È Saltata La Corrente!

di
genere
esibizionismo

Ciao a tutti mi chiamo Ludovico ho 50 anni, vivo a Milano e sono single a parte qualche storiella in passato nulla di importante successivamente. Mai stato sposato, non ho figli, diciamo che sto bene da solo e mi diverto, senza prendermi impegni e senza dover dare conto a qualcuno.
Sono alto 1,80 peso 85 chili forse qualche chilo di troppo ma sono un personal trainer quindi inutile aggiungere che mi piace il mio fisico, ho le spalle larghe, bicipiti e tricipiti evidenti e la tartaruga che molti invidiano.
Voglio raccontarvi la mia storia, spero vi piaccia, questo lo capirò poi dai commenti. Buona lettura.

Era un sabato mattina e anche una bella giornata di sole, era una di quelle mattine dove mi svegliai con l'alzabandiera, mi capita spesso e pur essendo una cosa normale io la trovo strana dato che non ricordo ne cosa ho sognato e se ho sognato, quindi il pensiero di eccitarmi da solo mentre dormo lo trovo poco sensato.
Vado a farmi una doccia e poi esco dal bagno in accappatoio, mentre cammino mi asciugo i capelli con un altro asciugamano, dirigendomi verso la camera per vestirmi.
All'improvviso suonano alla porta.
Mi avvicino e guardo dallo spiloncino per vedere chi fosse.
Era la mia vicina di casa, una bella e seducente signora con capelli neri e occhi azzurri.
Gli rispondo dicendogli che ero in accappatoio, e se poteva aspettare 2 minuti che mi sarei messo qualcosa addosso e sarei andato subito da lei.
Ma insisteva diceva di non poter aspettare e iniziò anche a bussare sulla porta.
Non ho avuto altra scelta che aprire e capire che problema avesse.
Aprii la porta e la vidi agitata, forse anche impaurita ma si presentò in short e canotta e senza reggiseno quindi mi è subito caduto lo sguardo li, due belle tette sode e carnose con grandi capezzoli visibili dalla canotta che indossava.
Mi gridava addosso ho cercato di concentrarmi e di fluidificare quel che diceva dato che era molto agitata e parlava molto velocemente e poco chiaro.
Ero riuscito a capire che gli fosse saltata la corrente in casa e che non sapesse come riattivarla. Io pensavo chissà cosa era così fuori di se.
La signora Valentina nata in Romania vive in Italia da oltre 10 anni ma ancora a capire il suo Italiano faccio fatica.
Mi chiese di andare subito, mi tirò addirittura per un braccio fuori dalla porta. Io ero in accappatoio senza niente sotto, che situazione assurda!
Mi spiegò che ha provato a riaccenderla ma è proprio saltato il contatore principale che si trova in cantina, il problema era che aveva paura di andare in cantina da sola.
Mi feci coraggio e scesi con lei.
Per aprire il pannello del contatore mi dovetti inginocchiare perché era in basso.
Facendomi luce con il telefono cercai il suo contatore, lo trovai e tirai su la levetta per riattivarlo.
Mentre richiudevo il pannello, notai che abbassandomi l'accappatoio salí e si aprí proprio in mezzo alle gambe, mettendo in mostra il mio uccello moscio.
Valentina, chinata con la schiena verso di me per vedere cosa facevo e per aiutarmi a farmi luce, era stata catturata da ciò che aveva visto, tanto che quando mi rialzai in piedi e mi girai verso lei per dirle che la corrente ora andava, aveva ancora gli occhi fissi in quel punto.
Anche se rialzandomi l'accappatoio si richiuse e non c'era più niente da vedere.
Io feci finta di niente come se non me fossi accorto.
Le dissi che era tutto a posto e che potevamo risalire.
Avevo i brividi, certo che in cantina già fa freddo se poi uno ci va in accappatoio non è proprio il massimo.
Mi ringraziò mentre con una mano si rialzò una spallina della canotta che gli era scesa.
Seguendo il suo movimento, lo sguardo mi cadde di nuovo sulle tette che metà uscivano fuori, e sui capezzoli che gli erano venuti duri dal freddo.
Guardandomi, mi sorrise.
Sapeva cosa guardavo, e sapeva che mi è sempre piaciuta.
Il suo sguardo tornò verso il mio uccello, e mi disse: attento o l'uccellino vola via!
Non capivo, abbassai lo sguardo e vidi il cazzo spuntare dall'accappatoio in piena erezione.
Lo presi in mano e iniziando a scappellarlo guardai Valentina dicendogli che la colpa era sua.
Lei rispose : lo so, e mi piace.
Cosa ti piace?
Il tuo cazzone mi piace, tesoro.
In quel momento si abbassò le spalline della canotta, abbassandola fino alla vita.
Tirando fuori le tette con i capezzoli duri.
Io mi slacciai l'accappatoio, mentre il cazzo era diventato ancora più duro.
Vale si inginocchiò davanti a me e prese il cazzo con entrambe le mani.
Disse: È bello grosso, molto molto duro! Eh!
Toccandomi le palle aggiunse: svuotiamo, svuota palle su mie tette.
Iniziò a segarmi, io godevo mentre lei fingeva di godere e continuava a dirmi quelle cose che mi facevano impazzire.
Continuò dicendo: grazie per l'aiuto ora ricambio aiutando te, dai bel cazzone schizza forte!
Mi massaggiava le palle mentre continuava a segarmi sempre più velocemente.
Tirò fuori la lingua e diede una leccata sul filetto e succhiò una palla prendendola in bocca.
Mentre continuava a segarmi mi disse, sborra, schizza sulle tette, sborra, sborrami sulle tette!
Li finí la mia resistenza, arrivò l'orgasmo che imprigionò la mia mente.
Il cazzo era di pietra, sempre più duro, e cominciava a vibrare, iniziai a sborrare, il primo schizzo leggero gli finí in faccia, ansimavo di piacere quando vale si accorse che stavo sborrando, puntò il cazzo verso le sue tette.
Un terzo schizzo molto forte e copioso si schiantò proprio al centro delle tette bagnandogli il torace, continuavano ad uscire fiotti che si schiantarono tutti sulle tette fino all'ultimo spruzzo meno copioso e meno forte dei precedenti che prese sulla lingua, ingoiandolo.
Svuotato del tutto si passò la cappella sporca di sperma intorno le sue labbra, girando con la lingua intorno la cappella.
Sempre con la lingua si leccò le labbra, si portò tutto in bocca, mandando giù.
Ci risistemammo e senza dire una parola tornammo nelle nostre case, come niente fosse successo.

Grazie per averlo letto, ciao a tutti!

scritto il
2021-12-14
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