Pompini, solo per la mia squadra di pallavolo

di
genere
etero

Mi chiamo Melania, e sono una ragazza di 19 anni, magra, bel culetto, una seconda di seno.
Gioco a pallavolo per una squadra amatoriale e mi piace molto, con le mie compagne di squadra ci divertiamo ma, l’attuale sponsor ha deciso di abbandonarci e dobbiamo trovarne un altro.
Dopo una serie di risposte negative, uno sponsor sembra essere disposto ad accettare quindi mi reco presso i loro uffici per gli accordi.
Arrivata nella palazzina di questa società, vengo invitata ad entrare nell’ufficio dei dirigenti.
Per l’occasione indossavo una gonna stretta fino a metà coscia ed una camicetta attillata che faceva risaltare il mio seno.
Mi trovo davanti tre uomini, vestiti in giacca e cravatta che mi fanno accomodare sulla sedia e cominciano a chiedermi della squadra.
Io rispondo dicendo che per me è importantissima, che comunque abbiamo una posizione alta in classifica e che la loro sponsorizzazione sarebbe vitale alchè, una domanda che mi sembrò strana.
Cosa sarebbe disposta a fare per la sponsorizzazione ?
È una signorina molto graziosa e penso che potremo trovare un’accordo.
Non capisco, che centra la mia bellezza ?
Signorina, se non l’ha ancora capito, dovrà essere, diciamo, disponibile.
Disponibile, a cosa ?
Deve sfilarsi gli slip adesso se non ha capito, vuole la sponsorizzazione si, quindi esegua il mio ordine.
Scoccata dalla proposta, in testa mi pervade la confusione, comincio a pensare se sta succedendo veramente e l’uomo ripete, sfilati gli slip troietta.
Si, sta succedendo veramente, sto per alzarmi ed uscire dall’ufficio quando, comincio a pensare alle mie compagne di squadra, a quanto ci tengono e a quanto sarebbero felici di avere di nuovo uno sponsor.
Quindi mi alzo in piedi, infilo le mani sotto la gonna mi sfilo le mutandine posandole sul tavolo.
Brava, ora inginocchiati e vieni a carponi sotto la scrivania, io eseguo e mi dirigo sotto la scrivania.
Avevo già capito le intenzioni dell’uomo, speravo solo di dovermi limitare a fargli un pompino, ma l’ordine successivo fu, ora sbottonaci i pantaloni.
Comincia dall’uomo in mezzo, mentre gli altri due si erano avvicinati, e tirato fuori l’uccello al primo, continuai anche ad estrarre quello degli altri due per ritornare poi nel mezzo.
Tutti e tre gli uomini avevano già i cazzi duri, li di fronte a me, e già sapevo che avrei dovuto succhiarli tutti quindi imboccai l’uccello dell’uomo in mezzo cominciando a spompinarlo.
Ohhh si brava così, vedo che hai capito cosa devi fare, brava si, succhia per bene.
Intano uno dei tre mi aveva sollevato la gonna e cominciato a palpare il sedere, proseguendo poi con le dita in cerca della mia passerina, mentre l’altro mi aveva slacciato camicetta e reggiseno per palparmi il seno.
Ohh si brava, non sei male a succhiare il cazzo, ma puoi fare di meglio, e portando la sua mano sulla mia testa, comincia a spingermi più giù e a darmi un ritmo più veloce.
Ecco così, già meglio troietta, continua così, da sola, lavora il mio cazzo con sta bella bocca, siii, dai, fammi venire da brava, succhia per bene.
Intanto gli altri due si limitavano a palpeggiarmi, ed io non capivo cosa sarebbe successo dopo, se anche gli altri due volevano un servizio di bocca oppure erano contenti così, ma ben presto lo capii.
Siiii puttanella, non fermarti, continua a succhiare che sborro.
Il cazzo dell’uomo aveva cominciato a pulsare ed ad ingrossarsi, stava per esplodere ed io cercai di scostarmi perché non volevo mi venisse in bocca, ma appena feci il tentativo, l’uomo mi prese la testa e mi imbocco di nuovo il suo uccello, dove pensi di andare troietta, vuoi scappare nel più bello ?
Con la mano mi spingeva la mia bocca su e giù sul suo cazzo finchè, non mi spinse giù che quasi mi entra in gola e comincia a godermi dentro, fiotti di sborra cominciano ad investire la mia gola.
Ahhh, vengo troietta, prendilo tutto, manda giù da brava.
Il suo cazzo era talmente dentro la mia bocca che i fiotti del suo sperma scendevano direttamente giù per la mia gola, allentò un po' la presa che mi permise di arretrare un po' la testa, ma l’uomo continuò ad inondarmi la bocca di sperma con un altro paio di fiotti.
Tienilo in bocca troietta, e mi stacco la testa dal suo uccello dicendomi, ingoia adesso, ingoia tutto da brava.
Io obbedii, mandando giù tutto lo sperma che avevo in bocca, non era la prima volta, ma in quella situazione di ricatto, di certo non è una cosa che ho fatto volentieri.
Brava troietta, bravina a succhiare il cazzo ed obbediente, io speravo che la cosa finisse li, ma invece.
Avevo appena svuotato nella mia bocca le palle del capo, che ora mi spingeva la testa verso l’uccello di un altro uomo, dai troietta, succhia anche questo cazzo da brava, hai bisogno di fare allenamento.
Ed ecco, fui costretta a cominciare a succhiare un altro cazzo, e sapevo già quale finale mi sarebbe aspettato.
Brava troietta, succhia bene, vai più giù mi incitava l’uomo, spingendomi la testa ad inghiottire di più l’uccello dell’uomo che stavo succhiando, che godeva silenzioso.
Dai troietta, fallo godere, fa godere anche questo cazzo, fattela riempire sta bocca di sborra.
Ecco, le pulsazioni e l’ingrossamento dell’uccello del secondo uomo che stava per venirmi in bocca, sborrata alla quale non potevo sfuggire in quanto il capo mi teneva li la testa.
Ahhh ….ahhh …stava per esplodere, esplodermi in bocca, altro sperma che sapevo già avrei dovuto ingoiare e così feci.
La sua sborrata fu più copiosa, e non riuscii a tenerla tutta in bocca, un po' uscì dai bordi della mia bocca e, una volta preso l’ultimo fiotto di sperma e sentito il pene che stava perdendo vigore, mi staccai per ingoiare questa seconda sborrata.
L’uomo che comandava mi disse, devi ingoiarlo tutto, fai la brava troietta, e mi chinai a raccogliere con la lingua lo sperma fuoriuscito per mandare giù anche quello.
L’uomo non dovette nemmeno spingermi tanto verso il terzo, che già sapevo che avrei dovuto soddisfare anche lui.
Brava troietta, vai a succhiare anche il suo di cazzo ora, ciuccialo tutto, scendi bene su quel cazzo, e così cominciai il terzo pompino di fila, con l’uomo che guidava lui ritmo e profondità finché non svuotai di sperma anche lui, ingoiando tutto.
Pensavo che fosse finita, invece il capo si alzò in piedi, mi fece alzare e mi tolse i vestiti, nuda devi stare ora troietta, guarda che fichetta che sei, adesso devi ricominciare a succhiare troietta, dai, datti da fare.
Risedutosi mi mise ancora in ginocchio, prendendo la mia testa per portarla sul suo uccello, ed infilarmelo in bocca.
Ciuccia troietta, vuoi lo sponsor, allora devi ciucciare, devi ciucciare ed ingoiare il nostro sborro finché vogliamo noi.
Io li, col cazzo infilato in bocca, che succhio sperando che i tre uomini si stancassero presto, ero la loro schiavetta, mi tenevano li a continuare a fargli pompini, uno in fila all’altro.
Avrò succhiato i loro cazzi per ore, non ho idea di quanti pompini ho fatto, almeno quattro o cinque a testa, ognuno con copiose sborrate da ingoiare, i cazzi di quegli uomini sembravano non stancarsi mai della mia bocca, che dopo tutti quei pompini oramai era indolenzita, e lo stomaco pieno di sborra di quei tre uomini che si stavano divertendo con la mia bocca.
Gli uomini comunque cominciarono a farci da sponsor, ci davano molti soldi e continuammo a giocare, ma ogni settimana dovevo recarmi nella loro sede, per spompinarli finchè non erano esausti.
scritto il
2021-12-11
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