Trio selvaggio

di
genere
dominazione

Io e Max stavamo insieme già da quattro anni e mi aveva sempre abituata ad aprire le gambe ovunque, ogni volta che ne aveva voglia. Mi aveva fatta partecipare ad orgie in cui prendevo tanti cazzi, anche di sconosciuti e mi ripeteva sempre che Ero la sua troia. Ma una sera come tante altre mi regalò un piacere immenso anche se all'inizio ero un po' titubante......



Mi sedetti sulla sua macchina e lasciai le gambe un po' aperte, non avevo la biancheria intima, solo uno strettissimo e cortissimo vestito nero. Mentre guidava mi guardava con aria porca e mi chiese se come mi aveva chiesto indossavo qualcosa oltre al vestito. Risposi e subito gli si illuminò la faccia. Dopo mezz'ora arrivammo in un posto desolato, dove c'era una casupola arredata semplicemente con un tavolo in legno ed una lampada un po' antica. Mi spinse dentro e a luci spente mi spinse verso il tavolo. Mi alzò i vestiti e cominciò a massaggiarmi il culo. Mi voltai eccitata per tirare fuori il suo cazzo già duro che mi premeva addosso. Lui mi fermò. " non siamo soli" mi disse " aspettiamo ancora un po' voglio che stasera lasci andare ogni inibizione per me." annuii. Ma la mia fica eccitata pulsava e la voglia di avere il suo cazzo tra le mani era piu forte di me. Allora lo toccai e glielo strinsi forte ma fummo interrotti. Entrò nella stanza una ragazza bellissima, rossa e riccia, formosa e indossava solo un perizoma ed un corpetto. Rimasi stupita e mi preoccupai ma max mi rassicurò: " voglio che ti lasci fare tutto quello che desidera, vi spierò da fuori, fammi godere e poi concluderemo l'opera insieme." mi eccitai e accettai. Appena fummo sole la ragazza mi fece togliere il vestito e mi fece sedere sul tavolo a gambe aperte. Si spogliò anche lei e quando fu nuda mi si avvicinò. Con uno sguardo da puttana scese giù sulla mia fica e cominciò a leccarla. Mi bagnai e cominciai a lasciare andare qualche gemito. Poi mi spinse giù e apri le gambe. Mi prese per i capelli e mi costrinse a leccarla. Le sue grida di piacere mi fecero venire voglia e cominciai a toccarmi. Lei se ne accorse, mi prese per i capelli e mi sbattè contro il tavolo " usa le mani solo per toccarmi. A farti venire ci penso io chiaro?" prese un dildo dalla borsa, lo leccò e cominciò a steusciarmelo sopra la fica e l'ano. Appena mi entrò dentro il culo iniziai ad ansimare e a spingere verso di lei con tutta la forza che potevo . Le mie tette sbattevano contro il tavolo e lei mi gridava che ero una puttana, la sua puttana. A quel punto entrò Max. Si abbassò i pantaloni e comincio a trombarsela. Ai colpi che le dava lei urlava e mi infilava il dildo ancora piu su. La mia fica gocciolava e pulsava. Max usci da lei, mi mise sul tavolo a gambe aperte e cominciò a scoparmi mentre lei a gambe aperte era seduta sulla mia faccia costringendomi a leccare. Venimmo tutti insieme.
scritto il
2012-04-18
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