L'amico di mio marito, un maturo maschio risveglia in me voglie sopite

di
genere
tradimenti

Il racconto che scrivo è relativo a un fatto veramente accaduto. Mi chiamo Silvia e ho 48 anni. Sono stata sempre una donna fedele e da quando ho avuto i miei due figli, uno di 18 e l'altro di 23, non provo grande interesse per il sesso, almeno fino a un mese fa. La vita è dura e lavorando e nel contempo dovendo provvedere ai ragazzi e alla casa, arrivo alla sera sfinita.
Da qualche tempo però si è risvegliato in me qualcosa di animalesco per cui dapprima ho provato vergogna e poi invece ho ceduto ai pensieri e alle fantasie.
Premetto che oltre quelle non sono riuscita ad andare né credo che andrò.
Tutto è iniziato un giorno l'estate scorsa, quando mio marito Carlo ha ricevuto l'invito di un suo collega di lavoro a raggiungerlo in una casa in campagna nel Cilento. Vi siamo giunti in tarda mattinata e ci è venuta ad aprire il cancello del villino una bella mulatta, molto procace, Fatima, che è la moglie di Fausto, l'amico di mio marito. Poi è arrivato lui, un bell'uomo sui 58 anni che fa, come mio marito, l'avvocato.
Dopo i convenevoli, Fausto ci ha invitato in piscina, per cui siamo andati a mettere il costume: eravamo preparati all'evenienza perché Carlo mi aveva detto della grande piscina che Fausto aveva realizzato proprio quell'anno con i soldi di una importante causa che i due avevano vinto insieme.
Appena giunti ai bordi della piscina, ho potuto notare che Fausto e Fatima erano davvero una bella coppia. Lei ha una ventina d'anni in meno, ma anche questo già lo sapevo, per avermelo detto Carlo. Non sapevo che era così sexy e, si, scultorea. Lui, certo, non sfigurava: palestrato, molto virile, sguardo assai penetrante e soprattutto un pacco davvero impressionante che emergeva dal costume.
Ero imbarazzatissima, anche perché nella breve chiacchierata sul più e sul meno che precedette il nostro immergerci in acqua, non riuscivo a staccare gli occhi da quell'arnese grande e grosso che sembrava stare assai stretto nel costume slip di Fausto.
Ci bagnammo e ad un certo punto Fausto e Fatima risalirono per andare a fare la doccia, collocata proprio appena ad un metro e ben visibile. L'acqua doveva essere fredda, dal gridolino emesso dalla bellissima mulatta, ma quasi a volerla riscaldare, sorridendo, piombava al suo fianco il marito. Rimasi incantata a vedere come la abbracciava da dietro e come lei rispondeva strusciando il suo sedere perfetto contro il cazzo dell'uomo, che, a questo punto, vidi, ebbe un'erezione. Era davvero un palo di dimensioni mai viste che stava per venir fuori dal costume, inclinato sulla sinistra, con un visibile, nonostante lo slip, glande altrettanto pauroso.
Dovetti tuffarmi con la testa sotto acqua per distrarmi e nuotare avanti e indietro per la vasca per una decina di volte.
Quando ne uscì c'erano mio marito e Fausto a conversare amabilmente sui due lettini.
Carlo era coricato su quello di sinistra, Fausto a gamba aperte, più che altro seduto spaparanzato, sull'altro lettino. Naturalmente mi venne spontaneo guardargli il cazzo, ancora semieretto e costretto dal costume. Il confronto con quello di Carlo fu altrettanto naturale, il modesto membro di mio marito forniva una rigonfiatura appena visibile al suo costume. Il cazzo di Fausto doveva essere almeno 20 centimetri ma soprattutto era molto più grosso del cazzetto di Carlo, che in erezione è 12 cm.
Una volta rivestiti e a pranzo, Fausto si rivelò essere anche un ottimo conversatore e un acuto osservatore. La moglie invece sembrava persa a scrutarlo come lo vedesse per la prima volta e ne fosse sedotta. Incredibile! Eppure, presi ad immaginare, aveva dovuto essere stata scopata in tutti i modi da quel maturo maschione. La invidiai molto.
Il pomeriggio fu molto gradevole e la compagnia si rivelò davvero simpatica. Forse un po' di delusione la ebbi pensando che Fausto non ebbe per me nemmeno uno sguardo, pur essendo ancora una donna piacente e con un bel seno (ma di certo più piccolo di quello di Fatima). Io da parte mia lo osservai tra le gambe senza ritegno ogni volta che si alzava e riusciva ad esibire la sua notevole protuberanza anche dal pantalone con pence che indossava.
Per chiudere: sono settimane che mi masturbo pensando a Fausto e al suo cazzo, al suo bel corpo scolpito, nonostante l'età, a come doveva fottere con la giovane moglie. Nulla che mi porti a chiedere a mio marito un sesso che, so bene, mi deluderebbe.
Colloco il racconto nel genere "tradimenti" perché non saprei dove metterlo: in fondo vi tradisco con la mia mente mio marito. Ciao.
scritto il
2021-11-15
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