La mia vita da cuckold parte 4
di
persephone
genere
corna
Buongiorno, eccomi di nuovo a raccontarvi uno degli episodi vissuti con mia moglie Lara. Come sempre ribadisco che tutto quello che leggerete è successo realmente, solo i nomi sono di fantasia per ovvi motivi, e per qualsiasi cosa potete contattarmi alla mail persephone2018@libero.it.
Dunque, quello che vi racconterò oggi è avvenuto circa due anni fa, qualche mese prima del covid per capirci. Da un po di tempo eravamo in contatto con un uomo sulla cinquantina, dirigente di un’azienda, una persona gradevole, di bell’aspetto, riservata. Lo avevamo incontrato per un caffè e ci aveva fatto una buona impressione, in particolare lui voleva realizzare una fantasia un po diversa dal solito: voleva una specie di gioco di ruolo che simulasse un colloquio di lavoro, in passato avevamo già fatto qualcosa del genere qualche volta (che potrebbero anche essere il tema dei prossimi racconti, se siete interessati fatemelo sapere) e l’idea era intrigante.
Prendiamo così appuntamento un tardo pomeriggio una volta terminato l’orario di lavoro e con gli uffici ormai vuoti, Lara indossa una giacca grigia e una gonna abbinata, non troppo corta ma sexy e piuttosto facciata sul culo, autoreggenti nere non troppo coprenti e una camicetta bianca di raso, sotto reggiseno a balconcino che tiene bene su quelle grosse tettone morbide, con i primi bottoni della camicetta slacciati.
Arriviamo al garage sotterraneo quasi deserto, prendiamo l’ascensore ed arriviamo al piano indicato, e in breve anche l’ufficio. Bussiamo e ci viene ad aprire “buonasera, lei dev’essere la candidata al posto da segretaria” “si piacere, Lara, e quanto è mio marito” strette di mano, soliti convenevoli da queste occasioni. L’ufficio è grande, con la moquette grigio antracite, una grande finestra con una bella vista sulla città, scrivania moderna e pochi mobili ma arredato con gusto.
Si comincia parlare, chiede le solite cose di esperienze professionali precedenti, studi e simili, non vi tedio con i dettagli insignificanti ora ma che in quel momento contribuivano molto a dare realismo al tutto. Ad un certo punto lui le dice “io cerco gente molto motivata, disposta a dare molto per l’azienda e il lavoro, lei lo è?come pensa di potermelo far capire?” Lei si piega in avanti, mostrando bene quelle stupende mammelle da vacca, e gli risponde “beh per me non c’è niente che sia troppo, le assicuro che non mi tiro mai indietro davanti al lavoro” marcando la parola loro con un tono malizioso…al che lui butta a terra, in mezzo all’uscio, una penna, e le chiede se gentilmente potrebbe raccoglierla. Lei si alza, si gira piuttosto lentamente, fa un paio di passi fino alla penna, si piega in avanti mettendo bene in mostra il culo e il bordo delle autoreggenti, raccoglie la penna e la riporta alla scrivania ancheggiando. “Grazie, sarebbe disposta a rifarlo in altro modo?per essere certo della sua disponibilità” “naturalmente” risponde lei civettuola, al che lui rilancia la penna a terre e le dice “questa volta dovrebbe andare fin la camminando a carponi”.
Lei non se lo fa certo ripetere, si mette a quattro zampe e sculettando va verso la penna, quando sta per prenderla lui la ferma “non così signorina, la prenda con la bocca, da brava cagnetta” la puttana si piega in avanti e prende in bocca la penna, poi si volta per tornare verso la scrivania, in quella posizione la camicetta si sposta verso il basso lasciando vedere bene le tette a malapena contenute nel reggiseno. “Su scodinzola cagna, fammi vedere quanto sei felice di lavorare per me” e lei comincia a muovere il culo mentre si avvicina…inutile dire che lo avevo durissimo, e sicuramente anche lui. Arriva alla scrivania, si mette sulle ginocchia e sempre con la bocca posa la penna sul tavolo. Lui le fa dein grattini sulla testa dicendole “brava cannetta, sei proprio brava” e lei tira fuori la lingua come un cane…guadandolo e scodinzolando…”abbaia adesso troia, su, abbaia per me” e lei l’ha fatto, ha cominciato ad abbaiare proprio come un cane…”guarda tua moglie cos’è disposta a fare per un lavoro, è davvero una lurida puttana” con un filo di voce ho risposto solo “si è una troia…” “tirati fuori il cazzo e facci vedere quanto ti piace” naturalmente non o perso tempo e ho tirato fuori il cazzo già di marmo e lucido in punta.
Lui le ha sbottonato altri due bottoni della camicetta e le ha tirato fuori le tette dal reggiseno, le ha palpate, succhiate, e stimolate per un po, eccitandola ancora più di quanto non fosse, lei mugolava con il respiro pesante, rotto dal piacere. Poi senza dire niente lha girata a pecora sulla scrivania, lei esattamente di fronte a me che mi guardava negli occhi, ha tirato su la gonna, giù le mutandine si è tirato fuori il cazzo e senza tanti complimenti gliel’ha messo dentro…ho visto sul suo viso il momento esatto in cui l’ha penetrata…ha cominciato a scoparla con foga “guarda cornuto, in mezzora ho trasformato tua moglie nel mio cane e ora la molto, perché è solo quello, una lurida cagna in calore, vero cornuto?” “Si, è una cagna, scopala” e lei “si porco siii sono la tua cagna, montami, sono tua, scopami come un animale, sono tua, sono una cagna” “allora abbaia mentre ti scopo troia” e di nuovo lei ha cominciato ad abbaiare… è stato eccitantissimo vederla ridotta così, manco più un essere umano…e lei che ne godeva da pazzi…
Poi lui ha dato sfogo ad un’altra fantasia di cui ci aveva parlato, chiedendoci se per noi andava bene “guarda cornuto ti ci sbirro dentro a questa cagna, te la ingravido, te la riempio” “si stronzo ingravidami, sborrami dentro, sono tua, sborrami, guarda mi sborra dentro!!” “Lo vuoi cornuto?” “Si sborrala nella fica, ingravidala, fai fare una cucciolata alla tua cagna” al che lui non ha più resistito e all’ennesimo orgasmo di lei è venuto anche lui, e comete lei mi diceva “ecco mi sborra dentro, mi sta sborrandooo” non ho resistito e sono venuto anch’io…
Per qualsiasi cosa come sempre contattatemi liberamente all’indirizzo persephone2018@libero.it
Dunque, quello che vi racconterò oggi è avvenuto circa due anni fa, qualche mese prima del covid per capirci. Da un po di tempo eravamo in contatto con un uomo sulla cinquantina, dirigente di un’azienda, una persona gradevole, di bell’aspetto, riservata. Lo avevamo incontrato per un caffè e ci aveva fatto una buona impressione, in particolare lui voleva realizzare una fantasia un po diversa dal solito: voleva una specie di gioco di ruolo che simulasse un colloquio di lavoro, in passato avevamo già fatto qualcosa del genere qualche volta (che potrebbero anche essere il tema dei prossimi racconti, se siete interessati fatemelo sapere) e l’idea era intrigante.
Prendiamo così appuntamento un tardo pomeriggio una volta terminato l’orario di lavoro e con gli uffici ormai vuoti, Lara indossa una giacca grigia e una gonna abbinata, non troppo corta ma sexy e piuttosto facciata sul culo, autoreggenti nere non troppo coprenti e una camicetta bianca di raso, sotto reggiseno a balconcino che tiene bene su quelle grosse tettone morbide, con i primi bottoni della camicetta slacciati.
Arriviamo al garage sotterraneo quasi deserto, prendiamo l’ascensore ed arriviamo al piano indicato, e in breve anche l’ufficio. Bussiamo e ci viene ad aprire “buonasera, lei dev’essere la candidata al posto da segretaria” “si piacere, Lara, e quanto è mio marito” strette di mano, soliti convenevoli da queste occasioni. L’ufficio è grande, con la moquette grigio antracite, una grande finestra con una bella vista sulla città, scrivania moderna e pochi mobili ma arredato con gusto.
Si comincia parlare, chiede le solite cose di esperienze professionali precedenti, studi e simili, non vi tedio con i dettagli insignificanti ora ma che in quel momento contribuivano molto a dare realismo al tutto. Ad un certo punto lui le dice “io cerco gente molto motivata, disposta a dare molto per l’azienda e il lavoro, lei lo è?come pensa di potermelo far capire?” Lei si piega in avanti, mostrando bene quelle stupende mammelle da vacca, e gli risponde “beh per me non c’è niente che sia troppo, le assicuro che non mi tiro mai indietro davanti al lavoro” marcando la parola loro con un tono malizioso…al che lui butta a terra, in mezzo all’uscio, una penna, e le chiede se gentilmente potrebbe raccoglierla. Lei si alza, si gira piuttosto lentamente, fa un paio di passi fino alla penna, si piega in avanti mettendo bene in mostra il culo e il bordo delle autoreggenti, raccoglie la penna e la riporta alla scrivania ancheggiando. “Grazie, sarebbe disposta a rifarlo in altro modo?per essere certo della sua disponibilità” “naturalmente” risponde lei civettuola, al che lui rilancia la penna a terre e le dice “questa volta dovrebbe andare fin la camminando a carponi”.
Lei non se lo fa certo ripetere, si mette a quattro zampe e sculettando va verso la penna, quando sta per prenderla lui la ferma “non così signorina, la prenda con la bocca, da brava cagnetta” la puttana si piega in avanti e prende in bocca la penna, poi si volta per tornare verso la scrivania, in quella posizione la camicetta si sposta verso il basso lasciando vedere bene le tette a malapena contenute nel reggiseno. “Su scodinzola cagna, fammi vedere quanto sei felice di lavorare per me” e lei comincia a muovere il culo mentre si avvicina…inutile dire che lo avevo durissimo, e sicuramente anche lui. Arriva alla scrivania, si mette sulle ginocchia e sempre con la bocca posa la penna sul tavolo. Lui le fa dein grattini sulla testa dicendole “brava cannetta, sei proprio brava” e lei tira fuori la lingua come un cane…guadandolo e scodinzolando…”abbaia adesso troia, su, abbaia per me” e lei l’ha fatto, ha cominciato ad abbaiare proprio come un cane…”guarda tua moglie cos’è disposta a fare per un lavoro, è davvero una lurida puttana” con un filo di voce ho risposto solo “si è una troia…” “tirati fuori il cazzo e facci vedere quanto ti piace” naturalmente non o perso tempo e ho tirato fuori il cazzo già di marmo e lucido in punta.
Lui le ha sbottonato altri due bottoni della camicetta e le ha tirato fuori le tette dal reggiseno, le ha palpate, succhiate, e stimolate per un po, eccitandola ancora più di quanto non fosse, lei mugolava con il respiro pesante, rotto dal piacere. Poi senza dire niente lha girata a pecora sulla scrivania, lei esattamente di fronte a me che mi guardava negli occhi, ha tirato su la gonna, giù le mutandine si è tirato fuori il cazzo e senza tanti complimenti gliel’ha messo dentro…ho visto sul suo viso il momento esatto in cui l’ha penetrata…ha cominciato a scoparla con foga “guarda cornuto, in mezzora ho trasformato tua moglie nel mio cane e ora la molto, perché è solo quello, una lurida cagna in calore, vero cornuto?” “Si, è una cagna, scopala” e lei “si porco siii sono la tua cagna, montami, sono tua, scopami come un animale, sono tua, sono una cagna” “allora abbaia mentre ti scopo troia” e di nuovo lei ha cominciato ad abbaiare… è stato eccitantissimo vederla ridotta così, manco più un essere umano…e lei che ne godeva da pazzi…
Poi lui ha dato sfogo ad un’altra fantasia di cui ci aveva parlato, chiedendoci se per noi andava bene “guarda cornuto ti ci sbirro dentro a questa cagna, te la ingravido, te la riempio” “si stronzo ingravidami, sborrami dentro, sono tua, sborrami, guarda mi sborra dentro!!” “Lo vuoi cornuto?” “Si sborrala nella fica, ingravidala, fai fare una cucciolata alla tua cagna” al che lui non ha più resistito e all’ennesimo orgasmo di lei è venuto anche lui, e comete lei mi diceva “ecco mi sborra dentro, mi sta sborrandooo” non ho resistito e sono venuto anch’io…
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