Zio vincenzo ha capito prima di me la mia natura
di
giulietta 2
genere
gay
Mi chiamo Giulio ,ho 18 e mezzo e da qualche mese studio in un istituto per il turismo. Da poco tempo i miei genitori mi hanno lasciato. Infatti loro sono dovuti restare al nostro paesino per il lavoro e mi hanno affidato allo zio che vive nella città dove studio. Io sono biondo,con capelli lisci lunghi,abbastanza effeminato. Sono inoltre alto 175 ,magro e completamente liscio e da sempre sono poco dotato. Ho un bel culetto tutto liscio e tondo, da femminuccia, che mi ha portato a molte prese in giro negli anni precedenti dai miei compagni di scuola . Ma ormai non ci faccio più caso e sppporto pazientemente queste battute di spirito e anche qualche palpatina di troppo dei più audaci. Cerco di non pensarci ma qualche volta mi è piaciuto essere palpata dietro. Da quando sono arrivato a casa di zio ho notato che lui ,a volte, mi guarda con un 'aria ambigua e mi fa certi sorrisini indefinibili. Zio Vincenzo è il classico single sciupafemmine ,non si è mai voluto sposare e in famiglia si dice che ha sempre manifestato una notevole attrazione per le donne . Mi ha accolto con molto calore nella sua casa e mi ha messo a mio completo agio ,dandomi una stanza carina con bagno annesso. Mi guarda spesso e il suo modo di mirarmi mi mette un certo imbarazzo: Mi sento come una sua preda . Ecco questo penso. Nel contempo ho iniziato a frequentare il mio istituto e le cose mi sembra che vadano bene . Ogni tanto vedo lo zio che si porta a casa qualche sua amica e si chiude con lei nella stanza . Dopo poco si sentono attraverso i muri cosa stanno facendo i due amanti con suoni inequivocabili. La cosa non mi disturba ,anzi devo dire che mi dà una strana emozione pensare a queste femmine che si donano a lui.Del resto lui era il tipico maschio latino con baffoni ,peloso ,muscoloso. Un bell'uomo indubbiamente. Capisco che possa piacere alle donne ,inoltre vanta un buon senso dell'umorismo che non guasta. A quel tempo accade che inizia la storia dell'epidemia. Questo cambia del tutto le abitudini di Vincenzo e di conseguenza anche le mie. Usciamo di rado ,restiamo in casa spesso la sera e la convivenza diviene per forza più stretta . A scuola faccio spesso lezioni di cucina e poi mi diverto a ripetere in casa le ricette appena imparate.Zio è molto contento e mi loda dicendomi che ero indubbiamente portato per quel lavoro e che sarei stato un'ottima cuoca. Si diceva cuoca,ma io non ci prestavo attenzione e ci ridevo su. Avevo però notato che mi guardava spesso mentre cucinavo in particolare da dietro ,seduto al tavolo della cucina. Io poi avevo il vizio di stare ai fornelli semisvestito ,perchè non soppartavo il caldo degli stessi. Lo zio mi dice ogni tanto di togliermi anche i pantaloncini ,se avevo caldo e quando lo avevo fatto notavo che il suo sguardo era visibilmente compiaciuto di mirare il mio lato b. Mi sentivo sempre la sua preda e questo mi da un certo fastidio. Un martedì sera quando rientra dal lavoro mi dice che mi ha portato un regalino e ridendo mi porge un pacchetto ben infiocchettato. Cara la mia piccola cuoca ,ti ho preso qualcosa di più adatto a te , apri e dimmi se ti piace. Curioso prendo il pacchetto ,lo apro e vedo dentro un completo di intimo femminile con calze , perizoma e reggiseno ,tutto nero e infine una vestaglia da cucina della stesso colore. Perplesso gli chiedo cosa ci devo fare. Lui mi guarda fisso negli occhi e mi dice" ti ho capito cara Giulia" si lo dice al femminile. Io lo ascolto e arrossisco violentemente. Cosa vuoi dire zio? gli chiedo. Lui tranquillo mi dice che non mi devo più vergognare dei miei istinti e sentirmi a mio agio con lui come la ragazza che ero realmente. Lui lo ha capito da un pò e ora mi vuole aiutare a tirarlo fuori .Ma zio ..cerco di obbiettare. Lui con uno sguardo deciso ,un pò duro mi dice di andare in stanza mia e di indossare tutto per cucinare. Vinto dalla sua decisione decido di accettare ,non saprei dove andare se lui mi cacciasse di casa,penso. Mi spoglio completamente,metto il perizoma che si infila tra le mie natiche dandomi un certo fastidio;poi le calze che sono piacevolmente lisce e scivolose. Aderiscono bene da sole alle mie cosce nude e mi dà piacere sentirle indosso. Infine il reggiseno che fatico molto ad allacciare dietro . Da fuori la porta sento la voce di zio che dice" ti lascio qui fuori le scarpe che mi ha lasciato la Carla. Mettile con la roba che ti ho preso: Apro con prudenza la porta,lui non c 'è fuori, ma guardando in basso vedo le scarpe. Si tratta di una scarpa femminile con un tacco a punta sui 10 cm ,le prendo e mi siedo sul letto per metterle. Noto che hanno un laccetto sopra con una rosellina e che si adattano bene al mio piede; mi alzo e inciampo subito,non sono capace di camminarci sopra. Appoggiandomi al mobile riesco e mettermi dritto e mi guardo allo specchio. Provo un forte brivido nel vedere la mia immagine, non pensavo di essere cosi femminile,ma con questa mise .... Mi guardo e girandomi vedo come l'intimo con le calze esalti il mio culetto tondo e ci attiri l'attenzione di chi mi vedesse. Decido allora di indossare la vostaglia che completa l'insieme e spero che mi copra abbastanza .Invece questo ultimo indumento mi lascia ,anche chiuso con un fiocco, davanti in vista il reggiseno di pizzo e dietro in pratica non copre nulla.Infatti i due lembi della vestaglia che vanno dietro non si congiungono e permettono la visione completa del mio fondoschiena. Sono avvolto nei miei pensieri quando sento strani brividi che mi percorrono il pisellino e la schiena.Mi fa strano vedermi così vestito e mi chiedo come possa uscire dalla stanza.Mi sento morire di vergogna e resto a perdere tempo , immerso nei dubbi che mi assalogono su cosa fare. Dopo una decina di minuti lo zio mi chiama e dice di venire a cucinare come al solito. Non riesco a muovermi,mi sono seduto sul letto e non ho il coraggio di aprire la porta. Su sbrigati Giulietta sento che mi dice vieni in cucina e prepara qualcosa al tuo zio che ha fame. Alla fine mi rassegno a uscire , sono tutto rosso e appoggiandomi alla parete mi avvio incerto verso la cucina. Giunto lì vedo lo zio seduto al tavolo con il telefonino in mano che mi guarda. Ehi lo sai che sei molto carina così Giulia,mi dice. Io tutto rosso, sudato resto paralizzato e fermo sulla porta. Su entra,mi dice e fatti vedere bene. Vado verso i fornelli e vedo che lui mi segue con lo sguardo ,cerco inutilmente di coprirmi dietro con le mani. Lo zio sorride e mi scatta qualche foto ,mentre tesse le mie lodi come femmina. Sei proprio ben messa così ,mi dice. Sorride sotto i baffi e mi guarda mentre resto in piedi cercando di prendere le stoviglie per la cena. Sono incerto e mi sento la pelle bruciare proprio dove lui mi sta guardando.
continua,se piace commenti a acacmc@virgilio.it
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