La guardia giurata mi ha fatto godere
di
Verovero
genere
etero
Compleanno di Marta. 19 anni, discoteche chiuse per pandemia. Abbiamo organizzato una serata tra ragazze nella sua taverna. L’alcol era abbondante tant’è che più di un’amica è stata male. Alle 3 decido di tornare a casa con la mia cinquecentina. Porto a casa anche Noemi e Alessandra che sono sulla via di casa mia. Appena Alessandra scende dall’auto e mi dirigo verso casa mia, una botta d’alcol mi sale e vado in paranoia. Se mi fermano?se mio padre mi becca in questo stato? Decido quindi di mettermi in un parcheggio di un centro commerciale, sperando che fumando mi passi un po’. Arrivata nel parcheggio, spengo la macchina e accendo una sigaretta. La testa mi girava e mi scappava anche la pipì. Decido quindi di mettermi nel retro del supermercato in macchina per poter scendere a pisciare. Magari facendo pipì mi passa la sbronza…scendo mi accovaccio e mi lascio andare. Salgo in macchina e vedo un’auto arrivare verso di me. Aveva dei lampeggianti, oddio la polizia. Il cuore va a mille. Mi si affianca alla macchina, spaventata guardo il ragazzo sull’auto, era uno della vigilanza. “ questo posto non è un bagno pubblico “ mi dice. Avrà avuto 30/35 anni. Un bel ragazzo. “Scusami, ho fatto serata e sono un po’ ubriaca, per questo sono qui ferma con la macchina”. Il tizio scende dalla sua macchina, iniziamo a parlare, era anche simpatico. Ci stava visibilmente provando e io, in astinenza da mesi, aiutata dall’alcol mi sono lasciata andare e l’ho baciato. Il tizio non si tira indietro anzi, mi mette la mano sul culo e mi palpa. Il suo cazzo si faceva sentire nei pantaloni della divisa. La sua mano era andata sotto il vestitino e mi stava già toccando il culo e la mia patata bagnata. Mi lascio andare e trasportare dall’emozione e dai fatti, mi faccio sditalinare lì in piedi, mentre mi bacia appoggiata alla macchina. Metto la mano sui suoi pantaloni. Ha un cazzo enorme. Glieli slaccio e libero il suo cazzo. Era bello depilato. Gli lecco le palle e la cappella, il tizio gode. Ad un certo punto mi alza, mi mette a pecora sul cofano e inizia a scoparmi forte. Il suo dito però mi faceva eccitare perché mi stuzzicava il buco del culo, ancora vergine. Mi ha fatto venire ed era ancora duro. Era una sensazione strana, ubriaca e scopata sul cofano da uno sconosciuto. Mi ha fatto venire una seconda volta ed è venuto anche lui. Non mi ha data modo di assaggiare lo sperma perché lo ha sprecato per terra. Ci rivestiamo, ci presentiamo. Ho aspettato qualche minuto poi sono andata a casa. Be è stata una bella serata
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