in ritardo, si fa attendere..., sa di essere attraente e sa che molte donne lo stanno aspettando per guardarselo e spogliarselo con gli occhi, a lui piace, si vede proprio che gli piace essere guardato, gli piace che le donne lo vogliono, ma è un gioco che gli va di fare, così accontenta tutte quante presentandosi con un paio di jeans molto aderenti che mettono in risalto il pacco e quel bel culo che ha e una camicia bianchissima che fa risaltare la sua abbronzatura, caspita è proprio affascinante! Sono molto eccitata perchè tra qualche ora sono sicura che mi porterò a letto quel gran pezzo d’uomo, mi sento molto più avvenente anch'io, infatti sia Luca che Francesco quando mi vedono mi fanno degli apprezzamenti... Carlo raggiunge il nostro gruppetto, e i suoi 2 amici gli dicono "hai visto come sta bene Chiara vestita così?", lui un po' imbarazzato conferma, ma poi cambia argomento, io mi sento di troppo, li saluto e vado da Elena e dalle altre ragazze, che mi fanno pure loro i complimenti, comincio a pensare che forse ho un po' esagerato.
La serata procede bene, sono tutti felici, rilassati, non c'è niente che non vada, ogni tanto mi sento gli occhi di Carlo addosso, mi piace come mi guarda, mi piace che mi guarda da lontano, tra la folla, mi fa sentire l'oggetto del desiderio, mi fa sentire in vantaggio, posso controllare io la situazione, anche se non ne sono molto sicura. Un attimo dopo, sento la sua mano calda e sexy sulla mia schiena, era dall'altro lato della piscina, come ha fatto essere qui in così poco tempo, o forse sono io che mi sono assentata mentalmente più di quello che credevo... non importa, ora lui è lì, con la mano sulla schiena, questa volta non la toglie, mi piace, sto per non capire più niente, mi sto eccitando, con il pollice mi accarezza, poi ritorno un attimo alla realtà e gli dico che forse dovrebbe togliere quella mano, siamo in mezzo a tutti i nostri colleghi, mi da ragione, e mi dice di farmi trovare tra 20 minuti sul terrazzo sopra il ristorante. Io, diligente aspetto un po' e poi mi dirigo sul terrazzo, da lì si può vedere tutta l'area della piscina, il palco, tutti i colleghi e tutti gli altri clienti dell'hotel, si stanno divertendo tutti, ed effettivamente era proprio una bella festa.
Ovviamente lui mi fa aspettare, mi accorgo che è arrivato solo quando sento quel calore sulla schiena, come sempre non dice niente, sento tutto il suo corpo appoggiato al mio, è dietro di me, comincia a baciarmi il collo, le spalle, si scosta un po' e con le mani mi percorre la schiena, ha un tocco leggero eppure lo sento fino nel profondo, lui continua con questi dolci massaggi, con una mano scende, scende finchè arriva all'elastico del perizoma, scende ancora, mi sta accarezzando il sedere, ma non dice niente, solo "togli il perizoma", io come una bambolina eseguo, me lo prende dalle mani, lo guarda e mi dice "è molto piccolo, anche tu giochi a fare la puttana come la tua amica", ma nello stesso momento mi abbraccia e mi da un bacio che toglie il fiato, non ho tempo di dire niente, non posso neanche respirare, sono sua, potrebbe farmi qualunque cosa... ed infatti mi infila una mano sulla scollatura del vestito mi tira fuori un seno e lo guarda, mi dice di appoggiarmi al parapetto e guardare gli altri che fanno festa, lui invece si abbassa, mi fa aprire le gambe, mi tira su il vestito, ora mi sta guardando il culo, inizia a toccarmi, sono bagnata... si rialza, con una mano mi prende per la coda e mi tira la testa indietro come vuole, appoggia la sua testa sulla mia spalla, e sempre tirandomi la testa mi guarda e con l'altra mano mi infila un dito nella figa, due, si scosta un po' e passa a infilarmi un dito nel culo, sono talmente eccitata che anche lì sono piuttosto allargata così passa a 2 dita dentro e fuori senza chiedere se mi va bene senza alcuna dolcezza, lo fa e basta, e io lascio che faccia. Sono lì su un terrazzo con una tetta fuori, sto guardando tutti i miei colleghi là in basso, tranne uno che mi sta infilando due dita nel culo! Quando io sono in estasi, mi saluta con un bacio, e con quella sua voce calda e suadente mi dice che finita la festa sarebbe venuto in camera mia per finire quello che aveva cominciato. Non dico nulla rimango su quella terrazza buia, sola, fradicia e nuda, senza capire più niente, lo seguo con gli occhi, vedo che prende qualcosa da bere e poi va a parlare con qualcuno. Mi ricompongo un po', anche se il mio perizoma non ho proprio idea di dove sia finito!
Così la festa finisce nel più classico dei modi, con dei bellissimi fuochi d'artificio che si rispecchiano sul mare, siamo tutti felici, ma la festa è finita, lunedì tutti di nuovo al lavoro. Le ragazze mi chiamano per tirar tardi, io dico che devo ancora preparare la valigia e che sono stanca, così loro mi lasciano andare e mi ritrovo nella mia stanza, sola, ad aspettare un uomo che vuole solo fottermi, che da domani non rivedrò forse più, ma mi arrabbio di nuovo con me stessa, perchè voglio che quell'uomo mi fotta!
Sono nella mia stanza e aspetto quello sconosciuto per farmi una bella scopata, ma quando arriverà? Sarà in ritardo anche questa volta? Decido di togliermi quel vestito e di darmi una sistemata, decido di mettermi comoda, indosso un completo intimo viola, uno dei miei colori preferiti, e decido che basta così, tanto per quello che devo fare è più che sufficiente... la coda ed il trucco li tengo, decido anche di tenere i miei sandali... agli uomini piace questa cosa, anche se non so bene perchè, dato che è piuttosto scomodo avere dei tacchi finchè si fa sesso, ma a loro piace quindi accontentiamoli...
Inaspettatamente arriva quasi subito, pensavo dover aspettare molto ed invece eccolo lì, con la camicia bianca fuori dai pantaloni e già aperta, con i capelli un po' arruffati, è molto eccitante ed è ancora più bello di come lo avevo visto qualche ora fa, all'inizio della festa, a dire il vero ha bevuto qualche cocktail in più e sta sorridendo come un ragazzino, mi prende per una mano e mi fa fare qualche giro di ballo, quasi non lo riconosco così, è sempre serio lui, è l'effetto dell'alcol, ma non è male, lo rende meno inavvicinabile, mi piace questa versione di Carlo, mi abbraccia ed inizia a baciarmi dolcemente, come fossimo una coppia di fidanzatini ai primi appuntamenti... mi dice che sono bella vestita (o svestita) così, mi dice che mi vuole tutta la notte... non aveva mai parlato così tanto e così dolcemente! Continua a baciarmi, toccarmi, accarezzarmi, comincio a togliergli definitivamente la camicia, gli slaccio i pantaloni, glieli abbasso, se li sfila, ci sdraiamo sul letto e continuiamo a limonare, è bellissimo, è da non so quanto tempo che non faccio una cosa così, non so quanto siamo andati avanti baciandoci, palpandoci, sfiorandoci, finchè alla fine abbiamo fatto l'amore.
E' stato diverso dagli incontri precedenti, è stato più dolce e molto emozionante. Siamo entrambe stanchi e ci addormentiamo. Sono le 4 del mattino e vengo svegliata da un qualche rumore, almeno credo, comunque è tutto tranquillo, la luce del bagno era rimasta accesa e lui è ancora lì e sta dormendo, è nudo e ai miei occhi è bellissimo, non resisto, così comincio ad accarezzargli i pettorali, scosto le lenzuola e scendo più giù, ancora più giù... prendo tra le mani il suo cazzo che a riposo non dà l'idea di come poi si trasforma, lo studio un po', mi piace toccarglielo anche così, è molto morbido e si può muovere come si vuole, sta cosa mi ha sempre divertita... caspita, sto giocando con il cazzo di Carlo! Sento che si è mosso un po', forse lo sto svegliando, meglio così perchè sto cominciando ad aver voglia di farmi un'altra scopata, così mi avvicino con la bocca al suo cazzo moscio e comincio a leccarlo leggermente, con la punta della lingua, vado piano, lentamente, con una mano continuo ad accarezzargli il petto, mi piace, mi sto eccitando, così con la mia lingua aumento un po' il ritmo e la pressione, ottengo l'effetto voluto perchè il cazzo comincia a tirarsi su e Carlo si è svegliato, ma non dice niente, mi guarda soltanto, mi lascia fare, mi appoggia una mano sulla testa e segue i miei movimenti, mi guarda, socchiude gli occhi, gli piace quello che sto facendo perchè il suo cazzo è delle dimensioni che conoscevo... sono completamente sveglia e gli sto facendo un gran bel pompino, vado di lingua e poi succhio e poi tutto dentro fino in gola, me lo sto lavorando proprio bene, mi soffermo sulla cappella, l'avvolgo con le labbra e lo lecco bene con la lingua, intanto con una mano gli massaggio le palle, e mi pare che abbia gradito, e poi vado su e giù con la mano sul cazzo, poi lo riprendo tutto in bocca, me lo faccio scorrere bene tra le labbra... anch'io comincio ad emettere dei gemiti, mi sto immedesimando nelle sensazioni che sta provando, sono tutta bagnata ma continuo con il mio su e giù finchè lui mi viene in bocca, sono molto eccitata così decido di toccarmi per portare a termine il mio orgasmo, mi siedo sul letto, apro le gambe davanti a lui e comincio a sfregarmi il clitoride e ad infilarmi un dito nella figa, lui è piacevolmente sorpreso, io continuo nel mio lavoretto finchè vengo....
Non ho molto tempo per riprendere fiato perchè lui si avvicina col viso alla mia figa, mi infila dentro due dita e mi dice senza dolcezza "adesso te lo sbatto dentro", mi fa girare, mi allarga le gambe e fa quello che ha detto, un colpo forte e mi sbatte dentro il suo cazzo, io urlo perchè non lo aspettavo così forte, lui aspetta un istante per permettermi di riprendermi e poi subito un altro colpo, un altro, un altro ancora più forte, sempre più forte, sono completamente estasiata e vulnerabile. Mentre lui continua con il suo cazzo duro e forte dentro e fuori di me, sento che mi infila prima uno e poi due dita nel culo, sono talmente aperta che non mi sembra fastidioso come altre volte, accelera il ritmo delle dita, capisco che mi vuole fottere anche il culo e infatti quasi subito rallenta ed esce dalla figa, mi tocca ancora un po' il buco, si appoggia lì con il cazzo, come per prendere la mira, lentamente infila dentro la cappella, aspetta un attimo e poi tutto dentro! Io grido, non direi per il dolore, ma per l'eccitazione... così in fretta e così in profondità, aspetta un po', si assesta, esce e poi ancora dentro, tutto dentro, e poi ancora, ricomincia con il suo ritmo sfrenato e potente a sbattermelo dentro, ogni colpo mi fa eccitare sempre di più, sto godendo per avere un cazzo grande e duro che mi fotte il culo... era un'altra mia prima volta... e in quello stesso momento, mi sento così puttana... non mi ero mai immaginata in quel modo, sono la puttana di un mio collega e questa idea mi fa godere ancora di più. Lui si ferma, si alza e si siede sul letto, mi fa cenno di alzarmi, io ubbidisco, mi fa sedere sopra di lui, mi fa inculare da sola sul suo cazzo, io eseguo, sono talmente eccitata, mi muovo velocemente su e giù, il suo cazzo entra ed esce dal mio culo con facilità, mi piace molto, continuo ancora per un po', siamo ormai entrambe al limite dell'orgasmo, così mi fa alzare, mi appoggio al muro e lui mi dà le ultime botte finali, finchè sento il suo sperma che esplode dentro il mio culo... lui si stende, io invece rimango lì, in piedi, attaccata al muro, lo sperma cola giù, è una sensazione molto strana, molto porca, ma mi piace da impazzire, sono diventata proprio una brava puttana. Mi lavo e torno a letto, lui sta già dormendo e lo lascio stare, mi addormento anch'io.
La sveglia suona! Sono le 8! Lui si agita perchè non dovrebbe essere ancora nella mia stanza, si alza in fretta, si veste, mi dà un bacio e mi dice solo "sei stata fantastica" ed esce di corsa stando attento che non ci sia qualcuno in corridoio a vederlo.
Eccomi lì sola, abbandonata, scopata e rincoglionita a chiedermi "e adesso?" E adesso niente, faccio come non fosse mai successo... anche se non sarà facile non pensarci e non dirlo a nessuno. Mi sistemo e scendo per la colazione, trovo le ragazze tutte indaffarate in chiacchiere... chiedo un po' di informazioni... a quanto pare Serena ce l'ha fatta a portarsi a letto Luca... ma poi dicono anche che i due sono stati tutta la notte nella stanza di lui e che Carlo non si è mai fatto vivo fino a questa mattina presto... Allora tutte a commentare con chi sarà stato a letto Carlo... tutte mi guardano... perchè ero l'unica ad avere la stanza per conto mio, apparte ovviamente i dirigenti... e comincio a dire: io? Carlo? Ma se durante sta settimana non abbiamo che fatto qualche discorso di convenienza? Poi io sono sposata! Quasi offesa per la loro insinuazione! Ho ricordato che tra i dirigenti ci sono anche delle donne e che forse era stato con una di loro... Se solo sapessero che cosa ho fatto io in realtà e con chi l'ho fatto, forse mi fulminerebbero!!!
E' giunta l'ora dei saluti, siamo tutti sorridenti, e comunque contenti di com'è andata la settimana, tutti a dire ci sentiamo nei prossimi giorni ecc ecc. Finalmente devo salutare Carlo, che espressione avrò nel mio viso? Cosa posso dirgli? Non dico niente, gli do due baci sulla guancia e lui riesce a dirmi che lunedì mi avrebbe chiamata. Non lo so se sarà vero, aspetterò lunedì e poi vediamo che succederà.
Il ritorno in autobus è stato traumatico, ho dovuto ascoltarmi Serena che raccontava tutti i dettagli della scopata che si era fatta con Luca... capirai... io avevo fatto ben di peggio... i miei pensieri tornavano continuamente a quella notte e alle precedenti, come avrei potuto accantonare quei pensieri... ce l'avrei fatta a non dire niente a nessuno?
Finalmente Cremona, scendo dall'autobus, e per almeno 24 ore non voglio più pensare agli ultimi giorni, finalmente sono a casa, sono esausta, mi faccio una doccia, lavo via tutti i miei pensieri e le mie paranoie e me ne vado a letto a dormire.
Il pomeriggio procede come gli altri giorni e io sto cominciando a mettermi la testa in pace, lui non si vede, dopo cena Luca ci invita a bere qualcosa, sono solo le 11, ma io sono stanchissima, sono 2 notti che praticamente non chiudo occhio e così decido di salire in camera.
Sono davvero stanca, finalmente sono sola, mi tolgo il vestito, mi strucco, levo il reggiseno e mi infilo la mia maglietta bianca sgualcita, mi stendo a letto, voglio dormire, ma non ci riesco, mi sembra di sentire ancora l'odore del sesso di ieri notte, così mi siedo sul balcone e mi godo l'aria fresca in pace, è buio e lì nessuno mi può vedere così decido di spogliarmi, rimango nuda, il vento accarezza la mia pelle, mi fa venire i brividi, ma è un momento speciale, sono sola, nuda, penso che voglio avere di nuovo quell'uomo, non riesco a capirne il motivo, me ne torno a letto e finalmente faccio un sonno profondo fino a mattina.
E' venerdì mattina, l'ultimo giorno di vacanza per tutti, sabato alle 10 è prevista la partenza per tornare a casa. Mi sveglio comunque presto, ma sono piena di energia, voglio passare una bella giornata oggi, senza troppe paranoie e ripensamenti. Vado a fare colazione, è presto quindi ci sono pochi clienti in giro, prendo un po' di frutta fresca, dei cereali col latte e vado a sedermi nella terrazza esterna per guardare il mare, sono lì assorta nella mia tranquillità quando percepisco uno sguardo su di me, è lui, è in piedi fermo qualche metro più indietro e mi sta guardando, ha uno sguardo dolce, quasi infantile, lo saluto a malapena e poi torno a guardare il mare, lui si avvicina e si siede con me a fare colazione, come sempre non dice molto. Una volta finita la colazione mi chiede scusa per ieri, per non essersi mai fatto vivo, mi ha spiegato che aveva la riunione con gli altri responsabili e poi un appuntamento al quale non poteva mancare. Io tra me e me pensavo alla sua amica che aveva incontrato ed ero gelosa, ma non potevo dirglielo lui era single e poteva fare quello che voleva, ero io quella sposata! Poi siamo rimasti a guardare il mare, in silenzio, e proprio in mezzo a quel silenzio il mio corpo ha cominciato a desiderare di nuovo quell'uomo, i nostri pensieri si stavano incontrando, l'ho guardato e i suoi occhi me lo confermavano, forse stava per dire qualcosa, ma in quel momento è arrivata Elena, la mia collega e poi a ruota tutti gli altri. Ero salva! Per il momento.
Con le ragazze decidiamo di passare la mattinata in centro a fare shopping, il pomeriggio invece avremmo fatto relax. L'incontro mattutino con Carlo, mi ha risvegliata e quindi decido di stuzzicarlo un po', prendo spunto da Serena e anch'io mi infilo un costume minimalista, è rosso a triangolo, ma con dei triangoli un po' piccoli a dire il vero... mi posiziono in modo che lui mi possa vedere, ma non del tutto, se mi vuole guardare dovrebbe alzarsi e io lo vedrei, mi diverto un po' ad osservarlo, ad un certo punto lui comincia volermi vedere, quindi si alza va al bar e mi guarda, va sulla battigia dove c'è Luca, parla un po' con lui, ma mi guarda sempre, così io comincio a fare la puttana, comincio ad accarezzarmi, passo una mano sulle tette, poi sui fianchi, finchè la appoggio sopra il triangolino rosso che copre la mia figa, che in quel momento si sta bagnando, mi sta fissando, io mi passo la lingua sulle labbra e allargo un po' le gambe, non mi toglie gli occhi di dosso, io invece comincio ad intimidirmi e mi ricompongo subito, mi giro e mi mangio la lingua per quello che ho fatto, spero nessuno se ne sia accorto, mi guardo in giro, ma sono tutti impegnati, chi a dormire chi a parlare con il vicino, meno male, torno a guardare la spiaggia, ma Carlo non si vede più, dopo pochi istanti una mano si appoggia sulla mia schiena, di scatto mi giro, è lui, mi dice solo "questa sera per la festa metti l'abito che avevi in discoteca" e se ne va.
Come al solito mi arrabbio con lui, ma soprattutto con me stessa perchè sono io che mi son messa in quella situazione. Non so se metterò quel vestito, anche se mi intriga molto che me l'abbia chiesto, ci penso su e alla fine decido che lo accontenterò.
Questa sera ho deciso che sarò più provocante del solito, indosso il mio abito, con i sandali quelli alti, un perizoma piccolissimo, mi copre appena appena la figa, e i capelli me li raccolgo in una coda di cavallo alta e molto tirata così la mia schiena sarà completamente a vista, indosso un paio di orecchini con gli strass, e una collana lunga sempre di strass, che però posiziono a girocollo sul davanti così facendo scenderà dietro lungo la schiena... eccomi lì! Preda di quel mio collega taciturno ed indecifrabile, ma irresistibile. Lui si presenta all'aperitivo in ritardo, si fa attendere..., sa di essere attraente e sa che molte donne lo stanno aspettando per guardarselo e spogliarselo con gli occhi, a lui piace, si vede proprio che gli piace essere guardato, gli piace che le donne lo vogliono, ma è un gioco che gli va di fare, così accontenta tutte quante presentandosi con un paio di jeans molto aderenti che mettono in risalto il pacco e quel bel culo che ha e una camicia bianchissima che fa risaltare la sua abbronzatura, caspita è proprio affascinante! Sono molto eccitata perchè tra qualche ora sono sicura che mi porterò a letto quel gran pezzo d’uomo, mi sento molto più avvenente anch'io, infatti sia Luca che Francesco quando mi vedono mi fanno degli apprezzamenti... Carlo raggiunge il nostro gruppetto, e i suoi 2 amici gli dicono "hai visto come sta bene Chiara vestita così?", lui un po' imbarazzato conferma, ma poi cambia argomento, io mi sento di troppo, li saluto e vado da Elena e dalle altre ragazze, che mi fanno pure loro i complimenti, comincio a pensare che forse ho un po' esagerato.
La serata procede bene, sono tutti felici, rilassati, non c'è niente che non vada, ogni tanto mi sento gli occhi di Carlo addosso, mi piace come mi guarda, mi piace che mi guarda da lontano, tra la folla, mi fa sentire l'oggetto del desiderio, mi fa sentire in vantaggio, posso controllare io la situazione, anche se non ne sono molto sicura. Un attimo dopo, sento la sua mano calda e sexy sulla mia schiena, era dall'altro lato della piscina, come ha fatto essere qui in così poco tempo, o forse sono io che mi sono assentata mentalmente più di quello che credevo... non importa, ora lui è lì, con la mano sulla schiena, questa volta non la toglie, mi piace, sto per non capire più niente, mi sto eccitando, con il pollice mi accarezza, poi ritorno un attimo alla realtà e gli dico che forse dovrebbe togliere quella mano, siamo in mezzo a tutti i nostri colleghi, mi da ragione, e mi dice di farmi trovare tra 20 minuti sul terrazzo sopra il ristorante. Io, diligente aspetto un po' e poi mi dirigo sul terrazzo, da lì si può vedere tutta l'area della piscina, il palco, tutti i colleghi e tutti gli altri clienti dell'hotel, si stanno divertendo tutti, ed effettivamente era proprio una bella festa.
Ovviamente lui mi fa aspettare, mi accorgo che è arrivato solo quando sento quel calore sulla schiena, come sempre non dice niente, sento tutto il suo corpo appoggiato al mio, è dietro di me, comincia a baciarmi il collo, le spalle, si scosta un po' e con le mani mi percorre la schiena, ha un tocco leggero eppure lo sento fino nel profondo, lui continua con questi dolci massaggi, con una mano scende, scende finchè arriva all'elastico del perizoma, scende ancora, mi sta accarezzando il sedere, ma non dice niente, solo "togli il perizoma", io come una bambolina eseguo, me lo prende dalle mani, lo guarda e mi dice "è molto piccolo, anche tu giochi a fare la puttana come la tua amica", ma nello stesso momento mi abbraccia e mi da un bacio che toglie il fiato, non ho tempo di dire niente, non posso neanche respirare, sono sua, potrebbe farmi qualunque cosa... ed infatti mi infila una mano sulla scollatura del vestito mi tira fuori un seno e lo guarda, mi dice di appoggiarmi al parapetto e guardare gli altri che fanno festa, lui invece si abbassa, mi fa aprire le gambe, mi tira su il vestito, ora mi sta guardando il culo, inizia a toccarmi, sono bagnata... si rialza, con una mano mi prende per la coda e mi tira la testa indietro come vuole, appoggia la sua testa sulla mia spalla, e sempre tirandomi la testa mi guarda e con l'altra mano mi infila un dito nella figa, due, si scosta un po' e passa a infilarmi un dito nel culo, sono talmente eccitata che anche lì sono piuttosto allargata così passa a 2 dita dentro e fuori senza chiedere se mi va bene senza alcuna dolcezza, lo fa e basta, e io lascio che faccia. Sono lì su un terrazzo con una tetta fuori, sto guardando tutti i miei colleghi là in basso, tranne uno che mi sta infilando due dita nel culo! Quando io sono in estasi, mi saluta con un bacio, e con quella sua voce calda e suadente mi dice che finita la festa sarebbe venuto in camera mia per finire quello che aveva cominciato. Non dico nulla rimango su quella terrazza buia, sola, fradicia e nuda, senza capire più niente, lo seguo con gli occhi, vedo che prende qualcosa da bere e poi va a parlare con qualcuno. Mi ricompongo un po', anche se il mio perizoma non ho proprio idea di dove sia finito!
Così la festa finisce nel più classico dei modi, con dei bellissimi fuochi d'artificio che si rispecchiano sul mare, siamo tutti felici, ma la festa è finita, lunedì tutti di nuovo al lavoro. Le ragazze mi chiamano per tirar tardi, io dico che devo ancora preparare la valigia e che sono stanca, così loro mi lasciano andare e mi ritrovo nella mia stanza, sola, ad aspettare un uomo che vuole solo fottermi, che da domani non rivedrò forse più, ma mi arrabbio di nuovo con me stessa, perchè voglio che quell'uomo mi fotta!
Sono nella mia stanza e aspetto quello sconosciuto per farmi una bella scopata, ma quando arriverà? Sarà in ritardo anche questa volta? Decido di togliermi quel vestito e di darmi una sistemata, decido di mettermi comoda, indosso un completo intimo viola, uno dei miei colori preferiti, e decido che basta così, tanto per quello che devo fare è più che sufficiente... la coda ed il trucco li tengo, decido anche di tenere i miei sandali... agli uomini piace questa cosa, anche se non so bene perchè, dato che è piuttosto scomodo avere dei tacchi finchè si fa sesso, ma a loro piace quindi accontentiamoli...
Inaspettatamente arriva quasi subito, pensavo dover aspettare molto ed invece eccolo lì, con la camicia bianca fuori dai pantaloni e già aperta, con i capelli un po' arruffati, è molto eccitante ed è ancora più bello di come lo avevo visto qualche ora fa, all'inizio della festa, a dire il vero ha bevuto qualche cocktail in più e sta sorridendo come un ragazzino, mi prende per una mano e mi fa fare qualche giro di ballo, quasi non lo riconosco così, è sempre serio lui, è l'effetto dell'alcol, ma non è male, lo rende meno inavvicinabile, mi piace questa versione di Carlo, mi abbraccia ed inizia a baciarmi dolcemente, come fossimo una coppia di fidanzatini ai primi appuntamenti... mi dice che sono bella vestita (o svestita) così, mi dice che mi vuole tutta la notte... non aveva mai parlato così tanto e così dolcemente! Continua a baciarmi, toccarmi, accarezzarmi, comincio a togliergli definitivamente la camicia, gli slaccio i pantaloni, glieli abbasso, se li sfila, ci sdraiamo sul letto e continuiamo a limonare, è bellissimo, è da non so quanto tempo che non faccio una cosa così, non so quanto siamo andati avanti baciandoci, palpandoci, sfiorandoci, finchè alla fine abbiamo fatto l'amore.
E' stato diverso dagli incontri precedenti, è stato più dolce e molto emozionante. Siamo entrambe stanchi e ci addormentiamo. Sono le 4 del mattino e vengo svegliata da un qualche rumore, almeno credo, comunque è tutto tranquillo, la luce del bagno era rimasta accesa e lui è ancora lì e sta dormendo, è nudo e ai miei occhi è bellissimo, non resisto, così comincio ad accarezzargli i pettorali, scosto le lenzuola e scendo più giù, ancora più giù... prendo tra le mani il suo cazzo che a riposo non dà l'idea di come poi si trasforma, lo studio un po', mi piace toccarglielo anche così, è molto morbido e si può muovere come si vuole, sta cosa mi ha sempre divertita... caspita, sto giocando con il cazzo di Carlo! Sento che si è mosso un po', forse lo sto svegliando, meglio così perchè sto cominciando ad aver voglia di farmi un'altra scopata, così mi avvicino con la bocca al suo cazzo moscio e comincio a leccarlo leggermente, con la punta della lingua, vado piano, lentamente, con una mano continuo ad accarezzargli il petto, mi piace, mi sto eccitando, così con la mia lingua aumento un po' il ritmo e la pressione, ottengo l'effetto voluto perchè il cazzo comincia a tirarsi su e Carlo si è svegliato, ma non dice niente, mi guarda soltanto, mi lascia fare, mi appoggia una mano sulla testa e segue i miei movimenti, mi guarda, socchiude gli occhi, gli piace quello che sto facendo perchè il suo cazzo è delle dimensioni che conoscevo... sono completamente sveglia e gli sto facendo un gran bel pompino, vado di lingua e poi succhio e poi tutto dentro fino in gola, me lo sto lavorando proprio bene, mi soffermo sulla cappella, l'avvolgo con le labbra e lo lecco bene con la lingua, intanto con una mano gli massaggio le palle, e mi pare che abbia gradito, e poi vado su e giù con la mano sul cazzo, poi lo riprendo tutto in bocca, me lo faccio scorrere bene tra le labbra... anch'io comincio ad emettere dei gemiti, mi sto immedesimando nelle sensazioni che sta provando, sono tutta bagnata ma continuo con il mio su e giù finchè lui mi viene in bocca, sono molto eccitata così decido di toccarmi per portare a termine il mio orgasmo, mi siedo sul letto, apro le gambe davanti a lui e comincio a sfregarmi il clitoride e ad infilarmi un dito nella figa, lui è piacevolmente sorpreso, io continuo nel mio lavoretto finchè vengo....
Non ho molto tempo per riprendere fiato perchè lui si avvicina col viso alla mia figa, mi infila dentro due dita e mi dice senza dolcezza "adesso te lo sbatto dentro", mi fa girare, mi allarga le gambe e fa quello che ha detto, un colpo forte e mi sbatte dentro il suo cazzo, io urlo perchè non lo aspettavo così forte, lui aspetta un istante per permettermi di riprendermi e poi subito un altro colpo, un altro, un altro ancora più forte, sempre più forte, sono completamente estasiata e vulnerabile. Mentre lui continua con il suo cazzo duro e forte dentro e fuori di me, sento che mi infila prima uno e poi due dita nel culo, sono talmente aperta che non mi sembra fastidioso come altre volte, accelera il ritmo delle dita, capisco che mi vuole fottere anche il culo e infatti quasi subito rallenta ed esce dalla figa, mi tocca ancora un po' il buco, si appoggia lì con il cazzo, come per prendere la mira, lentamente infila dentro la cappella, aspetta un attimo e poi tutto dentro! Io grido, non direi per il dolore, ma per l'eccitazione... così in fretta e così in profondità, aspetta un po', si assesta, esce e poi ancora dentro, tutto dentro, e poi ancora, ricomincia con il suo ritmo sfrenato e potente a sbattermelo dentro, ogni colpo mi fa eccitare sempre di più, sto godendo per avere un cazzo grande e duro che mi fotte il culo... era un'altra mia prima volta... e in quello stesso momento, mi sento così puttana... non mi ero mai immaginata in quel modo, sono la puttana di un mio collega e questa idea mi fa godere ancora di più. Lui si ferma, si alza e si siede sul letto, mi fa cenno di alzarmi, io ubbidisco, mi fa sedere sopra di lui, mi fa inculare da sola sul suo cazzo, io eseguo, sono talmente eccitata, mi muovo velocemente su e giù, il suo cazzo entra ed esce dal mio culo con facilità, mi piace molto, continuo ancora per un po', siamo ormai entrambe al limite dell'orgasmo, così mi fa alzare, mi appoggio al muro e lui mi dà le ultime botte finali, finchè sento il suo sperma che esplode dentro il mio culo... lui si stende, io invece rimango lì, in piedi, attaccata al muro, lo sperma cola giù, è una sensazione molto strana, molto porca, ma mi piace da impazzire, sono diventata proprio una brava puttana. Mi lavo e torno a letto, lui sta già dormendo e lo lascio stare, mi addormento anch'io.
La sveglia suona! Sono le 8! Lui si agita perchè non dovrebbe essere ancora nella mia stanza, si alza in fretta, si veste, mi dà un bacio e mi dice solo "sei stata fantastica" ed esce di corsa stando attento che non ci sia qualcuno in corridoio a vederlo.
Eccomi lì sola, abbandonata, scopata e rincoglionita a chiedermi "e adesso?" E adesso niente, faccio come non fosse mai successo... anche se non sarà facile non pensarci e non dirlo a nessuno. Mi sistemo e scendo per la colazione, trovo le ragazze tutte indaffarate in chiacchiere... chiedo un po' di informazioni... a quanto pare Serena ce l'ha fatta a portarsi a letto Luca... ma poi dicono anche che i due sono stati tutta la notte nella stanza di lui e che Carlo non si è mai fatto vivo fino a questa mattina presto... Allora tutte a commentare con chi sarà stato a letto Carlo... tutte mi guardano... perchè ero l'unica ad avere la stanza per conto mio, apparte ovviamente i dirigenti... e comincio a dire: io? Carlo? Ma se durante sta settimana non abbiamo che fatto qualche discorso di convenienza? Poi io sono sposata! Quasi offesa per la loro insinuazione! Ho ricordato che tra i dirigenti ci sono anche delle donne e che forse era stato con una di loro... Se solo sapessero che cosa ho fatto io in realtà e con chi l'ho fatto, forse mi fulminerebbero!!!
E' giunta l'ora dei saluti, siamo tutti sorridenti, e comunque contenti di com'è andata la settimana, tutti a dire ci sentiamo nei prossimi giorni ecc ecc. Finalmente devo salutare Carlo, che espressione avrò nel mio viso? Cosa posso dirgli? Non dico niente, gli do due baci sulla guancia e lui riesce a dirmi che lunedì mi avrebbe chiamata. Non lo so se sarà vero, aspetterò lunedì e poi vediamo che succederà.
Il ritorno in autobus è stato traumatico, ho dovuto ascoltarmi Serena che raccontava tutti i dettagli della scopata che si era fatta con Luca... capirai... io avevo fatto ben di peggio... i miei pensieri tornavano continuamente a quella notte e alle precedenti, come avrei potuto accantonare quei pensieri... ce l'avrei fatta a non dire niente a nessuno?
Finalmente Cremona, scendo dall'autobus, e per almeno 24 ore non voglio più pensare agli ultimi giorni, finalmente sono a casa, sono esausta, mi faccio una doccia, lavo via tutti i miei pensieri e le mie paranoie e me ne vado a letto a dormire.
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