La regina dei chinotti 2

di
genere
pissing

La mia ragazza ha proprio voglia e bisogno di cazzo. Una voglia che parte da lontano, da quando i genitori la obbligavano a seguire quelle cazzo di adunanze nelle chiese dei testimoni di Geova. Quando mi racconta le puttanate della sala del regno le viene un groppo in gola per la rabbia e la voglia di soffocarsi sul mio cazzo.
Parlare dei suoi genitori e di quella religione del cazzo la rende ancora più porca ed è così che la voglio, porca al punto giusto.
Lei succhia il cazzo per vocazione e necessità, necessità di togliersi di dosso quella patina da ragazza perbene, una che passa il tempo a parlare di geova e a dire agli altri cosa fare nella vita.
A lei non piaceva quella vita, a lei piace il mio cazzo quando le brucia il buco del culo, le piace venir sculacciata prima di scopare. Le piace un sacco inginocchiarsi e slacciarmi la zip dei pantaloni come una professionista. Le piace annusare le mie mutande e mordicchiarmi il cazzo che diventa duro quando la sua lingua passa dal tessuto alla mia pelle nuda.
Io amo la sua bocca profumata sul mio cazzo. Mi piace quando odora il mio cazzo, non sempre pulito eppure non si ritrae. Ha talmente voglia di prendersi il cazzo in gola da sopportare quel retrogusto di piscia mentre succhia o l'odore forte del mio sperma mentre le cola dalla bocca. Mi piacciono le sue tette succose, sode, morbide come due meloni, buone per una bella spruzzatina appiccicosa.
Lei mi lascia fare, non mi dice mai no, non vuole che io mi fermi. Quando le allargo la figa con le dita schiuma di piacere e vorrebbe urlare come una pazza, si morde le labbra e mi spinge istintivamente la testa verso la patatina pelosa. Vuole che le lecchi la figa, vuole la mia linguetta nel suo buchino importante.
Non ama più geova e le puttanate dei genitori. Odia quei vestiti da vecchia che le fanno indossare, odia quei discorsi infarciti di regole e profezie. Lei vuole il cazzo, vuole il mio sperma, vuole farsi chiavare nei posti più strani. Al ristorante le piace un mondo scopare nei cessi, ci buttiamo come dei cani nel bagno e ama spompinarmi prima di cena. Poi ogni volta mi dà il culo con sempre più convinzione e io non resisto, la schiaffeggio sulle chiappe belle sode e poi le infilo l'uccello nel buco del culo con una tal forza da farla urlare di dolore oltre che piacere. Quanto mi piace sborrarle nel culo e liberarmi. Lei mi ama per questa mia voglia malsana di porcate pesanti.
Prima di conoscerci era attenta a come parlava, mai una parolaccia o imprecazione. Ora tira di quei porcodio che fanno paura pure a me.
E io adoro la sua zoccolaggine repressa per anni, ora è diventata troiaggine professionale.
Vuole andare sempre più pesante, ora vuole bere la mia piscia, vuole che le sborri nei capelli, adora quando le strofino il cazzo sulla faccia fino a venirle tra il naso e le labbra.
Oggi non vuole tornare a casa, guardiamo insieme un film, poi mi faccio succhiare il cazzo come dio comanda, anzi come il suo geova comanda. Lei mi diceva che geova odia le ragazze che fanno i pompini o lo prendono nel culo ma geova non sa quanto sia godurioso farsi succhiare il pisello o infilare il cazzo nello stretto buchetto del culo di una donna. Vedesse poi il culo a mandolino della mia ragazza verrebbe voglia pure a lui di incularsela.
Io di voglia né ho tanta.
Ho bevuto tre birre e ho tanta piscia in corpo. Lei è sotto di me, inginocchiata, già senza maglietta, solo in mutande e reggiseno. Ora le infilo il cazzo von gola, poi le piscio in bocca e addosso.
A lei piace, lo vuole, lo vogliamo.
Amen
scritto il
2021-06-18
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