Tirocinio erotico

di
genere
etero

Questa è una storia vera che censuro solo in parte per rendere impossibile l’identificazione dei protagonisti.
Sono F. studentessa del terzo anno di Fisioterapia, come previsto dal piano didattico universitario durante il corso di laurea ogni anno si devono svolgere dei tirocini lunghi e difficili in varie sedi accreditate. Questa primavera ho svolto il tirocinio in un centro privato molto rinomato e il mio tutor era un fisioterapista e osteopata (L.) di 45 anni con un curriculum spaziale che tutti lodano e ammirano (anche i nostri prof universitari), fisicamente L. è un bell’uomo e, consapevole del suo status di fisio di alto livello, ha un ego molto sviluppato anche se alla fine non risulta scortese, arrogante e antipatico. Durante il tirocinio l’ho affiancato mentre trattava i pazienti cercando di imparare il più possibile, L. era gentile con me e, quando possibile, eseguiva su di me le varie tecniche di massoterapia e di terapia manuale in generale per farmi percepire l’intensità della forza corretta da usare e le sensazioni che ne derivavano e in seguito me le faceva provare su di lui. Durante queste prove io ero in intimo e quando trattavamo la schiena mi slacciava il reggiseno e mi scopriva completamente il culo. Questo potrebbe sembrarvi strano ed erotico ma in realtà non è cosi perché la parte posteriore del bacino presenta molte strutture che possono essere un target terapeutico come ad esempio i muscoli glutei (grande, medio e piccolo) e il piriforme. Devo aggiungere poi che essendo al terzo anno ero già abituata a farmi vedere mezza nuda o quasi nuda durante i vari tirocini e le varie esercitazioni, per esempio già al primo anno si fa anatomia palpatoria dove, come potete immaginare, si palpa il corpo per riconoscerne le strutture con il tatto e naturalmente i vestiti sono un intralcio e il prof non si era fatto problemi a scoprire le mie compagne di corso che facevano da cavie, Comunque sia L. si era sempre dimostrato professionale e impeccabile con le pazienti quindi non destava alcun sospetto. Dopo circa due settimane di tirocinio ha cominciato a lanciarmi dei messaggi per farmi intendere che quelle ore non erano sufficienti finche, dopo una settimana, mi ha chiesto se volevo delle lezioni private a casa sua. Io ho accettato volentieri l’offerta e pensavo ”un tutor di tirocinio preparato, con voglia di insegnare, che non sfrutta gli studenti per svolgere il lavoro che dovrebbe fare lui e che mi offre delle lezioni private gratis (alcuni lo fanno ma dietro compenso in nero ndr)? Che fortuna!”.
Ovviamente se scrivo questa storia su un sito di racconti erotici deve esserci un risvolto erotico e infatti, anche se non me ne rendevo conto, il suo obiettivo fin dall’inizio era quello di scoparmi. L. non ha avuto un approccio diretto e autoritario del tipo “o ci stai o ti boccio e ti faccio una pessima relazione al tuo tutor universitario” ma ha avuto un approccio lento, progressivo delicato e studiato nei minimi dettagli. Usava frasi e gesti che mi facessero entrare in intimità con lui ma gradualmente e ricordandomi il diverso rapporto di forze tra noi ma senza esasperare il concetto. Per esempio nelle lezioni a casa sua fin da subito mi chiedeva di togliere anche la biancheria intima e pure lui restava nudo quando faceva da cavia ma le prime volte le nostre parti intime erano sempre coperte da un asciugamano giustificando la richiesta dicendo che cosi era più comoda l’esecuzione delle tecniche, inoltre ci spogliavamo dietro a un separé in questo modo dava l’idea di esse professionale e di non avere un doppio fine. Spesso usava il ragionamento clinico e nozioni scientifiche a suo vantaggio per esplorare il mio corpo. Inutile dire che quegli asciugamani non durarono molto ma io ero ammaliata dal suo carisma e dalla sua professionalità e lo lasciavo fare mentre il mio pudore perdeva colpi. Per farvi capire come faceva vi faccio un altro esempio, in una lezione magari trattavamo il ginocchio e la spalla e fin li tutto ok ma poi proponeva di spiegarmi l’esecuzione del linfodrenaggio che per la cronaca è una tecnica di massaggio usata per sgonfiare gli arti di persone che hanno avuto problemi alla circolazione linfatica (es donne operate di tumore al seno a cui tolgono i linfonodi ascellari ecc) e effettivamente il trattamento dell’arto superiore prevede anche il trattamento del seno nudo quindi ha avuto la scusa perfetta per palparmi le mie tette nude e io non ho fatto nulla per impedirglielo perché in quel momento cosa potevo sospettare? Era vero quello che diceva c’era scritto pure sui libri che parlavano di quella tecnica con tanto di immagine della modella nuda che si faceva trastullare le tette con un sorriso a 32 denti sul volto. Naturalmente, tra una caviglia e un gomito, non poteva farsi mancare il trattamento del pavimento pelvico femminile che comportava ovviamente di avere culo e figa al vento per poter essere esaminati e trattati ma anche qui c’erano i libri di testo a dargli man forte e inoltre sapevo dalle lezioni in aula che nei master sull’argomento ci sono proprio delle modelle che fanno da cavia donando le loro grazie ai discenti quindi che dirgli? Mi ispezionava e mi trastullava la figa e il culo e io lo ringraziavo e ogni tanto mi ricordava che dovevo studiare e applicarmi per avere un bel voto e io promettevo che lo avrei fatto. In effetti è stato comunque utile quello che mi ha insegnato, effettivamente ho imparato tanto lo riconosco però ora che ci ripenso nel corso delle lezioni le sue mani sono diventate sempre più malandrine ma io non ci facevo troppo caso proprio a causa di questa lenta progressione e di tutti i trucchetti che usava, L. faticava sempre di più a trattenersi e le sue intenzioni libidinose nel tempo erano sempre più evidenti fino a quando mi ha proposto esplicitamente di scopare mentre eravamo nudi e io ero sdraiata supina sul lettino con le sue mani che armeggiavano con la mia figa e le mie tette ormai senza più un senso tecnico. Immaginate la scena: noi due nudi a casa sua, io che ero ammaliata da quel docente cosi importante e carismatico ma anche affascinante, non provavo il minimo imbarazzo per essere nuda vicina a lui con le sue mani addosso perché ormai, per fini didattici, mi aveva toccata dappertutto (compreso il dito in culo (che effettivamente serve per esempio per trattare alcune contratture dei muscoli del pavimento pelvico e per la mobilizzazione del coccige ndr e anche qui tutto scritto nei libri di terapia manuale...cosa volete dirgli? ti metti a discutere di aspetti tecnici con uno del suo livello? No, gli tenevo le chiappe ben aperte per facilitarlo) e avevo sempre la spada di damocle della sua autorità (e quindi del voto) perciò.... gliel'ho data senza troppe esitazioni. é stato un bel rapporto tutto sommato e si vedeva che, al contrario di me, era abituato a scopare su quel lettino e a destreggiarsi in quella stanza. Se volete sapere qualche particolare in più posso dirvi che ha un bel cazzo, non eccezionale ma comunque sopra la media tuttavia la sua specialità da esperto terapista manuale era la stimolazione manuale e orale delle mie parti erogene (immagino che l'abbiate già intuito da soli), fantastico... L. é un appassionato del pelo pubico che per la cronaca non ho e quindi mi ha raccomandato di non depilarmi la figa adducendo alcune spiegazioni scientifiche che non ricordo bene, amava venirmi sul corpo e poi usare la sborra come se fosse olio per massaggi da spalmare e usare per massaggiarmi, inoltre é un appassionato dell'anal mentre io di solito non do il culo.... cazzo che male... In seguito abbiamo fatto altre lezioni a casa sua, tutte iniziate seriamente ma poi finivamo sempre a fare sesso, ora però ho smesso di andarci. Che dire... Ora sono cosciente che fin dall'inizio voleva scoparmi e di come ci é riuscito ma lo perdono perché onestamente gli do atto che mi ha insegnato tantissimo e che mi ha fatta godere parecchio, tra l'altro ora sono diventata più brava anche nel masturbarmi...
scritto il
2021-08-11
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