Ufficio bollente
di
Dave24
genere
tradimenti
Provo a scriverle, oggi sono in ufficio e mi sto annoiando, magari ha un po di tempo da dedicarmi.
Niente mi risponde con un vocale in cui mi spiega che è in giro a fare commissioni quindi non ha tempo, la saluto un po sconsolato dicendole che se si libera può contattarmi. Legge il messaggio ma non risponde più.
Dopo un paio d’ore quando non ci pensavo più mi scrive che è vicina al mio ufficio, ma ha poco tempo e ha già mangiato qualcosa, la invito a salire per un caffè.
Quando entra sono emozionato, il suo sorriso è contagioso, comincia a parlare come un fiume in piena che non vedeva l’ora di scorrere veloce, la ascolto e la osservo. Si toglie la giacca, indossa un abito con disegni floreali che mette in luce le sue curve. Non riesco a trattenermi e le dico quanto sia bella, ride e ringrazia.
Continua a parlare dei suoi mille progetti, si sporge leggermente in avanti così che mi cade l’occhio sulla sua scollatura, se ne accorge e mi rimprovera scherzosamente. Ammetto che sono già eccitato. Ribatte che non ci crede per così poco. La sfido a provare, mi guarda come non aveva mai fatto prima, si avvicina appoggia la mano sulla patta dei pantaloni, compiaciuta ammette che effettivamente si sente l’erezione, è da tanto che non ne sente una. Non ritrae la mano, “puoi slacciare i pantaloni se vuoi”. Annuisce “ma solo un attimo”, “come vuoi” rispondo.
Mi slaccia la cintura, abbassa la zip, allarga meglio la cerniera per infilare la mano, sente meglio il mio membro che cresce, comincia a massaggiarlo con un gesto primordiale, le guance le si arrossano. Con un filo di voce mi dice “mi sto bagnando”, sorrido beffardo “non ci credo… devo controllare”, lei ride di gusto, arretra la mano e penso che se ne stia per andare quando si alza invece si avvicina allarga lo spacco del vestito da cui spunta una gamba pallida e liscia. La mia mano percorre questa coscia tornita fino a sentire la stoffa di una mutandina bollente, comincio ad abbassarle il perizoma sento la sua voce che mi ricorda “sai che non mi piacciono troppi tentennamenti” così le mie dita entrano dentro di lei, un fiotto di calore ricopre la mia mano mentre le mie orecchie odono un sommesso gemito.
Mi toglie la mano, mi abbassa i pantaloni e i boxer come posseduta da una forza che la governa sopra le sue volontà. Si mette a cavalcioni sopra di me affinchè possa godere di una completa penetrazione quando si abbassa sono avvolto dal piacere, ho i suoi seni all’altezza della mia bocca, mi godo quel ben di dio mentre lei muovendosi a suo gusto fino al raggiungimento dell’orgasmo, dopo pochi movimenti pelvici anche io vengo….
Niente mi risponde con un vocale in cui mi spiega che è in giro a fare commissioni quindi non ha tempo, la saluto un po sconsolato dicendole che se si libera può contattarmi. Legge il messaggio ma non risponde più.
Dopo un paio d’ore quando non ci pensavo più mi scrive che è vicina al mio ufficio, ma ha poco tempo e ha già mangiato qualcosa, la invito a salire per un caffè.
Quando entra sono emozionato, il suo sorriso è contagioso, comincia a parlare come un fiume in piena che non vedeva l’ora di scorrere veloce, la ascolto e la osservo. Si toglie la giacca, indossa un abito con disegni floreali che mette in luce le sue curve. Non riesco a trattenermi e le dico quanto sia bella, ride e ringrazia.
Continua a parlare dei suoi mille progetti, si sporge leggermente in avanti così che mi cade l’occhio sulla sua scollatura, se ne accorge e mi rimprovera scherzosamente. Ammetto che sono già eccitato. Ribatte che non ci crede per così poco. La sfido a provare, mi guarda come non aveva mai fatto prima, si avvicina appoggia la mano sulla patta dei pantaloni, compiaciuta ammette che effettivamente si sente l’erezione, è da tanto che non ne sente una. Non ritrae la mano, “puoi slacciare i pantaloni se vuoi”. Annuisce “ma solo un attimo”, “come vuoi” rispondo.
Mi slaccia la cintura, abbassa la zip, allarga meglio la cerniera per infilare la mano, sente meglio il mio membro che cresce, comincia a massaggiarlo con un gesto primordiale, le guance le si arrossano. Con un filo di voce mi dice “mi sto bagnando”, sorrido beffardo “non ci credo… devo controllare”, lei ride di gusto, arretra la mano e penso che se ne stia per andare quando si alza invece si avvicina allarga lo spacco del vestito da cui spunta una gamba pallida e liscia. La mia mano percorre questa coscia tornita fino a sentire la stoffa di una mutandina bollente, comincio ad abbassarle il perizoma sento la sua voce che mi ricorda “sai che non mi piacciono troppi tentennamenti” così le mie dita entrano dentro di lei, un fiotto di calore ricopre la mia mano mentre le mie orecchie odono un sommesso gemito.
Mi toglie la mano, mi abbassa i pantaloni e i boxer come posseduta da una forza che la governa sopra le sue volontà. Si mette a cavalcioni sopra di me affinchè possa godere di una completa penetrazione quando si abbassa sono avvolto dal piacere, ho i suoi seni all’altezza della mia bocca, mi godo quel ben di dio mentre lei muovendosi a suo gusto fino al raggiungimento dell’orgasmo, dopo pochi movimenti pelvici anche io vengo….
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